EDITORIALE / Preparate la maglia azzurra di Nibali per Tokyo

07.06.2021
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Nibali a Tokyo deve andarci e casomai sarà lui a chiamarsi fuori o accettare un ruolo diverso. Ci sono corridori che il posto se lo devono guadagnare, per i quali è giusto aspettare i campionati italiani. E ci sono corridori che il posto lo meritano a prescindere: se così non fosse, neppure Viviani dovrebbe andare a Tokyo. E badate bene, non si tratta di campare sugli allori: si tratta di rispetto, costruzione e programmi.

Nel leggere le interviste (e nel farle) in certi momenti si cade nel rischio di appiattire tutto e ricondurre ogni valutazione non già al coraggio, ma alla matematica. Nibali non ha fatto un gran Giro d’Italia, si è visto. Sarà così anche il 24 luglio? Si disse che Bugno non meritasse il posto per i mondiali di Benidorm. Vogliamo parlarne?

Vincenzo Nibali a Rio 2016 attaccò per vincere: solo la caduta gli impedì di arrivare in fondo
Vincenzo Nibali a Rio 2016 attaccò per vincere: solo la caduta gli impedì di arrivare in fondo

Alfredo e Gianni

Alfredo Martini lo prese da parte al Trofeo Melinda del 1992 e da quel caffè nacque il secondo mondiale di Gianni. Non gli chiese di vincere per dimostrare chi fosse. Se Nibali si lancia nella sfida delle Olimpiadi, i posti a disposizione sono quattro: uno è il suo. Starà a Cassani offrirgli il caffè e le parole giuste.

Nello sport ci sono o dovrebbero esserci parametri che vanno oltre la conta dei risultati. Basterebbe ricordare la scivolata di Firenze dopo la selezione con Scarponi sulla salita di Fiesole. La rincorsa all’azzurro di Innsbruck, pur avendo una vertebra rotta. L’attacco dello scorso anno. E soprattutto la caduta di Rio, quando l’oro era ben più di un’ipotesi.

Pantani fu convocato per Sydney 2000 per il campione che era
Pantani fu convocato per Sydney 2000 per il campione che era

Bandiera azzurra

Nibali a Tokyo deve andarci e casomai deve essere lui a chiamarsi fuori o accettare un ruolo diverso, per il rispetto che si deve all’uomo e al campione. Parliamo delle Olimpiadi, non di un europeo o di un mondiale. Parliamo di un atleta che non ha bisogno di portare la bandiera, perché lo è egli stesso. Parliamo di un campione che fa la differenza ogni volta, fosse anche per tenere al riparo i compagni. Pantani lo portarono a Sydney non perché potesse vincere le Olimpiadi, ma perché era Pantani. In certi casi vale più l’attesa del commento successivo. Non abbiamo il mattatore designato, abbiamo però il più grande degli ultimi 20 anni. Se non fa lui il passo indietro, una maglia è chiaramente sua.