Nella nebbia la prima “maglia” di un Evenepoel molto cattivo

25.08.2022
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Se l’ex amatore Jay Vine si porta a casa, con una mega prestazione, la tappa del Pico Jano, Remco Evenepoel per la prima volta veste la maglia di leader in un grande Giro. Ma soprattutto fuga i dubbi sul suo ruolo alla Vuelta

Nella nebbia a cavallo tra Cantabria e Paesi Baschi, quasi in un clima da Belgio, spunta guarda caso un belga! Cinque salite, tre Gpm, l’arrivo in quota, la pioggia… i primi, grandi, decisivi scossoni alla classifica generale. D’altra parte Stefano Garzelli era stato chiaro: «Occhio alla tripletta di tappe al rientro in Spagna».

Si fa fatica a distinguere la sagoma di Jay Vine (classe 1995) sull’arrivo del Pico Jano
Si fa fatica a distinguere la sagoma di Jay Vine (classe 1995) sull’arrivo del Pico Jano

Aru non è sorpreso

Lo stesso Garzelli e come lui Fabio Aru non hanno dubbi: il fuoriclasse della Quick Step-Alpha Vinyl, con una dimostrazione di forza balza in testa alla classifica generale. E se ci fosse stato qualche centinaio di metri in più chissà come sarebbe andata a finire.

«Remco – dice Fabio Aru – non lo scopriamo certo adesso. E’ andato davvero forte. Ha rifilato dei bei distacchi e proverà a tenere. E’ giovane e l’esperienza se la sta facendo. E’ vero che anche lo scorso anno al Giro d’Italia era partito molto bene nelle prime frazioni e poi si è perso. Però era al rientro dopo l’infortunio, non correva da molto tempo. Stavolta invece ha un’altra situazione, ha più gare nelle gambe e appunto un po’ di esperienza in più.

«Per la prima volta si ritrova leader in un grande Giro, ma non è la prima volta che affronta una situazione simile. Ha già gestito la squadra in corse di una settimana e per me saprà muoversi bene anche sotto questo punto di vista. E poi per come ha vinto San Sebastian…. un’azione d’altri tempi significa che ne ha».

Corsa “tranquilla” nella prima parte, con la Groupama-Fdj della maglia rossa, Rudy Molard, che controlla
Corsa “tranquilla” nella prima parte, con la Groupama-Fdj della maglia rossa, Rudy Molard, che controlla

Quick Step forte?

E da questo assunto riparte Stefano Garzelli, anche se con una sfumatura diversa.

«Per me – dice il varesino trapiantato in Spagna – Remco e la Quick Step non si danneranno per tenere la maglia adesso, ma di certo proverà a fare classifica. Poi magari salterà, perché comunque è ancora giovane, ma ci proverà.

«La sua squadra non è fortissima. E Lefevere lo sa. Nei prossimi anni dovrà senza dubbio rinforzarsi per anche per i grandi Giri. Un Evenepoel così merita uomini forti al suo fianco».

Per Garzelli l’azione di Evenepoel e della squadra era programmata. Hanno lavorato con la consapevolezza di non lasciare troppo spazio alla fuga. 

«Oggi quando alla tv spagnola hanno intervistato Bramati e gli chiedevano perché avesse piazzato un uomo lì davanti, Davide ha risposto che era solo perché volevano mantenersi nelle prime posizioni per evitare rischi. Allora Purito Rodriguez, che faceva il commento tecnico, si è messo a ridere. Non ci ha creduto neanche un po’. Si trattava di un’azione programmata».

Tuttavia su questo ultimo punto Evenepoel a fine tappa confermerà quanto detto dal suo diesse.

Remco Evenepoel in azione verso il Pico Jano. Notate la smorfia di fatica di Enric Mas alla sua ruota
Remco Evenepoel in azione verso il Pico Jano. Notate la smorfia di fatica di Enric Mas alla sua ruota

Meteo (ormai) insolito

«Il meteo ha inciso parecchio – continua Garzelli – ci si muoveva verso la Cantabria e quelle strade con la pioggia e il “freddo” (18° gradi, ndr) cambiano molto, perché sono scivolose e molto strette. E infatti i corridori non piegavano le bici in curva. In più dopo un’estate così torrida non c’erano più abituati a quelle temperature… di certo ha inciso.

«Poi ai piedi della salita grazie al lavoro della Quick Step-Alpha Vinyl la fuga è stata ripresa. Vine è stato bravissimo perché se è vero che anticipato un po’, è pur sempre uscito dal gruppo dei leader. E a fine scalata rispetto ad Evenepoel non ha perso molti secondi».

Lo show di Remco

Ed è lì, a poco meno di 7 chilometri dal traguardo che inizia lo show di Remco. Il belga senza alzarsi sui pedali scava un solco importante su (quasi) tutti i migliori.

«Incredibile – spiega Garzelli – ha fatto come a San Sebastian. Senza neanche uno scatto, senza alzarsi sui pedali. Si è messo giù e controllava costantemente il computerino. Lo vedevi proprio in volto che era in controllo.

«Mas a parte, bravissimo a resistergli, ha rifilato distacchi importanti. Quasi un minuto e mezzo a Roglic non è poco. E penso che nella crono potrà rifilargli altri 50”, almeno a lui. E tre minuti agli altri. Uscirà da quella tappa con 4 minuti e sarà un bel vantaggio. Cambierà la corsa. Ammesso che non ci arriverà già prima, visto le tappe insidiose del fine settimana».

Per Garzelli oggi è emerso anche il livello di questa Vuelta: tanti nomi, ma poche energie.

«Siamo a fine stagione, c’è stanchezza. Ho visto tanta gente faticare parecchio. Carapaz si è staccato quasi subito. E dopo Roglic sono arrivati 20 corridori quasi tutti insieme e sfiniti. Non ci sono tante energie. E invece Ayuso: ma quanto è stato bravo?».

Un paio di chilometri dopo l’affondo di Remco, Ayuso si è liberato di Roglic e degli altri big rifilandogli oltre 40″
Un paio di chilometri dopo l’affondo di Remco, Ayuso si è liberato di Roglic e degli altri big rifilandogli oltre 40″

Parla Evenepoel

Ma forse a fugare i dubbi su questo benedetto bivio fra tappe e classifica generale è Remco stesso. Già solo per il fatto che appena dopo l’arrivo è salito sui rulli a sciogliersi. Azione che di solito fa chi punta alla classifica o che comunque ogni giorno deve essere pronto.

«Sono molto felice e orgoglioso di essere leader – ha detto il belga a fine tappa – è un sogno che si avvera. E’ uno dei miei più grandi successi. Quella fatta in salita è una prestazione solida. Siamo qui per questo».

“Siamo qui per questo”: parole che magari a caldo possono anche essere fraintese. Però poi ha continuato.

«Volevo provare qualcosa – ha aggiunto Evenepoel – perché avevo le gambe. Spero di aver sollevato i dubbi che alcuni potevano avere su di me. Ma La Vuelta è tutt’altro che finita. Cercheremo di fare in modo che domani sia una tappa più tranquilla, perché ci aspetta un weekend molto intenso… Spero di riuscire a mantenere queste belle sensazioni».

Remco Evenepoel maglia rossa Air FSA

FSA e Vision sulla maglia rossa dell’AIR

11.06.2021
3 min
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Un anno di pausa dovuta alla crisi pandemica: è questo quanto ha dovuto attendere l‘Adriatica Ionica Race per riprendere il proprio giovane cammino, ma il momento dell’AIR è finalmente arrivato.
E’ tutto pronto a Trieste per l’avvio della corsa a tappe UCI Europe Tour ideata, promossa e ben organizzata dall’ex campione del mondo Moreno Argentin. Un appuntamento che per la terza volta in tre edizione vedrà i brand FSA e Vision letteralmente “occupare” – in qualità di “title sponsor” – la Maglia Rossa di leader della classifica a punti.

La competizione nel Dna di FSA e Vision

I loghi FSA e Vision compariranno dunque nuovamente sulla Maglia Rossa (ancora prodotta da Giessegi) che premierà il corridore più regolare della manifestazione. La maglia verrà naturalmente indossata sul podio ogni giorno, dal 15 al 17 giugno prossimo. Infine, sarà assegnata a titolo definitivo all’atleta che al termine della corsa avrà accumulato più punti legati ai piazzamenti. E non poteva essere altrimenti, considerando che sia FSA che Vision hanno da sempre nel proprio Dna valori quali la velocità, l’affidabilità e la competizione.

Maglia Rossa FSA Adriatica Ionica Race
La Maglia Rossa dell’Adriatica Ionica Race è sponsorizzata FSA e Vision
Maglia Rossa FSA Adriatica Ionica Race
La Maglia Rossa dell’Adriatica Ionica Race è sponsorizzata da FSA e Vision

Da sempre al fianco dei campioni

«Siamo davvero molto felici di legarci anche quest’anno ad una corsa a tappe di caratura internazionale come l’Adriatica Ionica Race – ha commentato Claudio Marra, vice presidente e global marketing manager di FSA (Full Speed Ahead) – in quanto abbiamo sempre creduto nell’importanza delle sponsorizzazioni come opportunità per far conoscere i nostri brand nel mondo delle competizioni professionistiche. Da anni FSA e Vision sono poi al fianco di numerosi team e dei più grandi campioni delle due ruote, e così è stato semplice sposare anche nel 2021 il progetto degli organizzatori dell’Adriatica Ionica Race, associando i nostri brand ad una delle maglie più prestigiose messe in palio dall’evento».

Moreno Argentin, responsabile del C.O. AIR
Moreno Argentin, responsabile del C.O. AIR
Moreno Argentin, responsabile del C.O. AIR
Moreno Argentin, responsabile del C.O. AIR

Una manifestazione nel cuore dei tifosi

«Per la nostra organizzazione è un onore poter avere ancora al nostro fianco due brand di riferimento come FSA e Vision – ha ribattuto Moreno Argentin, il responsabile della macchina organizzativa della Adriatica Ionica Race – in questi primi due anni abbiamo instaurato un forte legame con l’azienda, un legame che ha regalato dei benefici importanti ad entrambe le parti. La formula che sarà adottata ci consentirà di riportare questa manifestazione nel cuore dei tifosi, gareggiando in sicurezza e rispettando le restrizioni legate al Covid-19. Sono certo che le iniziative che abbiamo messo in campo, anche grazie al prezioso appoggio di FSA e di Vision, ci consentiranno di raggiungere un pubblico ampio e diffuso come quello del ciclismo, riuscendo a trasmettere il fascino dei territori che andremo ad attraversare e le emozioni che i grandi campioni in gara sapranno offrire».

Nel 2018 la Maglia Rossa targata FSA e Vision è stata appannaggio dell’olimpionico Elia Viviani, vero mattatore della manifestazione con tre vittorie e che da lì a qualche giorno si sarebbe laureato campione d’Italia. Nel 2019 la classifica è stata invece vinta dal velocista colombiano della Deceuninck Quick Step Alvaro Hodeg.

fullspeedahead.com
visiontechusa.com

Santini maglia rossa Vuelta

La maglia rossa alla Vuelta è firmata Santini

20.10.2020
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Le maglie dei leader delle varie classifiche della Vuelta de Espana 2020 sono firmate da Santini Cycling Wear. La particolarità è che sono realizzate con tessuti eco-sostenibili.

La maglia rossa, verde, bianca e a pois azzurri che caratterizzano i leader delle diverse classifiche, saranno amiche dell’ambiente. Per realizzarle sono usati due tessuti eco-sostenibili, gli stessi utilizzati per i completi del Team Trek-Segafredo. Il tessuto Ecofabric Recy by Corno, è ecologico e prodotto con filati riciclati derivanti dal recupero di materiali usati e dispersi nell’ambiente. Il secondo tessuto è il Native -Ecoknit di Sitip realizzato anch’esso con fibre e filati riciclati e senza l’utilizzo di sostanze chimiche inquinanti. In questo modo si riduce il consumo di risorse naturali e la dipendenza da energie non rinnovabili.


Oltre alle maglie dei leader di classifica, Santini ha realizzato quattro kit completi di maglia, pantaloncino, calzino, cappellino e guantini che celebrano alcune tappe e alcuni luoghi della Vuelta de Espana 2020: KM Cero, Pamplona, Tourmalet e Alto de l’Angliru.
Le maglie che vestiranno i leader de La Vuelta e i quattro kit speciali sono disponibili per l’acquisto online sul sito di Santini e in selezionati e specializzati negozi di ciclismo nel mondo.

santinicycling.com