L’autunno si sa è tempo di riposo, o meglio, è il periodo in cui molti stradisti cercano nuove attività per svagarsi e cambiare un po’ dalle solite abitudini. Il gravel è un’attività che sta prendendo sempre più piede proprio perché permette di vivere la bicicletta in un modo diverso. Selle Italia ha messo la sua grande esperienza al servizio di questa disciplina con la Flite Boost Gravel Superflow.
Questa sella è stata progettata per chi ama avventurarsi sulle strade bianche, infatti rispetto alla versione stradale si caratterizza per l’inserimento di Light Gel per dare una maggiore imbottitura. Questa soluzione permette di assorbire meglio le vibrazioni provocate dalla natura sconnessa del terreno. La seduta ne beneficia con un comfort superiore che di conseguenza aiuta anche a migliorare le prestazioni.
Il foro centrale Superflow garantisce lo scarico della pressione della zona perineale e contribuisce a un maggiore comfort durante la pedalata. Il design della Flite Boost Gravel Superflow rispecchia quello Flat tipico della Flite.
Si vede bene l’ampio foro centrale SuperflowSi può vedere bene l’ampio foro centrale Superflow per scaricare la pressione
Il rail è in TI 316 per un peso di 232 grammi. Selle Italia ha realizzato due taglie, una con larghezza di 135 millimetri e l’altra di 145 millimetri per una lunghezza di entrambe le taglie di 248 millimetri. Nella scala idmatch corrispondono rispettivamente ad una S3 e L3.
Prova su strada e sterrato della Scott Speedster 30. Una bici per tutte le tasche e per tutti livelli nata per divertirsi e magari anche per viaggiare. Un vera poltrona su asfalto, nel fuoristrada tira fuori gli artigli e diventa inarrestabile. Il montaggio (Shimano Grx) è affidabile e robusto. Le gomme, che su questa tipologia di bici giocano un ruolo importantissimo, sono le Schwalbe G-One da 35 millimetri e davvero pochi fondi riescono a metterle in difficoltà.
Dopo aver ammirato le imprese (e il pensiero) di Lachlan Morton cerchiamo di saperne di più sulle gravel bike, una bici che porta con sé un grande carico di tecnica e “filosofia”. Tra le mani abbiamo la Scott Speedster 30.
Questa bici è una garanzia per divertimento e affidabilità. La linea Speedster rappresenta la gamma gravel del brand americano. Ha diverse versioni e la 30, quella che abbiamo provato noi, è senza dubbio quella che spicca per il rapporto qualità/prezzo. La Speedster 30 costa 1.499 euro “chiavi” in mano. Bisogna aggiungerci solo i pedali e si può partire!
Nel video sono esposte le specifiche tecniche, nel testo che segue vi descriviamo le nostre sensazioni dopo averla provata.
Una… poltrona su asfalto
Come accennato anche nel video ciò che spicca è la guidabilità su tutti i terreni. E’ davvero una bici molto facile con cui prendere il feeling.
Su asfalto sembra di viaggiare in poltrona. Il merito è senza dubbio delle gomme, le Schwalbe G-One allround da 35 millimetri. Neanche sembra di essere su una bici in alluminio. Silenziosa, fluida e anche dotata di una certa reattività. O quantomeno non sembra pagare dazio rispetto alle “cugine” da strada.
E quando poi s’impugna il manubrio nella parte bassa, la comodità è totale. Infatti, con la piega che tende a sporgere, il polso non ruota e segue la linea del braccio. Gli arti restano molto rilassati.
La copertura G-One di SchwalbeLa copertura G-One di Schwalbe
Speedster e lo sterrato
Ci ha stupito per la tenuta di strada e per il comfort. Specie su fondo erboso o di terra. L’inserimento in curva è preciso e si ha un bel senso di sicurezza.
Cambia invece il discorso se la strada è bianca o ha dei ciottoli. In quel caso occhio alle pressioni delle gomme, perché tende un po’ ad allargare. Molto dipende anche dal… manico e, come detto, dalla gomma. Il disegno allround (tasselli fitti e piccoli) punta molto più sulla scorrevolezza, secondo noi, che non sulla tenuta. In tal caso meglio abbassare un po’ i bar e non salire oltre i 3. E se si vuol andare più in basso si può optare per un inserto.
Con i comandi Shimano Grx la presa è sempre comodaCon i comandi Shimano Grx la presa è sempre comoda
Occhio alle misure
Quando la bici va in crisi? Sui tratti rocciosi o tecnici, ma caspita, non è mica una mountain bike! Senza ammortizzatori è normale saltellare. Per questo occhio alle misure. Se si è incerti meglio scegliere quella più piccola, piuttosto che quella più grande. Vale sia per il telaio che per la lunghezza dell’attacco. Perché? Perché se s’incontrano dei tratti tecnici si riesce a governare meglio la bici e a spostarsi con il sedere dietro la sella, in pieno stile biker. E allora sì che gli ostacoli impossibili diventano ben pochi.
Una calzatura adeguata cambia la percezione dello sforzo e contribuisce a migliorare la performance ed il benessere. La scarpa gioca un ruolo fondamentale nella termoregolazione corporea. La Q36.5 segue la filosofia dell'azienda bolzanina, in prima linea per lo studio dei tessuti
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
VENITE SU BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
In questo periodo dell’anno numerosi stradisti preferiscono staccare un po’ dalla bicicletta da corsa e pedalare su una bicicletta diversa, che sia una mountain bike o una gravel. Per godersi al meglio le uscite sulla ghiaia è importante che tutto funzioni al meglio, in primis la trasmissione. Campagnolo ha presentato recentemente il nuovo gruppo dedicato al gravel: Ekar.
La novità dell’Ekar è che è un gruppo 1×13 velocità, che offre una gamma completa di rapporti ottimizzati per avere la migliore cadenza di pedalata. Per realizzarlo sono state combinate ben oltre 70 parti mobili realizzate in fibra di carbonio, poliammide rinforzata con carbonio e leghe anodizzate 7075 e 6082, con bulloni in acciaio inossidabile.
La presenza di 13 pignoni al posteriore ha reso possibile l’adozione della corona singola all’anteriore, che è un bel vantaggio nei contesti off-road dove lo sporco può sempre dare noie meccaniche. Un punto qualificante dell’Ekar è la presenza del pignone a 9 denti. Questo significa avere un’ampia gamma di rapporti a disposizione. Il nuovo corpetto ruota libera N3W è costruito con due monoblocchi per combinare la resistenza dell’acciaio e il risparmio del peso dell’alluminio. I pacchi pignoni disponibili sono tre: 9-36, 9-42 e 10-44.
La guarnitura singola è composta dalle pedivelle in fibra di carbonio UD che montano semiperni in acciaio aisi 630. In linea con la filosofia dell’Ekar, di combinare materiali diversi, questa soluzione tecnica permette di avere componenti leggeri e allo stesso tempo resistenti. Con la tecnologia ProTech vengono uniti i due semiperni all’interno del movimento centrale, mentre i cuscinetti sovradimensionati in acciaio inossidabile sono calettati sul semiperno per favorire scorrevolezza e resistenza. Per quanto riguarda le opzioni di ingranaggi, Campagnolo propone: 38, 40, 42 e 44 denti.
Il gruppo Ekar di CampagnoloIl gruppo Ekar di Campagnolo
Molta attenzione è stata posta anche alla forma delle leve e dei corpi comandi, che favoriscono il comfort e offrono la possibilità di regolazione della distanza della leva. La catena ricopre un ruolo fondamentale soprattutto in una disciplina come il gravel dove è esposta a polvere e terra. L’Ekar vanta la nuova catena C13 con nichel-teflon che può essere chiusa con il classico pin oppure con il nuovo sistema C-Link. Per quanto riguarda i freni sono disponibili i dischi da 140 e 160 millimetri con le pastiglie DB310 in mescola organica.
Un colore iconico, il ramato, incontra l'innovazione e la modernità della Filante SLR. Wilier presenta la nuova colorazione disponibile con Campagnolo Super Record WLR
Continua la presentazione dei prodotti appartenenti alla nuova gamma elettrica I.ON di Guerciotti. Il marchio italiano presenta la Brera I.ON, una bicicletta gravel supportata dal motorePolini per affrontare agilmente anche i percorsi più impegnativi.
La Brera I.ON è stata realizzata ricalcando le caratteristiche della Brera tradizionale. Il telaio è in monoscocca in carbonio, che è stato rinforzato nelle zone di massima torsione. Questa operazione permette di avere una bicicletta che sia allo stesso tempo elastica e rigida in fase di rilancio.
La batteria agli ioni di litio è integrata nel tubo obliquo. La sua capacità è di 500 Wh per un’autonomia che può arrivare fino a 220 chilometri. Guerciotti ha pensato a ogni dettaglio e ha realizzato un supporto batteria in alluminio trafilato, che si integra molto bene con il supporto motore. In questo modo si è riusciti a nascondere i cavi dei comandi al suo interno. Il motore Polini E-P3 da 250 Watt vanta una coppia massima di 70 N/m e ben 5 diversi livelli di assistenza. Inoltre, è disponibile in aggiunta la modalità camminata assistita a 6 chilometri orari, che è molto utile in quei tratti in cui fosse necessario spingere la bici a mano.
Il motore Polini E-P3 è ben integrato nel telaio della Brera I.ONIl motore Polini E-P3 è integrato nel telaio della Brera I.ON per un ottimo risultato estetico
Il display DOT Matrix permette di controllare tramite il Joystic integrato, le varie funzioni della bici. La lettura delle informazioni è sempre chiara, anche grazie al sensore di luce ambiente. Il display permette di tenere sott’occhio i livelli di supporto, stato di carica della batteria, velocità e potenza della pedalata e del motore.
La Brera I.ON è predisposta per trasformarsi in una perfetta bici da viaggio, infatti sulla forcella anteriore e sul carro ci sono gli appositi occhielli per montare le borse e le borracce in più, massimo fino a due.
Il mondo gravel è in continua espansione, sia per il numero di praticanti e sia per i modelli di biciclette specifiche. Questa tendenza non può non comportare l’introduzione di nuove soluzioni tecniche per migliorare le prestazioni come l’Air-Liner di Vittoria.
Dopo il successo dell’Air-Liner per Mtb, Vittoria ha pensato bene di allargare il campo di utilizzo realizzando un inserto innovativo per i pneumatici gravel. L’obiettivo è migliorare le performance degli attuali sistemi di coperture tubeless che lavorano con aria e lattice. Per inserirlo basta fare la stessa operazione che si effettua con una normale camera d’aria. Air-Liner Gravel è studiato per lavorare con i sistemi tubeless e con valvole a 3 vie, ma nella confezione sono incluse valvole a 5 vie per un flusso d’aria maggiore. Si può usare tranquillamente il liquido sigillante, anche se Vittoria consiglia l’uso di prodotti senza ammoniaca.
I vantaggi che derivano dall’uso di Air-Liner Gravel sono molteplici: protezione, controllo, prestazione e durata. L’inserto protegge le ruote e i pneumatici attutendo i colpi che avvengono all’interno del copertone. Il controllo migliora in quanto la presenza dell’inserto diminuisce il volume d’aria all’interno del pneumatico, e questo porta ad una maggiore aderenza al terreno. Le prestazioni migliorano in quanto Air-Liner Gravel aumenta la stabilità laterale senza ridurre il grip e l’aderenza. Infine, la durata è assicurata dal polimero con cui è realizzato. In condizioni normali può durare fino a 2.000 ore, oppure 1 ora completamente senza aria.
Air-Liner Gravel è compatibile con ruote fino a 29” ed è disegnato in modo da essere tagliato in base al diametro desiderato. Il peso è di 47 grammi.