2004 – 2024: due decenni di innovazione firmati Fulcrum

09.01.2025
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Entriamo veloci nel nuovo anno non prima di aver celebrato un anniversario importante che ha avuto come protagonista Fulcrum, brand sinonimo di ruote da corsa, mtb, ciclocross e triathlon altamente innovative e performanti. L’azienda veneta nel 2024 che ci siamo appena lasciati alle spalle ha festeggiato i suoi “primi” venti anni di attività.

Fulcrum nei suoi 20 anni di storia ha affiancato tanti campioni, tra cui Alessandro Petacchi quando correva con la Lampre
Fulcrum nei suoi 20 anni di storia ha affiancato tanti campioni, tra cui Alessandro Petacchi quando correva con la Lampre

L’importanza del numero 20

Che non si sia trattato di un anniversario “banale” lo possiamo capire da un passaggio del comunicato stampa inviato dalla stessa Fulcum ai media specializzati.

Nella numerologia il 20 equivale a una seconda iniziazione: una tappa che segna la riuscita di un’impresa e l’acquisizione di maggiore esperienza. E non è finita qui. Sempre secondo tale disciplina, si tratta di un numero in stretta connessione con i rapporti relazionali e associativi. Insomma, il numero perfetto per chi, come noi, ha sempre fatto dell’unione la propria forza e del lavoro di squadra la propria cifra stilistica”.

Tra i corridori che hanno usato le ruote Fulcrum c’è anche Paolo Bettini
Tra i corridori che hanno usato le ruote Fulcrum c’è anche Paolo Bettini

Puntare al top

Da subito Fulcrum si è distinta per la scelta dei migliori materiali e per la cura dei dettagli, puntando a soluzioni tecniche dal carattere preciso e definito, in grado di rendere le proprie ruote un punto di riferimento, in Italia e nel mondo. Tutti i prodotti Fulcrum sono il risultato di numerose ore di test in laboratorio e su strada, di analisi puntuali che hanno l’obiettivo di dare al rider una sensazione di appagamento ogni volta che sale in sella. 

Come dicono dall’azienda, pedalare una ruota Fulcrum è sinonimo di “riding feeling” superiore, qualcosa difficile da descrivere o da quantificare, ma percepibile da chi sceglie un prodotto Fulcrum. Prendiamo ancora spunto dal comunicato stampa inviato dalla stessa Fulcrum.


“Non vogliamo scendere a compromessi: la performance è il faro che illumina tutta la nostra gamma, dai prodotti di alta gamma da competizione fino all’offerta base. Nelle ruote Fulcrum ogni componente si unisce sapientemente, creando un sistema eccellente, duraturo e di qualità. Un sistema che testiamo di persona, pedalando in pausa pranzo o dopo il lavoro, come primi esigentissimi clienti”.

Non solo strada, Fulcrum è stato un punto di riferimento per gli amanti della mountain bike
Non solo strada, Fulcrum è stato un punto di riferimento per gli amanti della mountain bike

Sempre con i campioni

In tutta la sua giovane storia Fulcrum ha sempre avuto un rapporto strettissimo con i grandi campioni e i loro team. Fra questi possiamo ricordare Quick Step-Innergetic, Lampre, Cofidis e Bahrain-Merida. In  questi vent’anni sono arrivati quattro campionati del mondo di fila, vincendo tutte le Classiche Monumento e un Giro d’Italia insieme a campioni del calibro di Paolo Bettini, Tom Boonen e Vincenzo Nibali. Grazie al loro contributo sono nate ruote come le Racing Zero, nate nel 2007 e ancora oggi uno dei best seller dell’azienda veneta. Hanno fatto la storia di Fulcrum nel mondo delle competizioni anche la famiglia Racing e la Speed.

Tra le tante ruote realizzate non può non essere citato il modello Red Fire
Tra le tante ruote realizzate non può non essere citato il modello Red Fire

Non solo strada

I “primi” vent’anni di Fulcrum non sono stati solo strada. L’azienda veneta è stata protagonista nella mountain bike al fianco di team come Orbea Racing Team e Merida Multivan. 

Tra gli atleti che hanno gareggiato, e soprattutto vinto su ruote Fulcrum, possiamo sicuramente ricordare Julien Absalon, Gunn-Rita Dahle e José Hermida, capaci di conquistare medaglie olimpiche, oltre a innumerevoli successi in Coppa del Mondo e ai Mondiali. Non è mancata neppure la presenza nella disciplina downhill con i team Full Dynamix e il team Commencal. Anche in questo caso, l’esperienza maturata insieme ai migliori atleti ha portato a sviluppare prodotti all’avanguardia come i modelli Red Power, Red Metal, Red Passion, Red Fire, Red Zone e Red Heat.

L’esplosione del gravel non ha trovato impreparata Fulcrum. Basti pensare al recente lancio del modello Sharq, caratterizzato da un profilo innovativo che risponde alle esigenze di performance e aerodinamica. 

La gamma di ruote Speed è un fiore all’occhiello per le prove contro il tempo
La gamma di ruote Speed è un fiore all’occhiello per le prove contro il tempo

Sguardo al futuro

Lasciamo a Fulcrum la chiusura:  “Con una filosofia e una visione precise e grazie all’esperienza che abbiamo accumulato lungo il percorso, siamo sicuri che i prossimi vent’anni saranno altrettanto esaltanti e ricchi di soddisfazioni. Non vediamo l’ora di cogliere le sfide e le opportunità che il futuro ha in serbo. Per noi e per voi. Del resto, ritornando al significato dell’anniversario che celebriamo, il numero 20 rappresenta anche il nostro insaziabile spirito di avventura. Quindi sguardo avanti, scarpette agganciate e via, pronti per scalare la prossima vetta”.

Fulcrum

Cinque giugno, ore 16: ecco le nuove Fulcrum Sharq. Scopriamole

05.06.2024
5 min
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Nel pieno del cambiamento del ciclismo, che a tutti i livelli va verso biciclette capaci di cavarsela su ogni terreno (quasi che il gravel sia una presenza con cui fare quotidianamente i conti), vengono lanciate oggi sul mercato le nuove ruote Sharq. Le prime Fulcrum progettate per utilizzo endurance e allroad, mettendo insieme le caratteristiche di maneggevolezza, reattività e comfort dei precedenti modelli stradali Speed, Wind e Rapid Red Carbon.

E’ evidente la volontà di sottolineare la loro versatilità, che si rivolge a un pubblico certo esigente, ma che rifiuta di essere etichettato. Non più solo corridori, ma anche ciclisti che puntano sulle lunghe distanze e non storcono il naso se l’asfalto è poco meno che perfetto. Le Fulcrum Sharq aprono una porta sul mondo e ci mettono nelle condizioni di affrontarlo in qualunque situazione.

Ecco le nuove Fulcrum Sharq: la coppia pesa 1.440 grammi
Ecco le nuove Fulcrum Sharq: la coppia pesa 1.440 grammi

Il canale da 25

Ogni passaggio nella loro realizzazione – dalla progettazione all’assemblaggio – avviene in Europa e questo è garanzia di affidabilità. La carta di identità individua una serie di peculiarità tecniche di tutto interesse, a partire dal canale interno da 25 millimetri di larghezza. Una misura non banale che permette l’utilizzo di pneumatici da strada fino a 30 millimetri, sinonimo di sicurezza, comfort, aerodinamica e ottima scorrevolezza. Laddove invece si voglia usare un pneumatico tassellato, alle suddette qualità si unisce l’ottimo supporto alla struttura della gomma. Infine, proprio per offrire la compatibilità con sistemi tubeless e a camera d’aria, il cerchio ha un mini-hook che garantisce massima sicurezza. E dato che il ponte non è forato, come da sempre per Fulcrum in questi casi, per montare il tubeless non è necessario prevedere l’impiego di alcun nastro.

Il canale delle Sharq è da 25 millimetri: c’è un mini-hook per l’uso di tubeless, ma anche camera d’aria
Il canale delle Sharq è da 25 millimetri: c’è un mini-hook per l’uso di tubeless, ma anche camera d’aria

Profilo a onda

Però, cari amici amanti della tecnica, quello che salta subito agli occhi e intriga chi vuole andare oltre è il disegno del profilo del cerchio. Sarebbe troppo facile dire che si è cercato di allinearsi con quanto già presente in altre case, ma la verità è che quel disegno nasce da un processo sperimentale in cui si sono valutati i comportamenti di una ruota e le ripercussioni su maneggevolezza e aerodinamica nelle più disparate condizioni di vento. Che poi volendo stringere, le situazioni più probanti sono quelle di folate frontali e laterali.

Il risultato finale sposato da Fulcrum si chiama 2-Wave Rim: esso prevede un cerchio con onda simmetrica regolare nella parte superiore, che però è asimmetrica sui lati. Il profilo varia fra 42 e 47 millimetri e tale differenziazione permette di mettere insieme maneggevolezza, reattività e aerodinamica.

Per completare il quadro sul fronte del cerchio, va annotato che si è fatto ricorso a una particolare laminazione delle pelli di carbonio e delle resine: una formulazione di cui Fulcrum è titolare, identificata dalla sigla FF100 e già impiegata nelle ruote di maggior qualità. Il peso della coppia è di 1.440 grammi, mentre i dati aerodinamici dichiarati dall’azienda parlano di miglioramento del 21% (rispetto a un cerchio di pari altezza ma con profilo tradizionale) in condizioni di vento laterale fra zero e 10 gradi. Valore che sale al 30% sei il vento arriva fra i 10°e i 20°.

Raggi ad hoc

Veniamo ora ai raggi, altro bel dettaglio da approfondire. Per la nuova Sharq è nato un raggio piatto in acciaio, con larghezza di 3 millimetri e spessore di 0,8. Si chiama A3RO e brilla quanto a prestazioni aerodinamiche. Dato che non sono previsti incroci, i raggi riescono a mantenere la tensione nel tempo, per cui la capacità di prestazione della ruota rimane invariata. A questo concorre anche la rivisitazione dell’ingaggio fra la testa del raggio e il mozzo. L’ingresso avviene attraverso due fessure accoppiate a una schiacciatura realizzata ad hoc nella base del raggio. Per cui una volta entrato, questo non sarà sottoposto ad alcuna rotazione, rimanendo perfettamente allineato.

Il mozzo, infine, riprende le caratteristiche già apprezzate nelle Speed e viene costruito con tecnologia Cup&Cone. I cuscinetti cono-calotta hanno sfere ceramiche di tipo USBTM: esse scorrono su un asse passante integrale con ghiera di registro per un precarico precisissimo e la massima scorrevolezza.

Garanzia di qualità

Il risultato finale è una ruota frutto di oltre 4.000 ore di lavoro fra progettazione, sviluppo, test di laboratorio e prove su strada. In attesa di testarla, la sensazione è quella di un prodotto che unisce le prerogative di velocità e capacità di brillantezza delle ruote da strada alla resistenza e la… potenza delle migliori ruote da gravel. Il fatto di realizzarle quasi totalmente in azienda, con componenti totalmente certificati e dichiarati affidabili, fa sì che il prodotto finale non sia per nulla banale e, anzi, sappia fare la differenza in tutte le condizioni di guida in cui sarà chiamato a disimpegnarsi.

Come si fa notare nel comunicato riservato al lancio ufficiale, le ruote Sharq sono in vendita da subito presso i rivenditori Fulcrum di tutto il mondo, al prezzo di 2.460 euro.

Fulcrum

Fulcrum Speed 25+, scorrevolezza dal peso piuma

17.01.2024
4 min
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E’ vero, le ruote a basso profilo non stanno vivendo il massimo della loro popolarità. Ma quando si parla di leggerezza, sono la prima scelta sotto ogni punto di vista. Fulcrum ha deciso di alzare l’asticella e abbinare a questa caratteristica anche reattività e scorrevolezza, che si traducono a sua volta in una sensazione di guida precisa e sicura. Nascono così le Speed 25+.

Dopo Red Zone Carbon+, ecco dunque un nuovo ingresso nella famiglia di punta della gamma Fulcrum, che diventa l’opzione a basso profilo per freni a disco più leggera mai realizzata. Ispirata a Racing Light XLR, Speed 25+ è l’alternativa perfetta sia per le salite, sia per le lunghe percorrenze, grazie a un feeling di guida sicuro e preciso che solo una ruota a basso profilo può regalare.

Design studiato

Sorella maggiore di Speed 25, ne riduce il peso portandolo a 1.270 grammi complessivi e integrando le migliori tecnologie Fulcrum. Il risultato è notevole in termini di leggerezza e guidabilità, senza scendere a compromessi sull’affidabilità. Nella realizzazione del cerchio, il mix di resine scelto è il proprietario FF100, con finitura opaca da stampo DIMF (Direct In-mold Matte Finish). La grafica rinnovata vanta il nuovo schema Form Function Fulcrum, con grafiche metalliche color canna di fucile, che combinate alla lavorazione laser comunicano tutta la ricerca di tecnica e stile alla base dei prodotti Fulcrum.

Nell’interesse dell’utilizzo, per agevolare il ciclista la Speed 25+ ha un’altezza di 26 mm, con canale interno hooked da 21 mm. Le ruote nascono tubeless grazie al ponte non forato, che garantisce la massima resistenza grazie alla continuità delle fibre di carbonio.

Scorrevolezza ceramica

La scorrevolezza è una peculiarità di Fulcrum e un dato che determina il rendimento di una ruota ancora prima di ogni altro parametro. Per quanto riguarda il mozzo, sono stati impiegati i cuscinetti ceramici CULT (Ceramic Ultimate Level Technology) con sistema Cup & Cone, che offre un miglior scorrimento e una maggiore durata del componente grazie al fatto che le forze derivanti dai raggi sono perfettamente allineate a quelle in gioco sul cuscinetto. La scorrevolezza è inoltre massimizzata grazie al trattamento ceramico su tutte le superfici a contatto durante lo scorrimento. Anche il corpetto ruota libera è completamente nuovo. 

La Speed 25+ viene introdotta con una nuova versione alleggerita che permette di ridurre ulteriormente gli attriti in gioco, grazie all’impiego dei cuscinetti ceramici di tipo USB all’interno del corpetto stesso che abbassano notevolmente il peso rispetto al modello precedente.

Precisa e sicura

L’attenzione verso la performance in questa Speed 25+ è da manuale e mette l’accento su ogni particolare costruttivo senza tralasciare alcun dettaglio. Ne è una conferma il nuovo corpetto alleggerito, disponibile nelle versioni XDR, N3W e HG. Il risultato finale è una ruota che garantisce versatilità, la massima espressione di leggerezza, reattività e scorrevolezza, per una guida precisa e affidabile. Il tutto progettato in Italia, con una produzione europea. 

La nuova coppia di ruote Fulcrum è disponibile da oggi presso tutti i rivenditori Fulcrum nelle seguenti tre versioni di ruota libera: XDR a 2.600 euro, HG11 a 2.591 euro e N3W a 2.596 euro.

Fulcrum

Fulcrum Wind 42, una ruota con due anime

09.01.2024
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Una coppia di ruote con un comportamento eccellente su strada e in ambito gravel? La risposta è Fulcrum Wind 42. La fluidità, la scorrevolezza e la silenziosità sono quelle Fulcrum, così come l’affidabilità ed una stabilità non comuni che fanno rima con sostanza.

Ma è la versatilità di questa coppia di ruote che fa la differenza, alla quale si aggiunge un’ottima capacità di smorzamento delle vibrazioni ed un valore alla bilancia molto interessante. Le abbiamo provate.

Le nuove Wind 42 sono una nuova generazione Fulcrum
Le nuove Wind 42 sono una nuova generazione Fulcrum

Fulcrum e la famiglia Wind

Se possiamo considerare le Wind 42 un esempio di trasversalità d’impiego e di fatto un prodotto adatto a tutti, è altrettanto vero che questa tipologia di ruota diventa anche il simbolo di un’intera gamma di prodotti che si è rinnovata completamente.

Non è solo una questione di design, perché il cambiamento riguarda soprattutto le tecnologie adottate e buona parte di loro sono mutuate dalle alto di gamma Speed. Il cerchio da 42 ne è un esempio.

Rigidità quando serve

Ci concentriamo sulle caratteristiche tecniche e sulle prestazioni percepite, considerando che abbiamo utilizzato queste Fulcrum, prima su strada e poi in ambito gravel. La Wind 42 non è una ruota estremamente rigida o meglio, ha un cerchio bello tosto che si fa sentire in diverse occasioni. E’ panciuto, ma non è ingombrante ed è assecondato da una raggiatura che smorza, stabilizza e fa diventare le nuove Wind uno strumento adatto a differenti tipologie di utenza. Per molti potrebbe essere la ruota definitiva, da usare sempre e senza limiti in fatto di planimetrie dei tracciati. Per altri è la ruota da allenamento (tanta roba) sulla quale montare qualsiasi tipologia di gomma e da usare con qualsiasi condizione meteo.

E poi c’è il mozzo in alluminio con i cuscinetti sigillati a cartuccia (non c’è il sistema cono/sfera). Il comparto è estremamente silenzioso e offre un senso di robustezza non secondario. Il cricchetto della ruota libera quasi non si sente (ci vogliono chilometri e ore di utilizzo, quasi come un rodaggio). Ha un’eccellente rapidità d’ingaggio, utile su asfalto, molto utile e particolarmente efficacie sullo sterrato.

Senza tubeless tape

Le ultime generazioni delle ruote Fulcrum hanno il cerchio full carbon che non necessita del nastro tubeless per sigillare ed impermeabilizzare il canale interno. I vantaggi sono molteplici. Si risparmia peso e la tenuta della pressione del tubeless (a prescindere dalla tipologia di pneumatico) è migliore, soprattutto nel lungo periodo.

Senza il nastro interno, il montaggio di uno pneumatico tubeless (ma anche del copertone con camera d’aria) è più facile, perché gli attritti tra gomma e cerchio sono minori e la gomma tallona in un amen. In caso di manutenzione e centratura del cerchio non è necessario smontare lo pneumatico.

Veloce sempre, scomoda mai

Le Fulcrum Wind 42 sono il compromesso ottimale. Forse non sono veloci come delle ruote da 70 millimetri (che però devono essere lanciate), ma si guidano meglio con le andature regolari e quando si cambia ritmo senza l’obbligo di avere troppi watt nelle gambe. E poi nei tratti particolarmente tortuosi, che siano su strada o sterrati, non impegnano in modo eccessivo e copiano bene il terreno. Rispetto a ruote con il cerchio più alto vanno meglio in salita. Sono molto più veloci di una ruota bassa ed un valore alla bilancia rilevato 1,47 chilogrammi (senza valvole), non le rende pesanti.

Vogliamo parlare di scorrevolezza, quella vera, quella da valutare una volta che si è in sella alla bici? Le ruote devono “lavorare” bene quando sono su strada, con le gomme gonfiate nel modo corretto (in base a terreno e peso del ciclista) e con tutto il peso di chi pedala. La fluidità delle Fulcrum è proverbiale da sempre e anche le Wind 42 non sono da meno. In alcuni momenti sembrano galleggiare. Durante il test abbiamo usato dei tubeless road da 28 (il minimo) e dei gravel da 40 (il massimo).

In conclusione

Una ruota road prima di tutto? A nostro parere no e crediamo che categorizzare le Wind 42 “solo” road oriented sia una sorta di limite. La resa tecnica è molto elevata a prescindere dalla configurazione, ma la disciplina in cui queste ruote esprimono il loro picco prestazionale la sceglie l’utilizzatore. Non crediamo ci siano molti prodotti sul mercato che riescano a vantare questa caratteristica.

Se utilizzata in ottica asfalto è una sorta di tuttofare, in ambito gravel (anche race) è una top di gamma in senso assoluto. Infine il prezzo di listino di 1.415 euro (con il corpetto Shimano), una cifra che rende queste ruote ancora più interessanti.

Fulcrum

Nuove Fulcrum Wind, si punta sempre più in alto

13.09.2023
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Il bilanciamento tra comfort e performance è l’obiettivo principale. Le Fulcrum Wind 42 e 57 sono dotate di una tecnica costruttiva e di assemblaggio di altissimo livello e alcune soluzioni sono mutuate dal top di gamma Speed.

Sono 42 e 57 i millimetri di altezza, cerchi full carbon con il canale interno da 23 e una scorrevolezza da primato che fa rima con un elevato controllo in diverse situazioni. Pesi di 1.510 e 1.585 grammi dichiarati. Entriamo nel dettaglio.

Le nuove Wind, tra strada e off-road leggero (foto Chiara Redaschi-Fulcrum)
Le nuove Wind, tra strada e off-road leggero (foto Chiara Redaschi-Fulcrum)

Più alte e prestazionali

Rispetto alla precedente famiglia Wind, i cerchi si alzano di 2 millimetri. La Wind 40 diventa da 42, la 55 aumenta fino a 57, ma al tempo stesso cresce la versatilità dei prodotti, la reattività e la gestione del controllo, anche nei segmenti più tecnici. Seguono il processo di evoluzione iniziato con le nuove Speed.

Ma non è solo una questione di altezza, perché il cerchio cambia completamente forma e volume. Rispetto al passato è più largo e panciuto, con un raggio totale di 9,5 millimetri. Questo fattore collima alla perfezione con una canale interno abbondante (23 millimetri, mentre la larghezza totale è di 29) che permette di montare e sfruttare coperture larghe, il tutto a vantaggio di maneggevolezza, scorrevolezza e controllo del mezzo anche a velocità elevate. Non solo, perché la ruota è stabile in condizioni di vento laterale teso.

Come sono fatte

A prescindere dall’altezza del cerchio, le nuove Fulcrum Wind adottano le medesime tecnologie. Il cerchio è plasmato grazie ad un blend di fibre FF80, che hanno permesso di limare 100 grammi, rispetto alla versione precedente. Nella zona dove hanno sede i nipples viene annegato un rinforzo in materiale plastico (DRSC) con l’obiettivo di irrobustire il comparto. Questa soluzione inoltre, ha il compito di distribuire su una superficie più ampia le tensioni che inevitabilmente si generano in queste zone. Il cerchio è dotato di uncino tubeless (non è hookless).

A tal proposito il canale interno non ha alcun foro e la struttura omogenea e continua evita l’impiego del tape tubeless. Un ulteriore valore aggiunto è dato dalla tecnologia C-Lux al laser, con finitura lucida, che contribuisce in modo importante a minimizzare le frizioni che si potrebbero creare con l’ingaggio dello pneumatico (la finitura esterna è opaca). I nipples in alluminio sono esterni al cerchio. Le nuove Fulcrum Wind configurano in modo ottimale coperture stradali da 28/30 millimetri, da gravel fino a 35 millimetri di larghezza.

I raggi e i mozzi

I primi sono in acciaio con sezione tonda e un doppio spessore (2.0 alle estremità, 1,8 al centro). Per entrambi i modelli e per entrambe le ruote (anteriore e posteriore) è previsto l’incrocio Two-to-One. E’ una sorta di incrocio in seconda che non prevede nessun contatto tra i profilati, con un punto di incrocio che varia in base allo stress che deve sopportare la ruota. I mozzi sono in alluminio e alloggiano un asse passante in un solo pezzo. Sono cresciuti di numero i denti della cremagliera, ora a 36 punti di ingaggio. La compatibilità della ruota libera è completa, Shimano, Sram XDR e Campagnolo N3W. La sede per i dischi è di tipo Center-Lock.

Sono molto interessanti i prezzi di listino della nuova famiglia Fulcrum Wind, soprattutto se rapportati alla qualità complessiva. 1.415 e 1.436 euro (versione con predisposizione Shimano), rispettivamente per la 42 e per la 57, con delle piccole variabili legate al corpetto della ruota libera.

Fulcrum

Speed 42 e 57, due nuove frecce nell’arco di Fulcrum

03.05.2023
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Form, Function, Fulcrum: una filosofia, un simbolo di un brand, un sistema in cui forma e funzione sono i concetti fondamentali. E’ da questo concetto che prendono vita le nuove ruote Fulcrum Speed 42 e 57 millimetri. Dopo aver rilanciato le ruote a basso profilo, l’azienda vicentina torna forte sui profili più alti.

«Leggerezza, guidabilità, aerodinamica e reattività non sono mai state così ben bilanciate grazie al risultato di una perfetta integrazione tra forma e funzione», una frase della casa veneta che va tenuta a mente per comprendere nel dettaglio questi due set di ruote.

La storica ruota veloce di Fulcrum mantiene il nome, ma di fatto si tratta di un progetto del tutto nuovo, con caratteristiche strutturali e costruttive diverse rispetto ai precedenti modelli.

Speed 57 (a sinistra) e 42 (a destra) i due nuovi profili di Fulcrum. Il canale interno non prevede il tubeless tape
Speed 57 (a sinistra) e 47 (a destra) i due nuovi profili di Fulcrum. Il canale interno non prevede il tubeless tape

Canale più largo

Partiamo dai cerchi. I profili sono due: uno da 42 mm e uno da 57 mm, due millimetri in più rispetto ai precedenti modelli di riferimento. Ma ciò che varia veramente e che cambia di gran lunga la ruota è la larghezza del canale che passa da 19 a 23 millimetri.

Il cerchio è in carbonio alto modulo unidirezionale FF100, composto da resine e fibre realizzate su specifica Fulcrum. Grazie ad un posizionamento particolare delle stesse fibre e al controllo “millimetrico” della resina tra le stesse fibre, il cerchio è rigido ed elastico al tempo stesso.

Anche per questo la guida risulta davvero facile, intuitiva. Noi le abbiamo provate in anteprima grazie a BCA e di certo non sembrava di avere sotto la bici una ruota ad alto profilo. Di solito questi set sono leggermente più “macchinosi” da guidare, invece l’agilità era totale.

Noi abbiamo testato le 42 mm, che tra le altre cose si sono mostrate anche confortevoli e soprattutto accelerano con una semplicità disarmante.

In anteprima abbiamo provato le ruote con profilo da 42 mm sulle strade della Toscana
In anteprima abbiamo provato le ruote con profilo da 42 mm sulle strade della Toscana

Aerodinamica migliore

Questi cerchi sono pensati per coperture da 28 mm e sono stati sviluppati in galleria del vento. Ormai è appurato che il trend delle coperture sia questo. E’ raro vedere un pro’ utilizzare gomme inferiori a 26 millimetri. La larghezza della gomma ormai gioca un ruolo centrale non solo in relazione alla tenuta, ma anche riguardo all’aerodinamica.

Con questo set, il vantaggio aerodinamico medio, misurato in galleria del vento in condizioni di vento frontale, è migliore del 10% rispetto ad un cerchio con canale da 19 mm.

Altra peculiarità di questo canale è la tecnologia Momag, un assemblaggio che consente di eliminare il nastro tubeless per un 2Way-Fit pulito e che si adatta bene ad ogni tipologia di gomma, copertoncino e tubeless.

DRSC: il supporto plastico tra i nippli e il cerchio, che scarica la tensione del nipplo su un’area più ampia in maniera più omogenea 
DRSC: il supporto plastico tra i nippli e il cerchio, che scarica la tensione del nipplo su un’area più ampia in maniera più omogenea 

Raggiatura al dettaglio

Passando al tema della raggiatura, sia per le Speed 42 che per le 57 vengono impiegati 24 raggi. Si tratta di raggi piatti in acciaio, aerodinamici, specifici per questi set di ruote. Quelli anteriori hanno una sezione 2/1,6/2 mm e quelli posteriori 2/1,7/2 mm. I raggi non si toccano mai, ognuno è “libero di fare il suo compito”.

All’anteriore vi sono 16 raggi dal lato del disco e 8 nel lato opposto. Al contrario di ciò che accade nella ruota posteriore, più “robusta” nel lato della trasmissione. Il risultato è una deformazione torsionale migliore del 10% rispetto alle “vecchie” 40 e 55 mm. Non solo, ma questa soluzione rende le ruote bilanciate in tutto e per tutto.

In più, grazie ad un sistema brevettato, il DRSC, un supporto plastico specifico rende i raggi più robusti e la ruota più stabile. Si tratta di uno specifico “pezzettino” di plastica “affogato” nel carbonio del cerchio stesso (cerchio che quindi non è bucato per i niplli, i quali sono invece ricavati da stampo). Questo piccolo componente scarica la tensione del nipplo su un’area più ampia in maniera più omogenea. Vedere dunque quelle microvenature che spesso si creano col passare del tempo in corrispondenza dei niplli sarà pressoché impossibile.

Uno spaccato dei mozzi delle nuove Speed
Uno spaccato dei mozzi delle nuove Speed

Mozzo più snello

Infine c’è il terzo macrolemento della ruota: il mozzo. E qui in casa Fulcrum si viaggia su basi solide, su esperienze collaudate che, tuttavia, sono state ulteriormente affinate.

«I mozzi – dicono da Fulcrumsono stati completamente ridisegnati, per ospitare una meccanica della ruota libera più precisa e riducendo contemporaneamente il peso». Il mozzo è più piccolo del 40% sulle flange e del 10% sul corpo centrale a tutto vantaggio anche dell’aerodinamica.

I cuscinetti scelti per le Speed 42 e 57 sono di tipo cono-calotta e prevedono l’uso del collaudato sistema USB (Ultra Smooth Bearings) a sfere ceramiche, la cui scorrevolezza è ben nota.

Infine riguardo alla ruota libera, la cremagliera dei “dentini” d’ingranaggio è stata migliorata. Adesso ci sono 36 denti per un ingaggio della ruota più robusto e forte e che disperde meno energia.

Nuova anche la satinatura del cerchio con sovraimpresse tutte le tecnologie Fulcrum utilizzate
Nuova anche la satinatura del cerchio con sovraimpresse tutte le tecnologie Fulcrum utilizzate

Disponibilità

Fulcrum ha proposto due modelli davvero all’avanguardia. Parliamo di set il cui peso è di 1.410 grammi per le Speed 42, di 1.495 grammi per le 57 e di 1.460 grammi per il set “Combo”, vale a dire anteriore da 42 e posteriore da 57.

I prezzi per questi set sono di 2.265 euro (un euro in meno per chi ha bisogno del corpetto Sram), ma mentre le Speed 42 sono già disponibili, per le Speed 57 e le Combo bisognerà attendere fino a giugno.

Fulcrum

Anche nel 2023 Fulcrum con Tuscany Trail e Badlands

01.04.2023
3 min
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Nei giorni scorsi Fulcrum ha annunciato che nel 2023 sarà nuovamente sponsor di due importanti eventi gravel come il Tuscany Trail e Badlands. La scelta da parte di Fulcrum di confermare il proprio supporto a entrambi gli eventi è motivata dalla condivisione da parte del brand veneto degli stessi valori che animano da sempre le due manifestazioni: l’emozione della competizione, la bellezza della natura e la solidarietà della comunità ciclistica.

La Badlands è considerata la sfida di bikepacking offroad più selvaggia e dura d’Europa (foto Facebook Badlands)
La Badlands è considerata la sfida di bikepacking offroad più selvaggia e dura d’Europa (foto Facebook Badlands)

Nuovo look per il Tuscany Trail

Nel 2023 il Tuscany Trail festeggia i suoi “primi” dieci anni di vita confermandosi come uno dei più importanti eventi bikepacking al mondo. Fulcrum è al suo fianco in qualità di sponsor dal 2021

Per festeggiare questo importante traguardo il Tuscany Trail ha deciso di rinnovarsi con un nuovo percorso. L’evento è in programma il prossimo 1 e 2 giugno e le iscrizioni sono ufficialmente chiuse con un numero record di 4796 riders

La principale novità di quest’anno riguarda appunto il percorso che sarà ad anello: 480 chilometri, con 6.900 metri di dislivello, attraverso le colline della Toscana. La partenza, rigorosamente alla francese, sarà a Donoratico, nella Maremma livornese.

Riconfermata la formula, quella avventura in autosufficienza, con i partecipanti che devono raggiungere il traguardo in autonomia, senza assistenza tecnica né meccanica, pedalando su un percorso misto di strade bianche, singletrack e asfalto. Niente limiti di tempo né classifiche: ognuno sarà libero di decidere il proprio ritmo gara.

La ricetta Fulcrum

Per un evento gravel come il Tuscany Trail, Fulcrum ha creato la linea di ruote Rapid Red con modelli specifici per l’uso misto su asfalto e off-road. Disponibili in due misure (700C e 650B), queste ruote hanno canali larghi che possono ospitare copertoni generosi, garantendo stabilità e trazione. Il sistema 2-Way Fit Ready permette, inoltre, di scegliere tra opzione tubeless o copertura tradizionale.

Quest’anno la Tuscany Trail festeggia il suo decimo compleanno (foto Facebook Tuscany Trail)
Quest’anno la Tuscany Trail festeggia il suo decimo compleanno (foto Facebook Tuscany Trail)

Badlands, la più dura

La Badlands, in programma a settembre, è considerata la sfida di bikepacking offroad più selvaggia e dura d’Europa. Fulcrum è sponsor della manifestazione dal 2021. Come avvenuto per il Tuscany Trail, anche qui le iscrizioni sono già chiuse. Per i fortunati e coraggiosi partecipanti il programma prevede 800 chilometri in Andalusia, attraverso alcuni dei luoghi più remoti, suggestivi e impegnativi del continente, come la costa selvaggia del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, le splendide foreste della Sierra de Huétor, i deserti di Gorafe e Tabernas, l’unica vera zona desertificata d’Europa. Il dislivello complessivo è di 16.000 metri.

Seguendo la tradizione degli eventi di bikepacking, non è previsto un premio per il corridore più veloce, se non l’onore di essere il primo. D’altronde, Badlands non è una gara: è una sfida personale contro il tempo, non contro gli altri.

Badlands può essere considerata un evento “virtuoso” viste le regole che sono tenuti a rispettare i partecipanti: autonomia, divieto di sfruttare la scia e rispetto per la natura evitando di lasciare tracce del proprio passaggio.

Fulcrum

Fulcrum Speed 25, la ruota bassa senza tempo

18.10.2022
5 min
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Fulcrum Speed 25, una ruota bassa non è mai stata così prestazionale e moderna. Ha il canale interno da 21 millimetri di larghezza, ha un profilo da 26 e il design asimmetrico del cerchio è un valore aggiunto che va ben oltre l’impatto estetico.

Scorrevole e fluidità, ma anche tanto reattiva, quest’ultima ben percepibile quando la strada sale ed è necessario cambiare ritmo in maniera repentina. Di seguito le nostre considerazioni.

Le ruote basse di Fulcrum
Le ruote basse di Fulcrum

Ruota bassa, un punto fermo

Le ruote con il profilo ridotto sono una costante, da sempre ben presenti nel catalogo del marchio veneto. Nell’era delle medio e alto profilo per tutti i terreni, i cerchi ribassati trovano ancora spazio e messi sotto torchio sorprendono per le performances e qualità tecniche. Ma si argomenta un prodotto Fulcrum e qui la precisione, la cura del dettaglio e la costruzione funzionale alla prestazione.

C’è tanta specificità nelle ruote Fulcrum, ma anche parecchia modernità e sostanza, fattori che vanno ben oltre l’immagine e l’impatto estetico.

I nipples esterni e il lato del cerchio con il profilo piatto (foto Rupert Fowler)
I nipples esterni e il lato del cerchio con il profilo piatto (foto Rupert Fowler)

Non è aerodinamica, eppure…

Non siamo qui a scrivere di una ruota che aiuta ad incrementare la velocità quando quest’ultima è già elevata, ma argomentiamo un prodotto che è facile da spingere, da far scorrere e da guidare, a prescindere dalle condizioni planimetriche, adatto a molti, agonisti e non solo.

La Fulcrum Speed 25 è veloce e questa caratteristica emerge fin dalle prime pedalate, quando l’utilizzatore beneficia di una scorrevolezza che va ben oltre l’immaginario. E’ una ruota facile ed immediata, lo è alle basse velocità, così come alle andature più elevate e questa peculiarità emerge anche grazie ad un prodotto che non è estremo in fatto di rigidità. Non da mai la sensazione di saltellare sull’asfalto, ma attenzione a dosare nel modo corretto la pressione degli pneumatici. Inoltre ha una trazione (ruota posteriore) non comune alle ruote dal medio e alto profilo.

Perché è veloce? Prima di tutto perché è scorrevole e poi lo è grazie alla capacità di vestire differenti sezioni di pneumatico, da 25/26 e 28, rimanendo comunque in ambito race. Il cerchio basso e asimmetrico non crea interferenze con lo shape della gomma e in discesa non è un’ostacolo nei tratti tecnici e nei cambi di direzione continui.

Mozzi, un sistema rigidissimo

Nonostante l’essere minimale, i mozzi in alluminio sono rigidi, tosti e hanno dei cuscinetti USB. Ma è il pacchetto nella sua totalità a fare la differenza, raggiatura compresa e questo si sente nei momenti di massimo stress per il comparto.

Durante l’andatura in piedi sui pedali (en danseuse) e nelle fasi di rilancio perentorie, potremo avere la sensazione di un cerchio che segue il movimento dell’azione, con un mozzo ancorato su se stesso. Corpo del mozzo, cuscinetti e asse passante sembrano avere una sola anima; non è scontato, neppure a questi livelli di prodotto.

Non solo per scalatori

A nostro parere la Fulcrum Speed 25 non è una ruota dedicata esclusivamente ai salitomani, semplicemente perché non è “solo” una questione di peso. Certo, è leggera (1295 grammi rilevati), si adatta alla grande ai tubeless e ai copertoncini, a prescindere dalle dimensioni. Per gli atleti leggeri è una manna, sempre all’altezza della situazione e sempre immediata nelle risposte. Per chi esprime più potenza nei tratti veloci può diventare un riferimento grazie alla sua agilità e al suo essere immune dal vento.

Rispetto ad una ruota dal profilo medio ed alto (di pari categoria) non è più comoda. O meglio, esprime un comfort diverso proprio grazie alla sua facilità nei rilanci e semplicità di ingresso nelle traiettorie, anche quelle più strette che obbligano a frenare con il posteriore per tirare la corda della traiettoria.

Ruote basse, ma non solo per salire (@rupert_fowler)
Ruote basse, ma non solo per salire (@rupert_fowler)

In conclusione

Più che un ritorno della ruota bassa, vediamo la Fulcrum Speed 25 come la conferma di un sistema senza tempo, senza limiti tecnici e con una versatilità d’impiego che è aumentata grazie alle nuove tecniche di costruzione. Il riferimento al cerchio è diretto, perché un rim basso con il canale interno da 21 è da considerare come una particolarità.

Tubeless o copertoncino? A nostro parere non ci sono grosse differenze e quelle che emergono sono soggettive. Con un clincher di buona qualità il sistema ruota è più “secco” nelle risposte, immediato davanti e dietro. Con una coppia di tubeless si beneficia di un’elasticità maggiore del sistema, soprattutto sulla ruota anteriore.

2.186 euro è il prezzo di listino, a nostro parere adeguato a questo pacchetto Fulcrum, considerando la qualità e la fattura, ma anche le performances.