Dalla Valle d’Aosta e fino all’Alta Badia: in bicicletta e nel segno del grande amore per la montagna… Hervé Barmasse, alpinista professionista, divulgatore della cultura della montagna ed Enervit Ambassador, parteciperà difatti alla prossima, imminente Maratona dles Dolomites – Enel partendo in bicicletta da Valtournenche e raggiungendo Corvara, la storica sede della mitica Gran Fondo italiana, dopo un viaggio in quattro tappe lungo 550 chilometri e con più di 7.000 metri di dislivello.
Compagno di viaggio nella seconda tappa, da Como a Bormio, in Valtellina, è stato direttamente Paolo Calabresi – il Direttore Marketing Sport&Fitness di Enervit – con il quale Hervé ha pedalato la tappa prevista lunga ben 161 chilometri.
Hervé Barmasse, a sinistra, alpinista ama vivere la montagna anche in biciclettaHervé Barmasse, a sinistra, alpinista ama vivere la montagna anche in bicicletta
Integrazione ottimizzata
E sono stati diversi i quesiti che si sono posti nell’affrontare questa impegnativa impresa, tutti ben pianificati. Dalla logistica, all’attrezzatura, dal corretto abbigliamento da utilizzare fino al piano nutrizionale ottimale e all’integrazione una volta in bicicletta. In modo particolare, quest’ultimo aspetto ha rappresentato un punto che non è stato minimamente sottovalutato da Barmasse e da Enervit, considerando il forte caldo che si è fatto sentire negli ultimi giorni.
Per affrontare questa lunga traversata alpina in bicicletta sono servite energia e lucidità, e pertanto la strategia nutrizionale e di integrazione ha davvero fatto la differenza.
L’integrazione in una Gran Fondo come la Maratona dles Dolomites è fondamentale L’integrazione in una Gran Fondo come la Maratona dles Dolomites è fondamentale
In griglia alla Maratona
Anche perché dopo l’arrivo a Corvara, domenica 2 luglio Hervé sarà in griglia di partenza alla Maratona dles Dolomites-Enel. Nel “kit” di Hervé, nel quale la razionalizzazione di dimensioni e peso contano come nelle spedizioni alpine, hanno trovato spazio i prodotti dell’innovativa linea Enervit C2:1PRO: a base di glucosio e fruttosio in rapporto 2:1, le soluzioni con questa proporzione consentono di superare i 60 grammi di carboidrati all’ora, fino ad arrivare ad un massimo di 90.
Enervit C2:1PRO – una linea che vanta tre brevetti depositati e che è composta da gelatina, gel, barrette, caramelle gommose e bevanda istantanea – è anche sinonimo di massima efficienza energetica, tollerabilità, praticità e varietà di formati. Una soluzione ideale per aiutare a massimizzare l’assorbimento di carboidrati durante lo sforzo, ottimizzare la performance riducendo il rischio di stress intestinale.
I prodotti di Enervit sono studiati per supportare anche gli sforzi più intensi, come quelli dei pro‘I prodotti di Enervit sono studiati per supportare anche gli sforzi più intensi, come quelli dei pro‘
Esperienza sostenibile
«Questo viaggio – ha dichiarato Hervé Barmasse – nasce dalla voglia di scoperta, di vivere un’esperienza autentica e sostenibile, a stretto contatto con il territorio e le persone che lo abitano. E per realizzare tutto questo, la bicicletta è il mezzo ideale: uno strumento per vivere, per sperimentare, per muoversi, per giocare, per esplorare… Un vero e proprio stile di vita, un mezzo di locomozione efficiente che permette di conoscere il territorio e le persone che lo abitano regalandoti la consapevolezza di una società che non è mai ferma. E mai come in questo momento nella nostra esistenza c’è bisogno di umanità se si vuole ritrovare l’equilibrio tra terra e uomo».
Passo San Pellegrino a volte viene inghiottito dalle nubi, mentre le ragazze della Trek-Segafredo vanno avanti e indietro con i loro allenamenti in quota. Le ragazze, guidate nell’occasione da Paolo Slongo, hanno scelto il Rifugio Flora Alpina, l’agriturismo in cui Nibali preparò la vittoria al Tour de France, ormai nove anni fa. Sono Longo Borghini, Realini, Spratt, Van Anrooij e Chapman.
In certi giorni gli allenamenti si fanno a ritmo gara e con carichi di lavoro paragonabili, per cui anche per l’alimentazione, le ragazze cercano di abituarsi alle quantità che dovranno assumere in corsa. Dalla colazione ai carboidrati per ora, fino al recupero una volta rientrate. Così con Elisa Longo Borghini (in apertura nella foto di Sean Hardy) abbiamo provato a entrare nelle abitudini nutrizionali, cercando di capire come mangi quando si allena e poi in corsa. Quando fa caldo e quando fa freddo. Se deve andare in salita oppure in pianura.
Passo Gardena, le atlete guidate da Slongo non hanno trovato finora giornate belissime (foto Sean Hardy)Passo Gardena, le atlete guidate da Slongo non hanno trovato finora giornate belissime (foto Sean Hardy)
In allenamento si mangia sempre come in corsa?
Dipende tanto dagli allenamenti. Se devo “simulare” una corsa, quindi un allenamento duro in cui devo fare delle ripetute e altri lavori pesanti, cerco di ripetere quello che farò poi in corsa. Mi sembra di abituare il mio corpo a utilizzare i prodotti che poi utilizzo effettivamente in corsa. Anche nelle varie ripetute ad alta intensità, che possono simulare un finale, magari prendo un gel per capire come reagisce il mio corpo e come lo assimila.
Se invece l’allenamento non è troppo duro?
Se ho una distanza senza grossi lavori specifici, utilizzo le barrette Enervit, tendendo sempre a mangiare solido e i gel in quel caso non li utilizzo.
Anche in allenamento fai il conto dei carboidrati per ora?
Tendenzialmente sì, ma sempre per una questione di abituare il corpo ad assimilare i carboidrati. Adesso si tende tanto ad utilizzare queste borracce da 60 o da 90 grammi, e questo aiuta. Quindi fare lo stesso durante la preparazione è un allenamento per lo stomaco, affinché si abitui ad assimilare queste bevande ad alto contenuto energetico.
Le borracce da 60 contengono 30 grammi di carboidrati, stesso quantitativo per i gel (foto Dan King)Le borracce da 60 contengono 30 grammi di carboidrati, stesso quantitativo per i gel (foto Dan King)
Come squadra utilizzate i prodotti Enervit, che offrono un’ampia scelta di gusti: riuscite sempre ad avere quelli che preferite?
Si riesce a personalizzare la scelta, spaziando tra i vari sapori. Uno degli aspetti meno simpatici del ciclismo e della nutrizione è che spesso, magari nelle corse a tappe ti ritrovi a mangiare tutti i giorni lo stesso gusto e alla lunga può anche dare fastidio. Avere possibilità di gusti diversi, ti fa stare più tranquilla di testa o comunque non ti stufa.
Quindi sul bus ci sono le scatole e ognuna prende quel che vuole e lo stesso troverà nel sacchetto del rifornimeno?
Qui bisogna aprire una parentesi perché noi, avendo delle corse più corte, non sempre abbiamo la musette, il sacchetto. Quindi partiamo con già il rifornimento in tasca e allora scegliamo in base a ai nostri gusti e in base anche al percorso. Se c’è una gara dura, sappiamo che dobbiamo prendere 90 grammi di carboidrati l’ora e quindi ci organizziamo.
Quei 90 grammi l’ora sono il… tetto oppure è capitato di prenderne anche di più?
Quando nei finali sei a blocco, manderesti giù di tutto. Quando perdo la lucidità, mangerei anche la carta del gel (ride, ndr). Però tendenzialmente 90 grammi di carboidrati l’ora sono anche tanti, perché ovviamente non peso 80 chili e quindi anche gestire gli eventuali problemi di stomaco e di digestione diventa difficile. Quindi direi che 90 grammi l’ora sono il tetto massimo. E poi ovviamente dipende dal percorso.
Longo Borghini e Realini, due ragazze della Trek-Segafredo in rotta sul Giro (foto Sean Hardy)Longo Borghini e Realini, due ragazze della Trek-Segafredo in rotta sul Giro (foto Sean Hardy)
Se in salita o in pianura?
Ma anche se la corsa è lunga oppure corta. Può esserci una tappa più corta e tutta piatta, dove non c’è questo grande dispendio calorico, però ci potrebbe anche essere una tappa corta intensa dall’inizio, in cui spendi le stesse calorie di una distanza, perché compensi con l’intensità. Per questo tendo sempre a cercare questi 90 grammi di carboidrati. A volte con successo, a volte con meno successo.
L’indicazione di mangiare ti compare nel computerino, te lo dicono alla radio o ricordi da sola?
Me lo ricordo io, anche perché non mi piace avere gli ordini dal computerino. Non sono una fan di quei pop up che ti compaiono e ti dicono che devi mangiare, devi bere, devi fare questo. Manca che mi dicano quando scattare, poi siamo a posto. Il computerino deve solo dirmi la velocità, i chilometri e il tempo.
Partenza di un tappone del Giro, cosa si mangia?
Normalmente prendo due borracce da 60 ml, sapendo che le nostre barrette hanno circa 30 grammi di carboidrati. Anche le rice cake e le crostatine che ci preparano le nostre massaggiatrici hanno una ricetta preimpostata per essere da 30 grammi e quindi cerco sempre di mangiare dopo un mezz’oretta di gara. Invece, per quanto riguarda le borracce e per avere cura di essere idratati, inizio a bere sin dall’inizio. Provo a bere metà borraccia nella prima mezz’ora e metà borraccia nella seconda, mangiando dopo 30 minuti, in modo da avere la quota di 90 grammi.
Nelle borracce, spiega Elisa Longo Borghini, difficilmente c’è della semplice acqua (foto Dan King)Nelle borracce, spiega Elisa Longo Borghini, difficilmente c’è della semplice acqua (foto Dan King)
Cosa c’è nelle borracce?
Carboidrati e sali quando è caldo. La borraccia con sola acqua è una cosa soggettiva. Io spesso la ricerco quando è molto caldo per la storia della digestione. L’acqua mi sembra un po’ più leggera e la bevo più in fretta, perché rinfresca. Tenete conto che le borracce con i carboidrati hanno già una certa consistenza, perché sono comunque zuccheri.
Quali sono i gusti di barrette e gel preferiti dalla Longo?
Abbiamo quelle No Flavour, quindi senza gusto, ma sanno di marzapane siciliano e a me piacciono. Sennò abbiamo le barrette gusto Brownie, anche se un brownie un po’ salutista (ride, ndr). E abbiamo più gusti anche per i gel. Quello all’arancia, al pompelmo, al limone, al gusto lime, alla fragola. Mi piacerebbe avere un gel salato, quella forse è una cosa su cui si può ragionare, perché insistere solo con gli zuccheri non è semplice e un sapore diverso ci starebbe bene.
Quando prendi il gel?
Normalmente circa 20 minuti prima di fare uno sforzo importante, perché mi è stato insegnato che è la tempistica giusta. Però a volte ti trovi nel momento che ne hai bisogno e prendi un gel. Non mi nascondo dietro un dito, io calcolo di essere sempre giusta con i tempi, però è il corpo che decide. E se capita di rompere gli schemi, a volte il vantaggio può essere anche solo psicologico.
UAE Tour, Longo Borghini e Realini: col caldo estremo si usano anche i sali. Elisa ha vinto la classificaUAE Tour, Longo Borghini vince la generale: col caldo estremo si usano anche i sali
Dopo le corse come si recupera?
Per questo aspetto non sono da tenere a modello, comunque dipende sempre dal corridore. C’è chi preferisce prendere le proteine, magari con del latte di mandorla o con l’acqua. Chi invece magari prende la R2 che è il recupero di Enervit e ci abbina magari degli aminoacidi. Io sono un po’ strana perché bevo acqua, dopo la corsa non ho grande appetito. Prendo gli aminoacidi e cerco di mangiare del cibo vero. So che sarebbe meglio prendere le proteine, ma nel dopo corsa vado più alla vecchia maniera. So che entro 20 minuti dall’arrivo devo mangiare qualcosa perché va diretto nei muscoli e normalmente scelgo cibi naturali.
Che rapporto avete con Enervit: ascoltano i vostri suggerimenti?
Mi è capitato e devo dire che ascoltano ciò che diciamo e quali sono le nostre esigenze. Ad esempio hanno fatto delle caramelline, in un pacchetto ce ne sono sei, che contengono in totale 30 grammi di carboidrati. Sono anche buone perché comunque hai la sensazione di mangiare le Haribo. Ce le hanno portate da testare e la maggior parte di noi ha dato l’okay. E poi hanno tiato fuori un gel alla menta per le giornate molto calde.
Sul pullman, prima di partire, si riempiono le tasche con il rifornimento per la gara (foto Dan King)Sul pullman, prima di partire, si riempiono le tasche con il rifornimento per la gara (foto Dan King)
E funziona?
E’ stato studiato sostanzialmente che il cervello percepisce il gusto della menta come qualcosa di rinfrescante e quindi anche la temperatura corporea tende ad abbassarsi. E’ una sorta di inganno al corpo che usano tantissimo i triatleti.
Non corri dalla Liegi, quando si riparte?
Dal Giro di Svizzera, avrei dovuto fare il Giro del Belgio, ma lo hanno annullato per motivi di budget. Intanto siamo quassù, in questa quiete incredibile, con tutto il personale che serve. A volte mi guardo intorno e penso che abbiamo più staff che atlete. Il posto ha una quiete incredibile, peccato che finora il meteo non sia stato eccezionale, ma fra poco si riparte…
Mai come in questi ultime stagioni, l’alimentazione, l’integrazione e la nutrizione in genere (non solo per chi pratica sport) stanno cambiando e “l’allenamento nutrizionale” entra nel gergo comune.
Approfondiamo l’argomento con Elena Casiraghi, esperta in nutrizione sportiva dell’Equipe Enervit e autrice del suo blog SportEat. Con lei entriamo nello specifico dei carboidrati e del loro utilizzo, prendendo come riferimenti la nuova linea Enervit C2:1PRO e una delle granfondo di riferimento, la Nove Colli di Cesenatico.
Elena Casiraghi (foto Valentina Celeste)Elena Casiraghi (foto Valentina Celeste)
Enervit C2:1 Pro e la Nove Colli
«Gli integratori Enervit C2:1PRO – spiega Casiraghi – rappresentano l’ultima frontiera della ricerca legata al sostegno energetico dell’atleta. Si tratta della prima linea completa di prodotti con formulazione unica a base di glucosio e fruttosio in rapporto 2:1, in grado di fornire numerosi vantaggi. Ovvero, massimo assorbimento di carboidrati per ora, fino a 90g/h, massima tollerabilità e digeribilità, praticità e varietà di formati per ogni esigenza, dolcezza contenuta. Sono prodotti ad altissima densità energetica, con formati innovativi, formulazioni brevettate e certificate Doping Free (Cologne List).
«Qui si spiega anche il nome di un pool di prodotti richiesti, sviluppati e testati con gli atleti professionisti – continua Elena Casiraghi – risultato della collaborazione con UAE Team Emirates, Trek-Segafredo ed FCI. Sono facili da usare e da modulare anche grazie ai loro formati che forniscono blocchi di carboidrati da 30 grammi».
I nuovi integratori Enervit C2:1PROI nuovi integratori Enervit C2:1PRO
La Nove Colli è una delle gran fondo amatoriali più partecipate e alcune sezioni del suo percorso, oltre ad essere una palestra di allenamento per diversi pro’, sono stati affrontati in varie occasioni dal Giro d’Italia. A prescindere dalla lunghezza del percorso, il tracciato della manifestazione romagnola è tecnicamente complicato da gestire ed il lungo, che passa i 200 chilometri, mette alla prova chiunque. Una strategia d’integrazione corretta e il giusto allenamento nutrizionale alle spalle possono fare la differenza, prima, durante, ma anche nell’ottica di un recupero ottimale.
Una corretta strategia d’integrazione può fare la differenza?
Parlare di strategia d’integrazione è corretto, ma lo è ancora di più trattare l’argomento dell’allenamento nutrizionale. Ogni sportivo, di qualsiasi livello dovrebbe mettere sullo stesso piano l’allenamento fisico al pari di quello dove il soggetto è l’alimentazione e l’integrazione. L’uscita in bici serve anche per allenare il nostro corpo ad alimentarsi, ad integrare e stimolare i trasportatori intestinali a lavorare durante lo sforzo.
IsoCarb solubile, uno dei suoi vantaggi è la modulabilità (foto Enervit)IsoCarb solubile, uno dei suoi vantaggi è la modulabilità (foto Enervit)
Quindi l’allenamento ci serve anche per conoscere le individualità?
Sì, è così. Esistono delle linee guida scientifiche che sono utili a sviluppare/costruire un piano di integrazione personalizzato e a costituire la base di un corretto allenamento nutrizionale. Sappiamo che se ci alleniamo entro le due ore sono sufficienti 30 grammi di carboidrati ogni 60 minuti. Se invece passiamo la soglia delle due ore dobbiamo entrare nell’ottica di assumere più energia in corso di esercizio perché questo ci permette di preservare il più possibile le riserve dell’organismo.
Esiste un’indicazione di partenza?
L’indicazione per una durata uguale o maggiore è quella di assumere 60 grammi di carboidrati per ogni ora, a partire sin dalla prima ora. Gli atleti amatori esperti e i professionisti arrivano ad ingerire ed assimilare anche oltre i 90 grammi di carboidrati ogni 60 minuti, quando lo sforzo dura oltre le due ore. Ci si arriva per gradi. Ed è per questo che l’allenamento nutrizionale conta.
Il gel resta uno dei prodotti base dell’integrazione più moderna (foto Enervit)Il gel resta uno dei prodotti base dell’integrazione più moderna (foto Enervit)
Un amatore riesce ad assimilare grandi quantità di carboidrati?
Ci sono diverse categorie di amatori. Se andiamo verso quelli evoluti, che si allenano molto, con livelli d’intensità elevati, in modo specifico e costante, per loro è fondamentale pensare ad una strategia d’integrazione con almeno 60 grammi di carboidrati ogni ora. E’ una quantità ben tollerata dal nostro organismo, che ci garantisce un’assimilazione lineare.
Se invece si vuole fare di più?
Se vogliamo andare oltre allora è indispensabile scegliere una miscela di carboidrati ben precisa: una non vale l’altra. Quelle 2:1 infatti permettono di massimizzare l’apporto di energia, ridurre il rischio di problemi addominali e hanno una più bassa dolcezza.
Dimensioni contenute e ottimo apporto di energiaDimensioni contenute e ottimo apporto di energia
Cosa significa?
Prendiamo ad esempio la linea Enervit C2:1PRO. E’ una formula ottimale e brevettata, ottenuta grazie al glucosio, in forma di maltodestrine e fruttosio con il rapporto 2:1. Questo permette di sfruttare due trasportatori di zuccheri a livello intestinale anziché uno solo. Il fruttosio, infatti, possiede un trasportatore tutto suo. Abbinarlo in queste concentrazioni a uno zucchero come il glucosio permette di avere fino al 50% di energia in più nella stessa unità di tempo. Non solo…
Cosa?
Il rilascio di energia sarà immediato, ma al tempo stesso graduale nei minuti che seguono l’ingestione. In pratica: più energia e più a lungo, abbassando il rischio di stress intestinale.
La nuova linea C2:1 Pro non “interferisce” con gli altri prodotti La nuova linea C2:1 Pro non “interferisce” con gli altri prodotti
Possiamo considerare questa categoria di prodotti Enervit adatta a tutti?
Certo! Gli integratori Enervit C2:1PRO sono adatti ai professionisti, a chi vuole migliorare e ha già una buona cognizione del training, ma anche al neofita che inizia. Sono modulabilie si combinano anche con le altre linee di integratori. Al tempo stesso hanno un’elevata densità energetica in poco spazio, pensando ad esempio che la formula solubile permette di inserire 90 grammi di carboidrati in una sola borraccia, con una dolcezza contenuta. I prodotti della linea Enervit C2:1PRO necessitano di periodi di adattamento, come d’altra parte tutti gli integratori di carboidrati per sportivi.
Uno sguardo alla Nove Colli. Ci puoi dare alcune dritte per gestire al meglio l’evento che vivremo sulla bici?
Partendo dal presupposto che la preparazione per una Nove Colli inizia molto tempo prima, sarebbe buona cosa aumentare l’apporto di carboidrati ai pasti a partire dal giovedì, mantenendo il piatto proteico ai pasti e diminuendo le verdure, se non addirittura eliminarle il giorno prima della gara. E’ fondamentale non ingolfare il nostro motore, mangiando troppo ed esagerando con quantitativi eccessivi di pasta e riso ai quali non siamo abituati.
Uno scorcio della partenza oceanica della Nove ColliUno scorcio della partenza oceanica della Nove Colli
A colazione e nelle prime fasi immediatamente successive allo start?
Anche per quanto concerne la colazione è importante non ingolfare lo stomaco e l’intero processo digestivo. Consideriamo che la prima colazione viene fatta molto presto, ad un orario poco consono alle abitudini di molti. La levataccia avviene dopo 5 ore e mezza o 6 ore dopo che siamo andati a letto, quindi il glicogeno epatico è stato lievemente intaccato. Non serve abbuffarsi! La colazione ci serve per carburare, per iniziare la giornata.
Quindi cosa conviene assumere?
Enervit Carbo Flow può essere un’ottima soluzione poiché in poco volume offre un’elevata disponibilità di energia e per di più di quella a lento rilascio. Risulta più importante alimentarsi ed integrare durante la pedalata ed iniziare sin dalla prima ora per preservare il glicogeno muscolare ed epatico. Può essere utile una gelatina Pre Sport 45-30 minuti prima della partenza, ma non bisogna improvvisare. In tutto questo gioca un ruolo primario l’idratazione ed è importante arrivare idratati in griglia.
Il recupero è fondamentale ed inizia dalla gara stessa (foto Fizza-Team UAE Emirates)Il recupero è fondamentale ed inizia dalla gara stessa (foto Fizza-Team UAE Emirates)
E invece per il recupero?
In realtà la fase di recupero inizia quando siamo ancora in gara. Il giusto e costante apporto di carboidrati riduce la fase di ricostruzione e la rende qualitativamente migliore. E poi, dopo aver assunto una miscela per il recupero quanto prima come EnervitR2, è del tutto piacevole godersi gli alimenti che il territorio offre, senza eccedere. Dopo tutto, lo sport è anche piacere!
Anche il gusto vuole la sua parte. Enervit con le sue Power Crunchy oltre a fornire un apporto mirato e prestante ha come obiettivo anche quello di soddisfare il palato degli sportivi. Una barretta energetica gustosa e croccante, a base di fiocchi di avena, di mais e di riso, che prolunga la voglia di stare in sella.
Mix di proteine e carboidrati per un giusto apporto energeticoFormula energetica con magnesio e vitamina B1 che riducono stanchezza e affaticamentoMix di proteine e carboidrati per un giusto apporto energeticoFormula energetica con magnesio e vitamina B1 che riducono stanchezza e affaticamento
Buona e proteica
Enervit Power Crunchy fornisce all’organismo nutrienti preziosi di cui si ha bisogno in allenamento. In particolare il magnesio contribuisce al normale metabolismo energetico. La vitamina B1 favorisce la riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. Questi pregi sono ovviamente misurabili in un corpo sano e allenato.
Con 20 grammi di carboidrati e il 19% di proteine, è una compagna d’allenamento perfetta. Una barretta che si sposa perfettamente con l’utilizzo di altri prodotti della linea Enervit per costruire l’Enervit Nutrition System. Per il ciclista è infatti fondamentale studiare prima di ogni uscita, allenamento o gara che sia un piano di integrazione che si adatti al chilometraggio e al tipo di sforzo previsto. Questa strategia permette di evitare pericolose crisi di fame e aumenta l’ottimizzazione di ogni allenamento fatto.
Disponibili in confezione da 12 barrette19% di proteine per un’integrazione ottimale durante lo sforzoDisponibili in confezione da 12 barrette19% di proteine per un’integrazione ottimale durante lo sforzo
Gusti e utilizzo
Il suo utilizzo consigliato è di una barretta al giorno, abbinata ad una dieta corretta e all’utilizzo di altri integratori che aiutino il recupero e la preparazione allo sforzo. Il mix di carboidrati infatti aiuta e sostiene tutte le uscite in sella dalle più leggere a quelle più impegnative.
Le Power Crunchy sono acquistabili singolarmente in quattro differenti gusti: Cookie & Oat flakes, Caramel, Brownie e Choco drops. I prezzi al pezzo venduto singolarmente sono di 2,60 euro. E’ disponibile, inoltre, la confezione da 12 unità per un utilizzo costante e sempre a disposizione. In questo formato i gusti disponibili sono due, Choco drops e Cookie & Oat flakes, con un prezzo di 31,20 euro.
Il corridore più forte del Tour e l'uomo più veloce. Pogacar e Milan. Si parla di nutrizione in gara e fuori. Due mondi diversi con qualche punto in comune
Abbiamo chiesto a Diego Bragato quali siano le abitudini di integrazione degli atleti del quartetto. Sali e zuccheri. Si punta al perfetto piccolo glicemico
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Con la frattura della Liegi da far saldare e un periodo di riposo che sarà necessariamente più lungo, Tadej Pogacar ha passato tutto il tempo possibile con la compagna Urska. Poi lei è partita per la Vuelta Femenina (iniziata ieri con la vittoria della Jumbo-Visma nella cronosquadre) e lo sloveno (che su Instagram ha chiesto ai suoi fans di indicargli qualche buon film, poiché non può neppure giocare a FIFA nella Play) ha potuto rispondere alle varie richieste che gli sono arrivate.
La sua stagione potrebbe riprendere al Tour of Slovenia come avvicinamento al Tour de France. Se fosse uno di quei corridori che programma e punta tutto sulla singola corsa, a questo punto Tadej potrebbe essere molto nervoso. Invece le 12 vittorie portate già a casa (fra queste il Fiandre, l’Amstel e la Freccia Vallone) gli permettono di affrontare lo stop col sorriso e la giusta serenità.
Pogacar sta ora affrontando la convalescenza dopo la caduta e la frattura della Liegi (foto Instagram)Pogacar sta ora affrontando la convalescenza dopo la caduta e la frattura della Liegi (foto Instagram)
Noi ne abbiamo approfittato per riallacciare il filo di un discorso avviato nel ritiro di Benidorm del UAE Team Emirates, quando alla partenza di un allenamento ci accorgemmo dei ragionamenti fra corridori, massaggiatori e nutrizionisti a proposito degli integratori Enervit a disposizione della squadra.
Durante la corsa preferisci ricorrere a cibi solidi, oppure gel e liquidi?
Dipende dalla distanza, ma generalmente la maggior parte dei nostri rifornimenti in gara è un mix di gel e liquidi. A volte però mangiamo anche barrette e piccoli dolci.
I prodotti Enervit che usi in corsa vengono prima provati in allenamento?
Certamente. Li proviamo soprattutto durante i ritiri invernali, per abituarci e per scegliere eventualmente quali gusti ci piacciono di più. Sul bus poi c’è un grande assortimento, per cui c’è abbastanza scelta per tutti.
I prodotti alimentari per la stagione vengono provati nei ritiri invernali. Qui Almeida in quello di BenidormI prodotti alimentari per la stagione vengono provati nei ritiri invernali. Qui Almeida in quello di Benidorm
Questa prima fase di test serve anche per chiedere qualcosa di diverso o dare qualche dritta ai produttori?
Succede anche questo. Non ho mai dato indicazioni direttamente a Enervit, però dopo un po’ che usavo i vari prodotti, ho fornito una serie di indicazioni a Gorka Prieto, il nostro nutrizionista. E’ stato lui a parlare con loro.
Che cosa metti di solito nella borraccia in corsa?
Generalmente dipende dal meteo e dal tipo di percorso. Di solito abbiamo un mix fra acqua e borracce con un misto di Enervit Carbo. Sempre Gorka ci consegna un piano e cerchiamo di osservarlo più o meno alla lettera. Invece quando sono a casa, preferisco uscire portando solo acqua.
Gorka Prieto Bellver, classe 1990, è il nutrizionista del team UAE Emirates (foto Jon URBE/FOKU)Gorka Prieto Bellver, classe 1990, è il nutrizionista del team UAE Emirates (foto Jon URBE/FOKU)
Hai una programmazione precisa in gara sul tempo per mangiare oppure segui le tue sensazioni?
La mattina facciamo una colazione sostanziosa tre ore prima della partenza. Poi prima della corsa spesso sgranocchiamo una barretta. Da quel momento in avanti sappiamo quanti grammi di carboidrati dobbiamo assumere per ogni ora. Ormai è tutto molto scientifico.
Durante un grande Giro si mangiano barrette e gel per 21 giorni. Hai mai problemi di stomaco o difficoltà nella digestione?
Ovviamente durante quelle tre settimane, spingo il corpo al limite e l’apparato digerente non fa eccezione. Con i prodotti a nostra disposizione, fortunatamente finora ho reagito bene. Di solito non ho questo tipo di problemi.
Normalmente sulla bici di Pogacar, una borraccia contiene acqua e l’altra un mix di carboidrati (foto Fizza)Normalmente sulla bici di Pogacar, una borraccia contiene acqua e l’altra un mix di carboidrati (foto Fizza)
Invece durante le classiche si mangia diversamente?
Anche in questo caso dipende dal meteo, dalla distanza e dal percorso. Gorka fa il calcolo di quanti carboidrati per ora vanno presi e ci regoliamo in base a quello. In una grande classica come la Sanremo, che è così lunga, finisci col mangiare parecchio.
Al Fiandre invece sei sempre riuscito a mangiare bene fra i vari Muri?
Nelle ore iniziali, è stato un po’ più facile. E poi, quando è partita la fuga, c’è stato tempo per mangiare con una certa calma. Quando invece siamo arrivati nel circuito finale e la corsa è cominciata davvero, a quel punto ho preso soltanto gel, perché mandare giù qualsiasi altra cosa sarebbe stato complicato.
Tour de France 2021, la collaborazione fra UAE Emirates ed Enervit dà già ottimi frutti (foto Fizza)Tour de France 2021, la collaborazione fra UAE Emirates ed Enervit dà già ottimi frutti (foto Fizza)
Con il grande caldo del Tour cambia qualcosa?
Non così tanto. Semplicemente chiediamo che le bevande siano più fredde. Quando è così caldo, è più facile consumare cibi liquidi ed è in queste occasioni che il mix di carboidrati torna particolarmente utile.
E quando invece fa freddo?
A volte abbiamo del tè caldo nelle borracce. Oppure usiamo acqua calda al posto di quella fredda.
Cosa c’è di solito nella borraccia dopo l’arrivo?
Subito dopo la linea del traguardo, preferisco avere qualcosa di dolce o rinfrescante. Poi, appena possibile, prendiamo una borraccia per accelerare il recupero.
Nelle fasi tranquille di corsa c’è tempo per mangiare, in quelle concitate si va avanti con i gelNelle fasi tranquille di corsa c’è tempo per mangiare, in quelle concitate si va avanti con i gel
Pogacar è molto attento all’alimentazione, al punto che il suo volto è presente anche sulle confezioni di una linea di panini in vendita nei supermercati sloveni. Niente di simile a quello che i professionisti portano in corsa, con petto di pollo, salmone e formaggio di capra, ma i proventi delle vendite servono anche per sostenere il ciclismo sloveno. Per tutto il resto, per l’alimentazione in allenamento e gara, la scelta del team è caduta su Enervit. E sarà interessante, magari a fine stagione, chiedere agli sviluppatori di questi prodotti, in che modo Pogacar li abbia aiutati e quali indicazioni abbia fatto arrivare tramite il solito Gorka.
Grazie all’intervista con la massaggiatrice basca del team Trek-Segafredo, Irati Otxoteko, abbiamo sbirciato nel “breakfast box” del team, per scoprire le preferenze dei corridori a colazione e il rifornimento scelto per la gara e il recupero. Irati, principalmente occupata nel calendario femminile, ha il prezioso compito di preparare il cibo per gli atleti. Così si assicura che ognuno di loro abbia tutto il nutrimento e l’idratazione consigliata dalla nutrizionista del team (in apertura, Elisa Longo Borghini prima del via del Fiandre, foto Dan King).
Irati Otxoteko è massaggiatrice alla Trek-Segafredo, ma è stata a sua volta un’atleta (foto Sean Hardy)Irati Otxoteko è massaggiatrice alla Trek-Segafredo, ma è stata a sua volta un’atleta (foto Sean Hardy)
Iniziamo con la colazione, cosa preferiscono mangiare le atlete?
Non devono mai mancare banane e porridge di avena che prepariamo in anticipo con del latte di mandorla. Ognuna ha la sua colazione, c’è chi preferisce il salato, però principalmente se il via è in tarda mattinata, il porridge va per la maggiore.
Dalla colazione al via, mangiano altro?
Nelle fasi prima della gara noto molto la differenza tra atlete. Alcune sono molto attente alle grammature e quindi alla quantità di carboidrati, preferendo avere tutto sotto controllo con la bilancia. Altre, direi principalmente le atlete del nord Europa, si permettono magari qualcosa in più, come i waffle con caramello o le ricecake che prepariamo noi massaggiatori.
Le ricette per le rice cake vengono fornite dai nutrizionisti del team in base al periodo della stagioneLe ricette per le rice cake vengono fornite dai nutrizionisti del team in base al periodo della stagione
Rice cake di stagione
In Trek però nulla è improvvisato: le ricette di ricecake e crostatine sono calibrate dalla nutrizionista per apportare ciascuna 25 grammi di carboidrati e a seconda della stagione anche più o meno grassi e proteine
«La nutrizionista – spiega Irati – ci ha dato 5 ricette per le ricecake: tre per le stagioni più calde, più leggere e con sapori più freschi e fruttati, e due che sfruttiamo soprattutto nelle prime gare di stagione che sono più grasse, ma hanno sempre gli stessi carboidrati. Per la versione “da freddo” usiamo gusti come speculoos o cioccolato. Invece per le crostatine, collaboriamo in Belgio con una pasticceria che le prepara seguendo la ricetta che gli ha dato la nutrizionista. Quindi anche in questo caso è tutto sotto controllo».
Per gli allenamenti come pure al via delle corse gli atleti hanno libertà di scelta, ma resta il filo diretto con i nutrizionistiPer gli allenamenti come pure al via delle corse gli atleti hanno libertà di scelta, ma resta il filo diretto con i nutrizionisti
La gara
Ogni gara ha delle particolarità: il percorso, il meteo e l’approccio e l’obiettivo dell’atleta cambiano la quantità e la tipologia di rifornimento necessario. Come cambia l’alimentazione in gara degli atleti?
«Noi massaggiatori – spiega – prepariamo sempre un po’ di tutto, attenendoci alle indicazioni della nutrizionista per le ricecake e per l’idratazione, sfruttando anche la specifica gamma di prodotti che ci fornisce la Enervit».
I corridori hanno preferenze per il rifornimento da terra rispetto a quello che portano con sé dalla partenza?
E’ molto soggettivo e dipende dalla gara e tanto dal clima. Se fa freddo, le ragazze tendono a preferire i gel, soprattutto nelle classiche, dove hanno meno occasioni per mangiare. Dalla parte opposta invece, nei giri a tappe lunghi può capitare anche che i corridori chiedano dei paninetti dolci o salati, per variare un po’, ma quelli sono un “fuori programma”. In generale – conclude Irati – prima barrette e ricecake, verso il finale invece i gel, meglio se con caffeina.
Nella borraccia all’arrivo si sciolgono le Whey Protein. Se il giorno dopo si corre, un mix di carboidrati, vitamine e proteineNella borraccia all’arrivo si sciolgono le Whey Protein. Se il giorno dopo si corre, un mix di carboidrati, vitamine e proteine
L’alimentazione dopo gara
Il lavoro dei massaggiatori prosegue anche dopo la gara, all’arrivo aspettano i corridori con un drink per il recupero con latte, acqua o bevanda alle mandorle o all’avena a seconda dei gusti e delle esigenze di ciascuno, soprattutto se nei giorni successivi sono in calendario altre gare importanti o tappe.
«Solitamente nella borraccia all’arrivo mettiamo le Whey Protein – prosegue Irati – ma se il giorno successivo c’è una tappa impegnativa, a volte prepariamo anche un mix speciale che Enervit ha fatto per noi con sia carboidrati che proteine e vitamine».
Recupero sul pullman
Presa la borraccia con il recovery e fatta una doccia in pullman, i corridori devono poi rifocillarsi il prima possibile per favorire un recupero più rapido, così i massaggiatori si premurano anche di preparare una sorta di pranzo al sacco completo.
«Nei giri a tappe la nutrizionista ci dice esattamente cosa preparare – continua Irati – diversamente alterniamo un po’ tra le varie soluzioni possibili: dal riso freddo con tonno o salmone, alla pasta col pesto, che piace sempre molto, con un po’ di proteine oppure il couscous con le verdure e uova o pollo o Grana Padano».
Nell’alimentazione dopo tappa, il riso col tonno è molto apprezzato dagli atleti (foto Giallo Zafferano)Stesso discorso per la pasta al pesto, che incontra il gusto di molti (foto Giallo Zafferano)Il cous cous con le verdure viene abbinato a volte col pollo (foto Giallo Zafferano)Le scaglie di Grana Padano si consumano anche in abbinamento ai piatti per il dopo garaNell’alimentazione dopo tappa, il riso col tonno è molto apprezzato dagli atleti (foto Giallo Zafferano)Stesso discorso per la pasta al pesto, che incontra il gusto di molti (foto Giallo Zafferano)Il cous cous con le verdure viene abbinato a volte col pollo (foto Giallo Zafferano)Le scaglie di Grana Padano si consumano anche in abbinamento ai piatti per il dopo gara
L’alimentazione degli atleti in gara è uguale a quella in allenamento o hanno preferenze differenti?
Tendono a usare più o meno gli stessi prodotti, forse meno gel e più barrette. Le ragazze soprattutto sono più attente alla scelta di barrette naturali, bio e talvolta le sostituiscono con frutta, tipo banane o frutta disidratata. I ragazzi invece vedono il cibo più come benzina. E’ una cosa che ho notato anche nel dopo gara: a loro non importa il sapore, il cibo è puro nutrimento. Inoltre tendono a mangiare qualsiasi cosa gli tiro fuori, senza mostrare particolari preferenze.
I dettagli che fanno la differenza: ancora una volta l’attenzione ricade sull’alimentazione, sul calcolo esatto dei carboidrati e degli zuccheri a seconda dell’atleta, della gara, del meteo. Tante variabili che ogni team di livello cerca di gestire al meglio con un lavoro di squadra puntiglioso e formidabile, lasciando comunque la possibilità ai corridori di scegliere tra diversi rifornimenti possibili, per appagare anche il gusto e la mente, garantendo così le condizioni migliori per il benessere generale e la performance atletica.
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L’obiettivo è quello di ottimizzare l’efficienza energetica a supporto del miglioramento delle performance, soprattutto ad alte intensità. Dalla ricerca scientifica e dall’esperienza sul campo dell’Equipe Enervit, grazie anche alla collaborazione con UAE Team Emirates, Trek-Segafredo e la Federazione Ciclistica Italiana, nasce C2:1PRO.
Una linea innovativa di prodotti energetici dedicata agli atleti degli sport di endurance che massimizza l’apporto di carboidrati per unità di tempo. I prodotti vantano tre brevetti depositati e sono composti da: gelatina, gel, barrette, caramelle gommose e bevanda istantanea.
Uno collaborazione maturata al fianco dei campioni
Formula innovativa
La massima efficienza energetica, la tollerabilità, la praticità e la varietà di formati sono i punti di forza di questa linea, che è già diventata un vero e proprio punto di riferimento per gli atleti. Una piccola rivoluzione nell’integrazione in fase di sforzo prolungato che ha ricevuto consensi anche ad alti livelli.
Tutti i prodotti C2:1PRO sono a base di glucosio e fruttosio (post-idrolisi dei carboidrati) in rapporto 2:1. Le soluzioni con questo rapporto consentono di superare i 60 grammi di carboidrati all’ora, fino ad arrivare anche a 90 (+50%). Tutto questo ottimizzando le loro performance e minimizzando il rischio di stress intestinali.
Una nutrizione sviluppata e scelta dalla UAE Team EmiratesCinque prodotti in grado di massimizzare l’assunzione di carboidrati ogni oraUna nutrizione sviluppata e scelta dalla UAE Team EmiratesCinque prodotti in grado di massimizzare l’assunzione di carboidrati ogni ora
Per i pro’ con i pro’
Per lo sviluppo di questi prodotti sono stati fondamentali i feedback dei nutrizionisti e dei corridori WorldTour che Enervit supporta, come Tadej Pogacar, molto attento e sensibile alla nutrizione.
«L’aspetto nutrizionale – ha detto Tadej – è importantissimo. Abbiamo obiettivi ambiziosi e la formula C2:1PRO ci aiuta a raggiungere i migliori risultati. Sono prodotti facili da digerire che consentono di massimizzare i carboidrati assorbiti, che è ciò di cui abbiamo bisogno in gara».
«La gamma di prodotti C2:1PRO – ha aggiunto Gorka Prieto, nutrizionista di UAE Team Emirates – è il frutto di più di un anno di lavoro sul campo con l’Equipe Enervit e Tadej ci ha dato un feedback molto positivo. Superando le tre ore, si potrà assumere una quantità maggiore di 60 grammi di carboidrati per ora fino a superare i 90, utilizzando tutta la varietà di prodotti C2:1PRO».
Infine la campionessa Elisa Longo Borghini della Trek-Segafredo ha evidenziato: «E’ importante e necessario avere un alto apporto di carboidrati nei momenti in cui siamo full gas, senza problematiche a livello digestivo».
I pro’ hanno già iniziato ad usarli in gruppo e durante i propri allenamenti: nella foto, Giulio CicconeI pro’ hanno già iniziato ad usarli in gruppo e durante i propri allenamenti: nella foto, Giulio Ciccone
I prodotti
I prodotti sono cinque e si differenziano per formato e apporto. Si adattano a varie tipologie di assunzione e ricoprono al meglio anche l’esigenza a seconda della tipologia di sforzo. Per primo l’Isocarb: una miscela in polvere per bevanda istantanea a base di maltodestrine DE1 e fruttosio con vitamina B1. Carbo Gel a base di maltodestrine e fruttosio in rapporto 2:1 con vitamine del Gruppo B. Segue Carbo Jelly, una gelatina a base di carboidrati con vitamina B1. Carbo Bar, una barretta a base avena con glucosio/fruttosio e vitamina B1. Infine Carbo Chews, caramelle a base di maltodestrine con vitamina B1.
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Gli integratori ricoprono un ruolo importantissimo nell’alimentazione moderna, non solo quella dell’atleta professionista. Ilmodo di esprimere la performance atletica è cambiato radicalmente e gli integratori si modificano di conseguenza.
Siamo andati da Paolo Calabresi, Direttore Marketing Sport & Fitness di Enervit e gli abbiamo posto alcuni quesiti, per capire come nasca e si sviluppi tutto quello che riguarda il mondo dell’integrazione.
Barrette e gel, ai corridori non mancano maiBarrette e gel, ai corridori non mancano mai
Esistono i prototipi negli integratori?
Certamente, ma è importante una premessa: l’ideazione, la sperimentazione e la produzione, fino ad arrivare alla commercializzazione, in Enervit sono seguiti direttamente all’interno dell’azienda. E’ un processo interno che ci contraddistingue e che in molti casi rappresenta un vantaggio rispetto ad altri player del settore.
Come nasce dunque un prototipo?
Il reparto Marketing insieme all’Equipe Enervit, ovvero l’area scientifica composta da un gruppo di professionisti competenti nella nutrizione ed esperti nel proprio settore, come ad esempio medici, ricercatori, nutrizionisti, biologi, tecnici di specialità, lavora a stretto contatto con gli atleti e lo staff dei team. Recepisce i bisogni per poi trasferirli al reparto Ricerca & Sviluppo. Da qui inizia la creazione dei primi prototipi di laboratorio a cui fanno seguito delle produzioni “pilota”. Sono quelle che verranno testate dagli atleti.
Il modo di nutrirsi in gara è cambiato molto nelle ultime stagioni e gli zuccheri nella borraccia giocano un ruolo primarioIl modo di nutrirsi in gara è cambiato molto nelle ultime stagioni e gli zuccheri nella borraccia giocano un ruolo primario
Quindi è fondamentale anche instaurare uno strettissimo rapporto di fiducia!
Sì, è fondamentale. Si instaura una vera e propria collaborazione, molto stretta, che ci consente di mettere a punto il prodotto finale. Il prodotto sviluppato con gli atleti verrà poi lanciato sul mercato e reso disponibile per il consumatore finale.
Utilizzate i feedback degli atleti?
Certo, sono fondamentali per lo sviluppo dei nuovi prodotti. In ogni squadra ci sono atleti particolarmente esigenti, riceviamo i loro feedback tramite i nutrizionisti dei team. Pogacar, ad esempio, è molto attento e sensibile all’aspetto nutrizionale, non lascia nulla al caso e spesso le richieste per la squadra arrivano direttamente da lui.
Particolare cura viene posta anche nel recupero dopo gara o dopo allenamentoParticolare cura viene posta anche nel recupero dopo gara o dopo allenamento
In media quanto tempo è necessario per sviluppare gli integratori?
Quando si tratta di produzioni ad hoc per gli atleti, grazie alla nostra produzione interna, i tempi sono molto stretti. Quando invece il prodotto va reso disponibile per il mercato, c’è tutta una serie di processi che vanno rispettati, a partire dall’ideazione fino alla distribuzione, e che durano alcuni mesi.
E’ capitato di far testare un integratore e fare delle variazioni sulla formula in seguito alle indicazioni dei pro?
Sì, fa parte di quella fase di messa a punto del prodotto, che ci permette di sfruttare la grande sensibilità degli atleti per ogni singolo aspetto.
I gel abbinati alle borracce, ormai tutti usano questa combinazioneI gel abbinati alle borracce, ormai tutti usano questa combinazione
Quali sono le richieste principali dei corridori?
Massimizzare l’apporto di carboidrati in poco spazio, riducendo al minimo il numero dei prodotti da consumare durante le ore di gara e di allenamento. Per noi di Enervit è fondamentale garantire un’alta tollerabilitàper non incorrere in disturbi gastrointestinali. Dal punto di vista dell’esperienza organolettica, è fondamentale ridurre al minimo la dolcezza, aspetto non banale quando si parla di prodotti che hanno un’elevata concentrazione di carboidrati e fornire una buona varietà in termini di gusto e tipologia.
Il cambiamento nel modo di correre, rispetto al passato, lo nota anche un’azienda come Enervit nella fornitura dei supplementi?
Sì, il modo di correre è cambiato radicalmente. Le gare sono frenetiche fin da subito, spesso la prima ora di corsa è quella con la velocità media più alta. Anche i training camp sono diventati momenti per preparare le corse simulando tutte le situazioni che poi si troveranno in gara. Gli aspetti nutrizionali vengono testati in allenamento e diventano fondamentali in corsa. Gli atleti hanno bisogno del massimo quantitativo di carboidrati in ogni singola assunzione.
La nuova linea C2:1PRO di EnervitLa nuova linea C2:1PRO di Enervit
Qual è la vostra risposta?
Abbiamo realizzato la nuova linea C2:1PRO che è il risultato degli ultimi due anni di collaborazione con i professionisti di UAE Team Emirates e Trek-Segafredo. E’ una linea innovativa che risponde perfettamente a specifiche esigenze.
Di quali esigenze parliamo?
La prima è avere a disposizione il massimo dell’energia assimilabile, poi un’elevata tollerabilità, ingombri minimi, varietà di gusto e tipologia di prodotto. I prodotti della linea Enervit C2:1PRO hanno tutti una formulazione comune a base di glucosio e fruttosio nel rapporto 2:1. La linea vanta ben tre brevetti depositati.
Il modo di correre è cambiato e così anche l’alimentazione e l’integrazioneIl modo di correre è cambiato e così anche l’alimentazione e l’integrazione
In termini di numeri quanto consuma un team WorldTour?
Forniamo una dotazione completa di integratori per il prima, durante e dopo. I consumi sono elevatissimi poiché la nutrizione ormai risulta essere un tassello fondamentale degli atleti. Ad esempio per il “durante” ci aggiriamo su questi numeri: 15.000 gel, 20.000 barrette, una tonnellata di bevanda isotonica e un quintale di proteine in polvere.
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E’ andato perfettamente in scena, presso la meravigliosa location del Forum Della Chiara di Tavullia, l’atteso incontro con il Dottor Barry Sears: il biochimico americano inventore della famosa Dieta a Zona. L’evento, che ha ufficialmente sancito il ritorno di Sears a Pesaro dopo una parentesi durata tre anni, è stato voluto ed organizzato dal Fisioradi Medical Center in collaborazione con Enervit, storico partner di Fisioradi e produttore della linea di integratori alimentari EnerZona.
Il tema della serata, che ha contato sull’attiva partecipazione di quasi 300 persone (!), ha messo in evidenza l’importanza della nutrizione, dell’immunità e dell’infiammazione nella pratica sportiva: tutte argomentazioni di “strettissima attualità”, potremmo ben dire, per chi fa sport sia livello agonistico quanto per benessere e per il piacere di rimanere in forma. L’incontro stesso, che come anticipato è stato voluto fortemente da Maurizio Radi, che di Fisioradi Medical Center è il fondatore, è stato moderato da Paolo Pagnini, giornalista e conduttore di Rossini TV.
Maurizio Radi, fondatore del Fisioradi Medical Center, con il Dott. Barry SearsMaurizio Radi, fondatore del Fisioradi Medical Center, con il Dott. Barry Sears
Cos’è la Dieta a Zona?
La Dieta a Zona è un sistema basato su criteri di scelta e gestione dei cibi, in grado di migliorare lo stato di salute generale. Per Zona s’intende uno stato metabolico in cui l’organismo lavora al suo massimo picco di efficienza. Tale circostanza va ricercata nell’assunzione di specifici elementi nutrizionali che migliorano l’equilibrio infiammatorio globale. In sintesi, “in Zona” la macchina uomo dovrebbe funzionare al meglio delle sue potenzialità fisiologiche, senza attacchi di fame, pieno di energia e con la massima efficienza durante le prestazioni fisiche. Il cibo è il più potente farmaco che abbiamo a disposizione e dobbiamo assumerlo come fosse tale, in modo controllato e nelle giuste proporzioni… Barry Sears sostiene che equilibrando i tre macronutrientienergetici – i carboidrati, le proteine e i grassi – è possibile raggiungere un’ottimale stato sia fisico che mentale. Inoltre, la Zona permette una notevole riduzione del grasso corporeo qualora fosse presente in eccesso.
In ogni pasto si devono assumere le giuste proporzioni di carboidrati, proteine e grassi, e il rapporto in calorie deve essere 40% – 30% – 30%. Inoltre, tra un pasto e l’altro non devono trascorrere più di cinque ore. Rispetto alla nostra dieta mediterranea, la dieta a Zona suggerisce una quota glucidica del 40% derivante principalmente da frutta e verdura, proteine al 30% da carni e formaggi magri, pesce, uova e grassi al 30% di tipo insaturo (come l’omega 9 dell’olio extravergine di oliva,l’omega 3 del pesce e l’omega 6 dei semi oleosi).
La sala gremita al Forum Della Chiara di TavulliaLa sala gremita al Forum Della Chiara di Tavullia
Successo oltre le aspettative
«Quello che abbiamo avuto modo di vivere in prima persona qualche sera fa – ha dichiarato a bici.PRO Maurizio Radi, il fondatore del Fisioradi Medical Center – è senza dubbio stato un successo che è andato ben oltre le nostre migliori aspettative. L’aver avuto ospite a Pesaro il Dottor Barry Sears, per un approfondimento così completo sulla Dieta a Zona in ambito sportivo, ha scatenato l’interesse di moltissime persone, e non solamente ciclisti o sportivi in senso più generale. Onestamente non immaginavo potessimo raggiungere un livello di partecipazione così alto, a testimonianza di quanto tematiche come quelle proprie della nutrizione sportiva siano interessati e meritevoli di approfondimenti: ancora meglio se poi molto qualificati, proprio come successo in questo caso attraverso l’illustre presenza del Dottor Sears».
L’intervento di Zico Pieri, mental coach di Fisioradi Medical CenterL’intervento di Zico Pieri, mental coach di Fisioradi Medical Center
«Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori – riprende – e lo staff al completo di Fisioradi Medical Center che sempre mi supporta. Così come anche Zico Pieri, coach del nostro centro, che sempre e a maggior ragione in occasioni importanti come questa ci ricorda con i suoi interventi e con le sue mai banali considerazioni quanto siamo noi, con la nostra forza mentale e con la nostra motivazione, gli unici e i soli artefici del nostro destino… E come sempre accade, si chiude un evento che… già siamo al lavoro su un’altro. E’ difatti con grande piacere che vi anticipo la data di venerdì 18 novembre come serata, qui a Pesaro, per la nostra consueta festa del ciclismo. Quest’anno poi con moltissime sorprese e con ospiti davvero importanti».
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Due giorni sulle strade del Tour dei Campioni, in provincia di Pesaro. Partiamo da Tavullia, paese di Valentino Rossi. Poi si va a Coriano, casa del “SIC”
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
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