Le Alpi friulane a misura di cicloturista grazie a Silent Alps

10.03.2024
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Far vivere un territorio al quale ci si sente indissolubilmente legati non è facile, ma può regalare parecchie emozioni. Emiliano Cantagallo, nello specifico l’ideatore del progetto Silent Alps Bike Experience, ha voluto mettere alla portata di tutti le meraviglie “ciclistiche” delle Alpi Friulane. Un sito che raccoglie una serie di itinerari, luoghi, servizi e tanto altro. Il cicloturista viene accompagnato nella scelta del suo percorso e trova, su questo portale, tutte le informazioni necessarie. 

«L’idea è nata – racconta Cantagallo – grazie alla mia esperienza da ciclo-guida. Mi sono accorto della bellezza di questo territorio, che vivo da sempre, e ho voluto metterla a disposizione di tutti. E’ impossibile per una guida portare in giro 10.000 persone, ma grazie al sito Silents Alps Bike Experience ora i cicloturisti trovano tutto quello di cui hanno bisogno».

I percorsi

Il Friuli-Venezia Giulia vive di ciclismo, da queste parti il Giro d’Italia è passato moltissime volte nel corso della sua storia. Una delle salite più iconiche della corsa rosa, lo Zoncolan, è un balcone verde che si affaccia proprio su questa terra. 

«Lo Zoncolan – spiega ancora Cantagallo – è stata la chiave che ha fatto accendere questa idea. Nel corso della mia “storia” da cicloamatore l’ho scalato molte volte e mi sono chiesto come rendere fruibile a tutti la mia esperienza. Grazie ad Arta Terme l’idea è diventata realtà e ora tutti possono godere di questi paesaggi».

«Abbiamo ideato 12 percorsi – prosegue – sei hard e sei soft, con tanto di filmati in alta risoluzione. Sul sito trovate tutte le informazioni: le tracce, le curiosità, il profilo altimetrico e la storia. Perché in Carnia si è fatta la storia del nostro Paese e unirla al ciclismo ci è sembrato facile e intuitivo. Si passa dai laghi alle montagne più autentiche, vivendo in prima persona un’esperienza irripetibile».

Punti di riferimento

Pedalare non è solo una sfida con i propri limiti, ma scoprire un territorio ad un ritmo più lento, senza fretta. Il cicloturista cerca nuove esperienze, sia sportive che enogastronomiche, e non solo. 

«L’idea – dice Cantagallo – era quella di fornire all’utente tutti i mezzi necessari per crearsi la sua esperienza. Infatti nei percorsi sono segnati i punti acqua, i punti ristoro, le strutture per soggiornare e anche quelli che sono i posti panoramici. All’interno della piattaforma c’è una cernita delle soluzioni migliori ed accoglienti per il turista. Sono state selezionate dal Consorzio e rispondono a determinate esigenze. Vogliamo far crescere la Carnia e il cicloturismo, per rendere sempre migliore l’esperienza offerta».

Nella sezione del sito “Bike Hospitality” il ciclista ha modo di scegliere, in base alle proprie esigenze, dove soggiornare, mangiare, fare shopping o cercare un servizio utile. E’ segnalato anche un supporto tecnico, al quale appoggiarsi in caso di problemi meccanici.

I servizi del Consorzio

Quello che il Consorzio Silent Alps offre è un servizio profondo e dedicato ad ogni aspetto del territorio. Pedalare è al centro dell’esperienza, ma non si può passare da queste parti senza immergersi nell’atmosfera della Alpi friulane.

«Il nostro impegno turistico – ci spiega Teresa Colombara, project manager del Consorzio Turistico di Arta Terme – nasce nel 2018 e sviluppa una serie di progetti per far vivere la Carnia. Uno di questi è legato al mondo bici ed è il Silent Alps Bike Experience. Noi abbiamo voluto dare spazio non solo alle strade ma anche alla vita che c’è dalle nostre parti. Vogliamo dare al cicloturista la possibilità di assaporare i nostri prodotti, ricercati e di qualità. All’interno del Consorzio sono presenti anche delle strutture ricettive: cinque hotel, 2 B&B e 4 appartamenti.

«Non è da trascurare l’enogastronomia – conclude Colombara – da considerare in tutti i suoi aspetti. Quindi abbiamo ristoranti e luoghi dove gustare i piatti tipici, ma anche visite ad aziende del territorio. A Tolmezzo diamo l’occasione, grazie ad un produttore locale, di assaggiare il succo di mela. Ma non mancano nemmeno caseifici e altre esperienza simili. L’idea, come detto, è di far vivere al turista la Carnia a 360 gradi, fornendo un’esperienza che lo possa trasformare».

Silent Alps Bike Experience

Sara Safe Factor e gli studenti: si vince con cultura e rispetto

29.12.2023
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VALLELUNGA – Ultimi giorni di scuola prima delle vacanze di Natale, porte di Roma. L’Autodromo di Vallelunga è popolato dal passaggio delle Lamborghini che girano graffiando l’aria con il loro ruggito. All’ingresso del Centro Congressi, alcuni pullman riversano studenti in gita, coinvolti nel progetto Sara Safe Factor, iniziativa per giovani, messa in strada da Sara Assicurazioni e ACI. Ne avevamo già parlato mesi fa con Emiliano Cantagallo e Marco Brachini, direttore marketing di Sara Assicurazioni. E ci eravamo ripromessi di seguire una delle sue lezioni.

Di cosa si tratta è presto spiegato. Sara Assicurazioni ha deciso da anni di sponsorizzare un’iniziativa volta all’educazione stradale degli studenti in età da patente: solo quest’anno ne sono stati coinvolti circa 4.000, mentre dall’inizio del progetto si stima che il numero salga a quota 140.000. Gli studenti vengono raccolti in grandi spazi e assistono a un copione già collaudato. Dopo l’introduzione di Rosario Giordano che snocciola i numeri drammatici della mortalità sulle strade e illustra come questi siano andati oscillando dal lockdown in avanti, sulla scena vengono chiamati vari ospiti. Alcuni fissi, altri che variano in base alla località.

Ossola, il primo schiaffo

Questa volta la scena è prima per Marco Brachini, direttore marketing di Sara Assicurazioni. Poi tocca a Riccardo Alemanno, direttore dell’ACi di Roma, partner dell’iniziativa. Quindi a sorpresa sale Alessandro Ossola. Il ragazzo è di Torino, classe 1987, elegante e sorridente.

Si presenta come atleta paralimpico e non svela nulla di sé. Racconta di correre i 100 metri e poi dice di aver fondato un’associazione dal nome piuttosto figo: Bionic People, persone bioniche. E a quel punto, solleva il pantalone della gamba sinistra, scoprendo la protesi.

I ragazzi zittiscono. E lui spiega che era l’agosto del 2015 ed era uscito per un giro in moto. I suoi si erano raccomandati che stesse attento, ma la sua storia quel giorno era destinata a cambiare. Le ragazze della prima fila hanno gli occhi lucidi. E un po’ di magone assale anche noi quando Ossola racconta che il 30 agosto del 2021, lo stesso giorno del suo incidente ma sei anni dopo, si è ritrovato nella finale paralimpica di Tokyo. Sono racconti che segnano, la platea ora sorride, l’applauso è scrosciante.

I ciclisti maleducati

E poi tocca a Emiliano Cantagallo, il ciclista… fastidioso: personaggio ben noto nel mondo del cicloturismo, eclettico ed entusiasta. Roma non è una piazza facile per chi vada in bicicletta, gli incidenti si susseguono, le strade versano spesso in condizioni pietose e il rancore verso i ciclisti si fatica persino a spiegarlo, quasi che sia tutta colpa loro.

Cantagallo, che ha all’attivo anche il record di scalate dello Zoncolan, lo sa bene. E’ friulano per parte di madre e romano per il resto, qui a Vallelunga organizza la ventiquattr’ore assieme a Giancarlo Fisichella e sa già che cosa risponderanno i ragazzi quando gli chiederà cosa pensino dei ciclisti sulla strada.

«Stanno sempre in mezzo», risponde uno per niente intimidito. E a lui Cantagallo si aggancia con i vari luoghi comuni che si sentono in ogni consesso di automobilisti. Si parla di maleducazione dei ciclisti e lui gli dà ragione: è vero che tanti pedalano in gruppo, noncuranti delle auto. «Avete ragione – dice – sono il primo a dirlo». Loro ridono, tutti ridono (foto di apertura).

Poi però mostra sorpassi criminali di auto ai danni del ciclista. E’ maleducazione questa? «Sì».

Mostra parcheggi in doppia o tripla fila, con i ciclisti costretti ad allargarsi in mezzo alla strada. E’ maleducazione questa? «Sì».

I ragazzi annuiscono. E allora Cantagallo si rivolge loro, immaginandoli utenti della strada in bici. Raccomanda di usare il casco e di dotarsi della necessaria illuminazione. Poi gli suggerisce di rispettare i ciclisti e racconta che quando un ciclista si scusa per un cambio di traiettoria, l’automobilista spesso ringrazia. Poi li lascia, con la sensazione in tutti di aver scalfito i luoghi comuni di cui vengono nutriti quotidianamente. I ragazzi sono il futuro, è giusto dargli fiducia.

Uno schianto a 200 all’ora

Poi è la volta di Andrea Montermini, collaudatore Ferrari e pilota di varie categorie. Se Cantagallo li ha affascinati con la grandezza delle Alpi, il pilota di Formula Uno schiera il rombo dei motori e l’adrenalina della vita in pista. I ragazzi che prendono la patente hanno spesso la tentazione di trasformare la strada in improvvisati circuiti, per gare in barba alla prudenza e al rispetto della vita altrui. E allora Montermini, che li aspetta al varco, passa dall’adrenalina delle staccate all’ultimo secondo, agli schianti dei crash test.

Ne proietta uno per la prima volta, finora non lo aveva mai mostrato. Si vede una utilitaria finire a 200 all’ora contro un blocco di cemento e schiacciarsi fino a non avere più aria fra le lamiere contorte. I ragazzi deglutiscono vedendo le condizioni in cui si è ridotto il manichino al suo interno.

Ed è qui che Montermini, come Cantagallo prima di lui, tira fuori lo slogan di Sara Safe Factor: «In Strada e in pista vincono le regole».

I ragazzi sembrano convinti, immaginiamo che quasi tutti conoscano o abbiano sentito di coetanei morti sulla strada. In questa Italia che inorridisce giustamente per i femminicidi, sfugge a troppi che i morti sulle strade siano in numero drammaticamente superiore.

La cultura vincente

Ma l’obiettivo non è fare terrorismo psicologico, bensì convincerli un pezzetto per volta che la strada è di tutti e tutti meritano identico rispetto. Per questo quando i ragazzi si riversano in pista, hanno lo sguardo toccato da quanto hanno appena visto e la voglia di svagarsi sulle auto, le bici e i monopattini. Loro non hanno ancora fatto niente, la cultura e la giusta informazione potrebbero impedire che domani condividano le colpe dei padri.

Roma XXIVh: la 24h alle porte della capitale

20.06.2023
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753 gladiatori pronti a sfidarsi all’interno del “colosseo” di curve di Vallalunga. 753 (a.C.) come l’anno della Fondazione di Roma. L’unica 24 ore in bici svolta in Italia all’interno di un circuito. Dopo il successo dello scorso anno, l’evento la 3° edizione andrà in scena il 15 e il 16 luglio. Nata dal desiderio di Emiliano Cantagallo e Giancarlo Fisichella, la Roma XXIVh non è solo un evento ciclistico che unisce sport, competizione e agonismo all’insegna del divertimento, spettacolo e musica, ma anche un’esperienza da vivere per grandi aziende ed un autentico gala della mobilità su due ruote. Un catalizzatore di opportunità per vivere un weekend alle porte di Roma insieme alla propria famiglia, amici e colleghi. 

La manifestazione viene animata da tre eventi endurance che partono in contemporanea. La Roma XXIVh bici, una gara per ciclisti solitari e squadre che si sfideranno lungo il circuito dell’autodromo di Vallelunga. Roma XXIVh Group Cycling il primo evento in Italia di 24h indoor cycling. Infine la Minifondo Roma XXIVh un circuito per bambini e ragazzi dove imparare le tecniche fondamentali di ciclismo.

La gara e il circuito

La gara consiste in una competizione endurance della durata di 24 ore consecutive durante le quali delle squadre potranno alternare i componenti dei propri team in modo strategico con un unico obiettivo: quello di fare più chilometri possibili nell’arco di una giornata intera. Il tutto su un vero circuito automobilistico, l’autodromo di Vallelunga, lungo 4.100 metri e largo 12 per la manifestazione ciclistica più attesa dell’estate romana. Un circuito storico e glorioso, che oggi è anche un centro attivissimo di promozione dell’attività automobilistica sportiva. Grazie all’omologazione da parte della FIA, sta diventando sede di test da parte di diversi team di Formula 1.

«E’ l’evento sulle due ruote – afferma Emiliano Cantagallo creatore di Roma Bike Park Vallelunga e Pendenze Pericolose – della Capitale. Tre differenti competizioni che si declinano per tipologia e interpreti. Dai più grandi e agonisti ai più piccoli che devono divertirsi e stare insieme. Una festa aperta a tutti alle porte di Roma per vivere un weekend unico».

Group cycling

Un evento fitness endurance di indoor cycling su attrezzature Technogym che si svolgerà straordinariamente all’aperto. In contemporanea con la partenza della Roma XXIVh in bici da strada, partirà anche una ventiquattrore di indoor cycling per non far smettere mai di muovere i pedali a 100 bike. I partecipanti di ogni squadra si alterneranno, un’ora per uno, nell’arco delle 24 ore pedalando a ritmo di musica seguendo i migliori istruttori d’Italia di questa disciplina. Unico obbiettivo: non far fermare mai queste Bike Technogym. 

«Questo è un altro evento – spiega Cantagallo – che ci contraddistingue e arricchisce il weekend. Si passa dalla strada, ai più piccoli, al fitness. La Group cycling è la prima 24h al mondo di questo tipo, sostenuta per di più dalla federazione ICYFF. Un connubio perfetto per proporre un indoor cycling moderno capace di coniugare allenamento, divertimento e sicurezza».

Momenti per l’apprendimento e il divertimento per i più piccoli
Momenti per l’apprendimento e il divertimento per i più piccoli

Minifondo

La Minifondo RomaXXIVh è un evento di promozione sportiva dedicato al ciclismo e rivolto a bambini e ragazzi tra i 4 e i 16 anni. L’obiettivo della Minifondo Roma, gestita dalla A.S. Roma Ciclismo, è quello di coinvolgere quanti più bambini possibili nell’uso della bicicletta, non solo a livello agonistico, ma anche e soprattutto a livello ricreativo; di trasmettere a tutti i presenti i valori connessi all’uso della due ruote, come la prevenzione della salute, la mobilità sostenibile, la scoperta del territorio e la valorizzazione del tempo libero.

«I bambini potranno – afferma Cantagallo – in tutte e due le giornate, in particolare la sera, divertirsi e partecipare alle gincane che abbiamo preparato. Tutto questo per sensibilizzare e far amare ai più piccoli la bicicletta in ogni sua forma. Dalla educazione stradale, al come si guida una bici nel vero senso della parola».

Expo Village e ospiti d’onore

Non solo un evento sportivo, ma un intero paddock trasformato in villaggio espositivo. Un’area di spettacolo ed intrattenimento con aziende espositrici, ristorazione, divertimento per i bambini ed adulti, il tutto accompagnato dalla musica e da Dimensione Suono Roma, la radio ufficiale della Roma XXIVh, con i suoi speaker, ospiti della giornata. «Il sabato sera – dice Cantagallo – ci sarà un tripudio di entusiasmo favorito da una festa che coinvolgerà tutti». 

«Gli sponsor che ci accompagneranno – prosegue Cantagallo – sono molteplici. A partire da Sara Assicurazioni che sarà main sponsor, ma anche DMT che avrà un espositore bellissimo. Così come MCipollini che darà la bici ufficiale della 24h. Si aggiunge al cerchio Made in Italy anche Alé Cycling che fornirà il kit ufficiale dell’evento. Ci saranno tantissimi altri partner da scoprire e vedere da vicino per tutto il corso della manifestazione. 

«A rendere tutto – conclude – più magico e unico saranno gli ospiti d’onore che hanno già detto di sì alla Roma XXIVh. Da Andrea Tafi, Daniele Colli, Giovanni Visconti, Sacha Modolo, Amedeo Tabini a Giancarlo Fisichella che organizza insieme a me tutto l’evento. Ovviamente ci saranno altri nome che ci verranno a trovare e festeggeranno con noi questo weekend all’insegna della passione per la bici e del divertimento».

Roma XXIVh

Sara Assicurazioni: «In strada e in pista vincono le regole»

25.03.2023
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Safe Factor è il nome del programma con cui Sara Assicurazioni ha girato l’Italia con uno show che ogni anno coinvolge circa 6.000 studenti all’ultimo anno delle superiori: quelli in età da patente, per spiegare loro tutto ciò che attiene alla sicurezza stradale. Ventuno tappe standard negli istituti scolastici e in strutture attigue, sfruttando ove possibile anche il simulatore di guida Ready2Go. Due date speciali nei Centri di Guida Sicura di Vallelunga e Lainate, con coinvolgimento di attori o influencer, presenza di tv, radio e stampa e test drive in circuito. Ultimi tre appuntamenti per quest’anno a Isernia, Benevento e Caserta dal 3 al 5 aprile.

Il programma è affidato a due personaggi in rappresentanza del mondo dei motori e delle due ruote a pedali. Il primo è Andrea Montermini, ex pilota di Formula Uno. Il secondo è Emiliano Cantagallo, responsabile del Roma Bike Park e capitano del Team Sara al Giro-E.

Da sinistra Rosario, il presentatore di Safe Factor, poi Cantagallo e Montermini che si dividono il palco (foto Sara Assicurazioni)
Cantagallo e Montermini si dividono il palco durante gli incontri di Safe Factor (foto Sara Assicurazioni)

Safe Factor nelle scuole

L’occasione di parlarne si è presentata con una videochiamata in cui sono intervenuti appunto Cantagallo, di ritorno da uno di questi interventi in Basilicata, e Marco Brachini, direttore marketing della compagnia assicurativa legata all’AutomobilClub d’Italia (nella foto di apertura è alla sinistra di Cantagallo, che indossa il casco rosso).

«Di solito ci ritroviamo in teatri, cinema o grandi spazi – racconta Cantagallo – e dopo l’intervento di Andrea Montermini, con una bella musica di sottofondo e le immagini di Hamilton, inizia la mia parte con un video sullo Zoncolan. La prima cosa che faccio è far vedere una slide su cui c’è scritto “Ciclisti in strada”. Li lascio parlare e di solito inizia la raffica dei soliti commenti. Sul fatto che anche le mucche riescono a stare in fila e tutto il campionario che senti nei bar, al termine del quale la sola cosa che posso fare è dargli ragione e prendermi l’applauso».

Nel 2023 sono stati coinvolti circa 6.000 studenti (foto Sara Assicurazioni)
Nel 2023 sono stati coinvolti circa 6.000 studenti (foto Sara Assicurazioni)

«Poi però, una volta che si sono convinti della loro posizione, passo ad altre slide. E allora iniziano a vedere la foto di un’auto che investe il ciclista mentre il conducente guarda il telefonino. Gli chiedo quanti ne vedono così e rispondono che sono tanti. Poi gli faccio vedere uno sportello aperto all’improvviso e gli dico che a quel modo io mi sono rotto una clavicola. E alla fine conveniamo che la soluzione della coesistenza fra auto e bici non è nella contrapposizione di due gruppi, ma nel trovare il modo di seguire le regole, cercando di far entrare anche la bicicletta nella circolazione, conoscendone le prerogative e le esigenze. Non a caso lo slogan è semplice: in strada e in pista vincono le regole».

Stessi diritti per tutti

Nel momento in cui il Governo parla della riscrittura del Codice della Strada, l’evidenza è che l’operato di Sara Assicurazioni punti alla possibile integrazione.

«Noi siamo la compagnia dell’ACI – spiega Marco Brachini – e per noi il tema della mobilità si affronta lavorando sull’intero ecosistema. E visto che ci proponiamo come assicuratore, quindi come fornitore di servizi, abbiamo l’obiettivo di garantire e quindi coprire gli utenti della strada, a prescindere dal mezzo che utilizzano».

Negli incontri con le scuole, la bicicletta è protagonista al pari dell’auto (foto Sara Assicurazioni)
Negli incontri con le scuole, la bicicletta è protagonista al pari dell’auto (foto Sara Assicurazioni)

«Nel nostro catalogo – prosegue Brachini – c’è anche un prodotto dedicato alla bici, che si chiama Bici2Go, che non nascendo da un obbligo normativo, ha bisogno di essere promosso ed è quello che stiamo facendo. Lo abbiamo reso disponibile online e modulare, nel senso che ognuno può prendere le opzioni di cui ha più bisogno. Sono venute delle associazioni per chiederci informazioni, ma si sono fermate davanti al costo.

«La versione di accesso costa 50 euro, che forse sono troppi da proporre come copertura associativa. Però in alternativa si scade nell’avere prodotti che coprono un minimo di tutto, ma che poi in realtà, dal punto di vista concreto non coprono nulla. Che è la tipica copertura che ti può dare un’associazione quando ti iscrivi, perché costa molto poco e quindi non è in grado di coprire in maniera seria l’evento, se succede qualcosa».

Gli studenti in età da patente spesso ignorano la relazione fra velocità e incidenti (foto Sara Assicurazioni)
Gli studenti in età da patente spesso ignorano la relazione fra velocità e incidenti (foto Sara Assicurazioni)

La foresta di bici

Il punto però sta proprio nell’educazione: non bastano tutte le polizze del mondo, se gli utenti della strada non capiscono che si deve conviverci nel rispetto reciproco.

«Molte volte si parla di Copenhagen e di Amsterdam – dice Cantagallo – di questi paradisi per il ciclismo, quando non si tiene conto che anche in Danimarca negli anni Ottanta hanno avuto il problema delle biciclette. E quando si sono resi conto che le loro strade erano pericolose e non bastavano per contenerle tutte, hanno realizzato le infrastrutture per una foresta di bici. Noi invece siamo mosche in una foresta di auto, sottoposti al bullismo dei più grandi, quindi l’impatto è differente e dobbiamo far capire che ci troviamo in questo regime di maleducazione generale, che per giunta è ben visibile a tutti».

La compagnia di assicurazioni sponsorizza i pannelli degli arrivi del Giro (foto Sara Assicurazioni)
La compagnia di assicurazioni sponsorizza i pannelli degli arrivi del Giro (foto Sara Assicurazioni)

Il Giro d’Italia

La partecipazione al Giro-E (che lo scorso anno ha portato alla presenza di 90 persone fra agenti, dipendenti e clienti di Sara Assicurazioni), unita alla sponsorizzazione del Giro d’Italia dei pro’, è un altro modo di diffondere il messaggio di questa iniziativa e il fatto che la corsa rosa si concluda a Roma, quindi a casa di Sara Assicurazioni, lo rende ancor più affascinante.

«Noi siamo quelli con le paline sui traguardi del Giro d’Italia – spiega Brachini – se guardate qualche immagine, vedete bene che ci dà una grossa soddisfazione per la visibilità veramente importante che ne otteniamo. Poi c’è tutto il resto, dalla presenza nei villaggi all’aspetto digital sponsorizzazione che ci sta dando soddisfazione. Un tema che ci è piaciuto è anche il fatto che il Giro farà la tappa finale a Roma, che chiaramente è la nostra città. Avere l’orgoglio di vedere l’arrivo del Giro d’Italia sotto al Colosseo, sui Fori Imperiali, è una cosa che oltre a darci immagine, ci dà pure orgoglio».

Roma XXIVh: una carta vincente per partner e sponsor

06.07.2022
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Un nutrito “pool” di aziende partner e sponsor affianca anche quest’anno l’edizione 2022 della 24 ore di Roma, l’evento amatoriale in programma alla porte di Roma, lungo lo spettacolare tracciato dell’Autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi”, il 16 e 17 luglio prossimi.

A sostenere attivamente il comitato organizzatore della Roma XXIVh sono difatti numerose realtà, alcune direttamente coinvolte nel settore della bicicletta, altre molto “vicine” a questo mondo in virtù di una forte interazione con altri eventi su due ruote. 

Gli sponsor ci credono

Tra questi brand saltano subito all’occhio sia Sara Assicurazioni, attivissima protagonista nel corso del Giro-E (vinto proprio con Emiliano Cantagallo, che della Roma XXIVh è l’organizzatore assieme a Giancarlo Fisichella) quanto Carglass, che al Giro d’Italia per professionisti è stata quest’anno partner. Come brand di settore saranno presenti il colosso americano produttore di bici Trek ed EthicSport, marchio quest’ultimo attivo nel settore dell’integrazione alimentare sportiva. Un altro brand di assoluto “peso” lo troviamo poi tra i fornitori: è la Segafredo Zanetti, anch’essa realtà molto amica del ciclismo. Chiudono gli enti patrocinanti: Roma Capitale e il Comune di Campagnano, oltre ovviamente l’Autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi”. Per chiudere, sarà anche presente uno stand ed una delegazione della Roma Calcio, mentre il divertimento sarà assicurato dalla musica di deejay e speaker di grande spessore ed esperienza.

L’Autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi”
L’Autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi”

Quattro eventi in uno

«Siamo davvero entusiasti di poter lavorare per la migliore riuscita dell’evento supportati da brand di grandissimo livello – ha dichiarato a bici.PRO Emiliano Cantagallo – e a loro sono estremamente grato. Roma XXIVh è un evento unico nel suo genere, in grado di garantire un’ottima visibilità alle aziende coinvolte. Il nostro è un appuntamento che fonde ben quattro eventi ciclistici in uno. Così da offrire ai partecipanti, quanto agli accompagnatori, un’esperienza completa ed appagante.

«La bici con la Roma XXiVh, il fitness con la Roma XXIVh Group Cycling, i ragazzi che potranno cimentarsi nella Minifondo Roma… E poi il cibo, la musica, per vivere tutti assieme – nella cornice dell’autodromo di Vallelunga – un meraviglioso weekend di estate romana».

Emiliano Cantagallo vittorioso al Giro-E (foto Facebook Giro-E)
Emiliano Cantagallo vittorioso al Giro-E (foto Facebook Giro-E)

«Roma XXIVh – riprende Emiliano – è l’unica ventiquattr’ore su strada in Italia disputata all’interno di un autodromo internazionale. Si corre con le stesse formule delle più grandi 24 ore automobilistiche: ciclisti solitari e a squadre si sfideranno fino all’ultimo minuto per vedere chi avrà compiuto più chilometri in un giorno intero. La nostra manifestazione metterà si alla prova atleti più esperti e preparati, ma non per questo consentirà la partecipazione anche chi vorrà fare a meno della competizione per divertirsi e magari mettersi in gioco.

«Il nostro comune denominatore è la voglia di trascorrere 24 ore insieme, condividendo la stessa passione per la bicicletta. Tra musica e divertimento. Subito a chiusura della Roma XXIVh, dalle 20 alle 23 di domenica 17 luglio, la pista sarà libera per poter garantire a tutti di pedalare all’interno dell’autodromo romano. Venite a divertirvi con noi, per iscriversi c’è tempo ancora fino al 10 luglio».

Roma XXIVh

Alla 24 Ore di luglio, torna in pista la Minifondo Roma

29.06.2022
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«Avremmo potuto mettere in campo una gimkana per bambini – dice Lorenzo Baldesi – invece per dimostrare quanto ci credo, ho tirato di nuovo fuori il marchio Minifondo Roma. Dimostra l’impegno. Cantagallo ci ha dato spazio con bandiere e transenne. Ha chiamato le scuole nella zona di Vallelunga, noi quelli dei Municipi del centro e abbiamo cominciato a lavorare».

Il presidente della A.S. Roma Ciclismo parla del coinvolgimento della sua società nella Roma XXIVh, la ventiquattr’ore organizzata per il secondo anno da Emiliano Cantagallo assieme a Giancarlo Fisichella, le cui iscrizioni si vanno finalizzando in questi giorni. E se fino al 2018 l’impegno della società era stato legato alla Gran Fondo Roma, all’interno del cui villaggio organizzava tre giorni di attività per bambini e ragazzi, oggi torna in un evento diverso. Sicuramente più piccolo, ma dal forte impatto. L’Autodromo di Vallelunga non è il centro della Capitale, in compenso nessuno varcherà quei cancelli per caso.

Lorenzo Baldesi è il presidente della società nata nel 1928 (foto A.S. Roma Ciclismo)
Lorenzo Baldesi è il presidente della società nata nel 1928 (foto A.S. Roma Ciclismo)
C’eravate anche lo scorso anno, cosa cambia nel 2022?

L’anno scorso abbiamo partecipato con i nostri atleti. Casualmente mancava un momento di aggregazione, lo spazio c’era e noi abbiamo portato i nostri stand e alla fine siamo stati bene. Quest’anno, Emiliano Cantagallo ha avuto l’intelligenza e il coraggio di coinvolgerci. Ci ha chiesto una mano. Noi abbiamo trovato qualche piccolo sponsor e lui ci ha proposto di fare di più. Questo crederci mi ha spinto a valutare il ritorno di Minifondo, coinvolgendo di nuovo la scuola di MyFly Zone che lavorerà per noi e con il nostro marchio.

Perché crederci così tanto e da subito?

Perché io non ho niente da vendere, ma è stato bello che ci abbiano cercato, dicendoci: siete bravi, non è giusto che rimaniate da soli.

Lo scorso anno la società partecipò alla 24 Ore di Vallelunga (foto A.S. Roma Ciclismo)
Lo scorso anno la società partecipò alla 24 Ore di Vallelunga (foto A.S. Roma Ciclismo)
Gran Fondo Roma richiamava anche gente qualsiasi, qui avrete un pubblico più preparato.

A Vallelunga ci devi venire di proposito, non sei di passaggio. Lo fai in un bel posto e hai un target molto profilato. Chi sta lì ci vuole stare. Sentite questo aneddoto…

Vai.

Ho portato uno sponsor, un dirigente importante di 65 anni. Gli ho dato una bici e l’ho messo in pista. Ha fatto pochi metri, poi è andato a telefonare dietro uno striscione e l’ho sentito raccontare stupito e vantandosi con un suo amico imprenditore che lui era lì con la Roma, a Vallelunga. E’ il bello di fare ciclismo per tutti. Il ciclismo è uno sport figo. Dobbiamo ripartire dal fatto che nessuno è ciclista, ma tutti sanno andare in bici. Non tutti diventeranno campioni, ma è bellissimo vedere tanti bambini in bici.

Come sarete attrezzati?

Avremo a disposizione tre aree. Un’area expo per i grandi, dove allestiremo un piccolo museo della A.S. Roma Ciclismo. Peraltro siamo al lavoro con il Comune di Roma per creare in città il museo del ciclismo, vero e digitale. Poi c’è un’area più grande dedicata ai nostri atleti e agli sponsor. Siamo sponsorizzati da Red Bull, avremo i frigo e voglio che i nostri tesserati siano riveriti come campioni. Quindi l’area Minifondo, dedicata ai bambini: 500 metri quadri con strutture e allestimenti. Ho voluto anche una bici per i bambini più piccoli. Tutti devono poter pedalare. Poi ci sarà uno stallo per gli atleti in gara nella 24 Ore, ma quello sarà riservato a loro.

Ad organizzare la 24h di Roma c’è anche Giancarlo Fisichella, nella foto con Giacomo Regoli della ON Sport (foto A.S. Roma Ciclismo)
Ad organizzare la 24h di Roma c’è anche Giancarlo Fisichella, nella foto con Giacomo Regoli della ON Sport (foto A.S. Roma Ciclismo)
Si può fare un paragone con la Gran Fondo Roma?

Sono due mondi diversi. Gran Fondo Roma fa parte dei grandi eventi che la città ha avuto la possibilità di ospitare. La 24 Ore è appena nata, ha margini, ma è un altro evento interessante. Per questo ci crediamo. E mentre lo studiamo per capirne tutte le potenzialità, lavoriamo perché a Vallelunga il 16-17 luglio oltre ai grandi, arrivino anche tanti bambini.

Roma XXIVh: festa del ciclismo all’autodromo di Vallelunga

25.06.2022
4 min
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Si avvicina a grandi passi la Roma XXIVh, grande evento ciclistico patrocinato da Roma Capitale. «Sarà una grande festa quella che andrà in scena all’autodromo di Vallelunga», dice subito il suo organizzatore, Emiliano Cantagallo.

Un evento così alle porte Roma non capita spesso e la curiosità di capire cosa avverrà tra il 16-17 luglio è tanta, così come è tanta la carne al fuoco.

Emiliano Cantagallo (a sinistra) con l’ex pilota, Giancarlo Fisichella anche lui organizzatore dell’evento
Emiliano Cantagallo (a sinistra) con l’ex pilota, Giancarlo Fisichella anche lui organizzatore dell’evento

Bambini e Group Cycling

«Roma XXIVh – spiega Cantagallo – è composta da tre eventi principali: la 24 Ore su pista, la Roma Group Cycling e la Minifondo Roma.

«Per la Minifondo, parliamo di qualcosa che di fatto già si era visto con la GF Roma. E’ la manifestazione dedicata ai bambini e ai ragazzi, visto che va dai 4 ai 16 anni. Ed è organizzata in collaborazione con l’As Roma Ciclismo.

«La Roma Group Cycling è invece l’evento indoor. Ed è una super iniziativa a livello nazionale. Ci saranno 24 dei migliori maestri di cycling indoor che si alterneranno alla guida degli appassionati».

Questi eventi sono sia contorno che colonna vertebrale della Roma XXIVh, così come il villaggio expo, gli stand enogastronomici, la musica… che si protrarranno fino alla mezzanotte e che sperano di abbracciare anche i curiosi extraciclistici di Campagnano Romano, comune dell’autodromo.

Tanti gli stand espositivi nel contesto dell’autodromo
Tanti gli stand espositivi nel contesto dell’autodromo

Per correre e per divertirsi

E poi c’è la 24 Ore, il “main event” se vogliamo. La gara scatterà alle 19,30 del sabato per concludersi alla stessa ora della domenica successiva.

«Ci sono diverse formule per partecipare – riprende Cantagallo – la formula solitario, quella inseparabili (con le squadre da due che possono anche essere miste uomo/donna) e la formula a squadre, da quattro o otto componenti.

«Ma vorrei sottolineare che c’è anche la formula Team Experience, forse la più bella e che meglio incarna lo spirito della manifestazione. Questa formula infatti non è competitiva e si fa con gli amici (le squadre possono essere da 9-12 persone) contando quanti chilometri si riescono a fare nell’arco delle 24 ore. Si sceglie come e quando uscire in pista, quanto spingere. Se si vuole, si pedala di notte oppure si dorme… la scelta è totalmente libera.

«Questa tipologia è stata scelta da molte aziende, anche per fare team building. Parlo di Trek, Carglass, Sara Assicurazioni, Segafredo».

C’è chi opterà per l’Experience, ma anche chi spingerà a testa bassa. Massima libertà di scelta
C’è chi opterà per l’Experience, ma anche chi spingerà a testa bassa. Massima libertà di scelta

Tra balli e alpini

Divertimento è quindi la parola d’ordine della Roma XXIVh. Molto è stato fatto per quello che è chiamato il villaggio. Lo abbiamo accennato: stand espositivi, enogastronomici, musica…

«Ci puntiamo molto – dice Cantagallo – per un espositore avere un flusso di centinaia e centinaia di partecipanti, più i curiosi, più gli accompagnatori, che sfila per 24 ore è una bella opportunità.

«Massima la sicurezza. I volontari saranno alpini, che allestiranno una vera e propria caserma con tanto di alzabandiera, nel centro dell’autodromo in quella casina che di solito è riservata al parco chiuso delle vetture da corsa. E a proposito di accompagnatori: per loro c’è l’accesso gratuito alle tribune, così che possano ammirare i propri cari mentre pedalano, fare loro dei video, foto….

«In più molto carino è l’allestimento per dormire. Lo si può fare ai box, che molte squadre hanno già prenotato, o nel bike camping, che sarà posto sui prati proprio di fronte ai box, direttamente in pista».

Le iscrizioni

«Il costo delle iscrizioni è di 75 euro a persona – conclude Cantagallo – e comprende oltre alla partecipazione anche il parcheggio, il servizio docce, lo spogliatoio… Altra info importante è che il termine delle stesse iscrizioni è stato prorogato al 10 luglio.

«Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti ad organizzare la Roma XXIVh. Lo abbiamo fatto lo scorso anno con presenze contingentate a 250 partecipanti a causa della pandemia, quest’anno crediamo che sarà una vera rinascita. Già abbiamo superato quella quota e anche con i partecipanti della Group Cycling arriveremo, e mi auguro supereremo, le mille unità.

«Per Roma è un evento importante, un evento per il ciclismo laziale, tanto che la presentazione dell’intera manifestazione avverrà presso il Campidoglio».

Info

Pendenze Pericolose, il paradiso per ciclisti e accompagnatori

20.04.2022
5 min
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“L’unico albergo al mondo solo per ciclisti con bici da strada”. Basterebbe questa frase per descrivere il progetto di Pendenze Pericolose. Una storia nata otto anni fa che ha fatto il giro d’Italia e del mondo incuriosendo gli appassionati e non solo. Un vero e proprio paradiso per il ciclista situato ai piedi del “Kaiser” delle salite europee, lo Zoncolan

Un’intuizione, ma anche una scommessa che ha preso vita nel 2014 dal licenziamento dal posto fisso in Città del Vaticano del suo ideatore Emiliano Cantagallo e da sua moglie Esmeralda Mazzetti anche lei licenziata da una multinazionale. Poi la vendita della casa di proprietà e il salto nel vuoto ma con le idee chiare per un’ideale di ciclismo destinato ad essere un esempio per il mondo. 

Il logo è un cartello stradale che segnala una pendenza pericolosa con al posto del numero un punto interrogativo. Una rappresentazione di come la vita abbia in serbo per il futuro sorprese a cui ci si può preparare solo allenandosi e godendosi il viaggio. 

Gli otto appartamenti sono situati ad Arta Terme un paese a pochi chilometri dallo Zoncolan
Gli otto appartamenti sono situati ad Arta Terme un paese a pochi chilometri dallo Zoncolan

Carnia Cycling

Situato in Friuli Venezia Giulia per la precisione ad Arta Terme, Carnia Cycling è il luogo dove la bici e il ciclista diventano protagonisti. Composto da otto ampi appartamenti accessoriatissimi, da 100 a 120 mq, in una palazzina signorile, sapientemente ristrutturati su un unico o due livelli. Non è un semplice Bike Hotel in quanto in questa struttura se non si ha una bici da strada le porte non vengono aperte. 

Non è un concetto di esclusiva o antipatia ma semplicemente una valorizzazione della filosofia del suo ideatore Emiliano Cantagallo, elevata a comfort e benessere per chi decide di andarlo a trovare. Diventa un nido da cui spiccare per andare a planare tra le montagne salendo e scendendo in picchiata nel territorio friulano. 

Oltre a salite e discese, il territorio friulano ha anche fondo valle pianeggianti per escursioni più tranquille
Oltre a salite e discese, il territorio friulano ha anche fondo valle pianeggianti per escursioni più tranquille

Territorio unico

Perché il territorio della Carnia? «Mia mamma – risponde Cantagallo – era carnica e mio papà era ciclista (ride, ndr). Sette vallate meravigliose che io definisco “patrimonio mondiale del ciclismo”, perché racchiude ben quarantanove salite Hors Catégorie, tra cui: Zoncolan, Crostis e Stentaria.

«La Carnia è qualcosa di fantastico perché permette di fare pianura o salita. Percorrendo interi giri su vallate, pianure oppure in 30 chilometri fare 2.000 metri di dislivello. Costantemente contornati dalla flora e dalla fauna delle montagne imponenti. Si è sempre accompagnati dall’acqua con i sette fiumi che discendono dalle sette vallate. Affluenti del Tagliamento, che sono come una mano che racchiude questo territorio. E poi c’è questo asfalto perfetto con un traffico ridottissimo che rende questo posto unico al mondo. 

«C’è gente che ci viene a trovare da sette anni oppure c’è anche chi fa quindici giorni di soggiorno. Chi viene qui, arriva con il mito dello Zoncolan e torna a casa con un bagaglio stravolto da territori unici. Io stesso ho scalato il “Kaiser” 118 volte, ma sono innamorato di ognuna delle quarantanove salite».

Nella foto Emiliano Cantagallo, la moglie Esmeralda Mazzetti e il figlio Marco
Nella foto, Esmeralda Mazzetti e il figlio Marco

Servizi per la bici

Presso la struttura si possono reperire tutta una serie di servizi dedicati alle due ruote che rendono questo residence su misura per il ciclista. E’ presente la Bike Room allarmata e video sorvegliata. Il bicilavaggio, l’angolo per la manutenzione, lo Show Room e la vendita di integratori per lo sport. 

E ancora, il pulmino per il trasporto con carrello portabili e la vendita di accessori di primo consumo come camere d’aria, copertoni ecc… E’ presente anche la “Piazzetta dei Ciclisti” un luogo unico nel suo genere volto ad ospitare nei momenti di riposo i ciclisti e gli accompagnatori. 

Qui Emiliano Cantagallo insieme al suo amico e socio Giancarlo Fisichella
Qui Emiliano Cantagallo insieme al suo amico e socio Giancarlo Fisichella

L’Academy

Ad aiutare Emiliano in questo progetto c’è il figlio Marco anche lui guida turistica e formatore. Esatto, perché Pendenze Pericolose non si occupa solo di ospitare il ciclista ma è anche un accademia riconosciuta dalla federazione per la formazione di guide cicloturistiche.

«Sono stato nominato – spiega Cantagallo – formatore nazionale per cicloguide. Pendenze Pericolose ha come aspirazione la formazione delle guide per tutte le località d’Italia. Facciamo un Master per insegnare il mestiere di guida cicloturistica. 

«Lavorando 24 ore su 24 ho imparato a vivere questa figura. Con otto anni di lavoro e trenta persone alla settimana da guidare. Uno degli errori più grandi è pensare di fare la guida come secondo lavoro. La formazione è uno dei momenti più importanti. Anche perché è un ambiente un po’ lasciato al caso che deve trovare una dimensione comune. Per noi è una cosa seria e curiamo ogni dettaglio, dalla creazione del percorso al riuscire a legare con il territorio bike friendly, al bar alle pasticcerie affinché si sviluppi una coscienza comune. 

I paesaggi mozzafiato si snodano nelle sette vallate caratterizzate dalle 49 salite
I paesaggi mozzafiato si snodano nelle sette vallate caratterizzate dalle 49 salite

Saper accompagnare

L’importanza di saper guidare i cicloturisti ma anche quella di formare chi dovrà farlo è un aspetto a cui Cantagallo tiene molto.

«Prima di lavorare in Vaticano – racconta Emiliano – portavo la gente a visitare il mare sott’acqua. Ho alle spalle più di 5.000 immersioni. Per formare gli istruttori di subacquea dovevo fargli fare 200 ore di immersione e li portavo a testare le condizioni più stressanti. In bici questo non accade anche se in realtà è un ambiente molto pericoloso e che richiede un’attenzione costante. La cicloguida è quella che riesce a farti innamorare del territorio. Che è in grado di farti trovare l’acquario perfetto intorno a te. Non è semplice».

Un altro aspetto fondamentale per rendere una vacanza perfetta è saper intrattenere e cucire un soggiorno unico anche per chi accompagna il ciclista.

«Immagina che io e mio figlio prepariamo il furgone con tutti i cambi degli ospiti, lo portiamo all’arrivo di tappa di domani e torniamo indietro con la macchina. Facciamo 100 km, 2.300m di dislivello con arrivo in cima e ci trovi mia moglie con le mogli, figli e accompagnatori che hanno passato la mattina ad assaggiare la gastronomia e scoprire la tradizione del territorio. Si capisce che nulla è lasciato al caso, anche perché l’accompagnatore è altrettanto importante se non di più. E’ colui che sconta una pena (ride, ndr)».