Q36.5 Unique Adventure, per il gravel e non solo

22.02.2022
4 min
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Una calzatura di altissima gamma può non essere estremamente rigida? La risposta è sì e la Q36.5 Unique Adventure ne è la conferma. Certo, la considerazione tiene conto di un prodotto che vuole essere all-round e soddisfare le esigenze tra mtb, gravel e anche ciclocross. Il design, la fattura e i materiali raggiungono livelli di eccellenza e in parte ricordano la versione road. Le abbiamo provate.

La Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai Boa
La Unique Adventure, si nota lo scheletro interno parallelo ai Boa

Termoregolazione al centro

La termoregolazione è da sempre il primo obiettivo dell’azienda Q36.5 di Bolzano, che effettua un numero incredibile di studi sui tessuti e sulle risposte del corpo umano, proprio nelle diverse fasi dello sforzo. E’ un fattore che va oltre il design e la prestazione della calzatura, aspetti che naturalmente sono chiamati in causa e devono collimare.

C’è la tomaia altamente traspirante, così come il rivestimento interno, differenziato per materiali e spessori. Questo è strutturato grazie ad una microfibra con lo spessore di 1 millimetro e che si adatta come una calza. Ci sono delle microfessure che sembrano aprirsi a stella quando il piede fa dilatare la tomaia. C’è il tessuto sul dorso, che non costringe l’estremità corporea e aiuta ad una ventilazione costante, anche alle basse velocità. E poi c’è la soletta sviluppata con Elastic Interface, morbida, confortevole e traspirante: è la stessa azienda che sviluppa i fondelli, coinvolta come Q36.5 nella ricerca del miglioramento dei materiali che sono a stretto contatto dell’atleta.

Doppio rotore Boa Li2

Non è il dettaglio principale, ma è un valore aggiunto non da poco. Le due rotelle sono in linea nella sezione laterale. Quella superiore ha un tiraggio diretto del cavo, che fa lavorare la tomaia anche nella parte interna del piede. Il Boa inferiore ha il cavo incrociato, che aiuta a personalizzare il fitting della calzatura su una superficie maggiore, mediana e sulla punta. La chiusura è comunque funzionale a una scarpa tecnica più asciutta e aderente nel retro, più ampia davanti. Inoltre, tra il Boa e il lato interno della Unique c’è una sorta di scheletro interno che supporta e aiuta a distribuire al meglio la pressione della chiusura.

La parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezione
La parte interna della calzatura e la punta con l’inserto a protezione

La suola

Osservandola sembra una colonna vertebrale, con le protuberanze laterali e la struttura portante che è al centro. Questa è in fibra di carbonio, ma non è super rigida. Deve essere portante e al tempo stesso adeguarsi alle varie condizioni che si incontrano nell’off-road. E poi questa sorta di branchie laterali, che in parte avvolgono e in parte tendono a scaricare le pressioni. I tacchetti sono in TPU, mediamente pastosi e con un buon grip. La zona dove appoggia la tacchetta è più morbida.

I nostri feedback

Buona parte del comfort che si percepisce fin dalle pedalate iniziali arriva dallo shape complessivo e da una ventilazione costante, oltre al fatto che sembra di non averla indosso. La Q36.5 Unique Adventure ha una forma arrotondata anche verso la punta e questo deve portare a fare delle valutazioni adeguate per la taglia corretta. Non è mai troppo rigida, anche grazie ad una soletta interna abbondante e morbida, decisamente dissipante.

Le vibrazioni del piede sono pari a zero, un vantaggio per chi sta diverse ore in sella ad una gravel carica di bagagli. Per chi è abituato ad utilizzare scarpe molto rigide e secche nelle risposte, questa soletta può richiedere qualche ora per la presa della giusta confidenza. La sezione del tallone invece è piuttosto rigida e sembra curvare verso l’interno, quasi a bloccare il piede. Anche in questo caso, una volta indossata, l’effetto della talloniera sembra sparire e quello che rimane è una scarpa che non scalza, in bici e quando si scende di sella.

Q36.5

DMT, le KR0 si vestono di bianco candido

19.02.2022
2 min
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DMT lancia la nuova colorazione bianca per le KR0, il modello utilizzato dai pro’. Leggere, veloci e confortevoli, queste scarpe rappresentano l’apice della performance proposta dall’azienda veronese. Trasferimento di potenza e il sistema di chiusura BOA®, rendono queste calzature il non plus ultra della gamma.

Il doppio sistema di chiusura Li2 di BOA® è veloce e preciso
Il doppio sistema di chiusura Li2 di BOA® è veloce e preciso

Bianco puro

Caratteristiche da top di gamma e ambizioni di vittoria. La nuova colorazione bianca valorizza le linee e ne risalta l’estetica grazie alla sua gradazione candida. Pronte ad essere colorate per livree speciali durante l’anno, queste KR0 sono il meglio che gli atleti professionisti possono desiderare dalla casa italiana. 

Leggere e con un trasferimento di energia eccellente grazie alla suola anatomica in carbonio SL di nuova generazione. Comfort e traspirabilità sono garantite dalla tecnologia Engineered 3D Knit. Nessun compromesso tra prestazione e comfort, merito anche del sistema di chiusura Li2 di BOA® che offre un design dalle linee essenziali, uno spessore ridotto e un’affidabilità ancora maggiore. 

La tomaia è interamente in 3D Engineered Knit con costruzione ultraleggera
La tomaia è interamente in 3D Engineered Knit con costruzione ultraleggera

Peso e taglie

Il peso delle KR0 per il numero 42 è di 210 gr. Oltre alla nuova colorazione bianca sono configurabili anche in nero, grigio e rosso fiammante. Le misure disponibili partono dal 37 fino al 46, con anche la possibilità di selezionare le mezze misure.

DMT

Nimbl e il mondo dei pro’: un asset fondamentale

15.02.2022
4 min
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Una vera e propria nazionale. Anzi, meglio: uno squadrone internazionale che raggruppa trasversalmente la cifra “monstre” di 55 corridori WorldTour ed altri 10 appartenenti a squadre professional. Corridori e campioni del calibro di Vincenzo Nibali, Jonathan Milan, Matteo Sobrero, Greg Van Avermaet, Jakob Fuglsang, Dylan Groenewegen, Alberto Rui Costa, Sebastian Molano, Victor Campenaerts, Thomas de Gendt, Pavel Sivakov, Omar Fraile, Joe Dombrowski e Pierre Rolland: tutti accomunati quest’anno da un unico brand che proprio a tutti loro fornisce le scarpe. E questo brand, che è italianissimo, si chiama Nimbl.

Per capire meglio la crescita vertiginosa di questo nuovo marchio che si propone via web a livello internazionale – ma che ha cuore e soprattutto produzione artigianale nelle Marche – abbiamo approfittato di una visita in azienda, a Porto Sant’Elpidio nel pieno distretto mondiale della calzatura di qualità, per scambiare quattro chiacchiere con uno degli artefici del progetto: Francesco Sergio, che di Nimbl è socio e operativamente il responsabile del marketing.

Ecco gli atleti che correranno nel 2022 con le scarpe Nimbl
Ecco gli atleti che correranno nel 2022 con le scarpe Nimbl
Allora Francesco, l’impatto di Nimbl nel mondo dei professionisti è stato davvero dirompente…

Sì, è così. E siamo davvero entusiasti di quanto raccolto in queste prime settimane di corse. Vittorie importanti e riscontri molto positivi da parte dei corridori non sono mancati. Ed entrambe le cose ci danno estrema fiducia per il futuro. Un futuro, quello dei prossimi mesi, che abbiamo già disegnato e che sarà caratterizzato da lanci di prodotto estremamente interessanti e qualitativamente molto importanti. Così come nello spirito di Nimbl.

Raccontaci come è nato il progetto Nimbl

Nimbl nasce appena nel 2018. Ad una cena con il mio attuale socio olandese Robert. Entrambi eravamo alla ricerca di uno stimolo imprenditoriale nuovo, di un progetto dal respiro internazionale che si potesse fondare su un’estrema qualità del prodotto e su dinamiche di marketing che potessero farlo letteralmente decollare. Da quella idea siamo arrivati ad esplorare il settore delle calzature tecniche per il ciclismo e successivamente abbiamo individuato una piccola eccellenza produttiva italiana – quella rappresentata da Luigino Verducci – che abbiamo acquisito.

Punto imprescindibile l’artigianalità del prodotto

Questo è esattamente un punto cruciale dell’attività di Nimbl. Tutto parte dalla assoluta artigianalità nel processo produttivo delle nostre scarpe per il ciclismo. I migliori materiali oggi in circolazione sul mercato sono assemblati a mano presso i nostri due stabilimenti di Porto Sant’Elpidio: nel fermano e nel cuore del distretto mondiale della calzatura di qualità. Da poche settimane abbiamo attivato anche una nostra linea interna per la realizzazione delle suole in fibra di carbonio, così da essere indipendenti ed al tempo stesso poter sviluppare sempre più i nostri progetti. Siamo partner BOA, e moltissimi corridori professionisti con i quali collaboriamo sono già venuti a trovarci in sede… Così è stato per Vincenzo Nibali, ad esempio, oppure per Greg Van Avermaet o Jonathan Milan. Ad attenderli hanno trovato Luigino Verducci che ha realizzato per loro il calco in gesso per loro scarpe personalizzate. Uno spettacolo.

A sinistra Francesco Sergio e a destra Luigino Verducci: motori potenti della realtà Nimbl
A sinistra Sergio e a destra Verducci: motori della realtà Nimbl
E per il futuro, cosa “bolle in pentola”?

Presto arriveremo a presentare (a proposito, le nostre calzature Nimbl le potete acquistare anche online…) alcuni modelli di calzature che per rapporto peso/rigidità saranno davvero uniche sul mercato. Le abbiamo già pronte, le stiamo testando a fondo. Anche sotto questo aspetto, il rapporto privilegiato che abbiamo in essere con questo nutrito e qualificato gruppo di professionisti ci gioca estremamente a favore.

Nimbl

Vento Stabilità Carbon: la scarpa innovativa di fi’zi:k

05.02.2022
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fi’zi:k osa e presenta la sua nuova scarpa da racing: la Vento Stabilità Carbon. La nuova scarpa top di gamma che oltrepassa il concetto di comfort e stabilità grazie al nuovo supporto dell’arco plantare (Dynamic Arch Support 2.0). Fi’zi:k ha individuato, come esigenza fondamentale per i ciclisti, la stabilità del piede. Ciò è possibile soprattutto grazie al supporto plantare che si adatta alle esigenze di ogni singolo atleta.

La suola delle scarpe fi’zi:k Vento Stabilità è in carbonio, con un indice di rigidità pari a 10
La suola delle scarpe fi’zi:k Vento Stabilità è in carbonio, con un indice di rigidità pari a 10

Dynamic Arch Support 2.0

Ogni singolo watt generato nella pedalata viene trasferito a terra, grazie alla conformazione del supporto plantare innovativo di fi’zi:k. A ciò si unisce una suola più rigida ma che fornisce il giusto supporto, senza costringere il piede in una posizione scomoda ma assecondando la sua fisionomia. Queste sono tutte caratteristiche fondamentali per una scarpa competitiva durante tutto l’arco dell’allenamento.

Le fi’zi:k vento Stabilità Carbon hanno la chiusura con doppio rotore BOA Li2 Dual Zone
Le fi’zi:k vento Stabilità Carbon hanno la chiusura con doppio rotore BOA Li2 Dual Zone

Boa per fi’zi:k

La chiusura, tramite doppio rotore di BOA, è completamente integrata con il sistema di supporto dell’arco plantare. Nello  stringere i rotori la suola può salire, innescando il sistema di supporto di cui detto sopra. Il sistema di chiusura BOA Li2 Dual zone agisce anche nella parte superiore. Il sistema per il controllo del volume tende a chiudersi nelle zone in cui la scarpa non è occupata dal piede, agendo indistintamente sull’area superiore o inferiore.

Dettaglio sulla tomaia in poliuretano laminato
Dettaglio sulla tomaia in poliuretano laminato

Tecnica ed innovativa

La tomaia è realizzata con poliuretano laminato, leggero ma allo stesso tempo rigido, così da supportare al meglio tutti i dettagli tecnici di suola e chiusura. La suola è in fibra di carbonio, studiata per essere leggera e garantire il massimo trasferimento di potenza sui pedali. Con un indice di 10 è la suola più rigida realizzata da fi’zi:k. Suola che è dotata anche di una apertura sulla punta che permette il passaggio dell’aria all’interno della scarpa per stabilizzare la temperatura durante tutta la pedalata.

Il prezzo della scarpa è di 400 euro. I numeri vanno dal 36 al 48, con la possibilità dei mezzi numeri nelle misure dal 37 al 47.

fi’zi:k

Boa, una limited edition in alluminio

18.12.2021
5 min
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Il sistema di chiusura Boa Li2 di ultima generazione è caratterizzato da una grande facilità di utilizzo, ha dimensioni compatte e lo troviamo anche in una versione in alluminio. Quest’ultima è sviluppata per le calzature con una sorta di cocept limited edition, come ad esempio le Gaerne G.Stilo Gold Rush.

La Gaerne G.Stilo Gold Rush con il rotore Boa Li2 in alluminio satinato
La Gaerne G.Stilo Gold Rush con il rotore Boa Li2 in alluminio satinato

Il boa dorato per una Gaerne unica

Il rotore nella versione standard e quello in alluminio hanno le medesime funzioni, ma il sistema di chiusura in alluminio ha quel non so che di particolare, non solo in fatto di estetica. La sensazione è di utilizzare un prodotto con una consistenza maggiore, più rigido e capace di sopportare maggiormente le incurie dell’utilizzo su strada. In realtà si tratta di un progetto che adotta un’unica piattaforma di sviluppo e che trova l’unica differenza in quello che vediamo e che identifichiamo come il simbolo della chiusura Boa, cioè la rotella. Proprio il rotore è solo l’iceberg di un sistema più complesso che ha cambiato il modo di interpretare e disegnare la calzatura sportiva.

I due rotori sono in linea, ma hanno un sistema di tiraggio del cavo differenziato
I due rotori sono in linea, ma hanno un sistema di tiraggio del cavo differenziato

Semplice, longevo e sostenibile

Boa Li2 è il riferimento per quanto concerne una veloce regolazione della calzata. Nella sua semplicità, il sistema riduce le contaminazioni da sporco, polvere e da tutti gli agenti esterni che possono condizionare il funzionamento del meccanismo interno. Inoltre, il suo funzionamento semplificato, immediato e micrometrico, gli permette di essere un riferimento quando è necessario regolare la calzata durante la pedalata.

Rispetto ai modelli precedenti,  Li2 impiega meno CO2 per la costruzione, riduce i materiali di scarti e riutilizza parte di quelli prodotti.

La Gerne G.Stilo “nuova” con il rotore Boa Li2, a confronto con la versione precedente, dotata del sisitema di chiusura IP-1, sempre Boa
La Gerne G.Stilo “nuova” con il rotore Boa Li2, a confronto con la versione precedente

Che cos’è Boa

La calzatura che vediamo (e che indossiamo) è di fatto l’ultimo step di un percorso che fa collimare le necessità del brand che produce la scarpa (come ad esempio Gaerne) e Boa, che fornisce il sistema della chiusura. Boa non è solo un sistema che abbina la rotella ed un cavo semplicemente applicato sulla tomaia, ma è un progetto che a monte vede un ricerca approfondita e studia il comportamento dei diversi materiali della tomaia e dello shape della scarpa. A conferma di quello che scriviamo, c’è il legame con molti atleti pro che hanno contribuito allo sviluppo dei vari sistemi e la particolarità del laboratorio Performance Fit Lab, nell’head quarter di Denver.

Come è fatto e come funziona

Boa Li2 è composto dalla rotella esterna (che può essere con tre design diversi) che ingloba una cartuccia dove il cavo è riavvolto. La stessa cartuccia è anche lo strumento di aggancio alla baionetta che integrata nella tomaia. E poi c’é il cavo, che in base al “concept calzatura” può essere in Dyneema/poliestere, oppure in acciaio inossidabile rivestito in nylon.

Con il rotore in alluminio anodizzato, oppure con il Boa in composito, le funzioni non cambiano: si spinge in basso per fissare, si gira in senso orario per stringere e in quello anti-orario per allentare e customizzare il fitting grazie alle micro-regolazioni, si tira verso l’esterno la rotella per rilasciare. In caso di incidente, colpi e rotture, la rotella Boa può essere sostituita.

Bontrager Circuit WaveCel, il casco sicuro per tutti

19.11.2021
4 min
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Bontrager ha lanciato il nuovo casco Circuit WaveCel, adatto all’utilizzo su asfalto, trail, piste ciclabili e bike park. Realizzato con materiali riciclati, è caratterizzato da una linea aerodinamica che strizza l’occhio alle performance nonostante il prezzo sia competitivo.

WaveCel è la tecnologia che dal 2020 gode di ottimi feedback e prosegue nel suo percorso di successo attraverso affidabilità e sicurezza. Circuit ha un occhio di riguardo per l’ambiente infatti è composto per il 50 per cento da schiuma EPS riciclata. Da segnalare i supporti magnetici Blendr che permettono di fissare sulla calotta superiore i dispositivi GoPro e le luci. 

Sicurezza e design

Circuit fa della sicurezza il suo punto forte con la ormai collaudata tecnologia WaveCel. La conformazione interna infatti è una struttura cellulare comprimibile, in grado di dissipare forti urti in maniera più efficace rispetto alla normale schiuma. La classificazione imparziale 5 STARS ha eletto i caschi WaveCel di Bontrager tra i migliori sul mercato.

Per quanto riguarda il design, lo sviluppo si è incentrato sul mantenere il peso ridotto e una larghezza che risultasse aderente al capo in modo da avere un risultato gradevole esteticamente. Questo modello è affusolato, aerodinamico e leggero. A proposito dell’aerodinamica, dall’analisi CFD del flusso d’aria si apprende l’ottimo lavoro realizzato. 

Caratteristiche

Fresco ed elegante, il Circuit WaveCel è un casco completo sotto il punto di vista delle caratteristiche tecniche. Per esempio i supporti magnetici Blendr consentono di fissare GoPro e luci senza bisogno di attacchi supplementari. Il sistema di fissaggio rimane saldo anche sotto lo stress dei percorsi off-road ed è testato per le forze di strappo per assicurarsi che si stacchi in caso di incidente.

L’elmetto dispone del sistema micro regolabile BOA® Fit che consente di adattare la calotta interna alla testa. Un altro particolare degno di nota sono le nuove cinghie divisorie semi-fisse FlatStraps che consentono di regolare in avanti e indietro il casco per trovare il posizionamento più comodo e sicuro sotto il mento. Le imbottiture interne sono rimovibili per il lavaggio e assorbono l’umidità nelle giornate calde o durante gli sforzi intensi

Taglie, colori e prezzo

Il Ciruit WaveCel vanta un peso di 335 grammi ed è disponibile in 5 colorazioni differenti: nero, bianco, radioactive yellow, viper red e malsanne blu. Oltre alle taglie classiche: S (51-57cm), M (54-60cm), L (58-63cm), si aggiunge la taglia XL (60-66cm) rendendo così il casco accessibile a tutti i ciclisti.

Il prezzo consultabile sull’e-commerce è di 154,99 euro.

Bontrager

Fizik Vento Stabilita Carbon

Da Fi’zi:k il supporto per una pedalata più efficace

10.12.2020
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Fi’zi:k è un marchio italiano che pone molta attenzione sulle novità che arrivano dal mondo del professionismo, della biomeccanica e della ricerca dei materiali in generale, come dimostrano le selle Adaptive di cui abbiamo già parlato. Una delle ultime tendenze in fatto di scarpe è quella di avere le suole personalizzate per sostenere l’arco plantare, ma spesso non basta. Ecco la proposta di Fi’zi:k: le Vento Stabilita Carbon.

La suola da sola non basta

La ricerca dei famosi marginal gains ha portato l’attenzione anche sulla fase di spinta e quindi sulle scarpe. Come ci ha detto Alex Locatelli Product Manager di Fi’zi:k: «I corridori professionisti usano le suole customizzate per spingere meglio e avere dei guadagni in termini di prestazioni. Però molti di loro si lamentavano che non trovavano un adeguato supporto della scarpa nella fase di spinta. A quel punto in Fi’zi:k ci siamo chiesti cosa potevamo fare per soddisfare queste richieste».

Le Vento Stabilita Carbon con il Boa superiore che regola il Dynamic Arch Support 2.0
Le Fi’zi:k Vento Stabilita Carbon con il Boa superiore che regola il Dynamic Arch Support 2.0

Le Vento Stabilita Carbon sono le scarpe che vanno a intervenire proprio nel sostegno dell’arco plantare. Ma come funzionano?
«Abbiamo rimosso una parte della suola per integrare il sistema Dynamic Arch Support 2.0, in modo che questo avvolga l’intero arco plantare partendo dalla base del piede – continua Alex Locatelli – per fare questo abbiamo realizzato una tomaia flessibile, che si può regolare grazie al Boa Li2 superiore».

Con questo sistema si può regolare al meglio anche la pressione sul piede. Inoltre, Fi’zi:k attraverso il concetto del Volume Control permette di regolare la pressione della parte alta tramite il Boa alto, e la parte anteriore del piede tramite il Boa posto più in basso.

Ben visibile in giallo il sistema del Dynamic Arch Support 2.0
Ben visibile in giallo il sistema del Dynamic Arch Support 2.0

Per tutti i tipi di piede

Oltre al Dynamic Arch Support 2.0 le Vento Stabilita Carbon vantano un sotto piede di montaggio frastagliato in modo che sia flessibile e vada a lavorare in simbiosi con la suola.
«I feedback che abbiamo avuto sono tutti positivi – afferma Locatelli – il sistema funziona con qualsiasi tipologia di piede. Il risultato è che aumentano le performance e al tempo stesso si prevengono gli infortuni, perché pedalare meglio vuol dire spingere meglio e quindi preservare le articolazioni. Per chi fa tanti chilometri è un aspetto importante».

All’interno della scarpa c’è il sotto piede frastagliato
All’interno della scarpa si vede il sotto piede frastagliato. A sinistra la soletta

Spinta più arretrata

La suola in carbonio è stata rivista, come dicevamo all’inizio una parte è stata rimossa, però i tecnici Fi’zi:k sono riusciti a mantenere un indice di rigidità di 10, che nella scala dell’azienda veneta è il massimo. Inoltre, è stato creato un canale d’aria che garantisce il controllo della temperatura interna della scarpa.

Sempre nella suola Fi’zi:k ha arretrato i fori su cui innestare le tacchette: «Anche questa scelta è figlia di studi di biomeccanica e delle richieste dei corridori. La ragione sta nelle geometrie moderne delle biciclette che hanno cambiato il modo di spingere, in pratica sono cambiati gli angoli di spinta. Dai nostri test le tacchette più arretrate permettono un’efficienza di pedalata migliore e portano anche un beneficio aerodinamico». Per chi vuole tenere le tacchette in posizione tradizionale Fi’zi:k ha dato la possibilità di un’ampia regolazione grazie all’inserimento di alcune asole, che permettono di avanzare il punto di fissaggio.

La suola in carbonio è stata ridotta e i punti di fissaggio tacchette arretrati
La suola in carbonio è stata ridotta e i punti di fissaggio delle tacchette sono stati arretrati

Un occhio all’ambiente

Per finire segnaliamo l’utilizzo dei Boa Li2 che hanno delle dimensioni leggermente ridotte, sono un po’ più sottili, il che migliora il profilo aerodinamico ed inoltre sono prodotti con materiale riciclato.

fizik.com

Bontrager XXX WaveCel LTD

Edizione limitata per il Bontrager XXX WaveCel

29.10.2020
< 1 min
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Bontrager ha lanciato una nuova serie di colori e stili dei caschi dotati di WaveCel. Fra questi c’è anche il Bontrager XXX WaveCel LTD, il modello di punta della gamma del marchio americano.

Il Bontrager XXX WaveCel LTD è un casco altamente aerodinamico utilizzato anche dai corridori del Team Trek-Segafredo. La versione LTD strizza l’occhio anche all’estetica la colorazioni in edizione limitata che lo rende ancora più esclusivo.

La tecnologia WaveCel di Bontrager conferisce un livello di sicurezza molto elevato, infatti recenti studi hanno dimostrato che un casco con WaveCel è fino a cinque volte più efficace rispetto ai caschi realizzati con metodi costruttivi tradizionali. WaveCel è una struttura cellulare comprimibile che si trova nella parte interna del casco. In caso di impatto assorbe la forza dell’urto prima che arrivi alla testa del ciclista.

Oltre alla tecnologia WaveCel, il Bontrager XXX vanta una serie di qualità tecniche di primo piano, ad iniziare dal BOA presente nella parte posteriore che consente di regolare con facilità il casco sulla testa. Massima attenzione anche ai dettagli, infatti i tecnici del marchio americano hanno ideato un’imbottitura supplementare che si chiama NoSweat, che grazie ad un canale in silicone evita che il sudore possa cadere sugli occhi. Il peso del casco in taglia S è di 325 grammi, mentre in taglia M è di 352 grammi.

Per concludere segnaliamo la possibilità di usufruire del Crash Replacement, vale a dire che in caso di incidente entro un anno dall’acquisto, sarà possibile sostituire gratuitamente il casco con uno nuovo.

Prezzo di euro 269,99


trekbikes.com