LIV Macha Pro: il nostro test e il parere di Rachele Barbieri

Giada Gambino
04.06.2022
4 min
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Scarpe LIV Macha Pro, ossia disegnate e realizzate per l’utente donna. Noi le abbiamo provate in questa parte di stagione in cui l’estate è esplosa con particolare veemenza, mettendoci a dura prova.

La resa delle Macha Pro in fase di spinta è notevole: sensazione riscontrata immediatamente
La resa delle Macha Pro in fase di spinta è notevole: sensazione riscontrata immediatamente

La prova su strada

Le nuove scarpe LIV Macha Pro sono super leggere, comode e si adattano perfettamente anche ad un piede magro. La chiusura con i Boa permette che la scarpa si stringa e si modelli perfettamente sul piede.

In più dopo parecchi chilometri ci si rende conto che questa scarpe traspirano molto e rendono piacevoli gli allenamenti anche a temperature elevate. E poi, cosa che non guasta affatto, sono belle, femminili e, soprattutto, dal momento che sono interamente bianche, anche molto eleganti.

La suola è in carbonio, le cuciture sono come saldature: la Macha Pro è leggera e filante
La suola è in carbonio, le cuciture sono come saldature: la Macha Pro è leggera e filante

Cuciture invisibili

Entrando nel dettaglio tecnico, la tomaia è realizzata in poliuretano rivestito in rete e microforato al laser. Questo garantisce resistenza a lungo e la massima ventilazione. Le cuciture sono come saldate e questo riduce il peso, aumenta l’elasticità e dà alla scarpa un profilo snello.

Il tallone in TPU stampato ad iniezione garantisce una vestibilità aderente, eliminando lo scivolamento del tallone. Il collo è foderato in microfibra, mentre la soletta TransTexturaPlus ™, traspirante e removibile, consente di sfuggire al calore, mantiene i piedi freschi e offre la possibilità di regolare il supporto dell’arco plantare.

Suola in carbonio e doppio BOA

La suola appartiene invece alla nuova generazione ExoBeam, realizzata con una doppia piastra di carbonio che riduce il peso e aumenta la rigidità e l’efficienza nella fase di spinta. Inoltre riduce lo sforzo sulle articolazioni del ginocchio e della caviglia.

La chiusura a doppio BOA, distribuisce ottimamente la pressione e questo, unitamente al tallone imbottito e all’omogeneità della tomaia permette di bloccare il piede, personalizzando la chiusura senza rinunciare a un sol grammo di comfort. La microregolazione offre infatti una vestibilità e un supporto insuperabili.

Rachele Barbieri utilizza le LIV Macha Pro dall’inverno. Qui al Trofeo Binda
Rachele Barbieri utilizza le LIV Macha Pro dall’inverno. Qui al Trofeo Binda

Il parere di una pro’

Abbiamo chiesto il parere di Rachele Barbieri, atleta azzurra del team Liv Racing Xstra, che sta utilizzando le LIV Macha Pro dal momento in cui sono uscite.

«All’inizio soprattutto sul pavé – ci ha detto – non ero perfettamente a mio agio, poi sono venuti i tecnici LIV per farci le suole su misura e da quel momento sono state perfette. Sono rigide quanto basta, ma il piede sta comodo e abbastanza stretto. Nonostante siano bianche, ho fatto tutto l’inverno con il primo paio e sono ancora abbastanza pulite. Il materiale è molto valido e non si rovina con l’uso intenso. La chiusura con i Boa è molto comoda sia in gara che in allenamento».

Le LIV Macha Pro sono disponibili in due colorazioni: White e Blur. In entrambi i casi, il prezzo alla vendita, come indicato nel sito di Liv, è di 299,99 euro.

LIV CYCLING

Crono CK3, il titolare Stocco ci racconta la scarpa e i suoi segreti

04.06.2022
5 min
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Elegante, leggera e traspirante. Sono questi i tre aspetti dominanti della CK3 che caratterizzano uno dei modelli più riconoscibili della gamma corsa di Crono. Questa scarpa infatti è realizzata in Knit, un tessuto che è in grado di offrire caratteristiche assolute in tema di comfort e traspirazione. Grazie anche al rotore Boa e all’incredibile progettazione della tomaia, questa calzatura gode di un’adattabilità al piede senza precedenti, pronta a soddisfare tutte le esigenze. 

I segreti e le caratteristiche tecniche di questa CK3 ce le racconta il titolare del brand italiano Stefano Stocco

La linea di questa CK3 è caratteristica anche per il suo stile elegante e semplice
La linea di questa CK3 è caratteristica anche per il suo stile elegante e semplice
Che materiale è stato utilizzato per questa CK3?

E’ un intreccio di strati di poliestere, chiamato Knit. La tomaia è strutturale, quindi gli strati accoppiati permettono di avere una struttura abbastanza rigida per contenere il piede. Dove non c’è l’applicazione dei film e dei TPU incollati, si vede esclusivamente il Knit. In quei punti c’è una traspirabilità elevatissima, non ci sono barriere che ne diminuiscano le prestazioni. 

A quale scopo è stato implementato il Knit?

L’obiettivo della scarpa era fare una vera tomaia in Knit per renderla il più performante possibile. Soprattutto nella parte frontale e nei due lati. Poi nelle altre parti quindi, collo e posteriore, c’è la traspirabilità standard di una scarpa da ciclismo normale. Mentre nel resto, dove il Knit è ben visibile, si ha la leggerezza e la vestibilità di un calzino vero e proprio. 

Un particolare da vicino del Knit, leggero e traspirante
Un particolare da vicino del Knit, leggero e traspirante
Che sistema di chiusura avete scelto?

La chiusura è con rotore BOA L6, intercambiabile. Il rotore è già assemblato ovviamente con il cavo, e in caso di rottura si cambia completamente il sistema senza doverlo sradicare. Sulla scarpa è fissata esclusivamente la base, l’incastro che riceve il rotore. Quindi è un sistema di facile manutenzione. 

Il Boa e la struttura fanno di questa scarpa una garanzia per il fitting del piede…

La caratteristica di questa scarpa infatti è la chiusura centrale. La parte interna è vincolata ad una fascia e questa ha la possibilità di lavorare in maniera svincolata dalla tomaia. E’ praticamente attaccata direttamente alla suola. Mentre la tomaia lavora da sola. Questo permette che, in fase di chiusura, la parte dell’arco plantare – quella zona più complessa da adattare ai piedi dell’utilizzatore – si avvolga in maniera precisa alla forma del piede.

La suola in carbonio composito permette di trasferire la rigidità direttamente sul pedale
La suola in carbonio composito permette di trasferire la rigidità direttamente sul pedale
Quindi una fasciatura che si adatta a qualunque esigenza?

Esatto, indipendentemente dalle caratteristiche morfologiche del piede, che sia a pianta larga o stretta. Essendo una struttura svincolata, va ad adattarsi alla forma del piede senza dover essere condizionata dalla parte interna della tomaia. E’ come se fosse per conto suo, come avere due scarpe in una. La scarpa si aggiusta a seconda della parte interna, mentre tutto il resto della tomaia, tallone e punta si va a riempire con le caratteristiche del piede dove trova i volumi vuoti. 

Cosa la differenzia dalle altre scarpe?

Di norma la parte interna della scarpa è vincolata a un pezzo unico che segue il profilo del piede. E non si riesce mai a trovare un comfort totale. Perché se io ho il piede largo in punta e stretto nella zona del centro, non riesco ad assecondarlo con le scarpe che si allargano nella parte anteriore e dietro non si stringono più di tanto e viceversa. Con la CK3 questo problema viene completamente annullato. 

Che suola è stata scelta per questa CK3?

La suola è la Road Carbocomp. Ne abbiamo due, una full carbon e un in carbon composito. Questa è la variante leggermente più flessibile delle due. 

Il brand italiano vanta una gamma che verte su più lati come comfort e performance a seconda del modello di riferimento
Il brand italiano vanta una gamma che verte su più lati come comfort e performance a seconda del modello di riferimento
E la soletta? 

La soletta è la Crono Shock Absorbing. E’ anatomica e si adatta al supporto del piede. Ed è fatta in un materiale che serve ad ammortizzare gli shock e le vibrazioni più accentuate. 

Per chi è stata disegnata?

Il nostro obbiettivo era creare una scarpa che facesse di leggerezza e traspirabilità i suoi cavalli di battaglia. Non ha una capacità di fasciatura al pari del top di gamma come per la CR1. Ma se uno vuole una scarpa confortevole e traspirante, è la scelta corretta. 

Quali sono stati i primi feedback?

Piace molto. Ha avuto molti feedback positivi sotto gli aspetti di estetica e comfort. I tester che abbiamo coinvolto sono rimasti molto sorpresi dalla traspirazione. A livello tecnico ha qualche gap in termini di fasciatura sotto il massimo sforzo, ma per quello abbiamo i nostri top di gamma che sono disegnati appositamente. Con questa scarpa, la spensieratezza delle lunghe uscite è assicurata. 

La Crono CK3 è disponibile sul sito in colore nero ad un prezzo di 199 euro.

Crono

BOA Li2, sinonimo di precisione della calzata

19.05.2022
4 min
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I rotori BOA sono un componente della calzatura e uno strumento che aumenta la qualità del fitting. I rotori ed il sistema di chiusura (un insieme complesso che va bel oltre le rotelle esterne) sono diventati con il tempo anche un’icona per molti utilizzatori delle diverse categorie, che battezzano la qualità della scarpa tecnica anche grazie alla presenza di quelle rotelle che hanno cambiato la scarpa da bici (e non solo).

La sede BOA di Denver (@BOA)
La sede BOA di Denver (@BOA)

BOA, la logica che fa la differenza

La chiusura BOA è spesso identificata in maniera semplicistica, ma non c’è solo la rotella esterna alla calzatura. Ci sono i cavi ed il meccanismo di ancoraggio alla tomaia, ci sono i rotori ed i loro design. Questo pacchetto è il risultato di una ricerca complessa che mira anche a far “lavorare” in maniera ottimale la tomaia, senza snaturare le peculiarità della calzatura. E poi c’è il rapporto tra l’azienda che produce le scarpe, la stessa BOA e i processi di sviluppo nei quali sono coinvolti anche i corridori professionisti. Tra le squadre supportate tecnicamente c’è il team Bora-Hansgrohe tra gli uomini e Canyon//Sram Racing tra la compagine femminile, solo per citare due esempi.

Il Performance Fit Lab situato a Denver (@BOA)
Il Performance Fit Lab situato a Denver (@BOA)

Li2, top di gamma e ultimo nato

Come per le versioni che l’hanno preceduto, anche nel caso del sistema Li2 abbiamo una base, ma diverse configurazioni che si adattano al meglio alle varie necessità e categorie di calzature. Si argomenta comunque un sistema al top del listino, soprattutto in fatto di resa tecnica. BOA Li2 ha tre varianti. E ci sono anche quelle in alluminio, una sorta di Limited Edition.

Li2 e il “vecchio” IP1 a confronto
Li2 e il “vecchio” IP1 a confronto

Un occhio ai materiali

Il sistema Li2 è realizzato riducendo i materiali in fase di produzione. BOA Li2 è più leggero rispetto al passato (se messo a confronto con il precedente IP-1), più aerodinamico e con una chiusura più efficace. Ogni sistema BOA è il risultato della partnership che esiste tra il marchio proprietario della scarpa e il reparto R&D di BOA Fit System. Un pacchetto non è semplicemente preso e messo sulla calzatura, ma è oggetto di studio e personalizzazione, in base al design, ai materiali utilizzati per la tomaia e la suola.

Li2, come è fatto

Ogni configurazione è formata da più parti e ognuna svolge una funzione ben precisa: la prima è una base integrata nella tomaia che supporta la rotella. Sotto la base troviamo una cartuccia con il meccanismo micrometrico che permette di avvolgere e rilasciare il cavo (interessante notare anche la capacità del sistema Li2, che consente l’alloggio di 40 cm di cavo, non pochi). Quest’ultimo può essere in Dyneema e Poliestere (TX4), oppure in acciaio Inox rivestito in nylon (CS2). Infine c’è una guida che è adattata al design della scarpa e alla tomaia.

La chiusura offre un’enorme facilità d’azione, con una leggera pressione per bloccare il cavo. Oppure si tira il rotore per sbloccare. Inoltre Li2 può girare nei due sensi, orario e antiorario, senza pericolo di danneggiare il blocco interno. La rotella ha uno spessore e un diametro maggiorati, con il perimetro in TPU, molto resistente anche ad eventuali colpi esterni e con un grip che aiuta l’aggiustamento quando si è in movimento. Semplice ed intuitivo, pratico e performante, sostenibile nelle diverse fasi di produzione che si ammodernano passo dopo passo, questo è BOA Fit System.

BOA

Dmt celebra il Giro d’Italia con delle KR0 in limited edition

23.04.2022
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Mancano 14 giorni al via dell’edizione numero 105 del Giro d’Italia, con la sua insolita quanto affascinante, partenza dall’Ungheria. Quello che ci attende sarà un Giro duro, con tanta salita e poca pianura, e la cronometro finale nella città dell’amore: Verona.

Un omaggio al Giro

Dmt, da tempo partner della Corsa Rosa, ha voluto celebrare la partenza del Giro con un particolare modello di scarpe KR0 in edizione limitata. Modello che abbiamo imparato a conoscere molto bene nel corso del tempo, una scarpa nata dalla collaborazione di Dmt con grandi campioni come Elia Viviani. Una scarpa leggera, comoda e performante, cucita con la sua classica tomaia in tecnologia 3D Engineered Knit. 

La tomaia è cucita con la tecnologia 3D Engineered Knit
La tomaia è cucita con la tecnologia 3D Engineered Knit

I dettagli tecnici

La costruzione della tomaia è integrata con il resto della scarpa, così da adattarsi comodamente al piede di ogni ciclista. La suola della KR0 è anatomica e costruita con carbonio SL di nuova generazione. Questa è una caratteristica fondamentale per avere una rigidità ineguagliabile ed un trasferimento di potenza sui pedali ottimale. Le tacchette hanno un range di regolazione di 8 millimetri per adattarsi al meglio a tutti i tipi di esigenze.

Il sistema di chiusura è il BOA Fit System Li2 in colorazione silver
Il sistema di chiusura è il BOA Fit System Li2 in colorazione silver

La chiusura è curata da BOA e si tratta del sistema Fit con doppi quadranti Li2 in colorazione silver. Un dettaglio estremamente elegante che rende la KR0 ancor più unica. 

Il peso è di solamente 210 grammi nella taglia 42. I numeri disponibili vanno dal 37 al 48, con la possibilità di scegliere le mezze taglie fino al 46.

Il modello in edizione limitata dedicato al Giro d’Italia della scarpa KR0 di DMT sarà disponibile da metà maggio negli store e nei negozi online.

Dmt

Crono Road CR2, chiusura L6 Boa e scelta fra due suole

21.04.2022
3 min
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Linee pulite e un design elegante, le Road CR2 sono la proposta che Crono offre per un utilizzo senza limiti. Il Calzaturificio Sabena ha racchiuso sapientemente in questa scarpa un agglomerato di caratteristiche degne dell’alta gamma. 

Sistema di chiusura BOA, e una tomaia realizzata in microfibra sono le due tecnicità preponderanti che rendono la calzatura una compagna ideale per affrontare lunghe uscite in bici senza rinunciare alla performance. Disponibili in due versioni differenti di suola in carbonio, le CR2 hanno un peso complessivo che va dai 285 fino ai 250 grammi. 

Fasciatura ideale

A rendere questa Crono una scarpa di fattura pregiata è la sua calzata, in grado di avvolgere il piede come un guanto. La tomaia infatti è realizzata in microfibra e garantisce un’elevata traspirazione grazie ai fori di aerazione realizzati a laser. Il tallone ad alto profilo di contenimento è composto esternamente in TPU rigido e internamente di fodera antiscalzante, progettato per assicurare il massimo allineamento durante la pedalata

La linguetta è prodotta con uno speciale materiale dotato di tecnologia memory-foam che si adatta ad ogni forma del piede, assicurando il massimo avvolgimento durante la pedalata. 

A ottimizzare e innalzare ancora di più i pregi di questa calzatura c’è il sistema di chiusura L6 Boa Fit System. In grado di migliorare la vestibilità e la funzionalità grazie all’agilità, la risposta e il controllo migliorati dai rotori che possono essere regolati con una sola mano. Il tutto in modo preciso, veloce e affidabile.

Le suole

La suola Full Carbon Sole nasce per chi desidera il massimo della performance. Realizzata con sei strati di carbonio intrecciato ha una rigidità al top che permette di trasmettere tutta la potenza della pedalata senza dispersioni. Anteriormente è presente un puntolino in gomma di protezione e una bocchetta per la corretta ventilazione. Posteriormente sono presenti i tacchetti per la camminata, facilmente sostituibili.

La seconda suola è la Road Carbocomp, il miglior compromesso tra prestazioni e comfort. Risulta performante in ogni situazione e si adatta alle esigenze di un utilizzo versatile con prestazioni costanti

Versioni e prezzo

Le CR2 di crono sono disponibili in tre differenti varianti di colore: nero, rosso e bianco. Il prezzo consultabile sul sito varia a seconda della suola selezionata. La versione Full Carbon Sole ha un prezzo di 294 euro, mentre la Road Carbocomp ha un prezzo di 204 euro. 

Crono

G.Tornado Matt Blue, tutto quel che serve per correre

01.04.2022
2 min
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Le G.Tornado di Gaerne nella nuova colorazione Matt Blue sono le scarpe performanti ideali per un utilizzo al top in allenamento e in gara. Leggere e avvolgenti, queste calzature sono in grado di racchiudere tecnologie di ultima generazione in un prodotto confortevole e funzionale.

Gaerne è partner tecnico del team Bardiani-CSF-Faizanè
Gaerne è partner tecnico del team Bardiani-CSF-Faizanè

Leggere e traspiranti 

E’ una calzatura leggera grazie ai suoi soli 264 grammi. La tomaia è in morbida microfibra forata a laser per garantire un’ottima traspirabilità. Il sistema di chiusura con avvolgitore BOA L6 micro regolabile garantisce una chiusura uniforme e una tenuta costante, senza alcun punto di pressione. 

L’Integrated Anti Slip Cup è un tallone di nuova concezione integrato alla tomaia, con prese d’aria esterne, dalla forma anatomica e realizzato in materiale plastico iniettato per essere indeformabile. Il cupolino è antiscalzante e antitendinite. Il Transpirant Inner Sole è un sottopiede traspirante con uno speciale disegno anatomico che stimola attivamente il piede del ciclista ad ogni pedalata, migliorandone le prestazioni atletiche. E’ anallergico ed è inoltre estraibile.

Una scala di allineamento stampata sulla suola consente di memorizzare la posizione della tacchetta
Una scala di allineamento stampata sulla suola consente di memorizzare la posizione della tacchetta

Le suole configurabili

Le G.Tornado sono selezionabili con due differenti suole. La prima è l’ EPS Light Weight Full Carbon 10.0. Lo spessore ultra-sottile, consente al piede di posizionarsi ad una distanza minima dal pedali. Ne segue che la spinta del piede durante la pedalata è senza dispersioni di energia. Due canalizzazioni posizionate sulla suola garantiscono una perfetta ventilazione del piede durante la corsa.

La seconda è la EPS Carbon Power 8.0 realizzata in nylon arricchito con carbonio per garantire un’ottima rigidità. Il piede risulta più stabile grazie alla conformazione della suola nella zona dell’arco plantare. Cinque prese d’aria garantiscono l’aerazione all’interno della calzatura.

In conclusione il prezzo della G.Tornado va dai 209,90 per il modello con suola EPS Light Weight Full Carbon 10.0 e 159,90 euro con suola EPS Carbon Power 8.0.

Gaerne

Nimbl Feat: leggera e comoda, sviluppata dai pro’

30.03.2022
3 min
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La scarpa Feat di Nimbl nasce dall’esigenza di avere un prodotto leggero, comodo e che possa durare nel tempo. A tutte queste esigenze vanno poi aggiunte tutte quelle caratteristiche tecniche necessarie per avere una scarpa performante. 

«Il feedback degli atleti che lavorano con noi – ci dice Sara Verducci, responsabile della produzione di Nimbl – è stato fondamentale per lo sviluppo della scarpa Feat. Il confronto con loro è continuo e da quelle che sono le esigenze riportate noi costruiamo dei vari prototipi».

Le scarpe Nimbl Feat hanno un sistema di chiusura che prevede l’utilizzo di un solo rotore BOA
Le Nimbl Feat hanno un sistema di chiusura con un solo rotore BOA

Esigenze diverse

Una dei cambiamenti più grandi del modello Feat rispetto alle altre scarpe Nimbl è la chiusura. Al posto della chiusura classica con due rotori BOA è stata scelta una chiusura alternativa formata da un solo rotore posto nelle parte superiore.

«Questo è un esempio delle esigenze diverse dei corridori – continua Sara – alcuni degli atleti che corrono con i nostri prodotti preferiscono avere un rotore solo. La scelta è dovuta al fatto che il rotore posto nella parte inferiore del piede crea dei punti di pressioni che per qualcuno risultano scomodi».

La tomaia

Immaginiamo che un sistema di chiusura diverso abbia apportato anche delle differenze nel tipo di tomaia utilizzata.

«Esatto – riprende Sara -. La nostra tomaia è in microfibra, abbastanza spessa per gli standard, si parla di 1,1/1,2 millimetri. Il vero punto di forza della scarpa Feat è la rete con la quale è foderata, questo dettaglio ci permette di avere una maggiore rigidità senza però stringere il piede o forzarlo all’interno della scarpa. Anche nella parte del tallone, disegnato con una forma avvolge».

Il tallone è imbottito per evitare che il piede possa scalzare nelle fasi di spinta
Il tallone è imbottito per evitare che il piede possa scalzare nelle fasi di spinta

Il dettaglio della suola

«La suola è molto rigida – conclude – è un particolare importante per noi e per i nostri atleti. Per costruzione la suola deve dare sempre la massima resa sul pedale, per questo abbiamo scelto la “vaschetta”. Si tratta del tipo di forma data alla suola dove il carbonio sale esternamente avvolgendo il piede per evitare dispersioni della forza laterali. Feat è una scarpa incentrata sulla massimizzazione della spinta dalla gamba alla bici. Anche lo spessore della suola non è da trascurare, l’abbiamo scelta piuttosto sottile per avere una migliore sensibilità sul pedale».

Nimbl

Scott Gravel Tuned, le scarpe per affrontare l’offroad

21.03.2022
2 min
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Scott ha un’arma in più per il gravel e si chiama Tuned. Le scarpe progettate e ideate dalla casa svizzera sono un concentrato di prestazioni e comfort adatte per un utilizzo intenso, ma anche per lunghe distanze. I materiali utilizzati fanno di questa calzatura un prodotto performante e durevole grazie ai sistemi di chiusura BOA e compositi implementati. 

Connubio performante

Dedicate al gravel. Queste Scott sono una combinazione tra Mtb e strada, prendendo il meglio dalle due discipline. Leggere e durature garantiscono una buona presa durante le camminate, offerta dal battistrada adatto agli sterrati e dalla mescola della in gomma Sticki. Con il sistema di regolazione BOA, queste scarpe offrono comfort e una chiusura che si adatta a tutti i percorsi più o meno impegnativi off-road.

La suola è in gomma Sticki per un grip ottimale
La suola è in gomma Sticki per un grip ottimale

Specifiche e prezzo

Le Scott Gravel Tuned sfruttano materiali tecnici che elevano le scarpe ad una gamma performante per quanto riguarda il fuoristrada con ruote strette.

La suola è in Nylon / fibra di carbonio composita con un indice di rigidità di 8. La tomaia è in poliuretano sintetico Air mesh 3D. Il plantare è in ErgoLogic regolabile con soletta rimovibile. Le taglie disponibili vanno da 40 a 48. Il peso è di 320 grammi. Il tutto ad un prezzo consultabile sul sito di 195,90 euro.

Scott

Crono CR1, Rebellin ci racconta la scarpa dell’azienda veneta

23.02.2022
6 min
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La forma è quella filante e omogenea di una calzatura che integra perfettamente la talloniera, con pochi fronzoli e tanta sostanza. Pianta larga votata al massimo comfort e sezione posteriore più asciutta per aderire al piede. Una tomaia super morbida che collima con il doppio rotore Boa Li2, queste sono alcune delle caratteristiche della versione 2022 della Crono CR1, senza dimenticare la suola full carbon. I feedback sulla Crono CR1 ci arrivano da un utilizzatore d’eccezione, Davide Rebellin.

Il particolare intreccio del cavo e il posizionamento del Boa Li2 superiore
Il particolare intreccio del cavo e il posizionamento del Boa Li2 superiore

Rigidità e comfort: si può fare

La suola tutta in carbonio ha un’indice di rigidità pari a 10 nella scala Crono ed è dedicata alla fascia di calzature al top del listino. E’ una suola lineare, dal fronte verso il retro e viceversa. Non adotta delle curvature e arcuature particolari, dettaglio che le permette di adattarsi a tutte le tipologie di piede e a chi utilizza plantari personalizzati con un supporto pronunciato dell’arco plantare. Ha una sorta di asimmetria, grazie agli spessori differenziati tra la sezione centrale (più spessa) ed i bordi (più sottili). Ha degli inserti di protezione del carbonio, sulla punta e nel tallone. La zona deputata alla tacchetta ha tre fori con un’ampia asola di scarrellamento (quasi 1 centimetro! È tantissimo ed è un bel vantaggio). Inoltre è presente il punto di memoria per il fissaggio delle tacchette Look.

Tomaia davvero morbida

A tratti sembra impalpabile. Ha una morbidezza da primato e al tempo stesso non è cedevole. Nella sezione mediana e davanti è più sottile, mentre nella zona vicino al collo del piede è più imbottita. Questo non è un dettaglio a caso e collima con un concept di comfort generalizzato, nel quale rientra anche la chiusura Boa. Il sistema Boa non si sviluppa solo con i due rotori Li2, ma grazie ai cavi, alla loro disposizione e ai punti di ancoraggio. La disposizione prevede le diverse zone che “spalmano” le pressioni che si generano e permette alla stessa tomaia di offrire un fitting ottimale. La talloniera è nascosta ed è impercettibile. Nell’interno c’è una sorta di tessuto controtrama che evita lo stallonamento. Tutto il rivestimento interno ha spessori variabili.

Lo shape segue anche la forma della suola, più asciutta dietro e ampia davanti
Lo shape segue anche la forma della suola, più asciutta dietro e ampia davanti

Soletta di qualità top

E’ sviluppata sulla base delle Solestar. Crea un giusto supporto, evita la pronazione, senza essere “invadente”, ma è anche dissipante nei confronti delle micro-vibrazioni. Ha uno strato interno che ha l’obiettivo di bloccare e stabilizzare. Il comfort su tutto, perché la Crono CR1 2022 è una calzatura da ciclismo, di fascia alta, che è estremamente comoda e piacevole da indossare anche per molte ore consecutivamente. Nel complesso e nella varie fasi della pedalata non si dimostra mai troppo rigida (considerando la categoria top level), pur supportando al meglio le fasi di spinta maggiormente accentuate. Ad esempio quando ci si alza in piedi sui pedali e si tende a dare tanta pressione al centro e sulla punta.

I Boa sfruttano la tomaia e viceversa

Qui entrano in gioco anche il “sistema chiusura” e il design della parte superiore della scarpa. Il Boa inferiore e l’intreccio dei cavi bloccano e adeguano la tomaia, quello superiore trattiene il piede, ma senza fermare la caviglia e lasciando spazio di azione al muscolo Retinacolo.

Molto interessante la soluzione adottata da Crono per l’abbinamento tomaia/chiusura proprio in questo punto (vicino al collo del piede), dove è prevista la fascia di chiusura, ma la tomaia è scaricata nella zona a contatto con l’estremità corporea. La soluzione risulta utile perché evita l’accumulo di sudore e calore. Di seguito arricchiamo l’articolo con i feedback di Davide Rebellin.

Quanto tempo è necessario per adattarsi in modo corretto ad una calzatura da bici?

La scarpa deve rispecchiare le necessità del ciclista e proprio l’atleta deve sentirla sua. Fin dalle prime pedalate ci deve essere un buon feeling. La scarpa da ciclista è una di quelle cose dove non ci si dovrebbe mai adattare, perché si rischia di stare scomodi. La indossi e senti che è tua.

E’ stato così anche per la CR1?

Ho avuto subito un buon feeling con la CR1, perché è una scarpa comoda e capace di dare un grande sostegno. Sono cosciente del fatto che la scarpa è un equipaggiamento molto soggettivo da valutare e talvolta sono necessari degli accorgimenti altrettanto soggettivi.

Ad esempio il plantare?

Un buon plantare sì, certo, di sicuro è un esempio che calza a pennello, ma se è di buona qualità e davvero personalizzato. In questo casi può potenziare le capacità della calzatura e sfruttare meglio la forma del piede, senza avere fastidi.

Rebellin con la calzatura versione 2021
Rebellin con la calzatura versione 2021
E rispetto alle scarpe normali, come si sceglie la taglia?

La scarpa da bici non deve mai stringere e non picchiare in punta. Deve circolare bene il sangue. Le chiusure Boa sono un vantaggio anche nei termini delle microregolazioni e devono essere sfruttate al meglio anche in questo senso. Ci deve essere un margine di comodità e un giusto compromesso tra libertà del piede e aderenza.

Il lato interno e la talloniera integrata
Il lato interno e la talloniera integrata
Un segreto per sfruttare i rotori Boa al massimo delle potenzialità?

C’è da considerare come piace la scarpa, se più fasciante, oppure più lasca e non troppo stretta. I rotori permettono di personalizzare l’aderenza in ogni momento, anche in movimento e nelle varie fasi di gara. Ad esempio, a me piace provare le varie soluzioni in allenamento, tirando e stringendo per più volte. E’ un modo per capire la scarpa e il comportamento della tomaia. Per quanto mi riguarda preferisco la scarpa aderente e stretta verso il collo del piede, con una maggiore libertà verso la punta ed i lati.

Suola in carbonio piatta e neutra, oppure con arco plantare pronunciato?

La mia esperienza mi porta a dire che una suola come quella della Crono CR1, più neutra e senza un arco plantare pronunciato è migliore, perché permette di sfruttare meglio un plantare personalizzato e lascia una sorta di libertà maggiore in una zona sensibile.

Il profilo laterale della calzatura 2022
Il profilo laterale della calzatura 2022
Una qualità di questa calzatura che emerge su tutte le altre. Un tuo parere?

Sicuramente il comfort, non stringe ed è piuttosto leggera. E’ molto avvolgente ed elimina il rischio di mal di piedi anche quando i rotori sono tirati al massimo. Alla comodità aggiungo il grip della zona posteriore, perché la scarpa non scalza.