Assioma Pro RS, il valore aggiunto è il power meter stesso

13.08.2025
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Il test completo dei nuovi pedali Favero Assioma Pro RS, ovvero il nuovo misuratore di potenza road dell’azienda veneta. Dopo il lancio ufficiale del modello specifico per l’off-road Pro MX, eravamo in attesa dell’evoluzione del segmento strada e puntuale ecco il nuovo strumento.

Rispetto alla versione precedente tutto è cambiato e alla base ci sono proprio il successo e la qualità del Pro MX. Corpo sviluppato su base Shimano ed elettronica completamente integrata nell’asse del pedale. Tutto nascosto, protetto e con la qualità dell’elettronica Favero. Di seguito le nostre considerazioni.

Leggero, robusto e anche piuttosto rigido
Leggero, robusto e anche piuttosto rigido

Come sono fatti i nuovi PRO RS

I nuovi pedali Assioma sono disponibili nella sola versione a sgancio rapido con predisposizione Shimano e nella confezione è inclusa la tacchetta gialla (quella con una maggiore libertà angolare). RS-2 è il modello che porta in dote la rilevazione su entrambi i pedali (il Pro RS-1 ha invece il potenziometro soltanto nel pedale sinistro). Ha una batteria ricaricabile interna con una durata dichiarata a 60 ore per singola ricarica (durante il test siamo andati ben oltre, ndr) e la ricarica avviene tramite i pod posizionati all’esterno del perno. Il corpo del pedale è in fibra di carbonio, rinforzato con polimeri. La tensione è regolabile grazie ad una vite a brugola.

Interessante sottolineare che il fattore Q è uguale a quello dei pedali Shimano Ultegra standard (53 millimetri, 52 per Shimano Dura Ace) ed ha un’altezza ridotta a soli 10,5 millimetri. Significa che la tacchetta è vicinissima al perno, sinonimo di efficienza della pedalata, ulteriore precisione della rilevazione ed una maggiore immediatezza che potrebbe fare rima con rigidità. Gli Assioma Pro RS sono dotati di protocolli di trasmissione Ant+ e Bluetooth (quest’ultimo ben tre canali differenti, unico nel suo genere), associabili alla app Favero Assioma.

Quali dati? Cadenza e giroscopio, il sensore di cadenza, così come il bilanciamento gamba destra e sinistra. Ovviamente la rilevazione della potenza, la funzione di power phase, uniformità del gesto ed efficienza di coppia. Non secondaria la funzione che permette di quantificare il tempo pedalato in piedi e da seduti, più in generale tutte le metriche avanzate, compresa la valutazione del punto di spinta (PCO), le metriche avanzate che Assioma PRO RS permette di rilevare e che si differenziano dalle metriche standard che il potenziometro riesce a rilevare. La funzione PCO può essere utilizzata anche per valutare il corretto posizionamento della tacchetta alla suola della calzatura. Pro RS-2 è dotato di compensazione termica automatica. Assioma diventa anche uno strumento di precisione e di analisi.

In comune con Assioma Pro MX

Fra la versione road e quella off road ci sono dei punti di contatto. Pro MX può essere facilmente e logicamente considerato come il padre di questa generazione Assioma e ci sono degli elementi in comune. C’è il design modulare e la totale integrazione di elettronica ed estensimetri all’interno del perno. Quest’ultimo è facile da smontare e da pulire (la manutenzione è ridottissima).

La batteria è ricaricabile e lo sviluppo è stato eseguito sulla piattaforma Shimano. E’ stata mutuata la tecnologia IAV. E’ l’acronimo di Instantaneous Angular Velocity-based, significa che il power meter rileva la velocità angolare istantanea, non fa una stima, non fa la media. Precisione assoluta e tanta qualità.

Il nostro test

Il sistema guarnitura/pedali/power meter è un pacchetto che adotta una guarnitura standard e prevede il misuratore Assioma Pro RS ed è molto leggero. I due pedali Asssioma hanno lo stesso valore alla bilancia di una coppia di Ultegra, il vantaggio è dunque quello di avere tutto integrato nel perno. Nell’ottica di una valutazione complessiva, è un punto di partenza non banale e da considerare.

Per quanto concerne la rilevazione dei watt e la gestione del power meter? Ad oggi il test ha previsto oltre 80 ore (ma l’utilizzo prosegue incessante), qualche uscita con la pioggia battente (in questa estate un po’ matta) e oltre 20.000 metri di dislivello positivo. Purtroppo solo in rare situazioni siamo saliti oltre i 2.000 metri di quota, ma l’ascesa totale accumulata è già un buon metro di valutazione per quanto riguarda l’affidabilità legata al cambio di contesto ambientale.

Questo power meter subisce le condizioni dell’ambiente esterno? Assolutamente no. Mai una perdita di segnale, mai una deformazione dei dati, legati anche al fatto che abbiamo ripetuto alcuni percorsi diverse volte. Significa avere dati ripetibili e sovrapponibili, significa avere un riferimento costante e preciso. Inoltre, aspetto per nulla secondario, pur essendo un power meter nel pedale, mantiene un’equilibrio eccellente della rilevazione anche nelle simulazioni degli sprint e durante i cambi di ritmo. Il perno è ben protetto e schermato dagli agenti esterni.

I plus di Assioma Pro RS

Il valore aggiunto di questo componente e il power meter stesso, con la sua costruzione. La qualità di ogni singola rilevazione e delle metriche. L’equilibrio della rilevazione anche in fase di simulazione degli sprint. Una durata ottima della batteria/autonomia, che tra un intervallo e quello successivo ha superato le 70 ore, anche se è sempre bene considerare la variabile legata all’ambiente esterno. E’ da considerare la totale e perfetta integrazione di tutta l’elettronica, con la batteria (ricaricabile) che non ha filtri e/o barriere da superare (i misuratori con le batterie sostituibili ed esterne, di tanto in tanto mostrano delle distorsioni, perdite di segnale e funzionano al massimo delle potenzialità con batterie di ottima qualità).

E’ uno strumento versatile che può essere portato da una bici ad un’altra, senza problemi, senza l’obbligo di voli pindarici per effettuare la calibrazione ed il montaggio. Non è necessario effettuare la calibrazione ad ogni uscita, è sufficiente una volta dopo l’aver montato i pedali sulle pedivelle. C’è anche un risparmio di peso da non sottovalutare, non si parla di chilogrammi, ma di grammi che tolti dalla bicicletta nel suo complesso non fanno male. Assioma è un power meter tutto Made in Italy. Non in ultimo il prezzo, perché 705,16 euro di listino (portale Favero) non sono molti se consideriamo l’alta qualità di questo misuratore con doppia rilevazione, il tutto integrato in un pedale.

Cycling.Favero

La preparazione invernale passa anche dal power meter

09.11.2024
8 min
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La preparazione invernale si fa anche grazie al power meter. Il motore dell’atleta viene mantenuto sempre caldo, magari a regimi ridotti, ma comunque attivo. L’utilizzo del misuratore di potenza offre dei vantaggi anche in questo momento della stagione, quando sarà terminata la fase di off-season e si ricomincerà a lavorare, sia pure a ritmi blandi.

Perché usarlo anche nei periodi lontani dalle gare? Quali sono i vantaggi legati all’impiego del power meter durante la preparazione invernale? Perché è utile il proprio misuratore (quello usato anche su strada/gravel) durante gli allenamenti indoor? E’ possibile passare da una disciplina ad un’altra usando gli stessi riferimenti?

Che l’obiettivo sia la qualità o il semplice divertimento, il power meter è uno strumento moderno
Che l’obiettivo sia la qualità o il semplice divertimento, il power meter è uno strumento moderno

Qualità e prestazione

Il power meter è uno strumento per misurare il carico esterno. Semplifica l’allenamento specifico e lo rende qualitativamente migliore, tanto su strada, nel gravel e nella mtb. Usare un misuratore di potenza ci fa capire come sfruttare al meglio i nostri watt, la nostra potenza e come avviene l’erogazione dell’energia, ancor di più in una fase della stagione dove si può essere lontani dall’agonismo e da picchi di forma.

Per entrare al meglio possibile nel tema abbiamo chiesto un approfondimento al dottor Andrea Giorgi, medico del VF Group-Bardiani, profondo conoscitore dei protocolli più moderni di allenamento, che assiste nella preparazione atletica diversi atleti di alto livello.

Il dottor Andrea Giorgi dal 2023 è parte dello staff del team dei Reverberi
Il dottor Andrea Giorgi dal 2023 è parte dello staff del team dei Reverberi

Fra strada e off-road

«Due attività con molte differenze – inizia Giorgi – soprattutto se consideriamo gli allenamenti specifici. Ogni disciplina ha delle caratteristiche ben precise che, stimolate, permettono di migliorare le prestazioni. Su strada c’è una grande componente legata all’endurance, invece nella mtb, nel gravel e nel ciclocross le componenti maggiori saranno i cambi di ritmo ad elevate intensità e l’irregolarità dell’ambiente. A prescindere, risulta fondamentale costruire una base solida di resistenza sulla quale lavorare, anche in quelle discipline che in qualche modo si discostano dall’endurance. Il corretto utilizzo del misuratore ci permette di rispettare le zone di lavoro.

«Il power meter è utile anche per costruite le fondamenta – continua Giorgi – a patto che sia uno strumento di qualità e che permetta di avere dati ripetibili. Lavoro con Favero Assioma da diverso tempo, gli atleti del team lo utilizzano. Un misuratore, meglio se permette di leggere i dati su entrambi i lati, soprattutto in ambito off-road, permette di avere valori immediati, rispetto alla frequenza cardiaca che ha sempre un ritardo fisiologico. Il power meter è lo strumento migliore quando si fanno le ripetute, le famose 30/30, 20/40 e 40/20, ancor di più per chi pratica gravel, mtb e cx, perché le oscillazioni dovute all’ambiente circostante influiscono non poco. Più il dato è accurato e meglio è. Più il power meter è immune alle sollecitazioni e più i dati saranno completi e semplici da tradurre (nel caso specifico, Assioma Pro MX è dotato di IAV Power System che analizzano e non subisce le pedalate irregolari, ndr)».

Sistema di misurazione IAV?

Acronimo di Istantaneous Angular Velocity, velocità angolare instantanea. E’ alla base del sistema di misurazione Assioma. Consiste nella rilevazione della variazione, anche minima, della pedalata. Il gesto che viene espresso gode di variabili soggettive (legate all’atleta e come pedala), ma anche all’ambiente circostante (su strada e a maggior ragione nell’ambiente sterrato) e diventa fondamentale integrare tutte le variabili possibili nel calcolo della potenza. Il wattaggio che vediamo sullo schermo, il suo calcolo, è il risultato della forza moltiplicata per la velocità angolare, due grandezze che quando si pedala variano in continuazione.

Assioma Pro MX utilizza il valore istantaneo della velocità angolare (non la media), aspetto tecnico che contribuisce ad azzerare gli errori, quando si tende a pedalare a stantuffo e/o in modo irregolare (ad esempio anche quando si è in fuorisella), quando si è stanchi, quando si pedala indoor e in caso di utilizzo delle corone ovali.

Perché Assioma Pro MX

Assioma Pro MX è un vero e proprio strumento di lavoro (adatto a tutti, perché è un pedale SPD a tutti gli effetti che integra un misuratore di potenza estremamente preciso). E’ sviluppato e prodotto per essere tanto affidabile, quanto robusto ed in grado di fornire una ripetibilità dei dati come pochi altri, soprattutto se consideriamo l’ambiente off-road con tutte le sue complicanze.

E’ pensato per durare nel tempo, grazie ad un corpo del pedale super robusto (la zona di aggancio della tacchetta è il lega di cromo-molibdeno con una durezza di 800HV, la maggiore in ambito pedali SPD), sostanzioso e compatibile, dove non è presente nessun componente elettronico. Infatti, tutto quello che riguarda la rilevazione dei dati è nascosto nel perno, ben protetta. E’ il power meter più leggero sul mercato.

Ai fini di un buon risultato il power meter è fondamentale anche nel gravel
Ai fini di un buon risultato il power meter è fondamentale anche nel gravel

I watt anche d’inverno?

«L’allenamento non è una scienza perfetta – dice Giorgi – è in costante evoluzione, così come gli strumenti creati per allenarsi. Un esempio: studi recenti hanno dimostrato che nei momenti considerati di off-season, delle ripetute di Vo2Max fatte secondo un protocollo specifico e due volte a settimana, aiutano l’atleta a mantenere un alto grado di efficienza e agevolano nel momento della ripresa vera e propria. L’atleta sarà meno affaticato e il suo fisico sarà meno stressato in vista della nuova stagione.

«Qualche stagione fa era impensabile un approccio del genere. Il power meter è indispensabile, va considerato il fulcro del training moderno. Grazie al power meter – conclude Giorgi – si entra sempre più nel dettaglio della pedalata, quanta forza viene impressa dall’atleta ed in che modo pedala. Si cerca di analizzare il gesto e migliorarlo dove è possibile per renderlo ancora più efficiente. Ci sono delle funzioni particolarmente utili a noi preparatori e non solo: la power phase, l’efficienza di coppia, l’uniformità della pedalata, funzioni ancor più utili se usate nel modo corretto durante le fasi lontano dalle competizioni».

Gesto corretto, performance migliore

In passato, quando non esistevano i power meter o presentavano dei limiti (legati anche ai device), la qualità del gesto era stimata o presunta. Si andava per sensazioni soggettive ed esperienza: non che fosse errato farlo, ma c’era ben poco di scientifico. Ora è possibile analizzare la pedalata, quantificarla e migliorarla grazie ad una serie di funzionalità alle quali si ha accesso tramite il power meter.

La funzione di bilanciamento tra arto destro e sinistro è visibile con Assioma Pro MX-2, ovvero il power meter con la rilevazione su entrambi i pedali. La Power Phase, citata dal Dottor Giorgi, cioè quanta forza forza viene espressa durante ogni singola rivoluzione e come, magari abbinandola a PCO (platform center off-set) ci fa capire le zone di spinta del pedale (funzione molto utile anche per posizionare le tacchette nel modo più corretto ed in base alle soggettività di spinta). Più la pedalata sarà uniforme, migliore sarà la qualità della prestazione, con una efficienza maggiorata e una stanchezza che arriverà più in la nel tempo.

Quali parametri considerare

«Nell’ottica della qualità e del miglioramento – spiega Giorgi – nulla deve essere escluso. Ritengo l’efficienza della pedalata, il valore di Vo2Max e la capacità di sostenerlo nel tempo, i tre parametri da mettere ai primi tre posti. Si guarda sempre più alla prestazione vera e propria. Si dà il giusto peso alla fisiologia. Per concludere è d’obbligo citare anche il ruolo che ricoprono oggi gli smart trainer, nell’ottica di una preparazione invernale di qualità.

«E’ consigliabile – conclude Giorgi – usare il medesimo strumento che verrà utilizzato anche all’esterno. Quando ci si allena al chiuso cambia leggermente la biomeccanica e la dinamica della pedalata ed il corridore non è influenzato da elementi esterni. Avere una sorta di punto fisso sul quale fare lavori di qualità, di alta intensità e intervallati, porta vantaggi non secondari».

La app Favero è di facile accesso
La app Favero è di facile accesso

In conclusione

Il power meter è cambiato molto nel corso dell’ultimo decennio. Da strumento esclusivo e con dei limiti evidenti, il misuratore è diventato un accessorio alla portata di molti, versatile, facile da usare ed interpretare, adatto all’impiego in diverse discipline (Assioma Pro MX è specifico per l’off-road, quindi gravel, ciclocross ed mtb xco, xcm).

Prima di tutto però, è lo strumento che permette di fare diversi passi in avanti quando si tratta di dare più qualità, specificità al training, nell’ottica del miglioramento e dell’analisi.

Favero Electronics

Usare il power meter anche nel gravel? Alcuni consigli utili

03.09.2024
7 min
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Utilizzare un power meter di buona qualità, affidabile, robusto e con dati ripetibili anche in ambito gravel non è da contestualizzare nel solo agonismo. Gli aspetti ed i fattori da considerare sono diversi.

Un misuratore di potenza ci aiuta a gestire lo sforzo e la fatica (non è dedicato esclusivamente a chi sviluppa fiumi di watt). I numeri possono essere divertenti e proprio l’utilizzo dello stesso power meter può assumere contorni divertenti. Ci mette alla prova con noi stessi, uno stimolo ulteriore a migliorare (o confrontare) le performances soggettive. Il power meter è uno strumento moderno che è entrato a fare parte della dotazione base del ciclista, anche in ambito off-road e nel gravel.

Power meter nel pedale, facile e adatto a più tipologie di bici
Power meter nel pedale, facile e adatto a più tipologie di bici

Power meter e gravel stanno bene insieme

Il misuratore di potenza è parte di un ecosistema. Device gps ed eventuale piattaforma di analisi dei numeri, fascia di rilevazione cardiaca e power meter, ma anche quei terminali che analizzano le nostre ore di riposo e di sonno. Pensandoci bene è proprio il misuratore di potenza ad essere al centro di tutto questo. La percezione di un eventuale miglioramento dello stato di forma, oppure di un calo lo percepiamo quando affrontiamo uno sforzo attraverso la lettura dei dati che compaiono sullo schermo del computerino. I watt.

Il power meter è uno strumento di carico esterno che non mente (quando è ben fatto, i suoi dati sono sovrapponibili e ripetibili), che non lascia spazio al nostro stato emotivo, oppure alle variabili legate ad alimentazione, caldo etc. I freddi numeri sono il primo riferimento ed il più facile da interpretare.

I canoni giusti per la gravel

Robustezza e costruzione eseguita con materiali di primissima qualità. Rispetto alla categoria strada un misuratore di potenza utilizzato sullo sterrato è soggetto ad una maggiore usura, colpi proibiti che arrivano da oggetti esterni, polvere, fango, umidità e acqua. Deve resistere a shock continui.

Ripetibilità dei dati e rilevazione ad hoc. Quando si affrontano dei lavori specifici sulla bicicletta è fondamentale avere un sistema di qualità eccellente per quantificare, analizzare e costruire le successive tabelle di allenamento. E’ ovvio che il prodotto deve essere costruito a regola d’arte ed il wattaggio non deve essere stimato.

Come in altre occasioni prendiamo ad esempio i pedali Assioma Pro MX con power meter integrato nel perno. Significa uno strumento di lavoro che protegge le parti delicate e più sensibili (tutte le componenti elettroniche, gli estensimetri e le batterie ricaricabili), costruito da un’azienda, Favero Electronics che è leader della categoria.

Calibrazione con il device? Solo al primo montaggio o quando si sposta da una bici ad un’altra
Calibrazione con il device? Solo al primo montaggio o quando si sposta da una bici ad un’altra

Semplicità di utilizzo

Un misuratore di potenza che si indirizza alla categoria gravel/off-road deve essere facile da utilizzare e semplice da montare sulla bicicletta. Quale soluzione migliore se non un pedale e si può portare da una pedivella ad un’altra, da una bici gravel ad una mtb, da una ciclocross ad una e-mtb (anche sulla bici da strada) senza limiti di montaggio?

E poi, Assioma Pro MX è dotato della funzione di calibrazione automatica (zero off-set). E’ un algoritmo sofisticato che considera i vari aspetti nel tempo ed esegue in autonomia calibrazioni periodiche del power meter. La calibrazione manuale è necessaria dopo la prima installazione, oppure ogni volta che si spostano i pedali da una bici ad un’altra.

Facilità di pulizia e manutenzione

In generale un power meter ben fatto come Assioma Pro MX non richiede manutenzione, è stato disegnato e sviluppato anche in quest’ottica. E’ giusto considerare che l’utilizzo off-road è severo e lo strumento è soggetto alle incurie di utilizzo e dell’ambiente. Un altro segreto di questo pedale è l’estrema facilità in caso di intervento e smontaggio, non bisogna essere un meccanico professionista.

Due attrezzi ed un pedale. Una piattaforma di aggancio compatibile SPD con le molle dalla tensione regolabile. Un perno che è un blocco unico e due viti di chiusura con sede a brugola. Tutto qui, non serve altro se non un po’ di buon senso e un velo di grasso lubrificante. Non in ultimo una batteria ricaricabile con buona autonomia. Soprattutto nell’ambito dello sterrato una batteria ricaricabile e ben protetta è più affidabile (rispetto ad una usa e getta).

Senza limiti di montaggio per le pedivelle
Senza limiti di montaggio per le pedivelle

Compatibilità

Assioma Pro MX di Favero Electronics è dotato di Bluetooth e Ant+. Il primo è dedicato alla app Favero Favero Assioma e permette anche l’associazione ad app di terze parti, ad esempio quelle social cycling (Zwift e Rouvy solo per fare due esempi). Ant+ è dedicato all’associazione con i computerini e smart watch presenti in commercio che portano in dote questo stesso protocollo.

I valori aggiunti

Un power meter non deve essere troppo costoso, o per lo meno deve avere la giusta proporzione tra la qualità complessiva ed il valore in euro. Nel caso di Assioma Pro MX il valore aggiunto è lo sbilanciamento verso la qualità.

Oltre ai materiali che contribuiscono alla longevità dei pedali, ci sono una serie di finestre che allargano la qualità dei dati. Ad esempio l’RP, acronimo di rider position, che fa vedere quanto tempo è passato in piedi sui pedali e seduti. Oppure la PP (power phase) che ci aiuta ad analizzare per intero la nostra pedalata, arrivando a capire dove è possibile migliorare il gesto. O ancora la PCO (platform center offset) che può aiutare noi ed eventualmente anche un biomeccanico a posizionare correttamente le tacchette e sfruttare maggiormente il piatto di battuta del pedale.

Nel gravel race è uno strumento fondamentale
Nel gravel race è uno strumento fondamentale

In conclusione

Il power meter è stato e lo è tutt’ora una sorta di gamechanger che contribuisce a vedere il ciclismo con diverse ottiche, dalla più agonistica ed esasperata, fino ad arrivare a chi utilizza lo strumento semplicemente per diletto e per rimanere al pari con la modernità. Il misuratore non è il giusto o lo sbagliato. Arricchisce e completa la dotazione di chiunque ha ambizioni di miglioramento, ma non per forza affronta gare e competizioni.

E’ uno strumento sviluppato per chi si vuole allenare meglio sotto il profilo qualitativo o semplicemente vuole tenere sotto controllo le uscite in bici con l’ausilio dei numeri. Il gravel non è esente da questa chiave di lettura, anzi. Per natura e considerando l’ampio delta di utenza, proprio il gravel è stato complice nel totale sdoganamento dei power meter specifici per l’off-road.

Cycling.Favero

Power Phase: la perla di Assioma secondo Tonelli

01.06.2024
6 min
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NAPOLI – Il giorno di riposo al Giro d’Italia diventa un’occasione per curiosare tra i team alla ricerca di spunti tecnici. E una di queste occasioni ce l’ha offerta la VF Group-Bardiani, squadra che tra i suoi partner tecnici vede Assioma, brand fornitore dei pedali. Ricordiamo che Assioma ha due modelli per la strada: Assioma DUO, con misuratore di potenza doppio, e Assioma UNO, con misuratore di potenza singolo. Il team emiliano utilizza il modello Assioma DUO.

Tra i suoi utilizzatori più sensibili c’è Alessandro Tonelli, esperto del gruppo dei Reverberi. Tonelli è atleta sempre informato e con i pedali non è stato da meno.

Intanto, curiosità, arriviamo proprio quando i meccanici stanno facendo un check delle bici e stanno smontando i pedali. Martin Marcellusi per esempio era scivolato proprio il giorno prima. I tecnici ci hanno mostrato come venga cambiato il corpo pedale.

«Gli Assioma Duo – spiegano i meccanici della VF Group – hanno bisogno davvero di pochissima manutenzione. Per quanto riguarda la parte meccanica, ci pensiamo noi. Se invece serve un intervento per quella elettronica si mandano in direttamente in assistenza Assioma. Ma capita davvero rarissimamente».

Alessandro Tonelli, in azione sulle strade del Giro d’Italia
Alessandro Tonelli, in azione sulle strade del Giro d’Italia
Alessandro, da quanto tempo usi questi pedali?

Dal 2016 quando erano ancora bePro, ora sono Assioma Duo e sono appunto i pedali che stiamo utilizzando in squadra. Abbiamo collaborato, già da diverso tempo, con l’azienda ai fini di migliorare questo prodotto, un pedale ottimo per qualità e direi anche per prezzo.

In effetti la qualità è molto elevata. Il tuo compagno Zoccarato ne esaltava la precisione e anche la facilità di utilizzo…

In effetti sono molto facili da utilizzare perché basta montarli sulla bicicletta e, fatta la calibrazione, si possono utilizzare immediatamente. La comodità di questi pedali è che avendo i rilevatori sia a destra che a sinistra si può vedere la differenza tra la pedalata tra i due arti: è il bilanciamento, appunto sia a destra che a sinistra.

E del corpo pedale cosa ci dici?

Questo pedale, pur essendo basato su standard Look, lavora con una base allargata rispetto a quella classica per gli attacchi Keo. E se ne sentono i benefici in fase di spinta, ma anche in discesa. Se faccio una curva sulla destra, la tecnica è quella di caricare il peso totalmente sul piede sinistro (e viceversa chiaramente, ndr): quindi maggiore è la base d’appoggio maggiore è la spinta. Pertanto si riesce a fare una curva perfetta.

Assioma Duo, i pedali utilizzati dagli atleti della VF Group-Bardiani
Assioma Duo, i pedali utilizzati dagli atleti della VF Group-Bardiani
Parliamo del rilevatore di potenza. Quanto dura la batteria?

Con questi Assioma Duo, a casa, li carico ogni 9-10 giorni, ma sono io che voglio averli sempre ben carichi. Sinceramente non li ho mai fatti scaricare del tutto, ma suppongo possano arrivare alle due settimane consecutive senza problemi. Calcolate che faccio dalle 22 alle 26 ore di allenamento settimanale. Quindi hanno un’autonomia di almeno 50 ore. 

Prima, Alessandro, hai accennato alla rilevazione destra-sinistra. Quanto ti è utile realmente questa opzione? E ancora: può darti delle informazioni sulla necessità di lavorare di più con un arto anziché con l’altro anche in palestra?

E’ molto utile, specie per me. La mia pedalata infatti è molto differente tra arto destro e sinistro ed è così dall’incidente che ho avuto nel 2019. Ho questo scompenso, il mio corpo si è adattato. Se faccio un lavoro da una intensità media in su, ho una percentuale di spinta pari: 50-50. Ma se devo fare la passeggiatina ho una differenza abbastanza marcata: 47-53.

Non è poco…

Infatti in palestra, soprattutto in inverno, ricorro parecchio agli esercizi monopodalici: pressa, squat, squat bulgaro. Pertanto gli Assioma Duo mi sono molto utili da questo punto di vista. E c’è un altro aspetto per me importantissimo.

I meccanici, dopo aver preso un paio di pedali di scorta (si nota la fascetta che li tiene uniti) ci mostrano il collegamento magnetico per la ricarica
I meccanici, dopo aver preso un paio di pedali di scorta (si nota la fascetta che li tiene uniti) ci mostrano il collegamento magnetico per la ricarica
Quale?

Quasi tutti i potenziometri rilevano solo la spinta e non la trazione, gli Assioma Duo invece fanno un’analisi completa, sia del bilanciamento che della “power phase”. Il bilanciamento, visibile solo con Assioma DUO, permette di osservare come cambia il rapporto tra gamba dominante e gamba debole in relazione alle diverse condizioni di corsa e di forma fisica. I dati di bilanciamento di potenza SX/DX permettono di osservare come cambia il rapporto gamba dominante/gamba debole in relazione alle diverse condizioni di corsa e di forma fisica. Questi dati si rivelano utili per correggere eventuali scompensi tra gambe.

Interessante, vai avanti…

Si vedono i due cerchi come se fossero due orologi: uno a destra, uno a sinistra. In questi due cerchi si vede dove inizia e dove finisce la tua spinta. Io ad esempio sulla parte destra ho un angolo di power phase che inizia dopo e finisce dopo rispetto alla sinistra perché questo, come dicevo, c’è un deficit in spinta. Però la compenso in trazione con la destra.

E’ un po’ come se riducessi il tempo morto?

Esatto, è davvero utile. Durante il Giro ho avuto una contrattura: ebbene con gli Assioma Duo vai a analizzare anche queste cose.

Curiosità, se cambi posizione della sella per esempio, cambia anche la “power phase”? 

Sì, cambia totalmente. Per esempio tra crono e strada ho due angoli di fase differenti. Ma è normale perché sulla bici da crono sono molto più avanzato.

La power phase
Una schermata in cui si può visionare la power phase
E inizia prima l’angolo di spinta?

Sì, perché praticamente spingi molto di più con il quadricipite e “tiri” meno con il bicipite femorale. Quindi l’angolo di spinta è più alto e finisce prima.

Insomma Assioma è utile anche per verificare l’efficienza della posizione, se si alza o abbassa la sella, se la si arretra o avanza…

Esatto. E un’altra cosa in più è che Assioma lavora molto sul momento angolare reale e non medio, lo IAV, in modo d’avere una precisione molto più alta del wattaggio rilevato. Lo IAV Power System (Instantaneous Angular Velocity-based Power calculation) calcola la potenza basandosi sulla velocità angolare istantanea.

E invece la Power Phase?

La Power Phase, o fase di spinta o di potenza, indica il segmento di un giro di pedalata in cui viene prodotta una coppia positiva, ovvero oltre il 90 per cento della forza propulsiva che spinge in avanti la bici. Questa permette di vedere la fase di spinta e di trazione e consente di lavorare per avere una pedalata quanto più rotonda possibile.

Sul computerino i dati di output arrivano in modo tradizionale?

E’ il pedale sinistro che riceve e trasmette tutto. Abbiamo due sensori, uno a destra e uno a sinistra. Però “l’antenna” è una: il pedale destro trasmette al pedale sinistro e questo al computerino.

La preparazione, la potenza e la precisione di Zoccarato

09.05.2024
5 min
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«Oggi è impossibile pensare di allenarsi senza il potenziometro». Samuele Zoccarato non fa troppi giri di parole quando parliamo di allenamento moderno. Il professionista della VF Group-Bardiani nonché ex campione nazionale gravel, va dritto al sodo, come sua abitudine del resto.

Zoccarato è meticoloso e nella sua preparazione ricerca sempre il dettaglio. E’ attento sia agli aspetti del programma vero e proprio da seguire, che a quelli tecnici degli strumenti. Aspetto, quest’ultimo, che vale tanto per gli allenamenti su strada, quanto nel fuoristrada. In entrambi gli ambiti il corridore veneto utilizza il misuratore di potenza Assioma: modello Duo su strada, Pro MX in fuoristrada. Ma del resto non potrebbe essere così per chi, oltre ad amare l’asfalto, non rinuncia agli sterrati del gravel.

I pedali Assioma PRO MX rilevano la potenza: un dato che anche nel fuoristrada è ormai imprescindibile
I pedali Assioma PRO MX rilevano la potenza: un dato che anche nel fuoristrada è ormai imprescindibile

Potenza imprescindibile

«Io – spiega – sono già cresciuto con il potenziometro, quindi con la potenza come riferimento, e neanche saprei fare un vero paragone con il passato. Anche cambiando allenatore (come è accaduto quest’anno, ndr) il potenziometro resta indispensabile. Non ci ho visto grandi differenze, quel che cambia sono i programmi ma l’utilizzo del parametro dei watt resta lo stesso».

Il corridore della VF Group-Bardiani insiste sul fatto che avere sotto controllo, o meglio basare l’allenamento su dati certi e puri quali i watt, è fondamentale. Il cardiofrequenzimetro per esempio non ti dà certe risposte assolute. Magari sei stanco, ma stai bene lo stesso. I watt invece non mentono. E questo è importante anche per l’atleta stesso che impara a conoscersi e a gestirsi. E alla fine assume sicurezze.

L’importante poi però è non andare oltre e diventare succubi dello strumento. Ma in tal senso conta l’esperienza.

«Un aspetto molto importante per me – spiega Zoccarato – è che col potenziometro puoi davvero stabilire il tuo livello di preparazione, il tuo stato di forma e di conseguenza valutare quanto migliori».

Samuele Zoccarato ha conquistato il titolo italiano gravel nel 2022
Samuele Zoccarato ha conquistato il titolo italiano gravel nel 2022

Più base aerobica

Già questo inverno Zoccarato ci aveva illustrato a grandi linee il suo allenamento. Non c’era una settimana tipo, ma un continuo alternarsi di triplette intervallate da un giorno o due di riposo.

«Da quest’anno soprattutto – prosegue Samuele – ho implementato molto il lavoro in quella che è la Z2 (cioè la base aerobica un po’ più spinta, ndr). E’ in questa fascia d’intensità che passo la maggior parte delle mie ore di allenamento. Questo fa sì che non vada mai troppo piano e infatti torno a casa sempre con delle belle medie orarie e anche dei bei wattaggi medi».

Non solo, ma Zoccarato, ora seguito dal dottor Andrea Giorgi, preparatore in seno al team, lavora  molto anche a cavallo di due zone: è il cosiddetto “swift spot”.

«Insistere fra Z3 e Z4 è un modo per lavorare vicino alla soglia, ma senza poi spendere troppo. Con l’avanzare della stagione sono aumentati anche i richiami in Z5 e Z6, ma poi tanti di questi volumi si fanno in gara».

In particolare nelle prime gare, sia della stagione che quelle dopo un ritiro in altura, servono per completare il lavoro. Trovare la brillantezza necessaria. Il che vuol dire raggiungere le zone massimali o sub-massimali come appunto la Z5 e la Z6 senza però doversi distruggere. 

«A parte alcuni richiami in Z5 – dice – quest’anno non avevo mai toccato i massimali in allenamento alla vigilia delle gare di inizio stagione. Ma questi aspetti sono oggi così precisi proprio perché c’è il potenziometro, che ci consente di individuare intensità di lavoro precise».

I Pedali Pro MX sono ideali per il gravel e la mtb, tanto da essere stati utlizzati persino nella tremenda Cape Epic
I pedali PRO Mx sono progettati e realizzati in ottica fuoristrada

Lo strumento conta

Insomma, preparazioni così strutturate e precise sono divenute possibili grazie al controllo della potenza. Ma per farlo anche gli strumenti devono essere precisi e ben tarati, affinché le variazioni siano coerenti e da queste si possa tenere conto dell’alimentazione, altro cardine che si è sviluppato tantisismo con l’utilizzo della potenza in allenamento.

Lo scorso inverno, lo stesso Zoccarato ci aveva detto che: «Fare dei lavori specifici dopo tante ore ti aiuta a conoscere il tuo fisico, specie nelle ore finali quando sei stanco, quando calano gli zuccheri. Riesci anche a capire come gestire gli integratori e la nutrizione. Capisci come migliorare nell’ultima ora».

«Ebbene, in generale mi regolo molto sulle calorie bruciate e queste vanno di pari passo con i watt espressi o comunque con le intensità prodotte».

«In tal senso – spiega Zoccarato – mi trovo molto bene con i nuovi pedali del team. Non hanno bisogno di calibrazione e la batteria dura davvero tanto. Inoltre hanno una base di appoggio molto larga e questo permette sia la miglior trasmissione della potenza, sia la sua lettura più precisa. Questo aspetto l’ho avvertito subito. Ho grande senso di stabilità, nonostante già usassi gli agganci fissi e non quelli che lasciano un po’ di gioco».

Qualche dato tecnico

La linea offroad Assioma Pro Mx (sia 1 che 2) è all’avanguardia e rivoluzionaria. Innanzi tutto si può avere il misuratore sia su un pedale che (MX-1) che su entrambi (Mx-2), per una precisone pressoché assoluta.

L’installazione del pedale è estremamente semplice: basta avvitarlo alla pedivella e il gioco è fatto. Grazie all’integrazione sia di Bluetooth che ANT+, gli Mx sono compatibili con la maggior parte dei ciclocomputer presenti sul mercato.

Il fulcro di questi pedali è nel suo perno. Un perno ad altissima tecnologia: qui ci sono i sensori e tutti i componenti elettronici compresa la batteria ricaricabile integrata (oltre 60 ore di attività). Tutto chiuso, tutto cablato a tutto vantaggio della resistenza nel tempo e all’ingresso dello sporco o dell’umidità. La ricarica infatti avviene tramite un sistema magnetico.

«Grazie allo speciale IAV (Instantaneous Angular Velocity-based) Power System – dicono le indicazioni della casa – le misurazioni di Assioma tengono in conto delle pedalate irregolari (come per esempio sprint, salite, utilizzo di corone ovalizzate) garantendo così un’accuratezza della rilevazione della potenza pari a ±1% in qualsiasi situazione».

Il power meter Assioma sulla bici d’oro di Anna Kiesenhofer

20.08.2022
4 min
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Avete mai sentito parlare di Assioma? Noi sì, già da qualche anno e per i meriti ottenuti da questi specifici misuratori di potenza prodotti da Favero Electronics: tutti italiani e caratterizzati da più di un particolare estremamente innovativo

Qualche caratteristica? Intanto la rilevazione, che avviene direttamente dal pedale. La leggerezza (appena 150 grammi). Sono installabili in pochi secondi, sono compatibili sia Bluetooth che ANT+, ed hanno un sistema di calibrazione automatica. Sono impermeabili (per davvero!), essendo il corpo pedale completamente privo di elettronica in quanto racchiusa in un blocco di resina bicomponente. Sempre in tema di compatibilità, possono essere utilizzati sia con tacchette Shimano che Look Keo. E poi la specialità della casa… Molti power meter calcolano difatti la potenza usando la velocità angolare media per rotazione, invece della reale velocità angolare instantanea. Questo aspetto potrebbe introdurre un errore addizionale fino al 4.5% rispetto all’accuratezza dichiarata.
Assioma, invece, grazie al proprio ed esclusivo sistema IAV Power, ed al giroscopio integrato, è in grado di garantire la stessa accuratezza del ±1% con qualsiasi tipo di pedalata: anche con le corone ovali…

Sul podio olimpico di Tokyo, Anna Kiesenhofer davanti a Van Vleuten e Longo Borghini
Sul podio olimpico di Tokyo, Anna Kiesenhofer davanti a Van Vleuten e Longo Borghini

Una garanzia… olimpica

Un’importante testimonianza circa la qualità e l’affidabilità del “power meter” Assioma di Favero Electonics l’abbiamo letteralmente scovata nell’interessante blog – del quale riproponiamo qualche breve passaggio – che la stessa azienda trevigiana propone attraverso il proprio spazio ufficiale sul web. Ci ha difatti molto incuriosito una intervista che lo staff del marketing e della comunicazione di Favero ha realizzato assieme ad Anna Kiesenhofer, l’atleta austriaca che alle olimpiadi di Tokyo 2020 ha vinto inaspettatamente l’oro nella prova in linea. Anna come è ben noto è una matematica, oltre ad essere una utente Assioma di lunga data. E proprio l’approccio di una matematica, sia nella carriera lavorativa quanto in quella ciclistica/agonistica, rende la Kiesenhofer un riferimento importante per poter analizzare ciascun dato e ogni singola variabile, perfezionando i più piccoli dettagli utili al raggiungimento dei propri obiettivi.

«Premetto – ha subito puntualizzato la Kiesenhofer – che si, ho usato Assioma il giorno in cui ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020… Quando ho iniziato ad allenarmi con la potenza? Era il 2014, ed ero solamente una ciclista amatoriale. Il motivo per cui ho iniziato è che come matematico volevo avere dati precisi per strutturare e analizzare la mia formazione e i miei progressi. Voglio dire, se non hai numeri, come fai a vedere se stai migliorando o no?».

Eccoli i power meter che la campionessa olimpica monterà sulla sua bicicletta dorata
Eccoli i power meter che la campionessa olimpica monterà sulla sua bicicletta dorata
Perché suggeriresti di allenarti con un misuratore di potenza?

In realtà esistono più ragioni. E’ un modo oggettivo per misurare l’intensità dell’allenamento, e penso che sia anche fondamentale quando si gareggia: si evita di partire troppo forte oppure troppo… facili. Inoltre, se stai seguendo uno specifico piano di allenamento, come fai a sapere se tutto sta funzionando? È fondamentale avere i numeri.

Ti sei allenata con Assioma prima di vincere la medaglia d’oro: perché hai scelto questo specifico brand?

Avevo bisogno di qualcosa di facile da usare. Facile da installare e facile da spostare su più biciclette. Considerazioni pratiche, è vero, ma cercavo anche e soprattutto un misuratore di potenza affidabile. Avevo degli amici che lo avevano già testato e me lo hanno caldamente consigliato.

In che modo Assioma ti aiuta nella tua attività ciclistica quotidiana?

Pianifico il mio allenamento in anticipo, con i numeri, e mi pongo degli obiettivi. Poi lo analizzo alla fine della sessione. Ho centrato il bersaglio? Come mi sono sentita? Sono migliorata? Anche i numeri sono motivanti. Se hai degli obiettivi specifici in termini di numeri senti di volerli raggiungere. Il tuo corpo non è una macchina, però, se non raggiungi i numeri… va bene lo stesso. Oggi non è il giorno, ma domani potrebbe esserlo.

Favero Electronics collabora con la squadra femminile UAE team ADQ
Favero Electronics collabora con la squadra femminile UAE team ADQ
Quali sono i dati più importanti per te?

Per l’allenamento sicuramente i numeri relativi alla potenza. Mi danno subito un feedback sulla mia performance. Quando faccio sforzi duri, l’equilibrio della pedalata gioca un ruolo particolarmente importante perché così so di avere una certa asimmetria nelle gambe e cerco di compensarla.

Cosa preferisci di Assioma?

Ci sono diverse caratteristiche che mi piacciono molto, è difficile scegliere. Come detto è facile da installare e scambiare tra le bici. Per l’analisi del bilanciamento della pedalata che rappresenta un vantaggio rispetto ai misuratori di potenza tradizionali. Infine, anche il prezzo è un punto di forza.

Favero

Favero Electronics rilancia con gli Assioma Duo-Shi

02.08.2021
3 min
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Si chiama Assioma Duo-Shi ed è l’ultima novità tecnica nata in casa Favero Electronics. Questa specifica versione del noto misuratore di potenza Made in Italy Assioma è stata specificamente progettata a beneficio di tutti coloro che montano pedali Shimano ed offre la possibilità di poter continuare a svolgere la propria attività in bici con i propri corpi pedale Shimano senza dover rinunciare alla preziosa affidabilità e all’indispensabile precisione tipica dei pedali Assioma.

Compatibile Shimano…

Tra le principali caratteristiche tecniche del “power meter” Assioma Duo-Shi spicca la misurazione della potenza in tempo reale, che Assioma ha curato al punto di non risultare affetta da errori dovuti a pedalate irregolari magari in contesti di sprint improvvisi oppure in frangenti in cui ad esempio si montano delle corone ovali (compatibili con pedali Assioma). E questo avviene anche perché i pedali sono in grado di rilevare l’effettiva velocità angolare istantanea della pedalata. Le misurazioni di cui abbiamo appena parlato si basano su dati reali che vengono estrapolati sia sul lato destro che su quello sinistro del pedale. Questo aspetto permette non solo di osservare ed effettivamente misurare con meticolosità la potenza totale, ma anche di registrare il bilanciamento, l’efficienza di coppia e l’uniformità della pedalata, fornendo così preziose informazioni relative alla performance generale a chi utilizza il dispositivo. Per rendere poi l’estrapolazione dei dati ancora più interessante.

Offrono una precisione e un’affidabilità veramente notevoli
Offrono una precisione e un’affidabilità veramente notevoli

Punti di riferimento

Assioma Duo-Shi dispone delle metriche avanzate IAV Cycling Dynamics: IAV Power Phase e IAV Rider Position. Queste metriche, in associazione ai dati di potenza rilevati, consentono di analizzare più precisamente la tecnica della pedalata. Ma non finisce qui, le stesse permettono inoltre di studiare come la biomeccanica del ciclista contribuisca alla propria performance.

Dati estrapolabili

Neanche le condizioni metereologiche più estreme sono in grado di impensierire il rilevatore Assioma Duo-Shi. Vi basti sapere che questi ultimi sono forniti di una speciale tecnologia – denominata Automatic Temperature Compensation – in grado di ottimizzare l’affidabilità e la coerenza delle misurazioni della potenza in un “range” di temperatura che rientri tra i 10 e i 60 gradi. Questo “lavoro” è possibile anche grazie al blocco di resina bicomponente previsto a protezione del sensore del misuratore di potenza: una protezione importante ed al tempo stesso necessaria in grado di garantire una ottimale resistenza agli urti ed una totale impermeabilità (certificato di impermeabilità IP67).

Possono essere utilizzati con pedali Shimano
Possono essere utilizzati con pedali Shimano

Batteria e sistema operativo

La batteria al litio dell’Assioma Duo-Shi è ricaricabile ed offre una durata di circa 50 ore. Ricordiamo poi che Assioma dispone delle tecnologie Bluetooth e ANT+ entrambe in grado di garantire una sicura trasmissione di dati a bike computer e smartphone, indifferentemente che siano dotati di sistema operativo Android o iOS. Il “peso” di Assioma Duo-Shi è di appena 99 grammi per lato, con la batteria inclusa. Il prezzo consigliato al pubblico è di 603,90 euro.

cycling.favero.com