La Jumbo-Visma ha vinto il ranking UCI 2022. E’ stata la miglior squadra, quella che ha raccolto più punti. Merito di un grande team, di atleti come Vingegaard, Van Aert, Roglic… ma anche di tanti corridori che hanno permesso loro di poter primeggiare. Insomma, merito dei gregari. E proprio perché sanno bene che il ciclismo, checché se ne dica, è uno sport di squadra, ecco che ne hanno preso un altro di gregario, Jan Tratnik (in apertura foto Instagram Jumbo-Visma).
Lo sloveno viene dalla Bahrain-Victorious. E’ uno di quei corridori tosti. Forse in bici non è un “cigno”, ma di certo ci puoi contare. Tratnik sa vincere e sa far vincere. Porta punti e li fa fare. Un uomo così lo vorrebbero tutti.
Occasione giallonera
Mentre era intento a farsi fare il calco del piede per le nuove scarpe Nimbl, Tratnik ci ha raccontato del suo passaggio.
«Sono stato in contatto con diverse squadre – ci ha detto qualche tempo fa Tratnik – e vengo da una squadra importante come la Bahrain. Ma alla fine ho deciso per questo team perché penso sia il massimo in questo momento.
«Qui penso di poter ottenere il top dal punto di vista dei materiali, della preparazione… E così la scorsa estate, quando si fanno i contratti, c’è stata questa opportunità ho deciso di accettare».
A dispetto della sua statura, ma ormai conta poco vedendo Evenepoel, lo sloveno è un ottimo cronoman. E anche questo, ci aveva detto Mathieu Heijboer, responsabile della performance, aveva inciso sul suo passaggio. Poter disporre di un corridore così duttile è un’arma in più. Può essere utile in più occasioni.
Missione rosa
E infatti Tratnik è stato inserito nella missione Giro d’Italia, dove il leader sarà Roglic. Con così tanta crono, oltre al fatto che potrebbe cogliere un buon successo, magari Jan potrà essere utile al suo capitano e connazionale Primoz Roglic.
Potrà essere una pedina molto interessante per capire gli ultimi dettagli prima della prova del leader. Spesso infatti si fa fare al gregario la crono “a tutta” proprio per capire i punti critici e le condizioni del tracciato e riportare così info preziose per il leader. E se questo “gregario” è anche un cronoman tanto meglio. E ovviamente anche per tutto il resto: salita, pianura, il fatto che sono entrambi sloveni…
«Sono nel miglior team per quanto riguarda le crono – prosegue Tratnik – e penso di poter fare delle prove abbastanza buone. In questa squadra avrò bici, scarpe, materiale, tutto il meglio e per questo sono curioso di vedere come andrà. Il mio obiettivo è raggiungere il mio massimo».
Motivazione super
Ma come abbiamo detto all’inizio, un atleta come Tratnik non è solo un gregario. E’ vero che in certe squadre il “pedigree” si alza, ma se vinci quattro titoli nazionali a crono in uno stato in cui ci sono Pogacar, Roglic e Mohoric, se alzi le braccia in una tappa del Giro, non sei uno qualunque.
«Dovrò aiutare e lo so bene – spiega Tratnik – ma penso anche che se ci sarà la possibilità potrò essere libero per cogliere dei risultati personali.
«Sembro molto motivato? E’ vero, lo sono. So che non sono più giovane e forse proprio per questo sento di avere con questa nuova sfida la maggior motivazione della mia carriera.
«Mi piace molto la cura di tutti gli aspetti, come ho detto, dalla preparazione all’alimentazione. So che tanti altri ragazzi sarebbero voluti venire qui, proprio per l’organizzazione che c’è e per la possibilità che si ha di esprimersi al massimo. E per questo non vedo l’ora di scoprire come andranno le cose. Loro sanno bene cosa vogliono».
La squadra olandese rinforza così la sua rosa con un altro corridore di sostanza. E se Tratnik dovesse rivelarsi un nuovo Laporte ne vedremo delle belle.