Carboni, calcio alla malinconia pensando al giorno di Fano

03.06.2022
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A cosa è servito quel braccialetto azzurro con su scritto Why? Che cosa è cambiato nella vita dei corridori della ex Gazprom-RusVelo, ancora in attesa d’un treno che probabilmente non passerà? Nel mattino di Verona, mentre si succedevano le partenze della crono, Alessandro Fedeli si nascondeva dietro a un sorriso pieno di amarezza e sarcasmo. Canola ha fatto le sue apparizioni televisive. Conci ha trovato un posto nella continental della Alpecin-Fenix e ha già in tasca il contratto 2023 quando il team sarà WorldTour: Nicola è il solo che sia riuscito a ripartire. Gli altri tre italiani del team – Scaroni, Malucelli e Carboni – partono domattina per la Adriatica Ionica Race grazie all’interessamento del cittì Bennati che li affiancherà al gruppo degli inseguitori. Un’altra corsa dopo il Giro di Sicilia di metà aprile, quasi due mesi fa.

A cosa è servito concretamente indossare questo braccialetto del CPA? La domanda resta: perché?
A cosa è servito concretamente indossare questo braccialetto del CPA? La domanda resta: perché?

La tappa di casa

Il 2022 parla di 15 giorni di corsa per Malucelli e Scaroni, 16 per Carboni. La particolarità per quest’ultimo, il vero motivo per cui è riuscito a tenere la direzione sta probabilmente nel fatto che una delle tappe della corsa di Argentin partirà dalla sua Fano. Si tratta della quarta, da Fano alla Riviera del Conero: 164,5 chilometri, con due volte la scalata di Poggio nel finale.

«Non mi era mai successo da dilettante e da professionista – dice – giusto qualche circuito nelle giovanili. Nel momento di difficoltà che stiamo vivendo, questa convocazione mi ha dato lo stimolo per allenarmi. L’ho saputo venti giorni fa. Una cosa relativamente fresca, una bella notizia visto il momento».

L’ultima corsa di Carboni, 26 anni, è stato il Giro di Sicilia in cui ha lavorato per Caruso
L’ultima corsa di Carboni, 26 anni, è stato il Giro di Sicilia in cui ha lavorato per Caruso
A cosa è servito quel braccialetto azzurro?

Spero che ci siano riscontri. Con gli altri ci sentiamo, ma come per tutte le cose, il tempo che passa fa cadere il silenzio. E forse certe azioni andavano fatte prima.

Che cosa si è mosso?

Di concreto niente. Non c’è una via d’uscita. L’unica cosa è trovare una squadra per il 2023, ma io ho bisogno di correre. Non posso mettere via la bici e dire che ricominciamo a parlarne per il prossimo anno. Ho bisogno dell’agonismo, dei chilometri…

Giocando a fare il modello nel negozio dell’amico Francesco Cingolani alle porte di Ancona (foto Instagram)
Giocando a fare il modello nel negozio dell’amico Francesco Cingolani alle porte di Ancona (foto Instagram)
Con quale spirito si comincia questa corsa?

Senza tanti pensieri. Si va e basta. Mentalmente fingerò di aver corso fino a ieri, poi magari le gambe mi apriranno gli occhi. Quando ti alleni fra una corsa e l’altra, hai un certo tipo di riscontro. Se invece vieni da due mesi a casa, puoi avere dei bei numeri, ma non sai come risponderà il corpo. E’ come riprendere dopo la pausa invernale, che di solito dura così. Abbiamo fatto due pause invernali dall’inizio dell’anno, ma stavolta non c’era proprio lo spirito per andare in vacanza…

E avere il Monte Grappa il secondo giorno non aiuta…

Infatti vado in corsa senza fare voli pindarici, non posso permettermeli. E’ tutto un fatto di testa, anche il tenere duro in salita, perché in questo momento fisicamente non sono pronto per fare certi sforzi in mezzo a gente che arriva dal Giro d’Italia.

Allenamenti con bici Look e maglia bianca: la squadra si era offerta di proseguire con questi colori (foto Instagram)
Allenamenti con bici Look e maglia bianca: la squadra si era offerta di proseguire con questi colori (foto Instagram)
In Sicilia però stavi bene?

Stavo bene e si è visto. Credo che abbiamo dato una bella mano a Caruso, anche se non era per me un periodo d’oro a causa dell’allergia.

Date l’idea di attraversare il fiume passando da un sasso all’altro: quale sarà il prossimo?

Speriamo tutti di poter correre il campionato italiano, anche se non c’è sicurezza circa la modalità di partecipazione. Per ora penso a godermi il buono della vita fuori dalle corse, ma non credo di poter durare ancora a lungo. Non so cosa dire. Quando anche il procuratore ti dice che non sa cosa fare, vuol dire che ormai hai proprio raggiunto il fondo.

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