Villa costruisce il gruppo per Monaco (e Parigi 2024)

09.08.2022
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Marco Villa ha convocato 21 atleti (8 ragazze e 13 ragazzi) per gli imminenti campionati europei di Monaco di Baviera. La nazionale della pista da lui guidata ormai da anni si presenta mai come stavolta con la forza del gruppo e non delle sue stelle.

Gli azzurri e le azzurre sono reduci dalle buone uscite in Coppa del mondo, ai Giochi del Mediterraneo e agli europei giovanili. Ed è da qui che bisogna ripartire, osservare, sperimentare e puntare già da questo appuntamento continentale.

Intanto mentre scriviamo (e leggete) il gruppo di Villa è in prova sul velodromo allestito presso la fiera di Monaco.

La pista di Monaco è allestita nella fiera della città bavarese
La pista di Monaco è allestita nella fiera della città bavarese

Come ci arriviamo?

Vero, e lo abbiamo detto in apertura, mancano alcuni dei pesi massimi. A partire da Filippo Ganna ed Elisa Balsamo, un po’ i capitani di uomini e donne.

«Arriviamo a questo appuntamento continentale – dice Villa – con un gruppo buono che ha fatto vedere buone cose ai campionati giovanili e con un gruppo di esperti che si è ben comportato a Cali, in Coppa. Dico perciò che siamo ben messi e possiamo raccogliere delle buone prestazioni».

«Vero, mancano tre campioni olimpici su quattro (parlando degli uomini, ndr) e non è poco ma forse riesco a recuperare Simone Consonni. Aveva degli impegni con la sua squadra ma sembra abbia ottenuto il via libera. Per il resto l’anno dopo le Olimpiadi è un anno un po’ così: si fanno delle prove, si sperimenta. Vediamo anche le altre nazionali».

Quando Villa dice che guarderà anche alle altre nazionali è per capire se anche loro saranno poi realmente nella condizione dell’Italia. Vuole capire come sono messi, se anche loro hanno un cambio generazionale e come si preparano al biennio olimpico.

«Preferisco guardare queste cose che condividere i problemi! Noi il ricambio lo abbiamo ed è buono. Abbiamo vinto il quartetto agli europei under 23 per esempio».

Il quartetto degli U23 che ha vinto titolo europeo in Portogallo a fine luglio
Il quartetto degli U23 che ha vinto titolo europeo in Portogallo a fine luglio

Prima il gruppo

Impegni con i rispettivi team, infortuni vari, calendari serratissimi… sono problematiche che riguardano anche gli altri e mettere insieme tutti i pezzi non è facile. Per questo il tema del gruppo diventa ancora più importante. E Villa questa parola, appunto gruppo, la usa spesso.

Un buon gruppo di giovani, un buon gruppo di esperti, una certa intercambiabilità…

«Consonni – spiega Villa – se dovesse esserci sarebbe schierato nell’Omnium, che è un po’ più vicino alla strada e non nel quartetto, anche se è uno degli olimpionici. Questo perché un quartetto lo devi preparare e richiede un certo lavoro. Lui invece ha fatto il Giro, poi si è fermato ed ha fatto altro (e neanche è stato benissimo, aggiungiamo noi, ndr) è rientrato al Polonia. Sarei felice se ci fosse».

Scartezzini e Ganna nella madison di Fiorenzuola, un progetto per Parigi 2024
Scartezzini e Ganna nella madison di Fiorenzuola, un progetto per Parigi 2024

Madison non a caso

E la stessa cosa, gruppo e intercambiabilità, riguarda anche Ganna. Anche se Pippo è assente. L’aver fatto la madison con Michele Scartezzini a Fiorenzuola ha una sua ragione d’essere.

«Di quella prova – dice il cittì – mi porto via il fatto che gli allenamenti fatti quasi per scherzo a Montichiari non sono stati vani, che Pippo non è risultato essere un pericolo in pista e ha fatto vedere buone cose. La sua gamba non si discute, tanto che nel finale si è vista la sua netta superiorità. Una volta affinata la tecnica potrà fare bene».

«Questa prova non l’abbiamo fatta solo per divertirci, ma perché a Parigi 2024 le regole saranno ancora più ferree. Non potrò più portare cinque atleti più uno, ma quattro più uno, va da sé quindi che chi fa il quartetto deve essere in grado di fare anche altre specialità. Due che facciano la madison e uno l’omnium».

Barbieri Paternoster 2021
Barbieri e Paternoster agli ultimi Mondiali, saranno presenti anche a Monaco. Il gruppo femminile è netta crescita
Barbieri Paternoster 2021
Barbieri e Paternoster agli ultimi Mondiali, saranno presenti anche a Monaco. Il gruppo femminile è netta crescita

Pianeta donne

Anche su questo aspetto Villa riparte dal gruppo. Anche qui c’è ricambio, sia nel senso di “panchina lunga” sia generazionale.

«In Coppa le ragazze – dice Villa – si sono mostrate competitive e anche le giovani sono andate bene. Per me è importante conoscerle, per loro è importante fare esperienza. Non è come per i maschi che alcuni li ho con me da quando sono juniores e li conosco tecnicamente meglio».

«Non ho la Balsamo e mi dispiace che non ci sia Chiara Consonni. Purtroppo l’infortunio (proprio a Fiorenzuola, ndr) le impedisce di fare sia le gare su pista che quelle su strada. E dispiace perché lei, come le altre, è un elemento importante per il gruppo. 

«Voglio recuperarla per il mondiale, anche se per il mondiale potrò portare meno ragazze e dovrò fare delle scelte».

Miriam Vece è la “portabandiera” della velocità su pista italiana
Miriam Vece è la “portabandiera” della velocità su pista italiana

A tutta velocità

Infine con il cittì si parla di velocità. Per la prima volta da anni, avremmo la possibilità di ottenere dei buoni risultati in un evento tanto importante.

Più di qualcosa si muove. Si è mosso. Ivan Quaranta, a cui Villa ha dato le chiavi di questo settore sta lavorando sodo.

«Per noi – spiega Villa – in questo settore (e in questa fase, ndr) è importante il reclutamento, lo scouting. Dobbiamo cercare altrove e non solo nel ciclismo. Purtroppo abbiamo ancora la mentalità che da noi il velocista deve essere quello che vince la Sanremo e così sin da giovani, se mostra determinate caratteristiche lo si fa lavorare in quella direzione. Ma in realtà un velocista può fare anche altro. Si può anche crescere con il concetto di un velocista alla Maspes, tanto per fare un paragone amarcord».

E l’esempio di Matteo Tugnolo, reclutato dalla bmx calza a pennello.

«Non solo Bmx, dobbiamo cercare anche altrove. Nelle scuole, trovare gente con un certo fisico e certe doti di potenza. Prima avevamo il Centro Studi, oggi il Settore Perfomance, ma magari si può chiedere al Coni stesso. Se per esempio c’è un centometrista dell’atletica che non riesce ad emergere del tutto, però ha passione e voglia di provare, lo si può testare. Un reclutamento a 360 gradi».