Per la nazionale juniores inizia un conto alla rovescia che porterà i ragazzi, guidati dal cittì Dino Salvoldi, a numerosi impegni. Luglio e agosto saranno mesi intensi in vista del Giro della Lunigiana, dei mondiali su strada e del campionato europeo, sempre su strada. Tre appuntamenti che valgono una stagione, per questo Salvoldi si è rimboccato le maniche e ha iniziato a programmare tutto, cercando di incastrare i pezzi di un puzzle a volte già indirizzato da date stringenti.
«Ora siamo a Livigno – spiega il cittì – con il gruppo pista, ho con me sette ragazzi che sono quelli del mondiale. Staremo qui fino al 3 agosto, poi andremo a Montichiari a perfezionare il lavoro fatto e infine voleremo in Cina. Finita la rassegna iridata su pista si aprirà quella su strada. Torneremo ancora a Livigno per preparare il mondiale di Zurigo e staremo dal 19 al 31 agosto».
Incastri difficili
Salvoldi nel mese di agosto girerà il mondo, tenendo come base operativa Livigno. Da qui partiranno tutte le spedizioni azzurre. Tra pista e i tre appuntamenti su strada, il cittì non avrà nemmeno tempo di riposare, tutto avverrà in così breve tempo che non saranno ammessi cambiamenti. O intoppi.
«Torneremo a casa il 31 agosto – prosegue Salvoldi – perché il 4 settembre inizierà il Giro della Lunigiana. Il periodo perfetto per fare un ritiro in ottica mondiale sarebbe stato l’inizio di settembre, ma non sarebbe stato possibile. I ragazzi devono correre quella corsa, che comunque sarà un crocevia importante in ottica del mondiale di Zurigo».
Finito il Lunigiana ci saranno mondiali ed europei.
Tra mondiali ed europei c’è una differenza incredibile nei percorsi. Penso adotterò due squadre completamente diverse, forse una o due individualità potranno fare entrambi gli appuntamenti, ma non ne sono così sicuro. Anche perché, come nel 2023, c’è il vincolo, imposto dall’alto, che prevede un gruppo unico tra strada e crono. Quindi chi correrà su strada farà anche la prova contro il tempo e viceversa. Si tratta di una scelta legata al budget.
L’impegno iridato sarà parecchio esigente.
Noi correremo in cinque. C’è una parte di squadra che per caratteristiche e rendimento nella stagione è già praticamente definita. Nulla è sicuro, il Lunigiana servirà a confermare ciò che mi aspetto da loro. Dovranno farsi trovare in condizione.
Stai parlando di Lorenzo Finn e Andrea Bessega?
Non è di certo un segreto. Loro due hanno avuto una stagione positiva ma allo stesso tempo travagliata. Finn è caduto all’Eroica Juniores e si è ripreso bene, Bessega invece ha avuto qualche infortunio di troppo. Da entrambi mi aspetto una gran voglia di rivalsa e una grinta importante.
Servono poi gli altri tre nomi.
In base alle caratteristiche del percorso cercherò i ragazzi migliori. Il mese di agosto prevede tante gare importanti con tracciati simili a quello dell’appuntamento iridato. Già domenica al Gran Premio Sportivi Loria si potrà vedere qualcosa di interessante. Anche se, le gare più rilevanti saranno Paganessi e Buffoni, oltre al Lunigiana chiaramente.
Avere Finn al Lunigiana quanto è importante?
Era una cosa già programmata a gennaio con la squadra, poi confermata una volta che sono andato a trovarli in ritiro sul lago di Garda. Avevo spiegato al team la particolarità e l’importanza del Giro della Lunigiana e loro avevano accettato di lasciar libero Finn di decidere. Il Lunigiana e il Ruebliland sono simili nel percorso e nelle caratteristiche. Anzi, il primo ha un paio di tappe in più.
Dopo i mondiali arrivano gli europei.
Non ho visto direttamente il percorso, ma conosco bene la zona. E’ un tracciato adatto a corridori potenti e veloci. Qualche nome potrebbe uscire dal gruppo pista, visto anche il loro percorso di crescita con la nazionale. Tanti ragazzi li ho provati nei vari appuntamenti di Nations’ Cup.
Quali nomi potrebbero uscire dalla pista?
Mi viene in mente Magagnotti, che ha dimostrato di essere un vincente. E’ un primo anno ed è tutto da scoprire: non è solamente un velocista, ma un corridore completo. L’altro potrebbe essere Montagner, ha fatto bene in stagione anche se è stato discontinuo. Per il resto del team dovrò affidarmi ai cosiddetti passisti. Ragazzi che hanno caratteristiche di fondo e con uno spunto veloce. E’ difficile individuarli perché nelle squadre di appartenenza vengono utilizzati come velocisti, invece devono imparare a correre all’attacco.
Insomma gli impegni non mancheranno.
Assolutamente, ora è tutta una tirata fino a fine settembre.
Allora in bocca al lupo.
Grazie e ci vediamo sulle strade del Lunigiana!