Acquisti mirati e tridente per la BePink. Ci dice tutto Zini

08.12.2022
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Squadra che vince non si cambia, recita un popolare adagio dello sport. La BePink del 2023 avrà due figlie d’arte come volti nuovi, ma il grande colpo di mercato è l’aver trattenuto le sue migliori interpreti per ultimare il loro programma di crescita.

Un roster di 13 atlete con una età media di 21 anni, più bassa rispetto a quella dell’anno scorso. Walter Zini e Sigrid Corneo potranno contare ancora sul tridente che l’anno scorso, tra strada e pista, ha conquistato 18 delle 23 vittorie stagionali, compresi quattro titoli europei. Basilico, Vitillo e Zanardi guideranno il team continental lombardo, alla ricerca di una consacrazione personale e collettiva. Sentiamo da Zini come si comporterà la sua BePink l’anno prossimo (in apertura con Zanardi e Vitillo, c’è Letizia Brufani, a sinistra).

Walter Zini è il team manager della BePInk dal 2012 e nel ciclismo femminile dal 1997 (foto Saccani)
Walter Zini è il team manager della BePInk dal 2012 e nel ciclismo femminile dal 1997 (foto Saccani)
Walter avete fatto un paio di innesti mirati in squadra.

Sì, abbiamo cambiato di poco. Tre delle quattro partenti andranno in squadre spagnole. Quagliotto alla Laboral, Drummond alla Zaaf, Escursell alla Massì-Tactic, mentre Dioguardi stava valutando il suo futuro agonistico. Le ringrazio per essere state con noi negli ultimi anni. Abbiamo deciso di sostituirle solo con due ragazze, anche se valuteremo se inserire qualcun’altra più avanti. Arriva Alessia Patuelli dalla UAE Team ADQ (figlia dell’ex pro’ Andrea, ndr) dove ha fatto due stagioni sottotono. E’ una classe 2002, spero di recuperarla e riportarla ai suoi livelli giovanili, in cui aveva dimostrato grandi cose. Poi abbiamo preso Andrea Casagranda dal Breganze Millenium (figlia dell’ex pro’ Stefano, ndr). Sarà al primo anno tra le elite e non vogliamo metterle pressione, ma è una ragazza molto promettente. Entrambe saranno un valore aggiunto.

Hai resistito alle sirene degli squadroni per Vitillo e Zanardi. Però alla fine del 2023 potrebbero partire. Sei preparato a perderle?

Diciamo di sì, ma intanto c’è da correre la prossima stagione e fare bene. Se loro due e altre delle nostre ragazze ripeteranno ciò che hanno fatto nel 2022, non avremo problemi a privarcene. Le aiuteremo a trovare la sistemazione più adatta. Ho ragazze che potenzialmente potrebbero essere pronte al WorldTour, però a me interessa farle passare affinché possano restarci per il resto della loro carriera. E’ per questo che hanno scelto di fare ancora un anno in BePink, per maturare ulteriormente.

Ti aspettavi la stagione che ha fatto “prezzemolino” Basilico?

Sono soddisfatto di Valentina. Le sue doti non si discutono però bisogna pesare i risultati che ha fatto. Ha vinto tre gare open e due in Argentina alla Vuelta Formosa dove il livello era più contenuto rispetto al solito. Attenzione, non sto dicendo che non valgono. Sono importanti e ce le teniamo strette, anche perché ha sempre vinto bene. Ma per me, ad esempio, vale tantissimo il secondo posto che ha fatto al fotofinish a Fourmies dietro Copponi della Fdj-Suez. Lassù c’era davvero un bel lotto di partenti e se avesse fatto una volata più pulita avrebbe fatto il colpaccio. Lei è un vulcano in tutti i sensi. Ha qualità, ma deve imparare a usarle al momento giusto. Ci stiamo lavorando.

Vitillo e Zanardi invece sono chiamate all’annata del definitivo salto di qualità?

Le doti di Matilde sono note. Anche lei ha fatto un grande 2022, con due ori in pista all’europeo U23 insieme a Silvia. Non è molto vincente perché ancora non ha esplosività, però se le lasciano troppo spazio in fuga sa colpire, come a Burgos dove ha vinto una gara WT. Si giocherà di più le sue carte e credo che possa stare con le migliori in certe corse. Però deve essere pronta a correre in modo diverso. Sta crescendo bene e in fretta. La “Zanna” invece dovrà provare nuove gare…

Ce lo ha detto infatti, anche se non era molto convinta.

Sì lo so. Silvia viene da me e mi dice: «Sai che pensavo peggio?». Come alla Freccia Vallone. Non era in forma, però l’avevo mandata in fuga dove andavano forte sia davanti che dietro. Alla fine è stata l’ultima fuggitiva a essere ripresa. Le ho mostrato i dati e analizzandoli le ho detto che fra un po’ di anni potrebbe fare dei piazzamenti a Huy. Nel 2023 mi piacerebbe portarla a correre la Roubaix. Ho fatto richiesta di partecipare e spero ce la accettino. Quest’anno ha vinto in solitaria, andando in fuga o su terreni cui pensava di non essere adatta. Per la definitiva consacrazione le manca il grande risultato nelle gare vere. Penso a Cittiglio o alle Strade Bianche, visto che lei sa guidare molto bene la bici. Deve convincersi dei propri mezzi. Quest’anno lavoreremo per la maturazione psico-fisico.

Per Walter Zini chi sono le altre ragazze che possono mettersi in mostra?

Ce ne sono diverse. Crestanello ha un gran potenziale. Abbiamo aggiustato il metodo di lavoro e nel 2023 potremo vederla davanti nelle volate. Lara si alternerà a Basilico in base al loro stato di forma. Brufani, Vettorello e Bertolini si sono rivelate subito importanti per la squadra, le ultime due pur essendo arrivate a metà di questa stagione. Poi c’è anche Teolis che può rilanciarsi, specie in salita. Ha risolto qualche problema alla schiena e lei ha una grande capacità di gestirsi in corsa. Ma in realtà siamo ben equilibrati. Anche Hajkova, Jencusova e Savi sono sempre preziose in ogni gara col loro contributo. Tutte le mie ragazze sono fondamentali nell’economia del gruppo e bisogna riconoscergli questi meriti.

Che 2023 vuole fare la BePink?

Stare sulla falsariga di quest’anno in termini di risultati andrebbe benissimo. Però vorrei maggiore consapevolezza. Siamo giovani, ma alcune sono mature per fare un certo tipo di attività. La ciliegina sulla torta sarebbe una vittoria in gare di spessore, magari al Nord. E magari anche più di una.