Zanardi: Champions finita, ora sotto con i ritiri azzurri

04.12.2022
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Poche ore fa era sull’anello del Lee Valley Velopark di Londra per l’ultimo atto della Uci Champions League della pista. Anche quest’anno Silvia Zanardi è stata una delle protagoniste della spettacolare manifestazione allestita da Discovery Sports Events. Il risultato al termine delle cinque prove è peggiore rispetto a dodici mesi, fa ma non è quello che conta o che preoccupa.

«In questa gara – spiega con serenità la 22enne piacentina della BePink – c’è in palio sempre un bel montepremi e tutte vanno sempre come delle moto. L’ho fatta volentieri anche quest’anno perché è utile per viaggiare da soli ed imparare a sistemare sempre meglio la bici, benché a Berlino mi sia fatta male ad un dito mentre sistemavo il rapporto da usare (ride, ndr).»

Ci sono tanti obiettivi nel mirino di Zanardi per la prossima stagione, nella quale non sarà più U23. Diventa “grande” Silvia infatti e lei, da inguaribile incontentabile di se stessa come se non avesse ancora vinto o fatto nulla, vuole lasciare il segno prima di trovare approdo nel 2024 in un team WorldTour. Riprendono le sue parole ad intervallarsi con le nostre…

Com’è andata questa Champions League? Non l’hai fatta solo per fare esperienza perché quella ormai ce l’hai.

Devo dire di sì. In effetti ho aiutato Rachele (Barbieri, ndr) consigliandole rapporti più lunghi, visto che qui si disputano gare corte ed esplosive a differenze delle altre che facciamo con la nazionale. Sono partita contratta nelle prime due prove, a Mallorca e Berlino, poi già a Parigi ho sentito di stare meglio. Ho affrontato le ultime due giornate a Londra più fiduciosa. Ecco, credo proprio che la Champions di quest’anno potrebbe tornarmi utile per gli europei in pista che ci saranno a Grenchen dall’8 al 12 febbraio.

Zanardi, insieme a Guazzini, era una delle due U23 che il cittì Sangalli ha schierato al mondiale australiano
Zanardi, insieme a Guazzini, era una delle due U23 che il cittì Sangalli ha schierato al mondiale australiano
Sarà il primo grande appuntamento del tuo 2023. Ci stai già pensando?

Mi piacerebbe fare ancora la madison, la corsa a punti e il quartetto (rispettivamente oro e due argenti europei nel 2022, ndr) però devo parlarne sia col cittì Villa che con Walter (Zini, team manager della BePink, ndr). Comunque da domani fino al 15 dicembre sarò in ritiro a Calpe col gruppo pista della nazionale e avremo modo di abbozzare dei programmi. Tra l’altro in quei giorni faremo un paio di gare o ad Anadia o a Grenchen. Aspettiamo la conferma.

Restando in tema azzurro, dopo il mondiale di quest’anno, c’è anche il gruppo strada da curare, giusto?

Mi sono integrata bene perché fortunatamente molte di loro sono anche nel gruppo pista e questo rende tutto più semplice, anche se poi alla fine ci conosciamo tutte. Sono andata in Australia per fare la mia gara tra le U23 se si fosse creata la situazione. Ma sono andata soprattutto per rendermi disponibile ad aiutare le mie compagne. Penso di aver dato il mio contributo, però credo anche di aver dimostrato a Paolo (il cittì Sangalli, ndr) di poter contare su di me in appoggio alla squadra.

A marzo Zanardi vince al Trofeo Ponente in Rosa. Si ripeterà in Ungheria, al Tour dei Pirenei e all’Ardeche (foto Ossola)
A marzo Zanardi vince al Trofeo Ponente in Rosa. Si ripeterà in Ungheria, al Tour dei Pirenei e all’Ardeche (foto Ossola)
Movistar, BikeExchange e un altro paio di formazioni WT si erano interessate a te, ma hai deciso di restare alla BePink. Perché?

Naturalmente sono sempre stata lusingata e lo sono ancora di queste voci. Non ho accettato le loro proposte perché ho preferito proseguire nel processo di crescita che ho iniziato qua. Mi ritengo a buon punto, ma sono ancora giovane. Qui nel 2023 ho la possibilità di fare un ulteriore step con la giusta pressione, anche se con Walter, che era su con me a Londra, non c’è una giusta pressione (dice sorridendo, ndr).

Appunto, lui con te usa bastone e carota. Cosa ti dice in merito?

Walter vorrebbe correre di più al Nord per farmi fare esperienza. Io non amo le gare in Belgio, ad esempio. C’è il pavè, ci sono strappi duri e c’è troppo freddo. Glielo dico sempre che non fanno per me. A piace stare al caldo (ride, ndr). Battute a parte, lui ha ragione e so che devo passare per queste corse per formarmi. Nel 2023 non dovendo preparare le gare U23 in pista con la nazionale potrò correre di più su strada, magari andando di più al Nord.

Nel 2023 Silvia (qui con Brufani e Vitillo) sarà ancora il faro della BePink
Nel 2023 Silvia (qui con Brufani e Vitillo) sarà ancora il faro della BePink
Considerando la stagione che hai fatto, in cosa devi migliorare per l’anno prossimo o in generale?

Vorrei mantenere una maggiore continuità mentale tra un periodo di gare e l’altro. Concentrazione, se vogliamo darle un nome. Quest’anno ho avuto un momento in primavera in cui mi ero un po’ persa. Avendo un anno in più non dovrei ripetere gli stessi errori. O almeno spero. Di sicuro mi impegnerò perché non accadano più certi episodi di deconcentrazione.

Come si vede Silvia Zanardi da grande? Ovvero da fine 2023 in poi?

Non nascondo che mi piacerebbe andare in una formazione WorldTour. So che i team manager e diesse delle altre squadre osservano sempre tutto. Tante cose, dai risultati a ciò che succede fuori o lontano dalle dalle gare. Finora ho ottenuto buoni risultati, ma posso fare meglio. Nella prossima stagione vorrei alzare il livello delle vittorie o prestazioni che ho fatto quest’anno. Quello sarebbe un ulteriore bel biglietto da visita per chi mi cercherà.