Pianura alle spalle. Ma prima delle salite tocca ad Amadori

12.06.2022
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A sera, dopo cena, Marino Amadori riguarda lo sprint di ieri sul cellulare e commenta: «Certo che Bruttomesso ha fatto una bella volata. Ha vinto con una bici di vantaggio». La carovana del Giro d’Italia U23 era già in Veneto.

La prima tappa è andata in scena: tanta pianura e gruppo compatto. E oggi la corsa rosa dei giovani è già pronta ad entrare nel vivo con la Rossano Veneto-Pinzolo: 165 chilometri con parecchio dislivello. Si va dunque verso le montagne.

Con il cittì degli under 23 abbiamo fatto una panoramica dei nomi e di quel che potremmo vedere in questa settimana.

Il cittì degli U23 Marino Amadori (a destra) in compagnia di Marco Pavarini, direttore generale di ExtraGiro
Marino Amadori (a destra) in compagnia di Marco Pavarini, direttore generale di ExtraGiro
Marino, cosa ci possiamo attendere?

Sarà una corsa impegnativa che speriamo darà spettacolo. Sono preoccupato soprattutto per i nostri. I migliori tre per la classifica generale non ci sono: Alessio Martinelli, Marco Frigo e Gianmarco Garofoli. Speriamo possano fare bene gli altri.

E chi sono?

Piganzoli, De Cassan, Petrucci... Sono loro i nostri uomini di classifica, quelli da cui mi aspetto di più. Un buon piazzamento sarebbe un bel colpo.

E Walter Calzoni? Lui sì è veloce, ma è anche uno scalatore…

Sì, si… Può fare bene, ma parliamo sempre di un piazzamento nei primi dieci. Sarebbe tanta roba.

E chi sono i favoriti? Tutti parlano dei due della Groupama-Fdj, Martinez e Gregoire?

Per me il Giro lo vince Lenny Martinez. E probabilmente sarà una sfida con il compagno Romain Gregoire. Però loro hanno anche Reuben Thompson che è forte (ha vinto il Valle d’Aosta 2021, ndr). Certo mi viene da pensare: ma chi tira con tutti questi, se poi si considera che uno di loro è un velocista? Mica potrà tirare sempre e solo Lorenzo Germani? Anche qualcun altro dovrà pur prendere un po’ d’aria nei denti…

Il belga Lennert Van Eetvelt trionfa nella Corsa della Pace. In salita può far male secondo Amadori (foto Instagram)
Il belga Van Eetvelt trionfa nella Corsa della Pace. In salita può far male secondo Amadori (foto Instagram)
Quindi è una sfida tutta in casa Groupama-Fdj?

Se le daranno tra di loro! Non sottovaluterei neanche il ragazzo della Lotto-Soudal, Lennert Van Eetvelt, che ha vinto alla Coppa della Pace la scorsa settimana.

Lo reputi così tanto scalatore?

Ha vinto alla Corsa della Pace proprio in salita. C’era da scalare due volte una montagna di 12 chilometri e l’arrivo era in cima. No, no… lui va forte.

Dici che il Giro si deciderà in salita? Comunque ci sono anche diverse tappe mosse ed insidiose…

Io dico che sarà probabile, perché ci sono molte squadre importanti che possono controllare la corsa. Inventare qualcosa sarà difficile per altri corridori. Anche ieri la Dsm ha tirato per quasi tutta la tappa.

Bruttomesso dopo l’arrivo ci ha detto che hanno tirato 140 chilometri su 160 di corsa….

Le squadre sono organizzate, sono loro che possono inventare qualcosa e tirare fuori il coniglio dal cilindro. Guardate ieri: a spezzare il gruppo quando c’è stato il vento è stata la squadra svizzera (la Tudor Procycling, ndr) vuol dire che tutte le squadre straniere sono attrezzate. Poi il vento era poco e tutto è rientrato. Quindi non darei nulla di scontato.

Emanuele Ansaloni può fare bene nelle tappe ondulate. Già ieri in fuga, ha vinto il premio della combattività (foto Isola Press)
Emanuele Ansaloni può fare bene nelle tappe ondulate. Già ieri in fuga, ha vinto il premio della combattività (foto Isola Press)
Torniamo ai nostri ragazzi. Con te, Marino, un sacco di volte abbiamo parlato della necessità che le nostre squadre facciano un certo tipo di attività: più gare all’estero, prove più lunghe. Qualcosa è cambiato?

Diciamo che non hanno fatto a botte per andare a correre fuori, però posso anche capirli tra esigenze varie, sponsor, costi…

Però almeno adesso ci sono state corse come il Giro di Sicilia o la Per Sempre Alfredo… che prima non c’erano o erano in numero inferiore.

C’è stato un calendario “più europeo” che italiano, mettiamola così…

Ieri prima dell’arrivo di Argenta, ci avevi detto che per i nostri quel traguardo poteva essere un’occasione, anche se pensavi più a Persico che a Bruttomesso. Da oggi chi può fare bene nelle tappe intermedie?

Qualcuno c’è. Mi vengono in mente Parisini, Ansaloni, Buratti… Tutti loro, almeno su carta, possono essere competitivi. Speriamo peschino un jolly.