Trek Domane SL, SLR e RSL: le più leggere e veloci di sempre

08.09.2022
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Trek piomba sul mercato con tre nuovi gioielli da strada. Sono le Domane SL, Domane SLR e Domane RSL. Di quest’ultima vi avevamo parlato in esclusiva in seguito alla vittoria di Elisa Longo Borghini alla Parigi-Roubaix Femmes 2022 in sella alla versione più racing della nuova gamma. 

La quarta generazione delle Domane mantiene il comfort di guida che la caratterizza ma si rifà il vestito con prestazioni elevate grazie a un’anima più versatile, più leggera e più performante di sempre. Scopriamo insieme tutte le caratteristiche e le peculiarità che le differenziano da ogni concorrenza. 

Nuova concezione

Domane SL (con il composito OCLV 500) e Domane SLR (OCLV 800) presentano la stessa tecnologia e lo stesso modello di telaio. Più semplice, il disaccoppiatore IsoSpeed posteriore di nuova concezione e l’uso del carbonio OCLV 800 Series più sofisticato (solo nella versione SLR) contribuiscono ad alleggerire il peso di circa 300 grammi. RSL invece è quella più corsaiola.

Alla fase di sviluppo, insieme agli ingegneri di Trek, Elisa Longo Borghini ha contribuito con le sue competenze tecniche sul campo e non solo. La progettazione ha trovato il suo fulcro in una linea non aero, ma che si rivolge ad una dinamica incentrata sulle lunghe distanze e sul comfort quando il fondo diventa sconnesso. A conferma di ciò la campionessa italiana in sella alla versione RSL ha conquistato la Parigi-Roubaix Femmes al suo esordio. 

Geometria per il comfort e non solo

I modelli Domane SL e SLR utilizzano una geometria endurance. Rispetto alla geometria H1.5 dei modelli Madone ed Émonda, la endurance presenta un tubo orizzontale più alto e un passo più lungo per massimizzare il comfort e la stabilità. Il modello Domane RSL è orientato alle competizioni, tuttavia, mantiene una geometria H1.5

Caratteristiche che farebbero pensare ad una bici che sfrutta compromessi per riuscire ad accontentare gli utenti. Così non è perché come ha affermato Elisa Longo Borghini «E’ una bici ideale per le gare, perché reattiva negli sprint e dispone di un ottimo inserimento in curva». 

L’indole delle nuove Domane è rivolta alla strada, ma non si sottrae ad un utilizzo che si spinge verso il gravel, ovviamente adatta al pavé e alle strade bianche. Nonostante non sia una bici aero gli ingegneri hanno assottigliato e applicato le sezioni in Kammtail Virtual Foil (KVF) per renderla più fluida e filante. Inoltre è presente il nuovissimo cockpit integrato per una migliore aerodinamica. Così come il reggisella con perno KVF a D per accentuare l’aerodinamica.

IsoSpeed solo al posteriore

L’IsoSpeed al posteriore è stato implementato con l’obiettivo di regalare un comfort perfetto. Rispetto ai precedenti modelli è stato abbandonato il sistema che si trovava nell’avantreno, permettendo di alleggerire la bici ancora di più. 

Il disaccoppiatore posteriore di nuova concezione è progettato per offrire il massimo comfort e per ridurre i pesi. 

La più versatile

Una quarta generazione che non ha limiti. Il passaggio ruota per pneumatici fino a 38c e la geometria endurance stabile e confortevole offrono ai ciclisti la versatilità necessaria per affrontare qualsiasi fondo.

Il portaoggetti nel tubo obliquo (mutuato dalla versione precedente e dalla Checkpoint), i supporti invisibili per i parafanghi e i nuovi attacchi per le borse sul tubo orizzontale offrono la possibilità di mantenere la Domane snella e pulita oppure di equipaggiarla al meglio per le uscite più lunghe. 

La versione con Kit telaio Race Shop Limited (RSL) si rivolge a chi privilegia la velocità e le prestazioni rispetto al comfort e alla versatilità. Questo kit telaio prevede una postura di guida H1.5 più aggressiva, rinunciando però al vano portaoggetti nel tubo obliquo e adottando un passaggio ruota più piccolo (capacità fino a 35mm) per ridurre ulteriormente i pesi.

Pregi tecnici

Rispetto al passato la cura dimagrante è stata importante. Si tratta di un risparmio di peso che sfiora i 700 grammi per i modelli SLR (la taglia di riferimento è la 56) e di 300 grammi per le versioni SL. E poi c’è la RSL, con un valore alla bilancia dichiarato di 1,6 chilogrammi (numero che si riferisce al frame-kit taglia 56 nella sua completezza). Il supporto per borsa tubo orizzontale superiore dona una configurazione più pulita durante le uscite più impegnative. Le Domane sono compatibili con trasmissioni meccaniche e il telaio non prevede il ferma guaina del deragliatore anteriore, il che significa è possibile utilizzare solo modelli con un fermo integrato, come quelli a levetta di Shimano. Per questo motivo, i deragliatori anteriori meccanici SRAM non sono compatibili.  

Il nuovo reggisella è disponibile in due lunghezze (280mm e 320mm) con due offset (5mm e 20mm). I mozzi hanno misure di 100x12mm anteriore, 142x12mm posteriore. Mentre la scatola del movimento centrale è larga 86,5 millimetri e adotta le calotte T47 (scelta mutuata da Madone ed Émonda). La Longo Borghini ha stupito tutti vincendo la classica del pavé con un monocorona, infatti le compatibilità sono per SLR e SL: 2x 52/36 (min 46/33), 1x 50T e per RSL: 2x 54/40, 1x 54T. Su tutte le versioni in carbonio le ruote sono in carbonio TLR (tubeless ready). Infine i modelli Domane SLR e SL prevedono i supporti per parafango invisibili

Le versioni SL della nuova Trek Domane sono sei, con prezzi compresi tra i 3.099 euro (frame-kit) e i 7.899 euro della SL7 eTap. Per la SLR le versioni sono 7, con prezzi compresi tra i 4.999 euro del kit telaio, fino ad arrivare ai 13.999 dell’allestimento 9 eTap P1. La più corsaiola del lotto, la RSL è disponibile solo come frame-kit, ad un prezzo di listino di 4.999.

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