Nel secondo giorno di riposo, prosegue il nostro percorso tra le curiosità del Tour de France 2022. Biciclette, capi tecnici e soluzioni che vedremo nel prossimo futuro, alcuni di questi prodotti non ancora ufficializzati e già vittoriosi. E poi c’è la conferma che il ciclismo interessa anche alle serie tv (e non è la prima volta), un bello spot promozionale che fa bene al nostro sport.
La nuova Propel vittoriosa con Groenewegen (foto GreenEdge Cycling Getty Images) Più sfinata, ma sempre aero (foto GreenEdge Cycling Getty Images) Con un anteriore meno voluminoso (foto GreenEdge Cycling Getty Images) C’è il reggisella integrato e un carro più “sottile” (foto GreenEdge Cycling Getty Images)
Altre bici nuove, anche la Propel
La nuova Giant Propel, non ancora presentata ufficialmente e già vittoriosa. E’ la bicicletta aerodinamica di Giant, prodotto massiccio e importante nelle forme. Nel caso della nuova versione, vittoriosa con Groenewegen, si nota una bicicletta sì aero, ma più sfinata e magra, soprattutto nel comparto centrale e posteriore.
Altrettanto interessante è l’aver mantenuto il seat-post integrato, una sorta di marchio di fabbrica Giant, con una forma mutuata dal modello TCR. Dopo averla vista in corsa e poi in mano ai meccanici nel giorno di riposo, la vedremo ufficialmente con tutte le sue specifiche prima della fine dell’estate?
Il microfono sul cappellino di Van Aert: lo seguiranno anche nel giorno di riposo? La Cannondale SystemSix di Magnus Cort (foto EF-EasyPost-Jeredgruber-Ashleygruber) Interessante e particolare la struttura della maglia Le Col Generazioni Dura Ace a confronto: 11 vs 12 C’è il CeramicSpeed, ma il cambio è a 11
Il microfono sul cappellino di Van Aert: lo seguiranno anche nel giorno di riposo? La Cannondale SystemSix di Magnus Cort (foto EF-EasyPost-Jeredgruber-Ashleygruber) Interessante e particolare la struttura della maglia Le Col Generazioni Dura Ace a confronto: 11 vs 12 C’è il CeramicSpeed, ma il cambio è a 11
Tra fatica, tecnologia e serie tv
Vista quella scatoletta sul cappellino post gara di Van Aert? L’oggetto in questione è il trasmettitore del microfono, perché l’atleta della Jumbo-Visma è… spiato costantemente. Ma non solo Van Aert, in alcune occasioni i microfoni sono stati montati anche sulle biciclette dei corridori, generalmente agganciati al supporto del computerino. Il Team Jumbo Visma al Tour de France 2022 sarà soggetto di una serie Netflix, come già accaduto per il Movistar Team, che vedremo in futuro.
Magnus Cort, il corridore danese, grande protagonista nella sua terra natale, è l’unico del Team EF-Easypost ad utilizzare la aero Cannondale SystemSix. Il resto degli atleti utilizza la Cannondale SuperSix Evo.
Se analizziamo i capi tecnici, quelli normalmente utilizzati al Tour de France e finalizzati per combattere il caldo, gli spunti d’interesse sono sempre numerosi. Ci ha colpito la maglia Le Col della Bora-Hansgrohe, con un girocollo molto basso, ma con una ribattitura doppia. Una pannellatura frontale fitta e aderente e un tessuto dalla trama a micro-celle sulla parte superiore delle maniche. Il fondo-manica invece è molto sottile ed è una sorta di rete elastica.
Shimano Dura Ace a 11v. Sono due i team che hanno scelto di optare per le trasmissioni ad 11 rapporti: la Total Energies e la Israel-Premier Tech. L’obiettivo è quello di far scendere il più possibile le variabili che si generano nel mix di componenti delle diverse famiglie di prodotti.
Una trasmissione Sram Eagle in futuro?
Nessuno vieta di immaginarlo e pensarlo e la trasmissione montata nelle tappe della Super Planche des Belles Filles e Losanna sulla bici di Skujins è una sorta di conferma. L’ultimo pignone (quello nero) non è un 50, come quello utilizzato sulla versione mtb, ma è di sicuro un fuori misura, una sorta di salva-gamba. E poi ci sono i pignoni dorati che appaiono senza grossi salti tra l’uno e l’altro. Staremo a vedere.
Le scarpe Louis Garneau Le Q36.5 con livrea silver Nuove scarpe Giant per Matthews? (foto GreenEdge Cycling Getty Images) Due stili di pedalata a confronto, Stuyven vs Pogacar
Le scarpe Louis Garneau Le Q36.5 con livrea silver Nuove scarpe Giant per Matthews? (foto GreenEdge Cycling Getty Images) Due stili di pedalata a confronto, Stuyven vs Pogacar
Ma che scarpe sono?
Louis Garneau. Sono due gli atleti della Israel-Premier Tech che indossano le calzature del marchio canadese, quasi scomparso e che ora è tornato tra i professionisti di primissima fascia. Micheal Woods e Simon Clarke indossano la costosa versione Course Air Lite XZ.
Q36.5 per Geschke. Sono di colore argento e sono il modello Unique Silver dell’azienda di Bolzano, le calzature indossate dal corridore tedesco ora in forza al Team Cofidis.
Nuove scarpe Giant per Matthews? Già in passato, nel suo trascorso al Team Orica-Green Edge, Michael Matthews è stato uno dei principali artefici nello sviluppo delle Shimano S-Phyre. Il corridore australiano è particolarmente ambito dalle aziende, per le fasi di test dei prodotti. Quelle che indossa al Tour de France hanno tutta l’aria di essere una nuova versione top di gamma delle calzature Giant.
Pogacar e Stuyven, corridori diversi in tutto. Doti atletiche a parte, i due corridori rappresentano anche gli antipodi nel modo di utilizzare le calzature ed i pedali. Pogacar, pedali Look Keo, scarpe DMT KR SL con i lacci e tacchette grige, pedala con le punte verso l’esterno. Stuyven, pedali Shimano (in realtà dovrebbe avere i Look), calzature Bontrager e tacchette Shimano blu, pedala con le punte rivolte all’interno.
Un nuovo casco Bollè per Mozzato e per la B&B-KTM Uno dei più visti, il nuovo Specialized Evade (@foto eam TotalEnergies) S-Works Prevail di Specialized (foto Team TotalEnergies) Il bollino che sancisce la fornitura 2022 delle ruote Gomme nuove e ruote in versione 2021 Tubeless e Roval nuove per il team di Sagan
Un nuovo casco Bollè per Mozzato e per la B&B-KTM Uno dei più visti, il nuovo Specialized Evade (foto Team TotalEnergies) S-Works Prevail di Specialized (foto Team TotalEnergies) Il bollino che sancisce la fornitura 2022 delle ruote Gomme nuove e ruote in versione 2021 Tubeless e Roval nuove per il team di Sagan
Tra caschi e gomme
Un nuovo casco Bollè per Mozzato e per la B&B-KTM. Rispetto al “vecchio” modello top di gamma Furo, il nuovo casco Bollè ha delle feritoie più ampie nella sezione frontale e lateralmente, forse meno votato all’aerodinamica, ma non per questo meno efficiente. C’è sempre la calandra posteriore tronca, ma il casco è meno pronunciato verso il retro ed è maggiormente arrotondato sopra.
S-Works Prevail e Evade. Il primo è quello meno calottato, spesso scelto dagli uomini di montagna e per le giornate da canicola. Lo Specialized Evade è quello “aerodinamico”, più chiuso e tra i caschi più efficienti mai sviluppati. Entrambi adottano anche un nuovo sistema Mips al loro interno.
Tre team in gara, tra tubeless copertoncino. Per le tappe tradizionali (esclusa quella del pavé) tutti i team supportati da Specialized si dividono tra tubeless e copertoncino. E’ necessario ricordare che la Quick Step-Alpha Vinyl è stata coinvolta in modo diretto nello sviluppo dei nuovi pneumatici Turbo di Specialized. Inoltre, le ruote Roval del team belga arrivano anche dalla fornitura del 2021, come si vede da una delle immagini. Nessun riferimento di “inventario” per le ruote TotalEnergies, considerando la sponsorizzazione recente.
Cockpit ultra leggero e manubrio tondo I tanti spessori usati da Gaudu: il riposo offre la conferma Taglia piccola per la Xelius SL3 di Gaudu
Cockpit ultra leggero e manubrio tondo I tanti spessori usati da Gaudu: il riposo offre la conferma Taglia piccola per la Xelius SL3 di Gaudu
Manubri super leggeri e spessori
Interessante la scelta di Patrik Konrad, che utilizza l’attacco manubrio full carbon Vibe Carbon da poco più di 100 grammi e la piega Pro Vibe Carbon SL compact. Il peso di quest’ultima è intorno ai 200 grammi, per un’accoppiata che supera di poco i 300 grammi e con una rigidità complessiva molto elevata.
Ma quanti spessori sulla bici da Gaudu? Oltre al cap in battuta, ci sono ben 3,5 centimetri di spacers (sono sette da 0,5 cadauno) tra lo stem e lo sterzo della bici di Gaudu. Già al Tour of the Alps avevamo documentato i bike fitting “non estremi” del gruppo di scalatori del Team Groupama-FDJ. Osservando con maggiore attenzione la bici del corridore transalpino, vediamo anche un seat-post con un abbondante arretramento.
Facendo la somma dei dettagli, cosa potremmo scrivere? Un telaio piccolo e una posizione non facile da adattare, con la necessità di portare il peso del corpo sulla ruota posteriore e lasciare scaricate le ginocchia. Inoltre il corridore non si schiaccia mai in modo eccessivo verso l’anteriore e verso il basso.
Quel vedo non vedo
Gli inserti dentro le gomme, nel giorno di riposo c’è modo di parlare anche di questo. Torniamo per un attimo alla tappa del pavé di questo Tour de France 2022. Non si vedono perché inseriti dentro i tubeless, ma Pogacar ha utilizzato gli inserti tra gomma (Pirelli TLR da 30 millimetri) e cerchio, una sorta di salsicciotto di schiuma/spugna densa e compatta, non assorbe il liquido anti-foratura ed evita lo stallonamento del tubeless, anche e soprattutto con i colpi proibiti che subiscono le ruote in carbonio. I liner non sono Pirelli, che ad oggi non ha in gamma questa tipologia di accessorio. Inoltre, Pogacar ha corso quella frazione con la Colnago Prototipo, molti suoi compagni hanno utilizzato la “vecchia” V3Rs.