Fondriest, a breve l’incontro. E poi sapremo se sarà lui il cittì

25.08.2021
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Neanche il tempo che uscisse l’indiscrezione e la pioggia dei messaggi ha inondato il telefono di Maurizio Fondriest, 56 anni, candidato prescelto come cittì della nazionale dei professionisti che a ore avrà un incontro con la struttura federale per capire che cosa gli proporranno. E’ chiaro che ci sia più di un’idea e che molto probabilmente le cose andranno così, ma c’è prima tutta una serie di tasselli da mettere a posto. Primo fra tutti il suo impegno con un gran numero di atleti che in lui e in Paolo Alberati hanno riposto fiducia per la loro crescita nel ciclismo e dovranno rassegnarsi a fare senza.

Maurizio sta vivendo giornate complicate, la presenza della Federazione in Val di Sole per i mondiali di mountain bike renderà se non altro più agevole la logistica dell’incontro, dato che nel weekend il campione del mondo di Renaix 1988 partirà per due settimane.

Cordiano Dagnoni e Maurizio Fondriest si conoscono da un pezzo. Maurizio lo ha sostenuto alle elezioni Fci
Cordiano Dagnoni e Maurizio Fondriest si conoscono da un pezzo. Maurizio lo ha sostenuto alle elezioni Fci
Che cosa manca perché ci sia la fatidica firma?

Che me lo chiedano ufficialmente. Quando poi questo accadrà, dovrò fare le mie valutazioni in base a quello che potrò fare come cittì.

Fai il prezioso oppure ci sono davvero degli impedimenti?

Ho un impegno morale con i miei corridori, dovrò vedere cosa fare. Per alcuni juniores sono un riferimento. E’ vero che passano under 23 e non ho da trovargli un contratto, ma il nostro lavoro con loro è farli crescere. Seguire la preparazione. Confrontarci dopo le gare. Provare a farne dei corridori perché un giorno possano diventare professionisti e a quel punto proporli a squadre che sappiano valorizzarli. E’ un ruolo importante che mi sono costruito negli anni e a cui tengo.

Ci sono anche altri impegni con sponsor, probabilmente…

C’è Alpecin di cui sono immagine. C’è Mediolanum. C’è la collaborazione con le crociere della Gazzetta. Non posso alzarmi una mattina e dire a tutti che dovranno arrangiarsi. E poi voglio vedere se con la mia mentalità sarò compatibile con quello che mi proporranno.

E’ un incarico che ti sarebbe sempre piaciuto, questo si sa…

Certo, ma come ho appena detto a mia moglie, non voglio andare avanti nel pensiero finché non saprò esattamente di cosa stiamo parlando. Ho parlato di questo anche con Cassani, che fino al 30 settembre è il cittì della nazionale, con cui sono da sempre in ottimi rapporti. 

Si parlò di te come cittì anche prima della nomina di Ballerini e poi saltasti nuovamente fuori prima che venisse scelto proprio Cassani.

Il mio nome viene spesso fuori, ma di fatto anche in quelle occasioni nessuno mi disse nulla. Chi mi dice che assieme a me in queste settimane non abbiano parlato anche con altri? Ma per me non è un problema.

Che rapporti hai con Dagnoni?

Ero andato a trovarlo nel suo ufficio tempo fa assieme a Giuseppe Saronni, per il progetto sui campioni del mondo. Beppe era curioso di vedere che cosa avesse in mente, ma di questa cosa non si è proprio parlato. Siamo amici, siamo stati in stanza insieme alla mia prima convocazione in nazionale. Andai a fare il Giro di Grecia con gli stayer, guidati da Domenico De Lillo, e divisi la stanza con lui. Sono passati tanti anni e durante le elezioni federali ho spinto per lui, perché credo che sia una persona in gamba con delle buone idee.

Se la proposta ti convince, credi che la situazione più insormontabile sia quella legata ai corridori che segui?

Da una parte è complicato, ma Paolo (Alberati, ndr) è cresciuto tanto in questi anni. Credo che facendo le giuste mosse, si potrebbe organizzare la mia uscita.

A breve l’incontro. Poi probabilmente Maurizio si prenderà il suo tempo per decidere. Con lui, come Vialli per Mancini sulla panchina della nazionale di calcio, potrebbe arrivare con un ruolo di importante consulenza anche Gianni Bugno. Ma una cosa è certa, il lavoro per rifondare l’attività della nazionale per come la immaginano Dagnoni e Amadio richiede tempo. Come ha appena detto anche lui però, stiamo a vedere che proposta gli faranno. E se, come sempre Maurizio ha fatto notare, nel frattempo la Federazione ha portato avanti altre piste.

La Val di Sole prima UCI Bike Region in Italia

10.08.2021
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Il 2021 a due ruote della Val di Sole si prepara ad entrare nel vivo. Dal 25 al 29 agosto ospiterà la Coppa del Mondo di Mountain Bike e nel mese di dicembre sarà sede di una delle prove della Coppa del mondo di ciclocross, esattamente a Vermiglio.

A conferma della propria vocazione ciclistica nei giorni scorsi la Val di Sole  è stata la prima località italiana a ricevere da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale il prestigioso “UCI Bike City Label”, entrando così a far parte delle 18 destinazioni al mondo che credono e investono nello sviluppo della community delle due ruote, delle infrastrutture e delle politiche ciclabili. 

La ciclabile del Noce adatta alle famiglie(foto T. Prugnola)
La ciclabile del Noce adatta alle famiglie(foto T. Prugnola)

Un percorso partito da lontano

La Val di Sole ha iniziato a ospitare eventi legati alla mountain bike a partire dal 2008 quando fu sede per la prima volta del Campionato del Mondo di Mountain Bike. Da allora ha ospitato Campionati Mondiali e prove di Coppa di diverse discipline come Four-Cross e Trial. Non va poi dimenticato che la stessa Val di Sole ha già ottenuto l’assegnazione dei Campionato del Mondo di Mountain Bike per il 2026.

Tutto ciò è stato reso possibile da una visione e una strategia ben chiari. La Val di Sole ha infatti deciso di presentarsi come un territorio che può essere scoperto in sella a una bicicletta, anche elettrica, affrontando numerosi trail e tour in altura posti non lontano dai centri abitati, attraverso una rete di percorsi estesa oltre 300 chilometri.

Non mancano poi le opportunità di divertimento per gli amanti delle emozioni e della velocità, grazie ai BikePark Val di Sole e Pontedilegno-Tonale, che rappresentano il paradiso di chi ama il brivido del gravity. Grande attenzione viene riservata per i più piccoli grazie alla presenza di Skill Park e Pump Track.

Proiettati verso il futuro

Lo sguardo degli amministratori della Val di Sole è già proiettato verso il futuro. I prossimi progetti riguardano l’estensione del Bike Park Val di Sole nella zona di Folgarida con la costruzione di 4 nuovi percorsi flow, per uno sviluppo totale di 16 chilometri, e la creazione di una nuova rete di percorsi dedicati alle e-Bike nell’area di Pejo.
A tutto questo si aggiunge l’incessante impegno verso il tema della sostenibilità, come è confermato dalla creazione della prima ski area plastic free, a Pejo 3000, e dal percorso artistico di consapevolezza sul mondo dell’acqua e della salvaguardia dell’ambiente “Uno di nn Milione”. Merita qui di essere ricordato che proprio al tema dell’acqua è stata dedicata l’edizione 2021 dei Campionati del Mondo di Mountain Bike. 

Luciano Rizzi, presidente di Apt Val di Sole, ha sintetizzato con le seguenti parole i progetti futuri: «Grazie ad UCI ed al presidente Lappartient per aver creduto nella nostra visione: il riconoscimento come UCI Bike Region è un traguardo e uno stimolo. Essere rinomati a livello internazionale come una destinazione ciclabile era l’obiettivo che ci ha motivato ad iniziare questo percorso come località, ormai venti anni fa. Abbiamo ben chiari in mente i prossimi step di questa crescita, che renderà la bicicletta sempre più centrale nella Val di Sole del presente e del futuro».

Val di Sole Bikeland

Vermiglio e la Coppa di cross: le ragioni della scelta

16.07.2021
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La notizia s’è data qualche giorno fa. Nel primo fine settimana dopo l’Immacolata, quindi 11-12 dicembre, la Coppa del mondo di ciclocross tornerà in Italia. Lo farà in una location insolita per la specialità, Vermiglio in Val di Sole, che con la bici ha un rapporto molto stretto, avendo ospitato più volte il grande circo della mountain bike. L’iniziativa è partita dal territorio per rilanciare il turismo dopo due anni di batoste causate dal covid, così per saperne di più siamo andati direttamente alla fonte, parlando con Fabio Sacco, Direttore Generale di Visit Val di Sole.

Le giornate da quelle parti sono al momento abbastanza confuse e concitate, dato che si è appena aperto il ritiro del Napoli Calcio e l’aumento del… traffico non è passato inosservato.

«Lo sport – dice – qui da noi è un elemento trainante e il discorso degli eventi legati alle due ruote è cruciale per il prodotto turistico. Così è con la mountain bike e così ci auguriamo con il ciclocross. Vermiglio ha già ospitato prove di trial, ma da un paio di anni ci siamo avvicinati all’Uci e a Flanders Classic, che gestisce la Coppa del mondo di cross, per cercare una visibilità in più».

Sulla Coppa del mondo, la voce di Fabio Sacco, Direttore Generale di Visit Val di Sole
Sulla Coppa del mondo, la voce di Fabio Sacco, Direttore Generale di Visit Val di Sole
Come è andata?

Ci hanno fatto una richiesta ben precisa: avere una località di montagna in cui si possa creare un percorso che per alcuni tratti comprenda anche la neve, per aggiungere un elemento di spettacolo alla gara. Il cross si avvicina al mondo gravel, ci hanno detto. Per cui l’idea degli amici fiamminghi, che abbiamo recepito appieno, è di creare un percorso permanente, che sia fruibile anche al di fuori della gara di dicembre. Per avere anche in estate, ad esempio, appassionati del cross che vengano sui nostri sentieri con le loro gravel.

Come mai questo legame con gli “amici fiamminghi”?

Perché il mercato belga è molto importante per la Val di Sole, d’estate e d’inverno. L’idea di base è che avvenga uno scambio, una sorta di travaso fra il pubblico del cross e quello degli sciatori. Avere sciatori che si spostano per seguire la gara di cross e appassionati del cross che poi si fermino per sciare. Il periodo tra l’altro è cruciale.

Vale a dire?

La stagione di solito si apre nel weekend dell’Immacolata, quindi spingere forte con eventi è il modo migliore per avviarsi verso il Natale.

Tornando al ciclocross, chi disegnerà il percorso?

Al momento giusto, verranno giù i tecnici di Flanders Classics, per creare una traccia. Ci lasceremo guidare, ma offriremo ovviamente il nostro contributo.

Avete già individuato l’area?

Si gareggerà nella zona dei laghetti di Vermiglio. C’è il fiume, ci sono i ponticelli di legno e la pista da fondo (nella foto di apertura Apt Val di Sole, ndr). C’è la strada asfaltata per ospitare arrivo e partenza e potremo poi aggiungere ostacoli artificiali. Per la neve non ci sarà problema. Anche se la stagione dovesse essere secca, grazie agli impianti per la pista di fondo, potremo predisporre l’innevamento artificiale.

Vermiglio, Val di Sole: il paese si trova ai piedi della salita del Tonale, ben nota agli amanti delle corse
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Ci saranno test event o gare di prova sul percorso?

Non credo, l’appuntamento è per dicembre.

Si è parlato di Natale: gli ultimi due sono stati molto fiacchi. Quanto è importante una simile ripartenza per ridare ossigeno al comprensorio?

Molto importante. Abbiamo il supporto della Provicia di Trento e nell’organizzazione dell’evento sono coinvolti anche l’Apt e i gestori degli impianti e degli albergatori del Tonale. Abbiamo tutti voglia e bisogno di ripartire.