La Coppa del Mondo di Ciclocross torna in Italia, a Vermiglio e lo fa in grande stile, proponendo una prova invernale e in una località dove gli sport legati alla stagione fredda sono il core business. Il contesto è quello della Val di Sole, un “parco giochi” per la bicicletta. Ma è necessario andare oltre con l’euforia del momento e cerchiamo di immaginare uno scenario futuro, quando il ciclocross e la bicicletta potrebbero entrare a far parte del pacchetto delle Olimpiadi Invernali. Se ne parla già da qualche anno, ma forse, questa è la volta buona e la “buona riuscita” dell’evento potrebbe essere un vero e proprio detonatore.
Il percorso nella neve
Sì, abbiamo la responsabilità di provarlo in anteprima! E’ un toboga, poco più di 3 chilometri (3.050 metri dichiarati, per l’esattezza), che si snoda nella conca del Laghetti di Vermiglio. Tecnicamente possiamo sezionare il tracciato in due parti. La prima è quella dal lato della strada asfaltata, più tecnica e maggiormente pedalabile, dove potremmo immaginare un migliore grip delle gomme. Ci sono un paio di segmenti, brevi e ripidissimi che salgono al pari di un argine. Ci saranno atleti che riusciranno a stare sulla bici, se adeguatamente lanciata nei rettilinei. Si torna sull’asfalto, quasi come una liberazione e un momento di respiro, oppure per dare il colpo di grazia all’avversario in debito di ossigeno dopo le impegnative fasi di guida.
Doti di guida importanti
Non conterà essere forti e basta, perché anche le doti di guida faranno una grande differenza. Saper dove mettere la ruota e distribuire bene i carichi sulla bici sarà fondamentale. Il ritorno nella neve ed il passaggio dai box è la porta d’ingresso alla seconda sezione, quella che si snoda portando al bosco. Meno esigente in fatto di conduzione della bicicletta, ma la salita e la seguente discesa diventeranno una chiave di volta. Poche centinaia di metri, complicati e strappagambe: difficile farli in sella, così come la discesa, che diventerà un intreccio di canaline e traiettorie! Assisteremo alle classiche “sbacchettate” del manubrio e vedremo le bici quasi imbizzarrite. Come è facile immaginare, “saper correre a piedi con la bici in spalla” potrà dare un vantaggio notevole.
La neve farà la differenza
Dall’alto verso il basso. Il “catino” che è stato creato per ospitare la gara è visibile nella sua totalità da ogni direzione e con diverse angolazioni. E anche questo è un gran biglietto a visita.
A proposito di ticket, il costo è di 10 euro. La prova di Coppa del mondo di Vermiglio la ameremo oppure la odieremo, ma comunque la ricorderemo e se ne parlerà per parecchio tempo. Già da quando è stata menzionata ed etichettata come “the snow stage” (la prova della neve), ha iniziato ad offrire degli spunti interessanti e varie chiavi di lettura, pensando al futuro dello sport, alle sue estremizzazioni e quello che proprio la sport e la bici sono in grado di muovere.
Questione di rispetto
E poi… Mai dimenticare che il ciclocross è anche questione di carattere e rispetto! Il rispetto per una disciplina che in un’ora di gara racchiude tecnica e concentrazione, preparazione e cura del più piccolo dettaglio, visione d’insieme e anche il saper gestire le tante variabili che si modificano minuto dopo minuto. Anche questo è il ciclocross!