Cross sulla neve, da Fruet le dritte a Van Aert per Vermiglio

05.12.2021
6 min
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La Coppa del mondo di ciclocross a Vermiglio bussa alle porte. Ieri Van Aert è rientrato alle gare nel Superprestige di Boom sulla sua nuova Cervélo e ha subito vinto. Poi ha preso un respiro e ha ammesso che arriverà alla prova trentina pieno di dubbi, perché non ha mai corso sulla neve.

«La vittoria mi dà fiducia – ha detto – è andata meglio di quello che mi aspettavo. La prossima settimana sarà tutto diverso, perché ci sarà la neve. Andrò a Vermiglio con timore, perché non sono mai stato uno specialista delle gare sulla neve, ma sono fiducioso e curioso di vedere come andrà».

L’incognita è comune, la curiosità tanta. E se per la Val di Sole, come scrivemmo a luglio, l’occasione è d’oro per lanciare la stagione invernale dello sci, per Flanders Classics che organizza la Coppa del mondo e per l’intero circo del cross l’occasione è ghiotta per fare qualche passo verso le Olimpiadi invernali.

Ciclocross sulla neve

Ma cosa significa correre sulla neve? Lo abbiamo chiesto a Martino Fruet (in apertura nella foto Podetti), che della gara della Val di Sole è già stato testimonial in un video molto avvincente e che sulla neve ha corso già altre volte con alterne fortune. Fa bene Van Aert ad essere preoccupato?

«E’ vero – sorride – ne ho corse due, a Nalles e Bolzano, e ho capito che ci sono tante variabili. Un po’ come quando si scia, dipende dal tipo di neve e dal meteo. Se è fresca e polverosa, nemmeno ti bagni. Se è battuta con un gatto e fa freddissimo, sembra di andare sull’asfalto. Se piove, se il giorno prima fa caldo, se…».

Capito, andiamo per gradi. La neve ci sarà di sicuro, giusto?

Non c’è dubbio. Aveva nevicato prima che facessi il video e danno neve anche mercoledì. Vermiglio è in una conca, il sole non lo vedi proprio. Sopra poi c’è il ghiacciaio Presena, dove si conclude il video, per cui in basso arrivano correnti gelide. Ieri sono arrivati i belgi a tracciare, poi tireranno a lucido il percorso. Ma il punto è il meteo, come sempre.

Neve dura e ben trattata, come si corre?

E’ come asfalto e si va veramente forte. Magari dopo un po’ le curve si scavano, ma se è freddo davvero, il fondo regge. Ho provato a pedalare anche sulle piste da sci lavorate bene, è difficile, ma si va. Per capirci, gli unici punti critici erano quelli in cui le lamine degli sci avevano smosso la neve.

Se invece dovesse piovere alla vigilia?

La neve si allenta e quell’acqua ti entra nei piedi quando devi correre a piedi. Come lo scorso anno a Nalles, quando a due giri dalla fine ci ritirammo in venti di quelli buoni. Mani e piedi in casi del genere smettono di funzionare. Altra opzione è se il giorno prima fa caldo e un po’ la scioglie…

A Nalles nella scorsa stagione si corse nella neve molle, che portò al ritiro di metà gruppo elite (foto Billiani)
A Nalles nella scorsa stagione si corse nella neve molle, che portò al ritiro di metà gruppo elite (foto Billiani)
E magari di notte gela?

Esatto, ti ritrovi col… vetro e in quel caso possono e devono solo mettere il sale e aspettare che sciolga, altrimenti non si sta in piedi e se cadi ti fai male. Se non cambiano le regole per questa occasione, le gomme con i chiodi sono proibite, per cui se non mettono il sale, il rimedio estremo sarà trovare una linea fuori dal ghiaccio.

Hai mai corso in condizioni del genere?

Ricordo una gara a Bolzano che vinse Silvestri, ma misero il sale.

Se nevica durante la gara?

Grande spettacolo. Se sotto il fondo è battuto, non cambia niente. Se invece fa nebbia, perché in quelle valli potrebbe succedere, allora rischi di non vedere niente. Anche se ci sono 16 telecamere fisse in un anello di due chilometri e mezzo.

Sul ghiaccio si usano gomme da fango?

E’ la soluzione migliore. Dugast mi manderà delle ruote con i chiodi, ma non si possono usare e nel caso servirebbero solo su ghiaccio. Quando abbiamo girato il video, avevo una gomma da asciutto, con appena un po’ di spalla. Il discorso è che si correrà solo la domenica con le categorie elite, per cui il sabato dopo le prove, tireranno a lucido il percorso con i tre gatti delle nevi già schierati.

Stando così le cose, forse nemmeno si dovrà cambiare bici?

Non credo che lo faranno, infatti. A meno che non si gelino le pinze dei freni, in caso di freddo estremo oppure per il contatto continuo con la neve.

Che gara ti aspetti?

Duretta e spettacolare da vedere. Hanno coperto il prato, ma se piove e a forza di passarci viene fuori in fango. Metà gara si fa nella conca, poi si sale sulla sinistra guardando verso il passo del Tonale e si va in salita. Il prato in salita ha la sua bella pendenza, per cui ci saranno 50-60 metri di dislivello a giro.

Il percorso di Vermiglio si snoda nella Conca e risale sulla sinistra della valle verso il Tonale
Il percorso di Vermiglio si snoda nella Conca e risale sulla sinistra della valle verso il Tonale
Olimpiadi invernali, lancio della stagione turistica e secondo te cos’altro?

Volete lo scoop? Lancio del gravel alpino, che potrebbe aprire qualche porta importante. Come noi andavamo a fare le gare di mountain bike sugli argini, quelle che chiamavamo “le gare delle panoce”, così si può correre d’inverno con il gravel. Ma mi raccomando (se la ride, ndr), non si sappia in giro che ve l’ho detto io…