David Lappartient

Lappartient si toglie un sassolino

29.09.2020
3 min
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David Lappartient non ha peli sulla lingua. Il presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale ha salutato la stampa presenta ai mondiali di Imola, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe. Troppo e troppo caldi alcuni fronti perché potesse fare finta di niente. Dalle tematiche ambientali alla squalifica del direttore sportivo della Jumbo-Visma in occasione di un controllo sulla bici di Roglic, fino al protocollo per la sicurezza in corsa, passando per la spaccatura (da sanare) in seno al Cpa.

«C’è il sentore di un tentativo di destabilizzazione intorno al CPA – ha detto il presidente – come parte di una strategia globale per destabilizzare l’Uci e gli altri organi esistenti. Ovviamente ci sono alcuni aspetti da migliorare nel sindacato, tuttavia circolano molte notizie false. Ho visto il documento inviato ai corridori da persone che volevano creare un nuovo sindacato. Era chiaramente tutto falso, una manipolazione, per fornire argomenti non vere. E quando questo è stato spiegato ai corridori, l’hanno capito».

Zeeman, diesse Jumbo-Visma
Zeeman, a sinistra, il tecnico della Jumbo-Visma espulso dal Tour, qui con Frans Maasen
Zeeman, diesse Jumbo-Visma
Zeeman, a sinistra, il tecnico della Jumbo-Visma espulso dal Tour, qui con Frans Maasen
Sulle cattive abitudini

Alcune immagini del Tour de France hanno messo in cattiva luce il comportamento dei corridori, immortalati mentre gettavano rifiuti al di fuori delle aree previste. Al riguardo, esistono già delle multe, ma forse non basta. L’Uci ha messo l’ambiente al centro della sua mission, al punto che anche le maglie iridate e il merchandising ufficiale by Santini Cycling Group saranno realizzati con materiale riciclato.

«I tre rischi che minacciano il nostro sport – ha detto Lappartient – sono il doping, l’insicurezza, il cattivo comportamento ambientale. Al comitato direttivo del gennaio 2021 proporrò punizioni in tempo reale per i trasgressori. Un corridore che per questo si ritrovasse di colpo a due ore di distacco nella classifica generale potrebbe tenerne conto… Dovremo trovare misure coercitive e applicarle a partire dal primo febbraio».

L’incidente di Bardet

La necessità di scrivere un protocollo per il pronto intervento nei casi di commozione cerebrale, come già nel rugby, è stata già ampiamente citata in seguito all’incidente di Romain Bardet durante la 13ª tappa del Tour de France, tra Chatel-Guyon e il Puy Maria.

Romain Bardet_Tour2020
Romain Bardet, ritirato dal Tour dopo una brutta caduta
Romain Bardet_Tour2020
Romain Bardet, ritirato dal Tour dopo una brutta caduta

«Il professor Bigard (direttore medico dell’UCI) ha fatto grandi progressi», ha detto Lappartient. L’Uci lavora su questo argomento da oltre un anno. Il protocollo sarà attuato abbastanza rapidamente».

Su Zeeman espulso

Merijn Zeeman, direttore sportivo della Jumbo-Visma, è stato espulso dal Tour de France dalla Giuria Uci. Durante l’esame della bicicletta di Primoz Roglic al Col de la Loze (17ª tappa), è stato accusato di “intimidazioni, insulti e comportamenti scorretti nei confronti di un membro dell’Uci”. Il tecnico ha affermato che la sua reazione sia stata provocata da un danno alla bicicletta durante l’operazione.

«L’Uci – ha replicato seccamente Lappartient – non ha causato alcun danno alla bicicletta di Roglic. Abbiamo in nostro possesso il video dello smontaggio della bici da parte di un meccanico del World Cycling Center, lui stesso insegnante di meccanica. Lo smontaggio è andato bene. Non era accettabile che quel tecnico imprecasse contro il meccanico e il membro della Giuria. La sanzione è stata giusta».