Il Tour a Firenze, emozioni e riflessioni toscane con Magrini

24.06.2024
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Ormai ci siamo, ancora tre giorni e mezzo e poi finalmente si aprirà lo scenario sul Tour de France “italiano”. Firenze e il suo Piazzale Michelangelo ieri sono stati teatro della partenza dei campionati italiani vinti da Bettiol, ma giovedì a partire dalle 18,30 si tingeranno ufficialmente di giallo con una preannunciata spettacolare team presentation.

Le gambe dei corridori si accenderanno sabato 29 giugno alle 12 col via della prima tappa da Piazza della Signoria, mentre i cuori degli appassionati hanno iniziato a scaldarsi già da un po’ di tempo. Fra loro c’è Riccardo Magrini che, per forza di cose, è un trait d’union ottimale tra Toscana e Tour de France. Nonostante non sia fiorentino, “il Magro” vive questa Grand Départ con profondo sentimento come abbiamo capito dalla nostra chiacchierata. Qualcosa che non è facile da descrivere e che dovrà riversare sul microfono durante la cronaca su Eurosport assieme a Luca Gregorio.

Riccardo Magrini e Luca Gregorio commenteranno il Tour de France tutti i giorni su Eurosport
Riccardo Magrini e Luca Gregorio commenteranno il Tour de France tutti i giorni su Eurosport

Evento storico

Il feeling di Magrini col Tour è legato, fra i tanti ricordi, al 1983 quando vinse la settima tappa da Nantes ad Ile d’Oleron con un colpo da finisseur in prossimità del triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Quarantuno anni dopo le emozioni si spostano per un evento storico.

«Questa edizione del Tour de France – racconta – la sento particolarmente, prima di tutto perché per la prima volta parte dall’Italia e poi perché, seppur indotta dalla collaborazione con l’Emilia Romagna, si parte dalla Toscana. Il fatto che si inizi da Firenze, la terra di Gino Bartali, Gastone Nencini e Alfredo Martini, credo che sia il giusto modo di rendere omaggio a tre giganti del ciclismo internazionale, non solo italiano. Sicuramente ci saranno interessi economici, però per me c’è qualcosa che va oltre alla scelta di partire da qua. In questo caso si parla di storia e valori dello sport. E poi ragazzi, avete presente il contesto artistico di Firenze, che ci invidiano in tutto il mondo, che si sposa col Tour?».

Nel 2013 il patrimonio artistico di Firenze aveva fatto da cornice al mondiale
Nel 2013 il patrimonio artistico di Firenze aveva fatto da cornice al mondiale

Firenze, prima iridata, ora gialla

Che la Toscana sia la culla del ciclismo non si discute. Per dare un’idea, chi cresce da quelle parti e si addentra in quel mondo come corridore o addetto ai lavori non può prescindere dalla conoscenza dei tre nomi fatti prima da Magrini. Oppure della stessa Firenze, che nel 2013 assieme ad altre località ospitò la rassegna iridata tra prove a cronometro e in linea. Ma che differenza c’è col Tour de France?

«Il mondiale di quell’anno – continua – coinvolse una buona parte di Toscana con tutte le gare in programma e fu una bella vetrina anche dal punto di vista turistico, nonostante la nostra regione sia conosciuta ovunque. Però il Tour ha completamente un altro richiamo. Lo sappiamo tutti, dopo Olimpiadi e mondiali di calcio che si tengono ogni quattro anni, è il terzo evento sportivo e si svolge tutti gli anni. E’ qualcosa di clamoroso per Firenze, si va in tutto il mondo

Una nota gelateria di Firenze ha ideato il gusto “Bartali Bartali”. E’ una crema fatta con zafferano di Fiesole (foto X)
Una nota gelateria di Firenze ha ideato il gusto “Bartali Bartali”. E’ una crema fatta con zafferano di Fiesole (foto X)

«Non dimentichiamoci poi – analizza Magrini – che tornaconto economico che ci può essere per la città e i suoi dintorni. Anzi, direi tutte le strade che saranno attraversate dalla prima tappa che porterà a Rimini. Anche il solo transito davanti a casa propria è davvero un evento da vivere in modo unico, qualcuno me lo ha già detto che sarà così. Tuttavia mi viene da pensare che forse la gente non si era resa conto veramente di quello che adesso sta per succedere realmente

Percezione mediatica

L’ultima frase di Magrini è un assist, o meglio una volata tirata da sfruttare. Toscani, romagnoli, emiliani e piemontesi hanno realizzato che tipo di evento gli sta per passare sui piedi? La percezione non è uguale ovunque. L’impressione è che Firenze, Rimini, Cesenatico e Bologna siano più preparati delle altre città coinvolte, però diventa difficile da dire finché non lo si vede dal vivo.

«Posso dire – prosegue il commentatore di Eurosport – che a Firenze è tutto pieno. Si parla che oltre il 90 per cento della ricettività alberghiera sia occupata già diverso tempo. E so che anche in Romagna è la stessa cosa. Certamente gli eventi collaterali legati al Tour sono stati importanti per far capire alla popolazione cosa ci sarà. Può darsi che a Firenze e in Romagna abbiano avuto un avvicinamento più coinvolgente perché le due tappe sono molto mosse e promettono spettacolo. Ad esempio l’arrivo di Bologna col San Luca nel finale è bellissimo».

RIccardo Magrini al Tour 1983 ottenne una vittoria di tappa. Qua in un momento scanzonato con Duclos-Lassalle (foto instagram)
RIccardo Magrini al Tour 1983 ottenne una vittoria di tappa. Qua in un momento scanzonato con Duclos-Lassalle (foto instagram)

«Alla base di tutto però – va avanti Magrini – credo che sia una questione di comunicazione in generale. Ovvio che se organizzi serate in vista del Tour e non le pubblicizzi, non puoi sperare che tutti sappiano cosa ci sarà. Questo è un po’ il grande limite del ciclismo, anche sugli eventi importanti. L’ho visto in questa settimana appena finita con i campionati italiani. E’ vero che erano a Grosseto e a Firenze, ma a Montecatini dove hanno soggiornato molte formazioni, nessuno sapeva nulla del perché fossero lì. Mentre altri sport, il calcio in testa, riescono a comunicare meglio, noi del ciclismo dovremmo fare una riflessione su questo aspetto

Spunti per una prossima volta?

La storica partenza dall’Italia chiama in causa tutto il ciclismo di casa nostra in modo trasversale. ASO, società organizzatrice del Tour de France, per le prime quattro tappe si appoggerà a diversi reparti di RCS Sport, organizzatore del Giro d’Italia. Una bella collaborazione che potrebbe dare spunti o frutti per il futuro.

«Credo che sia sempre utile il confronto – conclude Magrini – con altre realtà. In questo caso ci si potrà rendere conto della potenza del Tour, che comunque vedremo solo in parte qua in Italia. Ad esempio, non tutti i mezzi della loro carovana circoleranno da noi per questioni di omologazione. Per me il Giro resta la corsa più bella e più dura che c’è per percorsi e panorami, ma il Tour è sempre riuscito ad essere più incisivo a livello pubblicitario

Ancora deve iniziare questo Tour “italiano” che già si pensa ad una prossima volta. Il “Magro” lancia sul piatto una proposta. «Non possiamo avere il Tour ogni anno da noi, ma nel 2025 la Vuelta, che è gestita dagli stessi organizzatori, potrebbe partire dal Piemonte. Sarebbe bello che il Tour potesse rifare una Grande Partenza da noi fra qualche anno. D’altronde dall’Olanda ci è partito per sei volte…»

Grandi eventi e turismo: ecco i numeri dell’Emilia-Romagna

21.11.2023
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I grandi eventi sportivi come “motore” di una crescita dei flussi turistici. Un collegamento importante che, se ben sfruttato, è in grado di generare risultati davvero molto, molto interessanti. Come succede in Emilia Romagna.

Sono stati presentati ufficialmente al Grand Hotel di Rimini i risultati di una ricerca sugli effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi. L’analisi è stata condotta dal Centro studi SG Plus, in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma e su iniziativa della stessa Regione Emilia-Romagna. Il coordinamento è stato del capo segreteria politica della Presidenza Giammaria Manghi. I risultati sono stati illustrati alla presenza del Ministro per lo Sport Andrea Abodi, del Governatore Stefano Bonaccini e dell’Assessore regionale al Turismo Andrea Corsini.

Fra i protagonisti non poteva mancare Davide Cassani, motore del turismo regionale
Fra i protagonisti non poteva mancare Davide Cassani, motore del turismo regionale

Sport Valley: sport e territorio

La ricerca ha preso in esame ben 81 eventi in grado di generare un indotto pari a 150 milioni di euro, a fronte di un investimento della Regione di 8,3 milioni. Ciascun euro investito è stato dunque in grado di produrne ben 18. Le presenze complessive sono state oltre un milione. Si sono considerate le giornate di permanenza sul territorio di atleti, spettatori, staff, giudici di gara e giornalisti moltiplicandole per la durata del soggiorno. Gli effetti da un punto di vista prettamente “reputazionale” della promozione sono stati invece valutati in oltre 31 milioni di euro.

Lo sport fa bene dunque anche al territorio: e questa ricerca è stata in grado di confermarlo in maniera molto puntuale. Forte di questi numeri, l’Emilia-Romagna qualifica il proprio territorio – da Piacenza a Rimini – come Sport Valley italiana.

Lo sport traina il turismo

«I grandi avvenimenti sportivi – ha dichiarato il Ministro Abodi – sono un’opportunità, di carattere sociale ed economica, per le città e le regioni che li ospitano e per l’intera Nazione. Se ben gestiti, come testimoniano la Ryder Cup di golf a Roma e le Finali Atp di tennis a Torino, rappresentano uno straordinario volano per lo sviluppo dei territori. Essi contribuiscono inoltre alla crescita del PIL locale ma non solo. Aiutano difatti anche a destagionalizzare e a diversificare il turismo. Favoriscono il miglioramento dei luoghi di sport nei quali avviene la competizione, promuovendone anche le bellezze e le piacevolezze. Lo vediamo dai numeri delle necessarie valutazioni d’impatto, che valgono molto di più di tante parole. E testimoniano per giunta il valore aggiunto generato dagli eventi sportivi, grandi o piccoli che siano.

«Fondamentali sono anche la programmazione e la collaborazione, tanto più si sale di livello negli eventi, tra organizzatori, enti locali e territoriali e Governo nazionale. Solo così si può garantire una regia, nel rispetto delle autonomie. E si può centrare l’obiettivo di ottimizzare i risultati e dare un senso alle risorse finanziarie pubbliche che contribuiscono alla loro realizzazione».

Arriva il Tour

Come precedentemente anticipato, all’incontro ha partecipato anche il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

«Abbiamo la conferma – ha commentato il Governatore – che lo sport può essere anche uno straordinario strumento per promuovere il territorio. Il ritorno sarà altrettanto importante sul piano economico, turistico e della reputazione. La scelta fatta da questa Regione di investire sui grandi eventi è stata lungimirante e ne siamo davvero molto orgogliosi. Una scelta che intendiamo confermare, rafforzando la collaborazione già oggi molto positiva con gli Enti locali, le Federazioni e l’associazionismo sportivo, il CONI, il Ministero. Lo sport come opportunità per dare visibilità a un territorio, dunque. Oggi più che mai, pensando anche alla Romagna così duramente colpita dall’alluvione che il prossimo anno ospiterà alcuni appuntamenti di assoluto rilievo. La Grande partenza del Tour de France e l’Open d’Italia di golf a Cervia. Oltre naturalmente ad appuntamenti consolidati come la Formula 1 a Imola, la MotoGp a Misano, la Coppa Davis a Casalecchio di Reno. Il prossimo 2024 sarà davvero un anno che ricorderemo per la nostra Sport Valley».

«Lo sporta – ha aggiunto l’assessore Corsini – è sempre più un fondamentale strumento di attrattività turistica. La nostra regione si conferma una meta privilegiata, dalla Riviera all’Appennino, con numeri in costante crescita. E questo anche grazie ad un’offerta diversificata. Pensiamo ad esempio ai bike hotel e ad una macchina dell’accoglienza in grado di intercettare e rispondere a davvero tutte le esigenze. Sport e turismo sono legati in un binomio oramai indissolubile su cui vogliamo continuare a investire».

Il Presidente Bonaccini ha rivendicato la bontà dell’intuizione del Tour in Italia
Il Presidente Bonaccini ha rivendicato la bontà dell’intuizione del Tour in Italia

I numeri dell’indagine

Su oltre 100 eventi sportivi promossi e organizzati dall’Emilia-Romagna nel 2022, l’indagine ne ha presi in esame 81. Manifestazioni nazionali, internazionali e a larga partecipazione, che si sono svolte su tutto il territorio e lungo l’intero arco dell’anno. Atleti e squadre, spettatori e accompagnatori, staff, giudici di gara, media. Per ciascuna di queste voci è stato valutato l’impatto economico diretto sul territorio, considerando le spese sostenute per il pernottamento e per il soggiorno. La voce più significativa è stata quella relativa agli spettatori, con oltre 620.000 mila presenze ed una ricaduta di quasi 66,5 milioni di euro. Al secondo posto gli atleti (100.000 quelli arrivati da tutto il mondo) in grado di “lasciare” sul territorio ben 33,7 milioni di euro.

Oltre 4.100 sono stati i membri degli staff per 4,2 notti di soggiorno medio ed una spesa di oltre 1,2 milioni di euro. A questi vanno affiancati i quasi 2.000 giudici di gara che si sono fermati per 3,9 notti garantendo al territorio oltre 900 mila euro. E poi i media, con oltre 1.400 le presenze di giornalisti e operatori accreditati. La spesa è stata di quasi 700.000 euro (2,8 notti il loro soggiorno medio).

Riolo Terme è stata ferita dall’alluvione, ma si sta risollevando anche grazie allo sport
Riolo Terme è stata ferita dall’alluvione, ma si sta risollevando anche grazie allo sport

L’effetto dei media

L’indagine ha calcolato anche la ricaduta sul territorio, in termini promozionali e reputazionali, dell’attività di comunicazione che ha accompagnato gli eventi sportivi. Essa è stata valutata in oltre 32,7 milioni di euro, considerando articoli su stampa, web, servizi e trasmissioni televisive, attività sui social network.

Infine, le spese per l’organizzazione delle manifestazioni: a partire da quelle per l’adeguamento di impianti e attrezzature. I benefici per il territorio, quelli per la gestione degli impianti, il personale e i servizi assommano a un totale di 14,3 milioni di euro.

Comanda il ciclismo

Gli eventi considerati hanno interessato tutto il territorio regionale lungo quasi l’intero arco dell’anno (oltre il 90%), ovviamente con una maggiore concentrazione nel periodo estivo.

Caratteristica comune è stata la “multidisciplinarietà”, considerando le oltre 24 discipline sportive diverse analizzate. La più presente è stata il ciclismo, protagonista di ben 17 eventi, mentre sono 66 quelli che hanno interessato le discipline olimpiche. Da un punto di vista organizzativo, 21 sono stati gli appuntamenti organizzati da Federazioni e Leghe, 12 da Enti di promozione sportiva, 22 da associazioni sportive e 26 da organizzazioni private.

Diversificata è stata anche la provenienza di atleti e spettatori. Nel primo caso il 31,8 per cento dei partecipanti è arrivato dall’estero, il 58,8 è stato nazionale e il 9,4 per cento è stato regionale. Nel secondo caso invece le percentuali sono state rispettivamente del 9,9 per cento, del 37,7 e del 52,4.

Italian Bike Festival: un evento sempre più internazionale

24.07.2023
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E’ un (ulteriore) traguardo importante quello raggiunto quest’anno dall’Italian Bike Festival: l’evento espositivo & test di riferimento per il mercato della bici e della mobilità sostenibile in Italia, ma non solo, in programma dal 15 al 17 settembre prossimo nel magnifico contesto del Misano World Circuit a Misano Adriatico (Rimini). IBF ha difatti ricevuto la qualifica di Fiera Internazionale dalla Regione Emilia Romagna. Un “timbro” prestigioso che ne decreta l’inserimento all’interno del ristretto pool delle manifestazioni fieristiche internazionali della Conferenza delle Regioni. Ma anche delle Province Autonome e nel calendario degli eventi fieristici della Regione Emilia Romagna. 

Come appena anticipato, l’Italian Bike Festival 2023 andrà in scena per la sua sesta edizione ancora all’interno del Misano World Circuit. Partirà il 15 settembre e terminerà il 17 settembre 2023. Un appuntamento, quello di IBF, che aggrega gli appassionati del settore bici, i media, i buyer e gli operatori economici provenienti da tutto il mondo. Un evento che richiama l’attenzione sul sistema produttivo italiano ed incentivando la competitività del nostro Paese a livello globale.

L’IBF partirà venerdì 15 settembre e terminerà domenica 17
L’IBF partirà venerdì 15 settembre e terminerà domenica 17

Le parole di Cassani

«Un riconoscimento che è la conferma della maturità di IBF – ha dichiarato il Presidente di Apt Servizi Emilia Romagna Davide Cassani – che indirettamente premia anche il territorio che ospita questa manifestazione. L’IBF è tra le punte di diamante degli appuntamenti in Regione dedicati al ciclismo e al mondo bicicletta. Questo è ormai un settore divenuto sempre più importante nell’ambito della nostra offerta turistica. Ospitare una fiera internazionale dedicata all’universo della bici a 360 gradi rende sempre più dell’Emilia Romagna una vera e propria “Bike Valley” di assoluto riferimento». 

Davide Cassani si è detto soddisfatto della crescita dell’IBF in questi anni (foto Apt Servizi)
Davide Cassani si è detto soddisfatto della crescita dell’IBF in questi anni (foto Apt Servizi)

Oltre 600 brand

«Quello che abbiamo ricevuto – hanno ribattuto Lucrezia Sacchi, Fabrizio Ravasio e Francesco Ferrario di Taking Off, la società organizzatrice di IBF – è davvero un importante riconoscimento che certifica la rilevanza dell’Italian Bike Festival, la piattaforma più attrattiva del settore bike in Europa. Una qualifica quest’ultima che rappresenta per i nostri partner in arrivo dall’estero un’ulteriore conferma della qualità e dell’innovazione del nostro format. Per l’edizione 2023 sono attesi espositori internazionali provenienti da oltre 15 Paesi che daranno l’opportunità ai visitatori di conoscere in anteprima e testare le novità del mercato. Per i ciclisti professionisti, e per gli appassionati, ritorna confermatissimo il ricco palinsesto di gare de La Gialla Cycling. Si tratta di una serie di eventi ideali per incentivare lo sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio emiliano-romagnolo con conseguenti ricadute turistiche estremamente positive».

Torna la Gialla Cycling: gli eventi per incentivare lo sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio emiliano-romagnolo
Torna la Gialla Cycling: gli eventi per incentivare lo sviluppo della mobilità sostenibile sul territorio emiliano-romagnolo

«La nostra manifestazione- conclude – si avvale del supporto di APT Servizi Emilia-Romagna e Visit Romagna, raduna migliaia di persone nei suoi tre giorni. Nel corso degli anni si è dimostrata sempre più attrattiva anche fuori dai confini italiani. Nell’edizione 2022, IBF ha registrato una quota di visitatori esteri pari a circa il 5% sul totale di 42.000 visitatori provenienti da 42 paesi, tra cui spiccano Cina, Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti. Oltre 500 i brand internazionali presenti, esposti da più di 300 aziende in rappresentanza di Austria, Belgio, Bulgaria, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Spagna e Svizzera».

Italian Bike Festival