Qualche giorno fa con Stefano Garzelli avevamo messo sotto la lente d’ingrandimento le squadre dei principali pretendenti alla prossima maglia gialla: la UAE Team Emirates di Tadej Pogacar e la Visma-Lease a Bike di Jonas Vingegaard. Oggi con Alessandro Petacchi parliamo della Soudal-Quick Step di Remco Evenepoel.
La squadra belga meritava un discorso a parte, visto che tra infortuni, assenze e una rosa meno profonda, Remco è rimasto spesso solo al Delfinato, denunciando una situazione poco entusiasmante. Anche in Belgio la “questione Soudal” ha tenuto banco sui media. Come farà Evenepoel, senza una vera squadra, a contrastare quei due?
Alessandro, Remco e la sua Soudal-Quick Step escono dal Delfinato senza avere dato grandi impressioni. Tu cosa ne pensi?
Anche l’anno scorso lui era indietro al Delfinato e poi è andato bene. Quest’anno alla fine ha perso meno, ha un buon peso, nonostante abbia corso di meno per via dell’incidente dello scorso inverno. Direi dunque che ha incentrato tutta la sua stagione sul Tour de France. In salita paga qualcosa a Pogacar e Vingegaard, ma a crono è più forte e quella di Caen, che ho visto, è molto adatta alle sue caratteristiche.
Perché?
Perché è una crono molto veloce, da specialisti. Peccato per lui che la seconda crono sia una cronoscalata.
Passiamo all’analisi della sua squadra in salita. Data per certa l’assenza di Landa e con la perdita di Vervaeke, per la salita avrà solo Paret-Peintre e Cattaneo…
E’ scoperto, parecchio scoperto rispetto agli altri due. Però potrà correre sulla difensiva: questo sarà un po’ il suo leitmotiv. E tutto sommato, se corri su di loro puoi difenderti bene e hai la possibilità di sprecare il meno possibile durante le tappe. Non solo, ma se Remco dovesse fare quel piccolo step in più in salita, può restare con loro là davanti più facilmente. Poi quando esplode la corsa si tratterà soprattutto di gambe.
Uno dei compagni di Evenepoel al Tour sarà Merlier, uno dei più grandi velocisti. Vista la situazione del Delfinato, ci si è chiesti se fosse corretto portare uno sprinter in una situazione simile, se si vuole puntare al podio. Tu che sei stato velocista e che hai corso in quella squadra, cosa ne pensi?
Merlier al Tour per me ci sta bene e gli potrà anche essere d’aiuto, perché sa anche tirare, si muove bene in gruppo… E poi quale scalatore forte avrebbero potuto portare al suo posto? Le altre due squadre sarebbero comunque state più forti. Non dimentichiamo che per la salita hanno anche Van Wilder, che è un ragazzo giovane, ha già fatto un Giro e se l’è cavata bene.
Quindi velocista sì al Tour?
Sì, anche perché parliamo di un grande velocista e di un ottimo passista, uno che sa affrontare i ventagli, il caos… La squadra, la Soudal, è questa. Se Remco avesse voluto una squadra più forte, dove sarebbe potuto andare? Alla Visma o alla UAE… che hanno già i loro leader. Oppure alla Red Bull-Bora o alla Ineos Grenadiers.
Chiaro…
E infatti le voci che lo vogliono verso questi due team rinascono ad ogni sessione di ciclomercato. Della Ineos se ne parla spesso. Lì avrebbe molta gente forte, anche per la salita: Arensman, De Plus… Ma ripeto, al momento la sua squadra è questa. Gli avevano preso Landa, e non è poco, ma se poi si è fatto male nessuno può farci nulla. Metti Landa, Cattaneo, Van Wilder per la salita, due o tre passisti per la pianura e sei a posto… nonostante il velocista.
Hai citato Mattia Cattaneo: che ruolo avrà Mattia?
Lui è un gran bel corridore, poliedrico, completo, esperto. Sa andare forte in pianura e in salita. E sa esserci nei momenti decisivi. Dovrà stargli vicino in salita. Ripeto, la squadra, al netto dei nomi che hanno in rosa, è ottima: gli manca Landa. E’ una signora squadra. Io ci sono stato ed è vero che si stanno ancora trasformando, ma serve del tempo. E’ un po’ il discorso di prima: non vinci le classiche del pavé, ma se non hai Pedersen, Van Aert o Van der Poel con chi vai? A loro è capitato Remco, che va bene per certe classiche e per i grandi Giri e su questo, piano piano, stanno costruendo il team.
L’otto che molto probabilmente vedremo al Tour dunque sarà: Evenepoel, Merlier, Van Lerberghe, Eenkhoorn, Paret-Peintre, Van Wilder, Cattaneo e uno tra Schachmann e Casper Pedersen…
Mi sembra una squadra giusta, ognuno con un ruolo ben preciso. Poi di certo, come in tutti i team, dovranno sceglierne otto, ma avranno lavorato come minimo su una base di 10-12 corridori perché poi alcuni magari non rendono, c’è quello che ha un imprevisto.
Ruoli ben definiti: quello meno definito ci sembra Pascal Eenkhoorn. Lui che tipo di corridore è?
E’ un attaccante e non ha paura di prendere vento in faccia, sia per scappare sia per tirare. E’ quel che si dice un pedalatore. In più sa anche tirare le volate e ricordo che c’è Merlier, che non è un velocista qualunque, ma uno di quelli che danno garanzie. Eenkhoorn, un po’ come Cattaneo, va bene dappertutto, anche se è più forte per le tappe veloci.