Wilier Filante SLR ID2, efficienza e velocità hanno una forma

Wilier Filante SLR ID2, efficienza e velocità hanno una forma

24.10.2025
8 min
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CISON DI VALMARINO – Wilier lancia ufficialmente la seconda generazione della Filante SLR e ora adotta il suffisso ID2 (proprio come l’ultima versione della Rave SLR). Una delle bici aero più versatili di sempre, leggera, armoniosa nelle forme ed elegante si rinnova, ma non stravolge il suo DNA.

Cosa è cambiato rispetto alla generazione precedente? Quali sono i dettagli e gli aspetti tecnici da considerare? Come ha contribuito la collaborazione con il Team Groupama-FDj allo sviluppo della nuova bici? Questi e altri quesiti. Entriamo nel dettaglio anche grazie al contributo del responsabile prodotto di Wilier, Claudio Salomoni e con le considerazioni di Thierry Cornec, General Manager del team transalpino.

Wilier Filante SLR ID2, efficienza e velocità hanno una forma
Romain Gregoire con la nuova Filante all’ultimo Lombardia
Wilier Filante SLR ID2, efficienza e velocità hanno una forma
Romain Gregoire con la nuova Filante all’ultimo Lombardia

Wilier Filante ID2, sviluppata per i pro’

«La nuova Filante SLR – spiega Salomoni – nasce dalle richieste dei professionisti ed è disegnata per i corridori. Siamo partiti dai cardini del vecchio progetto, ovvero leggerezza e rigidità. Per meglio dire il rapporto ottimale tra i due fattori: uno dei punti chiave di Filante, un benchmark assoluto e da quel punto siamo partiti. Era necessario – prosegue Salomoni – migliorare l’aspetto dell’efficienza aerodinamica, che si è evoluta tantissimo nelle ultime 2/3 stagioni, cercando di studiare il pacchetto atleta/bici nel complesso.

«La grande sfida – conclude Salomoni – è stata far collimare i 5 passaggi primari della base di sviluppo. I nuovi modelli CFD e modelli 3D. Finalizzare i test nella galleria del vento di Silverstone. Ripetere i test e confermarli ed eventualmente fare delle modifiche apportando altre soluzioni. Non in ultimo, abbiamo fornito la bici ad un team selezionato di corridori per validare il test. Una volta su strada sono stati confermati e addirittura migliorati i dati delle simulazioni CFD».

Un gruppo ristretto di atleti

«Le prime fasi di prova su strada della nuova Wilier Filante – spiega Thierry Corbec – sono state condotte con un gruppo ristretto e super selezionato di corridori. La bici è stata fornita a coloro che hanno mostrato sensibilità. Una spiccata lettura ed interpretazione tecnica del mezzo, attenzione ai dettagli, come ad esempio il giovane Romain Gregoire. Per un team WorldTour di oggi, la partnership tecnica, la collaborazione stretta e lo sviluppo fatto a braccetto con la stessa azienda sono importanti tanto quanto la sponsorizzazione. Il mezzo tecnico può fare una grande differenza, è uno strumento di lavoro dal quale non si può prescindere».

L’impatto estetico della Filante SLR ID2

Complessivamente e al primo sguardo, la Filante ID2 mostra subito delle diversità, ma l’accostamento tra le due generazioni (per lo meno a livello di impatto visivo) è possibile. Le tubazioni nascono dal concetto NACA, ma il disegno di foderi del carro e della forcella è completamente differente, così come l’intera zona dello sterzo. Quest’ultimo ricorda da vicino la crono Supersonica e con le dovute proporzioni il know-how creato proprio dalla bici da cronometro è servito non poco.

C’è un’evidente svasatura creata per ottimizzare il binomio con il manubrio integrato F-Bar ID2 e per nascondere completamente l’hardware di fissaggio. Gli obliqui del retrotreno hanno ingombri sottili se visti frontalmente, hanno l’innesto al piantone più largo con angolo completamente variato, (inclinati verso l’interno di 2,5°). E’ stata migliorata e resa più efficiente l’integrazione dei perni passanti, con una sede che quasi “nasconde” la testa dei perni e la finestra ceca dal lato opposto.

In collaborazione con Elite è stato sviluppato il comparto dei due portaborraccia (l’Aerokit), perfettamente integrato nell’obliquo e nel verticale. Elite ha realizzato di pari passo anche le borracce specifiche (1100 millilitri di capacità), ma la compatibilità con le borracce tradizionali è reale. Il reggisella è tutto nuovo, full carbon e specifico (due arretramenti disponibili, 0 e 15 millimetri), ma ha obbligato a trasferire la batteria Di2 in un alloggio posizionato tra movimento centrale e foderi bassi del carro. Dietro le corone della guarnitura c’è una sede per il magnete del power meter Shimano.

Il supporto del deragliatore può essere rimosso (in ottica monocorona) e si possono montare corone fino a 56 denti. Per il posteriore c’è la soluzione UDH. In termini di sviluppo geometrico la nuova Filante SLR ID2 si ispira alla Wilier Verticale SLR, a nostro parere un valore aggiunto non da poco considerando proprio la bontà delle geometrie delle Verticale SLR.

Per i maniaci dei numeri e dei dati

L’impiego e l’integrazione dell’Aerokit, una delle sfide da mal di testa per gli ingegneri Wilier, ha permesso di abbassare il drag complessivo del binomio bicicletta/ciclista di ben 4,5 punti percentuali.

Differenti prove, condotte a 40 e 50 chilometri orari di media, con borracce standard e borraccce specifiche per l’Aerokit, hanno mostrato un risparmio del wattaggio di 11,51 e 14,15, che diventano 24,55 e 28,80 con la media più elevata. Su una prova di 70 chilometri, rispetto alla Filante SLR di prima generazione si arriva a risparmiare anche 145”.

Gli altri dettagli da considerare

Il peso dichiarato del telaio è di 860 grammi per la taglia media, in linea con la precedente, ma con una scatola centrale decisamente più rigida. Il baricentro è stato abbassato. Significa migliore stabilità, precisione e maneggevolezza. Si possono montare pneumatici fino a 34 millimetri di sezione, il che comporta anche ad un’adeguamento della sfruttabilità di ruote con canali interni ampi.

La laminazione del carbonio della nuova Wilier è il risultato di un blend (T800 e T1100, oltre a M46JB) ottenuto in collaborazione con Toray e la nuova Filante SLR ID2 è un monoscocca.

Taglie ed allestimenti

Le misure disponibili sono 6 (dalla XS alla XXL), ma in totale le configurazioni disponibili sono ben 420, comprendendo anche le possibilità dovute al manubrio integrato. Le combinazioni cromatiche invece sono 5. I montaggi sono 8 in totale e si aggiunge anche il kit telaio (telaio, forcella e serie sterzo, F-Bar ID2 con supporto device, Aerokit), il prezzo di listino di quest’ultimo è di 5.800 euro.

Il pacchetto con il nuovo Campagnolo Super Record 13 e ruote Miche Kleos RD 50 ha un listino di 13.100 euro, mentre con la trasmissione Sram Red AXS scende a 12.900. Tre le possibilità per Shimano Dura Ace, con o senza power meter e sempre con le Miche Kleos RD 50, rispettivamente a 12.700 e 11.900 euro. Si scende leggermente di prezzo con le ruote Miche Kleos 50, 10.900 euro. Si passa a Sram Force AXS con o senza misuratore Quarq, Shimano Ultegra, tutti allestimenti che portano in dote le Kleos 50 (non RD). Rispettivamente i prezzi di listino sono di 10.300 e 9.900 euro, chiudendo a 9.700 euro. 

Wilier

Miche, Kleos 2026

Miche Kleos 2026: nuovi profili e un canale interno maggiore

02.10.2025
4 min
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La novità firmata Miche per la nuova stagione è la gamma di ruote Kleos 2026, realizzate in fibra di carbonio. Disponibili in quattro diversi profili: 42, 50, 67 e 67/85 millimetri che segnano un passo in avanti nell’approccio del marchio ai prodotti di alta gamma. Queste nuove ruote rappresentano il risultato di due anni di studi, ricerca e sviluppo, il tutto con l’obiettivo di offrire tecnologie all’avanguardia. Un fattore importante lo gioca anche il prezzo, che risulta molto più competitivo rispetto al passato.  

«Abbiamo voluto abbassare il prezzo per renderlo più accessibile», racconta Paolo Bisceglia, Product Manager di Miche. «Una scelta dalla doppia via, ingegneristica e commerciale. Perché volevamo offrire un prodotto senza compromessi tecnici, rendendolo anche più attrattivo».

Miche, Kleos 2026, profilo da 50 millimetri
La nuova gamma Kleos 2026 gode di un ottimo rapporto qualità/prezzo
Miche, Kleos 2026, profilo da 50 millimetri
La nuova gamma Kleos 2026 gode di un ottimo rapporto qualità/prezzo

Profili e canali interni

Per la nuova serie di ruote Kleos 2026 la novità tecnica principale è nell’aver scelto un canale interno da 23 millimetri per i due modelli con altezza profilo da 42 e 50 millimetri. Una differenza rispetto al passato, quando la larghezza del canale era di 21 millimetri, volta a seguire l’evoluzioni tecniche del WorldTour. Infatti in questo modo le nuove Kleos potranno ospitare copertoni con diametri maggiori rispetto agli standard di qualche anno fa. Si è visto che montando pneumatici con diametro tra i 28 e i 30 millimetri si ha un maggior comfort di guida, migliore stabilità laterale e un notevole guadagno in termini di aerodinamica. 

«La suddivisione in quattro profili – continua Bisceglia – già esisteva nella gamma precedente. A differenza del passato abbiamo però rivoluzionato alcuni punti: ad esempio il profilo da 36 millimetri è stato sostituito da quello da 42 millimetri. Una scelta che rispecchia la richiesta del mercato e che permette di avere una ruota “all round”».

«Portare la larghezza interna del canale a 23 millimetri – spiega ancora – rispecchia quelle che sono le scelte normative e tecniche degli ultimi tempi. Ora si montano copertoni con larghezza tra i 28 e i 30 millimetri e servono canali interni maggiori per supportarli». 

Contro il tempo

Miche con la gamma Kleos 2026 propone anche due scelte per chi ama spingersi al limite quando c’è di mezzo il cronometro. La serie di ruote del marchio di San Vendemiano si completa con il modello con profilo da 67 millimetri e da 67/85 millimetri

«Per le ruote con profilo da 67 millimetri – ci dice Paolo Bisceglia – abbiamo lasciato una larghezza del canale interno da 21 millimetri. La scelta è data dal fatto che stiamo parlando di profili utilizzati nelle cronometro o nel triathlon. In queste prove il copertone da 25 millimetri di larghezza porta ancora dei vantaggi in termini aerodinamici. Per quanto riguarda l’altezza del profilo da 85 millimetri (disponibile solo al posteriore, ndr) il canale interno è da 23 millimetri, in modo da poter montare copertoni da 28 o 30 millimetri. Questo garantisce una migliore resistenza al rotolamento».

Miche, Kleos 2026, profilo da 87 millimetri
Il profilo con altezza di 85 millimetri, da montare al posteriore, è perfetto per le prove contro il tempo
Miche, Kleos 2026, profilo da 87 millimetri
Il profilo con altezza di 85 millimetri, da montare al posteriore, è perfetto per le prove contro il tempo

Scelte tecniche

I cerchi delle nuove ruote Kleos sono realizzati in fibra di carbonio T700 UD con profilo “mini-hook”. Miche ha scelto di garantire la compatibilità sia per il sistema tubeless che per la camera d’aria tradizionale. Ogni ciclista potrà così scegliere la soluzione che più si adatta alle proprie esigenze. Un altro punto di forza di queste ruote sono i mozzi in alluminio AL7075-T6, lavorati CNC negli stabilimenti di Miche. La raggiatura adotta uno schema 24 raggi (configurazione 16+8) in acciaio inox, soluzione che ottimizza il rapporto tra rigidità torsionale, peso e affidabilità nel tempo. 

Uno dei lavori più importanti svolto dai tecnici di Miche è quello legato al peso, infatti il dato alla bilancia delle Kleos 2026 stupisce. Si parla di 1.515 grammi per il modello con altezza profilo da 42 millimetri. Mentre se si sceglie il profilo da 50 millimetri il peso sale a 1.545 grammi. Se si opta per la versione tubeless ready si aggiungono solamente 20 grammi, in entrambi i casi. 

Prezzo: 1.350 euro. 

Miche

Corone X2 RD di Miche, il massimo tra alluminio e carbonio

12.09.2025
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L’azienda veneta Miche ha appena lanciato sul mercato X2 RD, delle corone di altissima gamma, studiate per chi cerca il massimo per quanto riguarda leggerezza, rigidità ed aerodinamica. In questo modo Miche aggiunge al suo ampio catalogo un prodotto per gli agonisti che cercano la performance e vogliono sulla loro bici gli stessi materiali dei professionisti.

Le due lastre, in alluminio e in carbonio, che assieme formano la corona X2 RD
Le due lastre, in alluminio e in carbonio, che assieme formano la corona X2 RD

L’unione (tra alluminio e carbonio) fa la forza 

La chiave delle nuove corone di Miche è l’unione tra due materiali nobilissimi, l’alluminio e il carbonio. Gli ingegneri dell’azienda sono partiti da un lastra in alluminio 7075-T6 lavorata in Cnc che fa “da base” alla corona, dove cioè sono stati realizzati i 4 fori per la guarnitura e la dentatura. A questa hanno unito una seconda lastra strutturale in carbonio 3K nella parte esterna.

Questo connubio, a detta di Miche, garantisce rigidità e leggerezza estreme (il peso lo vedremo alla fine) assieme ad una reattività di altissimo livello. La sensazione poi è che la copertura in carbonio fornisca anche dei vantaggi in termini di aerodinamica.

Essendo le corone X2 RD dei prodotti pensati anche per gli agonisti più esigenti, sono state realizzate sia guarniture tradizionali che con powermeter integrato. Insomma, un processo di ingegnerizzazione ai massimi standard, che punta a far risparmiare ogni possibile watt.

Le corone sono realizzate con due design, per guarniture con o senza misuratore di potenza
Le corone sono realizzate con due design, per guarniture con o senza misuratore di potenza

Compatibile con Dura Ace e Ultegra

Finora abbiamo parlato di guarniture X2 RD al plurale. Questo perché i modelli presentati da Miche sono due, l’X2 RD R92 e l’X2 RD R81. Si tratta di fatto dello stesso prodotto, ma l’R92 è pensato specificamente per le guarniture Shimano Dura Ace 9200, mentre l’R81 è stato sviluppato per quelle del gruppo Ultegra 8100.

L’X2 RD R92 è quello che offre la massima scelta tra le dentature, ben cinque: 50, 52, 54, 55 e 56. Per l’X2 RD R81 invece le dentature disponibili sono tre: da 50, 52 e 54. Ad ogni modo entrambe si avvalgono degli stessi identici materiali e della stessa tecnologia. Entrambe, inoltre, sono compatibili sia con le corone piccole di Miche sia con quelle Shimano.

Le dentature vanno dal 50 al 56 per il modello R92 e dal 50 al 54 per il modello R81
Le dentature vanno dal 50 al 56 per il modello R92 e dal 50 al 54 per il modello R81

Altre specifiche, peso e prezzo 

Tutte le nuove corone X2 RD hanno un girobulloni da 110 a 4 fori e il peso, per quanto riguarda la versione da 50 denti, è di 127 grammi. Sono disponibili già da ora presso i rivenditori di Miche al prezzo di 200 euro.

Miche

Nuova Wilier Rave SLR ID2 seconda generazione, figlia del vento

23.06.2025
6 min
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Nasce la seconda generazione della gravel race di Wilier, ovvero la Rave SLR ID2. Rave SLR è stata una delle primissime bici a mettere sul piatto un concetto race estremizzato, poi mutuato da molti e che naturalmente è evoluto con il tempo, con i materiali e le tecnologie.

Rave SLR ID2 è gravel race senza se e senza ma. C’è tanta galleria del vento, una geometria racing, nuove soluzioni tecniche in genere votate per massimizzare l’utilizzo dei componenti attuali, ad esempio le gomme larghe. Entriamo nel dettaglio di questa super bici per le competizioni gravel.

Rave SLR ID2, nata per le gare
Rave SLR ID2, nata per le gare

Wilier Rave SLR ID2

Un monoscocca che adotta tre differenti tipologie di carbonio, ma facendo nostra una considerazione di Claudio Salomoni di Wilier, che recita «il segreto e la grande differenza è fatta dal layup», la nuova Rave SLR è anche figlia di un rinnovato design della casa veneta. Sfinata ed elegante, con delle forme che mostrano tanti dettagli, particolarità: ogni tassello è funzionale a qualcosa.

Davanti è più massiccia e voluminosa, con il rake della forcella (mutuati alcuni concetti di sviluppo dalla Supersonica SLR) che tende ad aprirsi in avanti. La sezione superiore della serie sterzo adotta una svasatura dove è incastonato il cap dello sterzo e trova un alloggio (dedicato) la base del manubrio integrato. Man mano che le tubazioni scorrono verso il retro sembrano smagrirsi leggermente, non troppo. L’unione tra piantone e orizzontale è ben rinforzata (dove alloggia anche il blocchetto del reggisella).

La sezione mediana e bassa del verticale è curvata, copre la ruota (l’efficienza aerodinamica ne guadagna) ed il carro è più corto. I foderi obliqui sono marcatamente aero nel disegno ed hanno un innesto ribassato. Permetteteci un accostamento con la categoria road: un po’ Filante, un po’ Verticale. I foderi bassi non hanno curvature o “gomiti” che tendono in basso e la pulizia estetica ne guadagna. C’è il forcellino posteriore UDH.

Alcuni numeri

Il telaio ha un valore alla bilancia dichiarato di 990 grammi. Sempre in merito al peso, Wilier dichiara 8,10 chili per la bici con allestimento Sram Red XPLR 1×13 e con le nuove ruote Graff 48 Aero, oltre al manubrio full carbon integrato F-Bar. La nuova Wilier Rave SLR ID2 riduce l’impatto all’aria di ben l’8,9%. Tradotto nel risparmio di tempo, si parla di 54 secondi su un tracciato di 70 chilometri. Si possono montare coperture fino a 52 millimetri di sezione: tantissimo se consideriamo una bici da gara. E’ pur vero che la tendenza in ambito competizioni sono ruote alte con canali larghi e gomme dalla sezione abbondante.

ID2 è compatibile con la sola monoring anteriore ed è possibile montare corone fino a 52 denti. I foderi orizzontali del retrotreno presentano al loro interno una lamina in carbonio. Quest’ultima, in combinazione con una scatola del movimento centrale più rigida, è complice di un aumento della rigidità pari all’11,78%. Le taglie disponibili sono sei, dalla XS alla XXL.

Allestimenti e prezzi

Wilier Rave SLR ID2 è disponibile in sei allestimenti diversi in totale, ricordando che è possibile la sola configurazione con la corona singola davanti. Le sei configurazioni si dividono in due macro categorie, ognuna composta da tre modelli. La prima porta in dote il manubrio integrato F-Bar e le ruote Miche Graff Aero 48. Sram Red XPLR 1×13, Force XPLR 1×13 e Shimano GRX Di2, rispettivamente a 9.900, 7.800 e 6.600 euro.

La seconda macro categoria prevede il manubrio Stemma S2 e due tipologie di ruote a scelta, Miche Graff Allroad, oppure Graff XL. Sram Rival XPLR 1×13, Shimano GRX Di2 e GRX 1×12, rispettivamente a 5.600 o 4.900 euro, 5.600 o 4.900 euro, 4.900 oppure 4.400 euro.

Cosa vale la pena considerare?

Wilier aveva necessità di rinnovare e rendere più moderna una delle bici di maggiore successo della sua gamma:proprio la Rave SLR. Perché? Perché il gravel è mutato in modo rapido, anche se la nuova piattaforma ID2 ha seguito un iter di evoluzione ben preciso.

La nuova Rave SLR nasce per essere una bici da competizioni gravel ai massimi livelli, che si deve configurare con gli allestimenti attuali e del prossimo futuro. Ruote alte e gomme larghissime, trasmissioni con la monocorona e manubri che non fanno altro che aumentare il discorso l’efficienza aerodinamica (stretti sopra e larghi sotto). Naturalmente c’è l’integrazione e non solo quella legata alle guaine del sistema frenante, perché come integrazione moderna si intende che ogni singolo componente diventa uno strumento funzionale all’aumento del resa tecnica complessiva. La nuova Wilier Rave SLR ID2 è disegnata per essere al top in tutto.

Wilier

Miche: prima volta al Giro d’Italia assieme a un team WorldTour

23.05.2025
3 min
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Dalle officine di San Vendemiano alle grandi salite del Giro d’Italia, Miche firma un esordio molto atteso del ciclismo professionistico: l’azienda veneta è entrata ufficialmente nel circuito WorldTour in qualità di partner tecnico del team Groupama-FDJ, portando sulle strade della corsa rosa tutto il “know-how” italiano nella produzione di ruote e componentistica ad alte prestazioni.

Fondata nel cuore della provincia di Treviso, Miche ha difatti siglato un accordo triennale con Groupama-FDJ, storico team francese precedentemente legato a Shimano. Il debutto in occasione del Giro d’Italia avviene dunque in una stagione che segna una svolta strategica nella storia dell’azienda. In un settore dominato da player asiatici sin dagli anni Ottanta, la scelta di un marchio italiano rappresenta un segnale forte di rilancio del Made in Italy nel ciclismo d’elite.

I corridori del team Groupama-FDJ affrontano il Giro con le nuove Kleos RD (Race Division), ruote sviluppate da Miche in galleria del vento per ottimizzare aerodinamica, affidabilità e robustezza. Il set comprende tre profili – 36, 50 e 62 mm – per adattarsi ai diversi scenari di gara, dalle tappe pianeggianti alle grandi montagne.

Il profilo da 50 mm è il più versatile: garantisce equilibrio perfetto tra peso, rigidità e penetrazione aerodinamica, risultando la scelta preferita da molti atleti. Realizzate in fibra di carbonio T700 e T1000, con mozzi in alluminio Ergal e raggi in acciaio, le ruote si distinguono per la scorrevolezza, più che per la leggerezza estrema: la RD 36 pesa 1.380 grammi, la RD 50 si ferma a 1.455 grammi, mentre la RD 62 arriva a 1.560 grammi.

Miche e i suoi prodotti sono al loro primo Giro d’Italia, lo stanno correndo con la Groupama-FDJ
Miche e i suoi prodotti sono al loro primo Giro d’Italia, lo stanno correndo con la Groupama-FDJ

Tecnologie integrate con Wilier

Il team Groupama-FDJ pedala su biciclette Wilier Triestina, altra eccellenza veneta oggi parte dello stesso gruppo industriale di Miche. La collaborazione consente lo sviluppo di soluzioni integrate tra telaio e ruote, con vantaggi tangibili in termini di prestazioni. Nelle tappe in linea, i corridori utilizzeranno la Filante SLR, mentre per le cronometro è prevista la Supersonica SLR con ruote Miche specifiche: Kleos RD SPX3 a tre razze all’anteriore e Kleos RD Crono al posteriore.

Per le tappe di montagna, la squadra sarà dotata della Verticale SLR, bici ultra leggera e rigida, costruita con tre differenti tipi di fibra di carbonio Toray.

Miche ad oggi fa parte del Gruppo Wilier Triestina, che fornisce le bici alla Groupama-FDJ
Miche ad oggi fa parte del Gruppo Wilier Triestina, che fornisce le bici alla Groupama-FDJ

Innovazione 100% italiana

Oggi parte del gruppo Wilier Triestina, Miche è un’azienda moderna e profondamente legata al territorio. Con 42 dipendenti specializzati, e una produzione annuale che include oltre 25.000 coppie di ruote e 50.000 pacchi pignone, ogni fase – dalla progettazione al collaudo – si svolge nella sede unica di San Vendemiano (in Provincia di Treviso), dove tecnologie avanzate e robotica convivono con la passione artigianale.

Il 95% del fatturato Miche proviene dall’estero, con il 71% dedicato al settore strada, l’8% al Gravel, l’8% alla E-Bike, il 6% alla Mtb e il restante alla pista.

Il debutto al Giro d’Italia nel WorldTour rappresenta per Miche non solo una sfida tecnica, ma un’opportunità strategica per consolidare il proprio brand a livello globale. Il Giro d’Italia è la prima grande corsa a tappe di un percorso ambizioso che vede il Made in Italy protagonista sui tracciati più duri del ciclismo mondiale.

Miche

Il progetto World Tour di Miche, ben oltre la sponsorizzazione

18.01.2025
7 min
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Miche è diventata ufficialmente partner e fornitore tecnico del Team Groupama-Fdj, di fatto sostituendo una parte della sponsorizzazione (e collaborazione tecnica) Shimano che durava da oltre un ventennio (dal 1997). Un aspetto quest’ultimo tutt’altro che banale.

Se è vero che Miche e Wilier fanno parte della stessa famiglia, è altrettanto vero che le due aziende hanno due anime distinte, separate, indipendenti. Anche per questi motivi entriamo nel dettaglio dell’intervista fatta a Gregory Girard, Amministratore Delegato di Miche e madrelingua francese, che ci spiega i dettagli principali del progetto World Tour. Vogliamo toccare anche alcuni aspetti tecnici della fornitura dei materiali, grazie al contributo di Paolo Bisceglia, Product Manager di Miche.

Una crescita del team, non solo tecnica

«Passano i giorni e le settimane – racconta Girard – e ci rendiamo conto che siamo entrati in un team che ha, oltre al resto, anche l’obiettivo di internazionalizzarsi. Groupama-Fdj Cycling Team vuole scrollarsi di dosso quell’etichetta di team marcatamente francese. Pur essendo di madrelingua, il francese tra me ed i referenti della squadra è stato utilizzato in rare occasioni. La maggior parte degli incontri e le discussioni sono state fatte in inglese. Anche se sono francese l’accordo tra Miche ed il team avrebbe preso forma in ogni caso. Diciamo che più che la mia persona ha avuto un valore importante il rapporto che è stato instaurato con Wilier».

La squadra è all’opera con i nuovi materiali (foto Groupama-FDJ)
La squadra è all’opera con i nuovi materiali (foto Groupama-FDJ)

Alzare l’asticella e mantenere l’identità

«Il progetto World Tour di Miche – prosegue Girard – era una cosa che andava fatta. Il motivo principale è quello che voler alzare ulteriormente la qualità e la resa tecnica di tutti i prodotti Miche ed essere al fianco di un team World Tour è il massimo. E’ molto dispendioso, ma è anche una risorsa alla quale attingere, per conoscenze e sviluppo. Inoltre è fondamentale per aiutare il grande pubblico a cambiare la percezione che ha del marchio.

«Essere parte del gruppo Wilier significa condividere informazioni, creare sinergie – argomenta Girard – Miche è una cosa e Wilier è un’altra, le identità dell’una e dell’altra parte non sono in discussione».

Fornitura enorme, questo è il World Tour

La sponsorizzazione e la fornitura tecnica per una compagine World Tour sono un impegno enorme. Sono inclusi anche il devo team e quello juniores

«In più – prosegue Girard – c’è lo sviluppo dei prodotti del futuro e abbiamo dato la massima disponibilità anche per eventuali personalizzazioni e richieste nel corso della stagione. Il contratto è di tre anni e come fornitura per il 2025 si contano 350 coppie di ruote da strada, alle quali si aggiungono 50 coppie da crono. E’ molto, ma non sono numeri estremi, ci sono squadre che chiedono molto di più. Le ruote occupano il ruolo principale, poi ci sono alcuni componenti che stiamo sviluppando con loro, senza dimenticare le corone Miche da crono».

Galleria del vento protagonista per Miche e per il team francese (foto Miche)
Galleria del vento protagonista per Miche e per il team francese (foto Miche)

L’ufficio tecnico Miche sotto pressione

Miche conta 42 dipendenti e l’ufficio tecnico ne ha 3, che si occupano dei progetti e si interfacciano con i tecnici del team e ultimamente è parecchio sotto pressione.

«I pensieri maggiori, quelli da mal di testa in fase di trattativa – conclude Girard – non arrivano dal contratto di sponsorizzazione, non sono legati agli aspetti finanziari, ma proprio alle richieste tecniche e dalla fornitura dei materiali da prevedere in tempi brevissimi. Groupama-Fdj adesso è la punta della piramide e poi c’è il resto, la mtb ed il gravel, la pista, non in ultimo il mercato dei normali utilizzatori».

Livrea nera con i dettagli argento per le ruote del team (foto Miche)
Livrea nera con i dettagli argento per le ruote del team (foto Miche)

La valutazione dei prodotti

La prima fornitura risale a fine 2023. Miche ha fornito le ruote da 50 e 62 millimetri, mentre il team continuava la sua attività con la fornitura completa da parte di Shimano.

«Prima di passare a prodotti Miche – spiega Paolo Bisceglia, product manager di Miche – lo staff tecnico francese ha voluto analizzare i dati nella galleria del vento e poi dare a soli due corridori le ruote da usare, da testare a fondo. Sono stati eseguite anche diverse prove comparative con i materiali che già utilizzavano. L’obiettivo era quello di misurare le performance, un lavoro estremamente utile anche per noi».

Gli stessi materiali in commercio

Non ci sono segreti. Le ruote da 36, 50 e 62, ovvero le Kleos RD in dotazione alla squadra, sono le medesime che può acquistare un normalissimo utente, come prevede il regolamento tecnico UCI.

«Oltre alle ruote da strada – prosegue Bisceglia – Miche fornisce i perni passanti alleggeriti, le corone da crono, compreso il sistema monocorona X1RD. Ovviamente le ruote da crono, la lenticolare e la nuovissima tre razze. Quest’ultima è il primo strumento super performante e super tecnologico che prende forma grazie alla collaborazione tra Miche, Groupama-Fdj e la galleria del vento di Silverstone e la GST usata per analizzare le forme degli Airbus. E’ stata creata in circa sei mesi, un lasso temporale ridottissimo. Ci sono poi una serie di componenti che stiamo facendo testare e analizzare, tra questi un movimento centrale che annovera dei materiali mai utilizzati in precedenza in questo segmento».

Puntigliosi e precisi: un grande stimolo

«L’impegno è enorme – chiosa Bisceglia – non si può nascondere, quando si entra in contatto con il World Tour tutto si amplifica. Le giornate dovrebbero essere di 30 ore e forse non basterebbero. E devo dire che per ora non sono arrivate richieste particolari, ma arriveranno quando ci saranno da sviluppare altri componenti e quando i materiali saranno portati sul pavé. D’altronde il loro ed il nostro obiettivo è migliorare e non dimentichiamo che tutti i prodotti Miche di ultima generazione sono per la prima volta al servizio del World Tour.

«Come staff tecnico – conclude Bisceglia – abbiamo una persona totalmente dedicata a loro e più in generale faremo una serie di affiancamenti durante i training camp e le prime corse in Europa. Gli stessi affiancamenti prevedono sessioni di lavoro con lo staff tecnico della squadra, i meccanici e gli stessi corridori».

Miche con Beltrami TSA: una partnership di grande livello

16.01.2025
3 min
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Miche, storica azienda italiana con oltre un secolo di esperienza nella produzione di componenti per biciclette di alta qualità, ha recentemente ufficializzato una nuova e significativa collaborazione commerciale con Beltrami TSA. La commerciale reggiana è difatti dallo scorso 1 gennaio il distributore italiano esclusivo di Miche, offrendo ai propri clienti una selezione accurata della gamma di prodotti dell’azienda. Questa partnership rappresenta un importante passo in avanti per entrambe le realtà. Miche potrà sfruttare la capillare rete di distribuzione di Beltrami TSA per ampliare il proprio mercato, e consolidare la propria presenza sul territorio nazionale. Mentre Beltrami TSA aggiungerà al suo già ampio catalogo un marchio sinonimo di grande tradizione ed eccellenza nel mondo del ciclismo. 

Miche sarà partner tecnico del team WorldTour Groupama FDJ (foto Sonam.cc)
Miche sarà partner tecnico del team WorldTour Groupama FDJ (foto Sonam.cc)

Storia e tecnologia 

«Siamo entusiasti di annunciare la partnership con Beltrami TSA – ha dichiarato Gregory Girard, il General Manager di Miche – e la nostra decisione di affidare loro la distribuzione dei nostri prodotti di fascia alta è strategica, e si basa sulla loro riconosciuta e consolidata esperienza nel settore. La rete di vendita specializzata in portafoglio a Beltrami TSA, unita alla nostra gamma di prodotti di alta qualità, creerà senza dubbio sinergie vincenti. Siamo certi che questa collaborazione aumenterà significativamente la visibilità del marchio Miche e risponderà alle esigenze dei rivenditori più esigenti».

«Da italiani – ha replicato Salvatore Miceli, il Direttore Generale di Beltrami TSA – siamo a maggior ragione orgogliosi di collaborare con un marchio di tale prestigio e di così lunga tradizione. Miche rappresenta una realtà con una storia ed una tradizione importante, ma anche un know-how tecnico di altissimo livello. Negli ultimi anni, l’azienda ha difatti investito molto per sviluppare prodotti sempre più performanti, rispondendo alle richieste degli atleti più esigenti. Queste caratteristiche si integrano perfettamente con il nostro catalogo e la nostra filosofia di vendita. Siamo dunque fiduciosi che il nostro supporto aiuterà Miche a rafforzare ulteriormente la propria posizione sul mercato italiano».

Benefici significativi 

Beltrami TSA, attiva sul mercato da oltre trent’anni, si distingue per una forte attenzione alla qualità dei prodotti selezionati e per la capacità di soddisfare le richieste di una clientela esigente, e l’avvio di questa nuova collaborazione rappresenta un esempio virtuoso di come due aziende con competenze complementari possano unire le forze per creare valore aggiunto. Grazie a questa sinergia, Miche e Beltrami TSA puntano a soddisfare al meglio le esigenze di rivenditori e consumatori, rafforzando la qualità e l’innovazione nel settore del ciclismo in Italia. La partnership promette di portare benefici significativi, anche e soprattutto per i consumatori, contribuendo a consolidare la leadership di entrambi i marchi nel mercato.

Beltrami TSA

Miche

Miche è sponsor ufficiale di Groupama-FDJ Cycling Team

02.01.2025
4 min
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La stagione 2025 si preannuncia come un’annata davvero cruciale per Miche, l’azienda veneta con sede a San Vendemiano operativa nel settore delle due ruote e più in generale in quello dei componenti per il ciclismo. Con la sua nuova partnership tecnica con il team WorldTour francese Groupama-FDJ, Miche sarà protagonista in alcune delle competizioni ciclistiche più iconiche: dal Rosa, Giallo e Rosso dei Grandi Giri, alla polvere delle Strade Bianche, fino ai muri del Fiandre e al pavé della Parigi-Roubaix. Questa collaborazione segna un nuovo capitolo per Miche, spinta dalla passione condivisa per la performance e l’innovazione.

L’azienda, nota per il suo approccio verticale alla produzione, sviluppa i suoi prodotti interamente in Italia, garantendo di conseguenza il controllo totale di ogni fase del processo produttivo. Questa caratteristica è stata determinante per il successo della collaborazione con Groupama-FDJ, permettendo a Miche di offrire soluzioni su misura per le esigenze dei corridori professionisti.

Prima volta nel WorldTour

«Siamo orgogliosi di annunciare la nostra nuova partnership in qualità di sponsor tecnico del team WorldTour Groupama-FDJ – ha dichiarato Gregory Girard, General Manager di Miche – e le nostre ruote, già tra i prodotti di punta dell’azienda, saranno per la prima volta utilizzate da un team WorldTour. Questo traguardo è stato raggiunto grazie a un impegno costante nel miglioramento dei prodotti, con numerose sessioni in galleria del vento e test su strada condotti a fianco dei corridori professionisti. Il nostro obiettivo è non solo innalzare il prestigio del marchio, ma anche elevare ulteriormente la qualità delle nostre produzioni. Stiamo già lavorando a nuovi sviluppi per migliorare ulteriormente le soluzioni attuali e progettare prodotti innovativi da portare sul mercato. Siamo fiduciosi che questa partnership ci permetterà di consolidare la nostra presenza nei mercati esistenti e di espanderci in nuovi».

Dal canto suo, Thierry Cornec, Direttore Generale di Groupama-FDJ Cycling Team, ha sottolineato il valore della partnership. «Siamo onorati di collaborare con Miche – a ha ribadito Cornec – un brand iconico nel settore. Fin dal primo giorno, il nostro obiettivo è stato quello di lavorare fianco a fianco per perfezionare ulteriormente la linea di prodotti di alta gamma. Miche è un partner determinato e orientato all’innovazione, pronto ad affrontare con noi le sfide del ciclismo internazionale».

La collaborazione con la Groupama-FDJ sancisce, per Miche, l’ingresso nel WorldTour (foto Sonam.cc)
La collaborazione con la Groupama-FDJ sancisce, per Miche, l’ingresso nel WorldTour (foto Sonam.cc)

I prodotti per la squadra

La gamma “Race Division” di Miche sarà letteralmente al centro della partnership. Tra i prodotti principali spiccano le ruote della famiglia Kleos, ideate per soddisfare le diverse esigenze delle competizioni: la RD 36, leggera e progettata per scalatori, il modello RD 50, versatile per corse “all-round”, e le RD 62 ad alto profilo per alte, altissime velocità…

Per le prove a cronometro, il team avrà a disposizione le ruote lenticolari Crono RD e la ruota anteriore a razze SPX3. Altri componenti includono l’ingranaggio X1 RD, i perni passanti RD e il supporto per computer da bici, tutti progettati per garantire massime prestazioni.

Un’altra firma italiana per il team francese, che oltre alle bici Wilier conterà anche sulle ruote Miche (foto Sonam.cc)
Un’altra firma italiana per il team francese, che oltre alle bici Wilier conterà anche sulle ruote Miche (foto Sonam.cc)

Il prossimo Santos Tour Down Under segnerà il debutto ufficiale della collaborazione tra Miche e Groupama-FDJ Cycling Team. Questa competizione inaugurerà una stagione ricca di sfide, in cui i prodotti Miche saranno messi alla prova sui più prestigiosi percorsi del calendario UCI. Con questa collaborazione, Miche e Groupama-FDJ Cycling Team si preparano a scrivere un nuovo capitolo nella storia del ciclismo mondiale, spinti dalla passione e dalla determinazione a raggiungere i massimi livelli.

Miche

Wilier e Miche si affidano a Athletic Affair per Marketing e PR global

17.12.2024
3 min
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Athletic Affair, conosciuta agenzia di Marketing e PR sportivo con sede a Girona nel nord della Spagna, è stata scelta da Wilier Triestina e Miche per guidare nei prossimi due anni le loro rispettive strategie globali di comunicazione e marketing. Questa partnership ambiziosa punta a rafforzare la presenza internazionale di entrambi i brand, sfruttando un approccio innovativo e mirato a coinvolgere le comunità ciclistiche di tutto il mondo.  

L’accordo si fonda su quattro pilastri strategici: Marketing, Pubbliche Relazioni, Attivazione di Partnership e Sviluppo del Brand. L’obiettivo principale è migliorare l’interazione con i ciclisti e gli appassionati, supportando progetti innovativi e amplificando il legame con i media specializzati. In particolare, Wilier Triestina, già affermata come partner tecnico di squadre WorldTour, intende consolidare la sua posizione di rilievo nel settore del ciclismo professionistico. Miche, a sua volta, con la propria esperienza nella produzione tutta italiana di componenti di precisione, completa questa visione con il suo impegno verso l’eccellenza e l’innovazione.  

Fondata nel 1906, Wilier Triestina rappresenta un simbolo di qualità e tradizione italiana nel settore delle biciclette ad alte prestazioni. Miche, dal canto suo, aggiunge valore a questa eredità con soluzioni all’avanguardia nel design dei componenti, garantendo prestazioni di alto, altissimo livello e affidabilità.

Cavendish in Wilier Triestina “disegna” la livrea della sua bici celebrativa del record di vittorie al Tour de France.
Cavendish in Wilier Triestina “disegna” la livrea della sua bici celebrativa del record di vittorie al Tour de France.

Un ponte tra marchio e comunità

«Siamo estremamente orgogliosi di collaborare con due marchi iconici come Wilier Triestina e Miche – ha dichiarato Xavi Güell, co-fondatore di Athletic Affair – e questa partnership non solo testimonia la loro fiducia nella nostra capacità di creare campagne d’impatto globale, ma ci offre anche l’opportunità di supportare il loro sviluppo nel dinamico mercato del Sud-est asiatico, grazie al nostro nuovo ufficio a Singapore».  

Athletic Affair, già nota per l’impegno verso progetti che generano un impatto positivo su società e ambiente, rappresenta un vero e proprio ponte tra marchi e comunità. Con un focus diretto su valori condivisi e passione per l’outdoor, l’agenzia ha difatti dimostrato di saper costruire connessioni autentiche e durature.  

Michele, Enrico e Andrea Gastaldello
Michele, Enrico e Andrea Gastaldello

Questa collaborazione tra Athletic Affair, Wilier Triestina e Miche segna un passo importante nel percorso di crescita dei due bike brand italiani. I quali, grazie al supporto strategico di Athletic Affair, sono adesso ancor più organizzati nel poter consolidare il proprio ruolo di protagonisti nel mondo del ciclismo globale.  

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