Un’estetica camaleontica che rispecchia l’anima di questa 765 Gravel RS, pungente e forte di caratteristiche devote alla performance e al divertimento. Look ha adattato il suo know-how della fibra di carbonio al gravel, offrendo una flessibilità sufficiente per assorbire vibrazioni e urti, garantendo al contempo la rigidità fondamentale per trasferire ogni tipo di potenza.
Adatta per il vero utilizzo gravel, questa Look è propensa anche al bikepackingL’assetto è improntato alla performance ma in grado di assorbire le sconnessioni Adatta per il vero utilizzo gravel, questa Look è propensa anche al bikepackingL’assetto è improntato alla performance ma in grado di assorbire le sconnessioni
Carbonio protagonista
Forti della loro esperienza nella lavorazione del carbonio, in Look hanno ideato una formula esclusivamente dedicata alla 765 Gravel RS. Grazie a un orientamento ultra preciso delle fibre e all’associazione di diversi tipi di carbonio 35% HM, 40% IM, 10% HR e 15% di fibra specifica, è oggi possibile raggiungere un elevato livello di prestazioni, perfetto per chi ama il gravel, anche da un punto di vista agonistico. La forcella ed il telaio in carbonio ad alto modulo offrono una maneggevolezza unica.
I foderi sono concepiti con due onde che fungono da punti di flessione che consentono di aumentare del 15% la flessibilità naturale del carbonio. Inoltre, appiattendo il tubo, se ne migliora la flessibilità verticale aumentandone al tempo stesso la rigidità laterale. Questa forma dei tubi a livello della parte posteriore della bici filtra gli urti, anche a velocità sostenuta. Aumenta la trazione, vale a dire il contatto della ruota a terra per mantenere la rotta di fronte agli ostacoli che si possono pararci davanti.
Realizzato in alluminio, l’attacco manubrio LDS integrato è stato concepito per essere rigido e leggero. Riprende le forme del telaio e garantisce un’eccellente stabilità della bici.
Di giorno ha un’estetica pulita ed eleganteCon i riflessi della luce si anima il suo stile estroso, grazie anche alle borse RestrapDi giorno ha un’estetica pulita ed eleganteCon i riflessi della luce si anima il suo stile estroso, grazie anche alle borse Restrap
Estetica estrosa
Questa 765 Gravel RS è caratterizzata da un esclusivo schema cromatico che si fonde con le luci circostanti riflettendole in più colori. Di giorno, il nero opaco del telaio e dei tessuti si fonde con l’ambiente, permettendo alle tonalità brillanti della natura di illuminare la strada. Invece, quando il sole si abbassa, i raggi vengono catturati dalle superfici iridescenti.
Un’edizione limitata di Look per Restrap che riflette il vero spirito del gravel riding e del bike packing. Il marchio di accessori per l’outdoor produce borse per il ciclismo e il tempo libero ispirate al caratteristico paesaggio dello Yorkshire e destinate all’esplorazione. Pure, funzionali e a prova di avventura, alleggeriscono il carico e riducono lo stretto necessario quotidiano alle esigenze più semplici, in modo che l’utilizzatore possa connettersi meglio con il mondo che lo circonda.
Disponibile in versione completa o solo kit telaioDisponibile in versione completa o solo kit telaio
Allestimento e prezzo
Dotata in serie di ruote da sterrato da 700 x 40 mm, questi pneumatici ampi, resistenti e leggermente tassellati offrono una notevole versatilità tra comportamento performante su strada e ammortizzazione fuoristrada. Per un utilizzo al 50% su strada e al 50% su sentiero. Consente di montare altri tipi di ruote e di coperture 700 x 28 o 32 mm oppure 650B x 2.1.
Sobria di giorno, con luci iridescenti che prendono vita al buio, la 765 Gravel RS è unica nel suo genere. Il gruppo montato è lo SRAM Rival AXS per una cambiata fluida ed efficiente. L’attacco manubrio LDS integrato e le ruote Fulcrum Rapid Red 500 dotate di copertoni Hutchinson Touareg 40mm offrono il massimo comfort sulle lunghe distanze, il tutto ad un prezzo di 5990 euro. Il prezzo del kit telaio, consultabile sul sito, è di 2550 euro.
Svelata la nuova serie di Giant Revolt per il gravel. Dopo una lunga tradizione di bici offroad comode, ecco finalmente dei modelli per andare più veloci
Ottantanove giorni di gara, 34 competizioni di ciclocross, ben 24 podi e 14 vittorie. Tre le convocazioni in nazionale. Sono questi alcuni dei numeri più rilevanti della stagione cross 2022-2023 del team Ktm Alchemist powered by Brenta Brakes, a capo di un’annatadensa e impegnativa, ma piena di soddisfazioni. Un 2022 che come sempre ha permesso ai ragazzi della formazione di contare su partner tecnici molto affidabili ed assolutamente performanti. Come Look, che proprio in questi giorni ha rinnovato la propria fiducia al team arancio-nero, rinnovando la fornitura dei suoi pedali.
La partnership con Look andrà avanti anche nella prossima stagioneLa partnership con Look andrà avanti anche nella prossima stagione
Affidabilità estrema
«Estendere la partnership con Look – ha commentato Simone Samparisi, il general manager del team – rappresenta per noi un vero e proprio motivo di orgoglio. Lo è per la dirigenza così come per gli atleti, impegnati costantemente sia in allenamento che in gara. Siamo contentissimi del rapporto con Look e per l’assistenza che riceviamo durante lo svolgimento della stagione da parte della filiale italiana. Il modo migliore per ringraziare questo nostro importante partner è di attendere con fiducia l’inizio del prossimo round di gare: siamo molto determinati e non vediamo già l’ora di correre.
«Pensate, l’anno scorso abbiamo percorso più di 30.000 chilometri in Mtb senza una sola rottura o un problema tecnico… E anche nel corso della nostra attività di cross, banco di prova tecnico per eccellenza, non abbiamo riscontrato problemi, nonostante la estrema leggerezza dei prodotti. In poche parole… con Look siamo più che tranquilli».
I ragazzi del team Ktm Alchemist powered by Brenta Brakes usano pedali LookDa sinistra, Alberto Fumagalli, marketing Look Italia, con Simone SamparisiI ragazzi del team Ktm Alchemist powered by Brenta Brakes usano pedali LookDa sinistra, Alberto Fumagalli, marketing Look Italia, con Simone Samparisi
Si cresce nell’off-road
«Siamo molto felici di proseguire il nostro percorso assieme al team Ktm Alchemist powered by Brenta Brakes – ha commentato Alberto Fumagalli, il responsabile marketing Look Italia – una collaborazione di successo che ci vede fianco a fianco da ben tre stagioni. Siamo molto soddisfatti del rapporto con questa formazione, sempre protagonista sui campi gara e sempre ben presente a livello di comunicazione.
«Quella con il team Ktm Alchemist powered by Brenta Brakes è un’iniziativa che si inserisce all’interno delle sponsorizzazioni che abbiamo attivato nel mondo offroad: un ambito nel quale il nostro brand vuole affermarsi e crescere ulteriormente. Crediamo difatti molto in questa community, e crediamo moltissimo in questo team».
Cimolai inaugura al Down Under il secondo anno Cofidis. Sogna la salute e di tornare al Giro. E un ciclismo in cui si corra per vincere e non per i punti
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La bicicletta ha già vinto in terra australiana grazie a Bryan Coquard, ma è stata messa in ottima luce anche nelle tappe con dislivello positivo per merito di Victor Lafay. Cerchiamo di analizzare e approfondire i dettagli utilizzando le immagini a disposizione.
Coquard a braccia levate con la nuova bici (Getty Images-Cofidis Team)Victor Lafay al Tour Down Under (Getty Images-Cofidis Team)Coquard a braccia levate con la nuova bici (Getty Images-Cofidis Team)Victor Lafay al Tour Down Under (Getty Images-Cofidis Team)
La rivoluzione è completa
«Look sta finalizzando lo sviluppo di diverse piattaforme per il futuro – dice Alberto Fumagalli di Look Italia – lavorando a stretto contatto con l’Equipe Cofidis. Gli atleti stanno utilizzando i prototipi da strada e crono, già approvati dall’UCI. Come per tutte le bici, la tempistica di sviluppo è lunga e coinvolge informatica, prove in laboratorio e test sul campo. Attualmente stiamo sviluppando in parallelo degli studi aerodinamici per ottimizzare la sensazione di guida, la stessa aerodinamica del mezzo, considerando il peso e altri punti chiave. Il team ci offre una porta d’ingresso privilegiata per finalizzare lo sviluppo».
Questa è la dichiarazione di Look ed è assolutamente apprezzabile, oltre che comprensibile. La squadra WorldTour è un’eccellente vetrina e strumento di comunicazione, ma al pari di questo e dello sviluppo delle piattaforme, traspare la volontà di Look di rendere disponibili le biciclette non a spot, ma con un criterio di disponibilità affidabile. Ci vorrà ancora qualche settimana e di sicuro saranno veicolate delle informazioni precise, ma intanto…
Un nuovo mezzo da crono? (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La nuova bici ha ben poche somiglianze con progetti Look del passato (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Un nuovo mezzo da crono? (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La nuova bici ha ben poche somiglianze con progetti Look del passato (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)
Aerodinamica e filante
La sensazione è quella di raccontare una bicicletta Look che non abbandona il fil rouge della 795 Blade, ma con una versatilità maggiore e, siamo convinti anche di un valore alla bilancia molto interessante. A nostro parere non si tratta “solo” di una bici aerodinamica.
L’avantreno è caratterizzato da una forcella abbastanza sfinata, con delle piccole “pinnette” vicino alle sedi del perno passante. La testa invece ha un vistoso becco che si abbina alla sede obliqua, ma non entra completamente al suo interno. Rigida di certo, ma non estrema, veloce e guidabile, la potremmo descrivere così. La parte alta dello sterzo ha una svasatura che contiene la serie sterzo, aiuta a rendere omogeneo l’impatto estetico, anche se si utilizzano diversi spessori e aiuta ad abbassare lo stack. Gli spacers sono specifici e con una forma a goccia.
Dove l’attacco manubrio si innesto nella piega (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Dove lo stem si abbina con la forcella (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La “parte sotto” dello stem (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Dove l’attacco manubrio si innesto nella piega (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Dove lo stem si abbina con la forcella (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La “parte sotto” dello stem (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)
Un nuovo manubrio
E’ Look e sembra una sorta di semi-integrato. Il manubrio vero e proprio, di cui avevamo già parlato a proposito del fitting di Cimolai, ha una sezione alare e si innesta nell’attacco, anche questo completamente in carbonio e con il passaggio interno delle guaine.
Nella zona del cap dello sterzo si nota la doppia possibilità di inserire un tappo di chiusura specifico e piatto, oppure uno classico rotondo. Questo fa presupporre anche ad un diametro tradizionale dello stelo della forcella, che naturalmente deve agevolare il passaggio dei tubi idraulici.
Linee dritte e marcate, inserzione ribassata del carro (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Linee dritte e marcate, inserzione ribassata del carro (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)
Non è troppo sloping
La tubazione orizzontale si sfina man mano che prosegue verso il retro. La geometria nel complesso non è marcatamente sloping. C’è un reggisella con una forma dedicata e il blocchetto di serraggio è contenuto tra l’orizzontale ed il piantone. Quest’ultimo ha il profilo posteriore tronco e rientra per lasciare una maggiore luce alla ruota.
L’inserzione degli obliqui è ribassata, una novità per Look, che in questo senso si adegua agli standard di design del mercato. Nel punto di unione i due profilati obliqui sono molto sottili, con un’aerodinamica pronunciata. Il design è parecchio interessante.
Le particolarità della scatola centrale (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La sezione posteriore della forcella e dello sterzo (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La base “allargata” della forcella (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Foderi verso l’esterno, ma non troppo (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Il sottile innesto degli obliqui al piantone (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Il profilo posteriore del piantone (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Le particolarità della scatola centrale (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La sezione posteriore della forcella e dello sterzo (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)La base “allargata” della forcella (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Foderi verso l’esterno, ma non troppo (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Il sottile innesto degli obliqui al piantone (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Il profilo posteriore del piantone (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)
Scatola muscolosa
La scatola del movimento centrale è squadrata, imponente e voluminosa, ricorda quella di una bici da crono di ultimissima generazione. Con tutta probabilità si tratta di una larghezza da 86 millimetri con soluzione T47. Ma è la forma dei foderi bassi ad attirare la nostra attenzione, che tendono ad abbassarsi in uscita dalla zona centrale. Una soluzione così concepita potrebbe aiutare ad alzare leggermente il drop a vantaggio della stabilità e dell’agilità, ma senza sacrificare la penetrazione dello spazio.
Selle Italia, in questo caso il modello Novus Boost (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Le ruote Corima con i tubolari Michelin (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Selle Italia, in questo caso il modello Novus Boost (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)Le ruote Corima con i tubolari Michelin (@cofidis team ROMAIN_LAURENT)
Gli altri componenti per Cofidis
C’è la trasmissione Shimano Dura Ace a 12 rapporti, ma la guarnitura è la Look Carbon sviluppata in collaborazione con SRM (ovviamente integra questo power meter) e le corone sono Kronos. Le pedivelle hanno le bussole filettate che permettono di cambiare la lunghezza: 170 e 172,5, 175, tutte e tre in una sola pedivella. C’è Selle Italia.
Ci sono le ruote Corima e questo componente rimanda all’utilizzo dei tubolari, che sono Michelin. Corima non ha ancora sviluppato (per lo meno non lo ha ufficializzato) un pacchetto ruote road tubeless.
Passare da una bici all’altra per un professionista è come cambiarsi d’abito, passando da uno stilista al successivo. Cimolai lo sa bene. Cambiano il disegno, il tessuto e la stessa vestibilità, al punto che quando si cambia bici, il primo step è affidarsi a chi sia in grado di metterti su quella nuova come o meglio che sulla precedente.
Per questo, quando a Denia vedemmo Davide armeggiare assieme al suo meccanico sulla nuova Look, con tanto di metro per sistemare le leve dei freni, ci venne la curiosità di vederci più chiaro. Quando poi sul suo profilo Instagram ci è capitato di seguire una piccola porzione del lavoro fatto con il centro che lo segue, il 4performance2.0 di Pederobba, abbiamo deciso di alzare la cornetta per farci raccontare.
Nei giorni del ritiro di Denia, Cimolai ha avuto le sue difficoltà nel sistemare la biciNei giorni del ritiro di Denia, Cimolai ha avuto le sue difficoltà nel sistemare la bici
Quattro giorni a Natale
Ci ha risposto Enrico Licini, titolare del centro assieme ad Alessio Camilli. Sono entrambi laureati in Scienze Motorie e dal 2009 hanno portato in Italia il metodo Retul, prima che Specialized rilevasse l’azienda, ne cambiasse la politica e ne facesse il sistema di cui ci ha raccontato Giampaolo Mondini pochi giorni fa.
Enrico e Alessio collaborano con Cimolai dal 2018, inizialmente anche per la preparazione, dato che il centro si occupa di bike fitting e allenamento. Da quest’anno tuttavia l’Equipe Cofidis gli ha chiesto di avvalersi di un preparatore interno e il friulano ha cambiato strada. Nella squadra francese, si è passati a bici Look: un ritorno che l’azienda (anch’essa francese) ha celebrato con un video.
«La nuova Look – racconta Enrico – gliel’hanno data nel ritiro in Spagna prima di Natale. Dopo i primi giorni, ci ha mandato un messaggio dicendo che non ne veniva fuori. Per cui, nonostante fossimo quasi in chiusura, lo abbiamo fatto venire qui al rientro da Denia. Era il 21 dicembre. Ci siamo messi subito al lavoro. Per come siamo abituati, penso che Retul sia un utile sistema, ma ci basiamo molto anche sull’occhio e sulle sensazioni dell’atleta. Sulla bici alla fine deve salirci lui. E io devo capire chi ho davanti e cosa stia cercando».
Dopo tre anni con De Rosa, la Cofidis passa a Look: orgoglio francese (foto Mathilde L’Azou)Dopo tre anni con De Rosa, la Cofidis passa a Look: orgoglio francese (foto Mathilde L’Azou)
L’ottava bicicletta
Da quando è passato professionista, Cimolai ha corso con sette bici diverse: con la Look sale a quota otto. ci sono state la Cannondale della Liquigas, la Wilier e poi la Merida della Lampre, la Lapierre della FDJ. Quindi la De Rosa della Israel che poi passò alla Factor. Di nuovo De Rosa in Cofidis e ora la Look.
«Riportare le misure della vecchia bici sulla nuova – spiega Enrico – è qualcosa che non facciamo mai. L’atleta cambia e cambiano i materiali, per cui prima vengono lui e le sue esigenze e di riflesso arrivano le misure. Questa Look montata con lo Shimano a 12V, la nuova forma della leva, la telaistica molto aggiornata e il nuovo manubrio sono un bel passo in avanti. Siamo partiti da zero, andando a guardare gli angoli».
Il manubrio dal reach ridotto e le nuove leve Shimano sono stati motivo di studio. Con Cimolai, c’è qui Enrico LiciniIl manubrio dal reach ridotto e le nuove leve Shimano sono stati motivo di studio. Con Cimolai, c’è qui Enrico Licini
Il video su Instagram mostra Davide che pedala anche forte, come si fa con Retul…
Vedi come risponde l’atleta durante lo sforzo. Seduto, in piedi, il modo in cui si siede, il punto su cui si siede. Lavori a diversi wattaggi e vedi la sua risposta. Inoltre abbiamo abbinato anche una parte di lavoro con Leomo, per valutare in modo più completo la rotazione del bacino. E’ un sistema di cui si serve molto anche Adam Hansen nel suo nuovo ruolo.
Si svolge tutto nel vostro centro?
Si parte in studio, segue poi un’uscita su strada per analizzare quello che si è ottenuto. Lavoriamo sugli angoli e, cosa più importante, non abbiamo tempistiche standard. Si finisce quando si è raggiunto il risultato.
Il montaggio delle leve sul manubrio con reach ridotto è stato complesso (foto Mathilde L’Azou)La Cofidis ha ricevuto le nuove Look nel ritiro di dicembre (foto Mathilde L’Azou)Look era rimasta fuori dal gruppo con la chiusura della Gazprom-RusVelo (foto Mathilde L’Azou)Il nuovo manubrio Aero Combo ha un reach molto ridotto (foto Mathilde L’Azou)Il montaggio delle leve sul manubrio con reach ridotto è stato complesso (foto Mathilde L’Azou)La Cofidis ha ricevuto le nuove Look nel ritiro di dicembre (foto Mathilde L’Azou)Look era rimasta fuori dal gruppo con la chiusura della Gazprom-RusVelo (foto Mathilde L’Azou)Il nuovo manubrio Aero Combo ha un reach molto ridotto (foto Mathilde L’Azou)
Per raggiungere il risultato occorre anche conoscere la bici su cui si lavora?
Se è già in commercio, la studio. Ma questa era un prototipo, per cui ci abbiamo messo le mani quando è arrivato Davide. Non avendo problemi di tempo, ci siamo presi tutto quello che serviva. Il manubrio Combo Aero ha un reach ridotto, quindi non è semplice montare la leva del freno. La sella è rimasta la SLR Superflow di Selle Italia, giusto più avanzata.
Come si è trovato Cimolai sulla bici nuova?
Appena salito, ha detto che è tanta roba. Davide ormai lo conosco bene, è bello da vedere in bici. Eppure negli anni anche lui è cambiato, per come si è evoluto anche il ciclismo. Ha preso peso, ha iniziato a lavorare diversamente in palestra. E’ cambiato nella parte alta del corpo e anche nella bassa.
Presso 4Performance si utilizza la strumentazione Retul, abbinata a Leomo. Nella foto Alessio CamilliPresso 4Performance si utilizza la strumentazione Retul, abbinata a Leomo. Nella foto Alessio Camilli
Quando si finisce il fitting, la posizione è poi oggetto di modifica?
Non ci mettiamo più mano, il corridore è come se fosse avvitato sulla bici. Semmai potrò cambiare qualcosa in base al programma di gare, ma sono eventi rari.
Avete ragionato anche sulla lunghezza delle pedivelle?
L’orientamento di accorciarle era già una tendenza da anni all’estero. C’erano e ci sono studi per cui una pedivella più corta dà dei vantaggi, ma senza esagerare. Non tutti hanno convenienza a montare le 165, per capirci. Noi abbiamo sposato questa teoria, nonostante ci dessero dei pazzi. Davide è alto e ha le gambe lunghe e si tiene le sue 172,5. Anzi, le gambe così lunghe sono un problema per farlo stare basso davanti.
Dopo i test in studio, Cimolai, Enrico e Alessio fanno un test di verifica su stradaEnrico Licini e Alessio Camilli sono i titolari di 4Performance di PederobbaDopo i test in studio, Cimolai, Enrico e Alessio fanno un test di verifica su stradaEnrico Licini e Alessio Camilli sono i titolari di 4Performance di Pederobba
Cimolai è soddisfatto della sua posizione?
Il giorno dopo averla usata, mi ha mandato un vocale. Volete sentirlo? «Ciao vecchio, tutto bene? Volevo dirti una cosa. Ho sempre creduto che la perfezione non esistesse. In realtà, in sella sono praticamente perfetto!».
Si aggiunge una voce a quella di Laura Martinelli in tema di disordini alimentari. E' Davide Cimolai, che ha letto l'intervista e accetta di dire la sua
Dopo tre stagioni alla Israel, Davide Cimolai va in Francia alla Cofidis. Lo hanno preso perché vinca e faccia punti. Trova Damiani, Consonni e bici De Rosa
Incontro nelle campagne di Denia, prima di tornare a casa per le Feste. I ragazzi della Cofidis sono usciti alla spicciolata, divisi in gruppi in base al calendario e alle attitudini. Cimolai è uno degli ultimi, forse per la necessità di recuperare un anno record fatto di 88 giorni di corsa. I record, si sa, fanno sempre piacere, a meno che non ci si finisca dentro per errore o per necessità.
«Per necessità della squadra – sorride il friulano – come la Vuelta ad esempio. Non era prevista e all’ultimo mi hanno chiamato per il supporto di Brian (Coquard, ndr), per cui ho accettato volentieri, concludendo poi la stagione. Poi però è saltato fuori che volevano farmi fare le quattro corse rimaste in Italia e sono arrivato fino alla Veneto Classic…».
Consonni e Cimolai, due velocisti azzurri della Cofidis, che nel 2022 si sono spesso sovrapposti per la caccia ai puntiConsonni e Cimolai, due velocisti azzurri della Cofidis, che nel 2022 si sono spesso sovrapposti per la caccia ai punti
Come com’è andato questo primo anno alla Cofidis?
Difficile, ma non per colpa della squadra o di qualcuno in particolare. Solo che nei due periodi di forma che avevo raggiunto dopo la Tirreno e poi dopo il Giro d’Italia, ho avuto prima una grossa bronchite che mi ha messo fuori gioco per due settimane fermo e poi il Covid. Ho saltato gli appuntamenti più importanti dell’anno come la Milano-Sanremo e le corse successive. Questo ha complicato anche la preparazione al Giro. Infatti ci sono arrivato così così. Poi strada facendo la condizione è cresciuta…
Pensavi che tutto fosse avviato bene, invece?
Ho pensato di concentrarmi sul campionato italiano, che era il secondo grande obiettivo dell’anno. Invece ho preso il Covid. Quindi è stato veramente un anno difficile dal punto di vista fisico. Perciò adesso pensiamo al 2023, mi pare di essere partito bene e confido di stare bene fisicamente, che per me è la cosa più importante per tornare ai miei livelli.
Il pieno di barrette e poi Cimolai parte per l’allenamento sulla nuova LookIl pieno di barrette e poi Cimolai parte per l’allenamento sulla nuova Look
In squadra c’è il pieno di velocisti, com’è l’equilibrio tra voi?
E’ stato un anno particolare, perché eravamo in lotta per la retrocessione. E’ stato questo il motivo per cui non abbiamo corso sempre per vincere, ma per portare a casa più punti possibili. Quindi ho capito le esigenze della squadra e così facendo ci siamo garantiti il posto WorldTour per altri tre anni. Credo che adesso siamo tranquilli e sicuramente il prossimo anno correremo in maniera un po’ diversa.
Quindi ci sarà spazio per qualche volata di Cimolai?
Spero di sì, ma prima devo sentirmi bene, trovare il top della condizione. Poi penso di avere sicuramente le mie opportunità. Dobbiamo ancora parlare di programmi, ma se mi chiedete cosa mi piacerebbe fare, vorrei tornare al Giro.
La nuova maglia Van Rysel ha striature di rosso scuro sulla base del rosso più classicoLa nuova maglia Van Rysel ha striature di rosso scuro sulla base del rosso più classico
Anno nuovo e materiali nuovi, cosa te ne pare?
Abbiamo testato le nuove bici proprio in questi giorni del primo ritiro. Un bel progresso e quindi non abbiamo più scuse. Bene anche l’abbigliamento Van Rysel. Posso dire che nonostante sia un marchio nuovo, la qualità è buona. Perché ad esempio montiamo gli stessi fondelli Assos, sono contento del materiale che ci hanno dato. La squadra ha scelto dei nuovi partner non solo perché sono francesi, ma perché hanno la voglia di crescere e prendono noi professionisti come ottimi tester.
Prima corsa?
Tour Down Under, Australia. Ci torno per la sesta volta, quindi sono più avanti con la preparazione. Non era in programma onestamente, poi per vari fattori ripartirò da là, quindi in queste ultime settimane, dovrò darci dentro. Perciò adesso si parte. E buon anno a tutti!
In casa Look ricorderanno a lungo il 2022, che lentamente si sta avviando alla sua conclusione. Come tutti ricorderanno, la stagione ciclistica si era aperta con l’esclusione della Gazprom-RusVelo da tutte le gare a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Una decisione che aveva coinvolto non solo atleti e personale del team, ma anche la stessa Look, che alla squadra russa forniva le biciclette. L’azienda francese non è rimasta ferma a guardare e nel giro di pochi mesi ha creato i presupposti per rientrare nuovamente nel ciclismo e soprattutto dalla porta principale, quella del WorldTour. E’ infatti di qualche giorno fa l’annuncio che a partire dal 2023 Look fornirà le biciclette al Team Cofidis, una delle formazioni storiche del ciclismo francese.
Il ritorno nel WorldTour segue di qualche mese l’annuncio della partnership tecnica con USA Cycling e il suo programma USA Track Sprint.
Dal 2023 il Team Cofidis sarà insieme al marchio francese: un nuovo inizioDal 2023 il Team Cofidis sarà insieme al marchio francese: un nuovo inizio
Non solo i maschi
L’accordo fra Look e Team Cofidis avrà una durata pluriennale e non riguarderà solamente la formazione maschile ma interesserà anche quella femminile e il team di paraciclismo, vero orgoglio di casa Cofidis.
Va comunque ricordato che quello fra Look e il team guidato da Cédric Vasseur è un rapporto che dura ormai da diversi anni. Dal 2010 la formazione transalpina utilizza i pedali Look Keo Blade Ti. Quest’anno invece il team maschile e quello femminile hanno utilizzato i seguenti modelli di ruote Corima: MCC DX, WS Black DX e WS TT DX.
Look e Corima hanno accompagnato la nazionale francese ai recenti mondiali su pistaLook e Corima hanno accompagnato la nazionale francese ai recenti mondiali su pista
Soddisfazione reciproca
L’accordo è stato accolto con grande soddisfazione da entrambe le parti. Il primo a fornire un commento in merito è stato Federico Musi, Ceo di Look Cycle e Corima.
«Siamo orgogliosi di annunciare questa partnership a lungo termine insieme al Team Cofidis – ha dichiarato – che permetterà ai corridori di beneficiare dell’intera gamma di bici Look, dei pedali e delle ruote Corima. Siamo inoltre particolarmente entusiasti di poter contribuire alla diversificazione e all’espansione della comunità di ciclisti, sostenendo la squadra femminile e lo sviluppo della squadra di paraciclismo. Promuovere il “Made In France”, il know-how francese e il patrimonio di eccellenza a fianco di una squadra prestigiosa e storica come Cofidis è un vero onore».
Federico Musi, Ceo di Look Cycle e CorimaFederico Musi, Ceo di Look Cycle e Corima
Parola al team
Le prime dichiarazioni da parte della squadra transalpina non potevano che arrivare da Cédric Vasseur, Direttore Generale del Team Cofidis.
«Siamo entusiasti di dare ai nostri corridori – ha detto – l’opportunità di pedalare su biciclette Look per i prossimi anni. Questa nuova partnership è un ulteriore passo nello sviluppo della nostra squadra verso la ricerca della performance. Siamo inoltre orgogliosi di utilizzare prodotti high-tech francesi al 100%. Siamo convinti che l’accordo fra Cofidis e Look fornirà alla nostra squadra maschile, a quella femminile e alla squadra di paraciclismo i prodotti migliori per tutte le discipline, dalla strada alla pista fino allo sterrato».
Chiudiamo con una breve nota storica che è anche un auspicio. Il primo successo dei pedali Look nel professionismo risale al 1984 grazie a Bernard Hinault. L’asso transalpino è stato anche l’ultimo francese a vincere il Tour de France nel 1985. Chissà che dopo tanto tempo non sia nuovamente arrivato il momento di vedere un francese sul gradino più alto del podio, magari in sella proprio ad una bicicletta Look.
Renat Khamidulin, il capo della Gazprom-Rusvelo, ci guida nei grandi cambiamenti. Materiali. Atleti. Dirigenti. Allenatori. L'obiettivo? Il Giro d'Italia
Qui all’Italian Bike Festival le specialità sono molteplici e le aziende presentato al pubblico le loro gamme dalla A alla Z. Sulla collinetta dove poco meno di una settimana fa i tifosi erano assiepati per vedere sfrecciare il Motomondiale sul circuito di Misano, oggi ci sono i test delle bici gravel. Per questo abbiamo deciso di chiedere a Look di mostrarci tutta la sua gamma rivolta alle ruote strette ma sporche.
L’azienda francese leader nel mercato corsaoggi è pronta ad affermarsi anche in quello gravel con parte dei prodotti presi in prestito dalla linea cross country con l’attacco SPD. Alberto Fumagalli Marketing & Communication manager di Look, ci porta alla scoperta di tutto il catalogo proposto.
I profili dei pedali gravel non presentano grosse differenze, mentre sulle superfici d’appoggio i dettagli sono notevoliI profili dei pedali gravel non presentano grosse differenze, mentre sulle superfici d’appoggio i dettagli sono notevoli
Performance gravel
Come anticipato il gravel prende in prestito qualche pagina del catalogo della Mtb con i top di gamma perfromance che si sposano perfettamente con questa specialità che sta sempre diventando più importante.
«Gli X-Track Race Carbon – dice Fumagalli – sono semplicemente pedali che offrono il miglior rapporto peso-potenza oggi sul mercato. Grazie all’ampia area di contatto, tutta la potenza viene trasferita alla guarnitura. I Race sono entrambi due modelli rivolti a chi cerca la massima performance». Il prezzo consultabile sul sito è di 119,90 euro.
«I pedali X-Track Race Carbon TI sono creati appositamente per i percorsi più esigenti. La geometria del meccanismo è progettata per un facile aggancio in tutte le condizioni».
Oltre al suo corpo in carbonio, che offre una superficie di contatto di 515 mm², l’asse in titanio assicura che il pedale sia rigido e leggero con i suoi 145 grammi. Il prezzo consultabile sul sito è di 199,90 euro.
Tra i modelli presi in prestito dalla Mtb con il crescere della gamma oltre alla superficie d’appoggio migliora anche il pesoIl modello X-Track Race Carbon TI è il top di gamma della linea proposta da LookTra i modelli presi in prestito dalla Mtb con il crescere della gamma oltre alla superficie d’appoggio migliora anche il pesoIl modello X-Track Race Carbon TI è il top di gamma della linea proposta da Look
Ideali per il gravel
Per chi non cerca una performance estrema ma vuole comunque poter contare su prodotti garantiti dalla qualità di Look ci sono gli X-Track e gli X Track Race.
«X-Track è il pedale d’ingresso – spiega Fumagalli – della gamma gravel. Dire gamma d’ingresso, non significa dire che la tecnologia venga lasciata da parte. Il corpo in alluminio e l’asse in Chromoly+, dotato di una doppia tenuta, sono sinonimo di robustezza e fluidità nella pedalata». Il prezzo consultabile sul sito è di 46,90 euro.
Tra il primo prodotto e il secondo si aggiunge non a caso la parola Race. Il design del X-Track Race condivide il suo design con i modelli Carbon e Carbon Ti. Anche se non ha un corpo in carbonio, questo non limita affatto le sue performance. Il prezzo consultabile sul sito è di 74,90 euro.
Le versioni trekking si rivolgono ai principianti e a chi utilizza la bici anche in altre occasioniLa luce è ricaricabile e acquistabile per implementarla su altri modelliLa luce è ricaricabile e acquistabile per implementarla su altri modelli
Trekking e città
A metà strada tra la leggerezza della gamma performance e quella di chi si approccia per la prima volta a questa specialità, ci sono i modelli trekking. «La loro particolarità – dice Fumagalli – è rappresentata dal fatto di essere pedali semi automatici. Da una parte l’attacco dall’altra una superficie flat. La gamma Geo Trekking si prende quella fetta di mercato che si posiziona tra i principianti e chi usa la bicicletta per tutti i giorni come per esempio il tragitto casa-lavoro. Le bici gravel di oggi si prestano molto anche a questo utilizzo».
I Geo Trekking sfruttano la loro versatilità per affrontare tutte le situazioni e tutte le condizioni con la massima libertà. Tre diversi design sono stati sviluppati sulla parte piatta dei pedali, con un corpo in composito svuotato e piccoli ramponi per soddisfare un ampio campo di utilizzo. Il prezzo consultabile sul sito è di 69,90 euro.
Infine ci sono i Geo Trekking Vision. Pedali multiverso per eccellenza. Al vantaggio di avere un pedale ibrido si aggiunge un extra importante. Un sistema di illuminazione che si aggancia sul pedale e aumenta notevolmente la visibilità del ciclista creando un fascio oscillante con un’autonomia di oltre trenta ore. Il prezzo consultabile sul sito è di 99,90 euro.
Siamo ormai giunti alla vigilia di una nuova edizione del Tour de France. La corsa a tappe francese è da sempre l’occasione ideale per presentare delle novità di prodotto o annunciare nuove partnership. Non si è tirata indietro Look Cycle, che ha appena reso ufficiale una collaborazione davvero di prestigio con Tadej Pogacar, il vincitore delle ultime due edizioni della Grande Boucle.
L’asso sloveno diventa testimonial ufficiale dei pedali di punta del marchio francese. Stiamo parlando dei Keo Blade Carbon Ceramic Ti. Un pedale che presenta una superficie di contatto di 700 millimetri quadrati, cuscinetti in ceramica per una maggiore durata e un peso incredibilmente ridotto di 95 grammi.
Tadej Pogacar insieme ai ragazzi del Pogi Team, squadra di sviluppo giovanile fondata dal campione slovenoTadej Pogacar insieme ai ragazzi del Pogi Team, squadra di sviluppo giovanile fondata dal campione sloveno
Al fianco di Pogacar
Il legame con Look ha permesso a Pogacar di raggiungere successi davvero importanti, considerando soprattutto la sua giovane età: due Tour de France, una Liegi-Bastogne-Liegi, un Lombardia, solo per citare i più importanti. Questa nuova partnership diventa quindi il giusto coronamento di una collaborazione tecnica di successo.
La partnership coinvolgerà anche il Team Pogi, la squadra di sviluppo giovanile fondata da Pogacar, con sede in Slovenia. I ragazzi del team avranno così l’opportunità di utilizzare gli stessi pedali del loro idolo.
Insieme a Look, Pogacar ha conquistato due corse monumento e due Tour de France Insieme a Look ,Pogacar ha conquistato due corse monumento e due Tour de France
Parola ai protagonisti
Pogacar si è dimostrato estremamente contento dell’accordo raggiunto con Look, formalizzato alla vigilia del Tour de France, che scatterà domani, primo luglio.
«Per me i pedali Look – racconta – sono la scelta più performante. I Keo Blade sono fantastici, con un’ampia superficie di appoggio e un peso minimo. Sono perfetti per un trasferimento ottimale della potenza. Oltre a essere partner tecnico del team UAE Emirates, Look è partner del team Pogi, che è molto importante per lo sviluppo dei futuri talenti in Slovenia. Sono orgoglioso di pedalare con Look – ha aggiunto l’asso sloveno – che ha inventato il pedale automatico e che utilizzo da quando ho iniziato a gareggiare. Intendo avere Look al mio fianco per molti anni a venire».
Estremante soddisfatto anche Federico Musi, CEO Look Cycle: «Tadej rappresenta i valori del nostro marchio – ha dichiarato – performance, brio, coraggio… Dopo oltre 35 anni di storia e milioni di pedali prodotti nella nostra fabbrica in Francia, la collaborazione con Pogacar rappresenta un capitolo meraviglioso per Look.
«Siamo entusiasti di sostenere Tadej, il UAE Team Emirates e il Pogi Team. Vogliamo coltivare i giovani talenti del futuro e portare la passione del ciclismo a un pubblico più vasto in Slovenia e in Europa. La nostra esperienza tecnica Made in France nella produzione di pedali vuole essere una risorsa importante per aiutare Tadej sulle strade di Francia».
Tanto Tour
A proposito di Tour de France, non va dimenticato che Look è da tanti anni protagonista della Grande Boucle. Fino ad oggi la casa francese ha ottenuto ben 213 successi di tappa. Hanno corso con pedali Look campioni del calibro di Bernard Hinault e Alberto Contador, solo per citare i due più vincenti sulle strade di Francia, naturalmente insieme a Pogacar. Complessivamente dal 1985 ad oggi, sono stati più di 2.500 i corridori che al Tour hanno utilizzato pedali Look percorrendo all’incirca 7.680.000 chilometri.
Quest’anno Look sarà al Tour de France affiancando i seguenti team: AG2R Citroën Team; Astana Qazaqstan Team; Team Cofidis; Intermarché Wanty Gobert Team; Team Lotto Soudal; Movistar Team; UAE Team Emirates.
Quando si parla di Look si pensa subito a prodotti top di gamma al servizio dei grandi campioni. Basta ricordare Tadej Pogacar che ha gareggiato e vinto due Tour de France utilizzando pedali Kéo Blade Carbon Ceramic, oppure l’accordo raggiunto di recente da Look con Usa Cycling che vedrà d’ora in avanti gli atleti delle nazionali americane gareggiare in pista con i pedali dell’azienda francese.
Look, o meglio la filiale italiana dell’azienda, ha deciso di guardare anche ai piccoli ciclisti promuovendo di recente una bellissima iniziativa con la Società Ciclistica Biringhello, una delle più prestigiose realtà giovanili italiane che ha base a Rho, in provincia di Milano, ed è attiva nel ciclismo da oltre 50 anni.
Per saperne qualcosa di più abbiamo deciso di incontrare Alberto Fumagalli, Marketing Manager Italia di Look, nei suoi uffici di Saronno.
Look supporta anche i giovani ciclisti del team Biringhello Look supporta anche i giovani ciclisti del team Biringhello
Alberto come è nato il contatto con la Società Ciclistica Biringhello e in cosa consiste la vostra collaborazione?
Tutto è nato da una mail che ci ha inviato qualche mese fa Alberto Di Leo che fa parte dello staff della Biringhello. Ci chiedeva un supporto per aiutarli nella loro attività sportiva al servizio dei giovani ciclisti. L’idea di poterci legare ad un team giovanile ci è subito piaciuta e abbiamo deciso di dare il nostro supporto mettendo a loro disposizione dei pedali Look Kéo Classic. Si tratta di un pedale ideale per i bambini che si avvicinano al ciclismo. E’ affidabile e facile da sganciare.
Alberto Fumagalli Marketing Manager Italia Look alla presentazione della Società Ciclistica Biringhello 2022 Alberto Fumagalli Marketing Manager Italia Look alla presentazione della Società Ciclistica Biringhello 2022
Cosa vi ha spinto a siglare una partnership con un team giovanile?
Alla base della nostra decisione non c’è nessuna idea di marketing o di ritorno economico. Look in tutti questi anni ha accompagnato generazioni di ciclisti fornendo loro prodotti innovativi. Da sempre l’azienda crede nell’importanza dello sviluppo del ciclismo giovanile. Come Look Italia vogliamo che sempre più bambine e bambini possano avere la possibilità di avvicinarsi in piena sicurezza al nostro sport. Vogliamo che siano messi nelle condizioni migliori per appassionarsi al ciclismo. Dare il nostro supporto ad una società giovanile era il passo naturale da compiere. La Biringhello dispone poi di una pista che permette a quanti gareggiano nella categoria Giovanissimi di pedalare in maniera sicura sotto lo sguardo attento dei propri allenatori.
In futuro avete in programma di fare qualche attività che coinvolga i piccoli atleti della Biringhello?
Al momento abbiamo fornito i nostri pedali per i ragazzi, mentre alla Società abbiamo dato gazebo e striscioni brandizzati Look per le loro attività sui campi di gara. Stiamo però pensando di invitarli in azienda per fargli conoscere la nostra realtà e avvicinarli ancora di più al ciclismo. Vista poi la nostra partnership con il Comitato Velodromo Vigorelli vorremmo portare alcuni di loro a pedalare in pista utilizzando le bici che abbiamo messo a disposizione della scuola dedicata proprio alla pista presente al Vigorelli. Di idee ne abbiamo tante. La cosa più importante è essere vicini a questi piccoli ciclisti, ma soprattutto ad una società come la Biringhello fatta di persone che mettono a disposizione la loro passione e il loro tempo libero per far praticare a dei bambini uno sport bello e sano come il ciclismo.
A disposizione dei ragazzi della società Biringhello ci sono i pedali Look Kéo Classic A disposizione dei ragazzi della società Biringhello ci sono i pedali Look Kéo Classic
Parola alla società
Non poteva a questo punto mancare un commento da parte della Società Ciclistica Biringhello racchiuso nelle parole del presidente Pietro Cacciamani.
«Siamo felici ed entusiasti – dice – della partnership con una azienda leader nel ciclismo come Look. Questo ci dà immagine oltre che gratificazione, ma soprattutto motivazione che nello sport è fondamentale. I giovani e il ciclismo sono due parti che si uniscono per creare uomini del futuro. Questa è la nostra mission e siamo certi che con l’avvento di Look il messaggio potrà sicuramente avere una valenza maggiore ed essere propositivo anche per team che credono nella crescita progressiva dell’atleta».
Chiudiamo con una curiosità. In Look Italia credono così tanto nel valore della partnership con la Società Ciclistica Biringhello da averle riservato uno spazio speciale nella sezione “Inside” del proprio sito.
E se la doppietta fosse tripletta? E' possibile inserire anche la Vuelta nel già fitto programma di Pogacar? Giro, Tour, Olimpiadi, Vuelta e mondiale...
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