Tadej Pogacar, Pogi Team Gusto Ljubljana (foto Instagram)

In Slovenia sulle tracce di Pogacar: dove è nato il mito

14.11.2025
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VIKRCE (Slovenia) – La sede del Pogi Team Gusto Ljubljana è una villetta a due piani come se ne trovano tante nella campagna slovena. Il muro bianco mangiato dalla nebbia e dal freddo, le montagne intorno che con la loro ombra ne coprono il tetto e un silenzio così profondo da riuscire a sentire ogni respiro. Fuori, nel piccolo cortile interno, i mezzi della formazione continental e le bandiere richiamano il nome di Tadej Pogacar. Qui a mezz’ora dalla capitale Ljubljana è partita la storia del corridore che sta riscrivendo regole e numeri nel ciclismo moderno. 

La porta si apre e il freddo dell’autunno sloveno ci accompagna anche all’interno dell’officina posta all’ingresso. Assi di finto legno, un bancone con cassetti colmi di attrezzi da lavoro e una rastrelliera dove sono agganciate le biciclette Gusto in attesa di rifarsi il look in vista della prossima stagione. L’ambiente è familiare, i ragazzi del team continental passano di qui come si fa a casa quando è da un po’ che non ci si vede. Sorrisi, kit da provare e si dà una mano al meccanico a fare qualche piccola modifica

Nicolas Gojković, campione croato in carica è venuto a provare l’abbigliamento con la bandiera del suo Paese che indosserà il prossimo anno. Nel sentirci parlare in italiano accenna qualche parola raccontandoci di aver corso da juniores al Team Fratelli Giorgi, condividendo spesso la casetta della squadra con Samuele Privitera. Ricordando il sorriso del ragazzo ligure, scomparso quest’anno al Giro della Valle d’Aosta, ci stupiamo di quanto sia piccolo il mondo a volte. 

L’inizio di tutto

I locali e i corridoi stretti lasciano entrare una luce fioca che accarezza le pareti, tutto dentro la sede del Pogi Team Gusto Ljubljana parla di Tadej Pogacar, il quale a questa squadra ha legato il nome. La Slovenia da anni conta diversi corridori capaci di inserirsi tra i migliori al mondo: Mohoric e Roglic su tutti, ma da quando quel ragazzo col ciuffo che spunta dal casco ha vinto il Tour de France nel 2020 tante cose sono cambiate. A raccontarcelo è Bostjan Kavcnik, meccanico di Tadej Pogacar anche ora al UAE Team Emirates, che al Pogi Team Gusto Ljubljana è da sempre legato.

«Sono entrato in questa squadra nel 1995 – racconta Bostjan in un perfetto italiano – quando ero allievo e correvo ancora. Ho proseguito fino ai dilettanti poi con il tempo ho smesso e sono entrato a far parte dello staff del team. Ricordo ancora quando abbiamo ordinato le prime biciclette Gusto, era il 2014 quando Tomaz Poljanec (il team manager) ha portato qui i primi telai. Lui ha lavorato come direttore di Gusto in Australia e aveva fondato una squadra per poi tornare qui in Slovenia e partire con il progetto della continental».

Prendere le misure

I primi passi mossi insieme tra Gusto e il Team Ljubljana hanno permesso a entrambi di crescere e lavorare alla ricerca del miglior set-up. Riuscire a parlare e far coincidere le esigenze non è stato facile, ma poi la strada intrapresa ha portato i suoi frutti. L’avvento di un talento come quello di Tadej Pogacar, che con il modello Gusto Ranger ha vinto il Tour de l’Avenir nel 2018, ha fatto da volano verso riconoscimenti sempre più importanti.

«Ricordo che quando ho ordinato i primi telai – racconta ancora Bostjan Kavcnik – le misure e le geometrie erano tanto diverse. Infatti Gusto produceva biciclette per il mercato asiatico, quindi c’era da prendere la mano. Il telaio che ha utilizzato Pogacar per vincere l’Avenir è una taglia XL, diciamo che è completamente diverso rispetto ai marchi europei con i quali eravamo abituati a lavorare. Nel tempo Gusto ha realizzato biciclette in linea con il nostro mercato diventando un produttore affidabile (ora Gusto ha aperto anche la sua prima sede europea, proprio qui in Slovenia, ndr)».

L’impronta di Tadej

All’interno della villetta del Pogi Team Gusto Ljubljana, al piano superiore, si apre quella che è una mansarda e allo stesso tempo un museo dedicato a Tadej Pogacar. Biciclette, trofei, maglie e fotografie. Qui la sua presenza non manca e nel tempo si è costruito un movimento capace di raccogliere tanti ragazzi e avvicinarli al ciclismo. 

«Il Rog Club, che raccoglie diversi iscritti e del quale fa parte anche il Pogi Team Gusto Ljubljana – ci spiega Bostjan Kavcnik – ha visto aumentare considerevolmente il numero di iscritti, anche tra i più piccoli. Fino a cinque o sei anni fa avevamo cinque bambini che facevano attività, ora siamo a cinquanta. Il nome di Pogacar ha ispirato tanti giovani e li ha avvicinati alla bicicletta. In totale il Rog Club (che conta tutte le categorie giovanili, ndr) arriva a oltre 200 iscritti. Qualcosa in più se si considerano anche gli amatori. Pogacar stesso nonostante i tanti impegni passa da qui una o due volte all’anno, poche settimane fa ha anche organizzato l’evento a Komenda la sua città natale, dove siamo andati con tutti gli iscritti (in apertura Pogacar con alle spalle i ragazzi del Pogi Team Gusto Ljubljana, foto Instagram, ndr)».

Guardandoci intorno rimaniamo sorpresi nello scoprire, dietro ogni angolo, la storia assolutamente normale di un corridore che normale non è. Da dove tutto è partito, ormai otto anni fa, la domanda che ci poniamo è se ora sarebbe possibile vedere qualcosa del genere. Nell’epoca dei devo team e del professionismo appena maggiorenni la storia di Pogacar ci deve insegnare che il talento nasce ovunque. E questo non bisogna mai darlo per scontato.

Gusto guarda al 2026 tra certezze e grandi novità

23.09.2025
4 min
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L'Italian Bike Festival ci ha permesso di ammirare i modelli di punta di Gusto: Duro Evo e Cobra Evo, e di scoprire un'importante novità

MISANO ADRIATICO – Gusto Bike continua a percorrere la strada che ha portato questo marchio taiwanese a essere conosciuto e affermato anche nel Vecchio Continente. L’Italian Bike Festival ci ha confermato che le certezze firmate Gusto rimangono i due modelli di punta: Duro Evo e Cobra Evo. Due modelli capaci di regalare prestazioni di alto livello e accessibili a tutti, tecnica e qualità di costruzione del telaio uniche al servizio di chi ama pedalare e sfidare i propri limiti. 

Tadej Pogacar ha corso e vinto il Tour de l’Avenir da under 23 con una bici Gusto
Tadej Pogacar ha corso e vinto il Tour de l’Avenir da under 23 con una bici Gusto

Novità

Gusto cresce e diventa un marchio sempre più importante e presente anche all’interno del mercato europeo. Una crescita che ha portato alla decisione di aprire la prima sede in Europa, precisamente in Slovenia, territorio legato a doppia mandata con la storia di Gusto. 

«Una delle novità più importanti è l’apertura della prima sede europea – racconta Cosma Pironti, Senior Manager Italia per Gusto Bike – in Slovenia. Un Paese che ha stretto ancora di più il suo legame con il marchio Gusto e che ci ha permesso di rafforzare la nostra presenza sul mercato europeo. Vogliamo essere più vicini ai mercati aperti qui e sui quali lavoriamo molto bene: Italia, Spagna, Germania, Benelux e Slovenia stessa. Nel mese di settembre siamo arrivati anche in Inghilterra. 

«In questo modo possiamo garantire un servizio migliore – continua Pironti – con tempi di consegna più rapidi e un’assistenza capace di lavorare in pochi, anzi pochissimi giorni. Una capillarità sul territorio europeo per dimostrare che Gusto è un marchio attivo e presente».

Le certezze

Per Gusto Bike il presente prende il nome dei due modelli di punta: Duro Evo e Cobra Evo. Stiamo parlando di due biciclette con un telaio costruito con fibra di carbonio T-1000 ad alto modulo. Gli ingegneri di Gusto hanno sviluppato una tecnologia esclusiva che unisce le qualità della fibra di carbonio Innegra, le capacità di assorbimento del Latex e il T1000. 

Il telaio realizzato risulta straordinariamente rigido, quindi capace di trasferire a terra tutta la potenza impressa dal ciclista sui pedali. Allo stesso tempo, però, la stabilità in ogni momento di guida è massima. 

Gusto Bike
Gusto ha lanciato una promozione che per la Duro Evo Elite a un prezzo davvero vantaggioso
Gusto ha lanciato una promozione che per la Duro Evo Elite a un prezzo davvero vantaggioso

Duro Evo e Cobra Evo

E’ il modello che viene utilizzato dai ragazzi del team continental Pogi’s Team Gusto Ljubljana ed è a suo agio su ogni tipo di percorso: sia nelle volate più intense che nelle giornate lunghe e impegnative. Il passaggio interno dei cavi garantisce un design unico e una resistenza aerodinamica bassa, questo è possibile grazie anche a un tubo obliquo robusto e resistente. Un altro punto forte della Duro Evo è il movimento centrale allargato e al design del fodero orizzontale posteriore, nessuna dispersione di potenza. Questo tipo di design massimizza l’efficienza e la trasmissione della potenza, mantenendo leggerezza e aerodinamicità. Inoltre Gusto ha lanciato un’offerta speciale per la versione Duro Evo che monta gruppo Shimano 105 meccanico a 12 velocità, ruota Attaque con profilo da 50 millimetri e manubrio integrato, sempre Attaque, al prezzo di 2.350 euro. Offerta disponibile fino a esaurimento scorte.

La Cobra Evo, invece, unisce semplicità ed eleganza. Il passaggio dei cavi completamente integrato e il design aerodinamico del telaio riducono la resistenza e offrono prestazioni aerodinamiche eccezionali, migliorando la capacità della bici di tagliare il vento. Inoltre il disegno del tubo orizzontale consente alla bici di adattarsi perfettamente all’altezza e alla forma di qualsiasi persona, consentendo al ciclista di pedalare in modo aggressivo e sicuro in qualsiasi tipo di percorso

Gusto

Cresce la percezione di Gusto da parte del mercato italiano

22.01.2025
5 min
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SOLBIATE ARNO – L’appuntamento con Cosma Pironti, responsabile per l’Italia di Gusto, è in un’elegante pasticceria nel centro di Solbiate Arno. Siamo in provincia di Varese, a pochissimi chilometri da Milanello, la “casa” del Milan. Il motivo del nostro incontro non è però quello di parlare di calcio. Vogliamo tracciare con lui un bilancio dell’anno appena concluso e magari farci raccontare qualche piccola anteprima per l’anno appena iniziato.

I responsabili europei di Gusto. Il secondo da destra è Cosma Pironti
I responsabili europei di Gusto. Il secondo da destra è Cosma Pironti
Da dove vogliamo partire?

Direi dal viaggio che mi appresto a fare. A brevissimo volerò a Taiwan per visitare la sede di Gusto che si trova esattamente a Taichung. Con me ci saranno i miei colleghi delle altre sedi europee: Germania, Slovenia e Spagna, l’ultimo mercato aperto da Gusto in Europa. Resteremo lì per quasi una settimana. Oltre a noi europei ci saranno i rappresentanti dei Paesi asiatici dove Gusto oggi è presente. Sarà una vera e propria occasione di “team building”. Ci servirà per condividere le esperienze di mercati fra loro diversi, lavorare allo sviluppo di nuove strategie di mercato…e forse vedere in anteprima qualche novità di prodotto.

Il viaggio a Taiwan arriva dopo due anni di presenza di Gusto in Italia. Che bilancio possiamo tracciare?

Sicuramente un bilancio positivo. I numeri sia delle biciclette vendute che dei negozi che hanno deciso di scommettere su Gusto sono estremamente positivi. La cosa che ci ha fatto maggiormente piacere è la diversa “percezione” del marchio che si è avuta nel giro di un solo anno.

Insieme ai ragazzi del Fado Bike Service di Scanzorosciate tanti appassionati hanno pedalato sulle bici Gusto
Insieme ai ragazzi del Fado Bike Service di Scanzorosciate tanti appassionati hanno pedalato sulle bici Gusto
Ci può spiegare meglio cosa intende con diversa “percezione”?

Prendo come parametro l’edizione 2023 e quella 2024 di Italian Bike Festival. L’edizione del 2023 è stata per noi la prima. Molti appassionati si sono avvicinati al nostro stand con un certo scetticismo, dovuto forse anche al nome Gusto che a più di una persona strappava più di un sorriso. Lo scorso settembre, e quindi dopo un solo anno, ci siamo accorti che la percezione nei confronti del brand era totalmente cambiata. Oggi siamo percepiti come un’opzione credibile da chi vuole acquistare una nuova bicicletta e vede in Gusto prodotti di ottima qualità a prezzi ragionevoli.

C’è un momento preciso, una vera e proprio “sliding doors”, in cui si è verificato questo cambiamento di percezione del marchio?

Direi di sì e possiamo identificarlo con il lancio del modello Cobra. La bicicletta è stata presentata a metà dicembre del 2023 ma abbiamo iniziato a effettuare le prime consegne a gennaio del 2024, esattamente un anno fa. Il successo è stato subito immediato.

I modelli di Gusto stanno raccogliendo sempre più consensi nel mercato italiano
I modelli di Gusto stanno raccogliendo sempre più consensi nel mercato italiano
Si è spiegato il motivo di questo successo?

Direi un mix perfetto tra la qualità del prodotto, il prezzo contenuto e la possibilità di scegliere fra tre diverse opzioni di gruppo Shimano. 

Di quali opzioni stiamo parlando?

Tutti i modelli della Cobra da noi proposti montavano ruote in carbonio da 50 mm, manubrio integrato e reggisella in carbonio. Per quel che riguarda il gruppo le scelte a disposizione del cliente erano le seguenti: 105 meccanico a 12 velocità con un prezzo al pubblico di 2.590 euro, 105 Di2 a 3.450 euro e infine Ultegra Di2 a 4.390 euro. Il modello Cobra è naturalmente ancora disponibile. Per il 2025 abbiamo previsto delle nuove opzioni di colori. Si tratta del lavanda e del rosso lava.

La pedalata insieme ai ragazzi del FADO Bike Service ha riunito tanti possessori di bici Gusto
La pedalata insieme ai ragazzi del FADO Bike Service ha riunito tanti possessori di bici Gusto
Possiamo già dare qualche anticipazione per quel che riguarda il 2025?

A livello di prodotto dobbiamo ancora pazientare un attimo. Una novità interessante riguarda la nostra sede in Slovenia che funge da sede amministrativa e da magazzino per il mercato europeo. Fino ad oggi le bici arrivavano lì da Taiwan assemblate del tutto e pronte per essere spedite ai negozianti europei. Ora arrivano parzialmente assemblate presso il nostro magazzino e lì viene completato l’assemblaggio. Questo ci permette di effettuare un ulteriore controllo ed essere così sicuri che al negoziante arrivi una bici perfetta. E’ uno scrupolo in più che abbiamo deciso di avere a ulteriore tutela del rivenditore.

Chiudiamo la nostra chiacchierata parlando proprio dei negozianti, da sempre un vostro punto di forza. Avete in mente qualcosa per loro?

Direi di sì, anche se poi si tratta di un’iniziativa che coinvolge anche il cliente finale possessore di una bicicletta Gusto. Lo scorso 12 ottobre, in occasione del Lombardia, abbiamo organizzato in collaborazione con il nostro rivenditore Fado Bike Service di Scanzorosciate una pedalata nella Bergamasca aperta ai possessori di bici Gusto. E’ stato un grande successo e un bellissimo modo per condividere tutti insieme l’emozione di pedalare su una bicicletta Gusto. Ora stiamo già lavorando per ripetere la stessa iniziativa in primavera in provincia di Parma coinvolgendo il maggior numero possibile di rivenditori Gusto presenti nella zona. Per essere informati su questa bella iniziativa non serve che seguire i nostri canali social.

Gusto

Gusto Cobra e Ranger: stessa sostanza ma look diversi

13.12.2024
3 min
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Gusto ha deciso di rinnovare la gamma di biciclette dedicata a coloro che negli allenamenti e nelle uscite vogliono divertirsi e distinguersi. Sul mercato arrivano due nuove colorazioni per la linea Cobra e una per la Ranger

«Una novità – ci racconta Cosma Pironti, account manager Italia di Gusto – che arriva grazie al feedback dei nostri clienti. Il marchio cresce e le novità non finiranno di certo qui. Sentivamo però di essere ormai pronti ad allargare la nostra offerta. I due nuovi colori che proponiamo per la Cobra sono il rosso lava e il lavanda. Una scelta ambiziosa ma anche corretta, il prossimo anno per noi di Gusto sarà importante e vogliamo presentarci al meglio».

Cobra

La Gusto Cobra è uno dei modelli di punta in casa Gusto, pensata per chi cerca una bicicletta in grado di offrire ottime prestazioni su ogni terreno. Un telaio leggero, realizzato in carbonio T1000, che porta la bilancia a 7,7 chilogrammi nella versione che monta il gruppo Shimano Ultegra Di2. 

«Chi cerca una bicicletta polivalente – spiega Cosma Pironti – in grado di dire la sua su ogni terreno, può contare sulla Cobra. Si tratta di un modello che noi consideriamo da endurance, ma con alcuni dettagli votati al mondo racing. Ad esempio ha uno stack e un reach estremamente ristretti. Tra le varie scelte che Gusto propone, la Cobra è la bici che permette al ciclista di pedalare diverse ore senza sentire il peso e la stanchezza. La rigidità del telaio viene smorzata dalla tecnologia ILC (Innega Latex Carbon Fiber) la quale non affatica la schiena e i vari punti di maggiore carico quando si pedala».

La Cobra è una bici in grado di performare su diversi terreni
La Cobra è una bici in grado di performare su diversi terreni

Diversi allestimenti

Per quanto riguarda le possibilità di scelta, la Cobra non è seconda a nessuno. Sono tante le soluzioni che si possono adoperare, ma questo non fa cambiare l’anima di questa bicicletta. 

«Dovendo descrivere la Cobra – continua Pironti – la definirei la bicicletta perfetta per il territorio italiano. E’ un modello che riesce a dare il giusto supporto sia in salita che in pianura. I componenti da utilizzare sono diversi ma non cambia la sostanza. A livello di gruppo possiamo montare dallo Shimano 105 meccanico a quello elettronico. Per arrivare anche all’Ultegra Di2. Le ruote fornite sono le Attaque in carbonio con profilo da 50 millimetri, ma è possibile montare anche la versione in alluminio da 30 millimetri.

«Per quanto riguarda la Ranger – conclude Cosma Pironti – si tratta di un modello con un design più estremo. La fibra di carbonio utilizzata è la T800. E’ un modello che rimane a tiratura limitata, ma che può essere utilizzato da chi si avvicina al mondo delle competizioni, come i ragazzi delle categorie allievi. Manubrio e reggisella sono totalmente integrati. Le ruote, anche in questo caso Attaque, sono anch’esse in carbonio e con un profilo da 45 millimetri».

Gusto

Cobra e Duro: viste a Misano le bici di punta targate Gusto

20.09.2024
4 min
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All'Italian Bike Festival 2024, gli appassionati di ciclismo hanno avuto l'opportunità di testare i modelli top di Gusto la Duro e la Cobra. La prima combina comfort e prestazioni grazie al telaio in fibra di carbonio T1000, manubrio aerodinamico Attaque e ruote Campagnolo Chamal Carbon DB. La seconda è invece pensata per gli amanti della velocità, con geometrie aerodinamiche e ruote Attaque Carbon da 50 mm. Due bici che incarnano l'innovazione e l'eccellenza del marchio taiwanese!

Durante i giorni della fiera di Misano Adriatico, l’Italian Bike Festival, c’era la possibilità di provare diverse biciclette. Tutti i curiosi e gli appassionati hanno avuto modo di testare mezzi differenti e godersi un giro di pista. Tra i tanti marchi presenti non è mancato Gusto, di origine taiwanese, che ha tra le sue collaborazioni quella con il team Ljubljana Gusto Santic. Formazione slovena di categoria continental che ha avuto nella sua rosa Tadej Pogacar, che proprio su una bici Gusto vinse il Tour de l’Avenir nel 2018. Da allora il marchio è cresciuto sempre più, diventando un riferimento per chi cerca una bici dalle ottime prestazioni e dal design semplice ma efficace.

Gusto Duro

Il primo dei due modelli disponibili per un test nei giorni di Misano era la Gusto Duro. Il telaio è realizzato con la tecnologia I.L.C. con fibra di carbonio T1000. Si tratta del modello utilizzato dai ragazzi del team Ljubljana Gusto Santic in corsa. La sua caratteristica principale è il grande comfort unito alle alte prestazioni. Anche dopo diversi chilometri e tante ore in sella la pedalata risulta sempre fluida ed efficace. Il telaio è verniciato con la tecnologia ANP (Aurora, Nano Paint) che ne aumenta la luminosità del 40 per cento ed ha una durata superiore rispetto ad altri rivestimenti. Risulta anche più duraturo nel tempo, resistendo maggiormente a graffi e macchie. 

Il team di ricerca e sviluppo di Gusto ha sviluppato, in esclusiva, una tecnologia brevettata che riesce a integrare le proprietà del carbonio Innegra con i materiali ad alto modulo e le proprietà di assorbimento degli urti del Latex e del Torayca T1000. La guida risulterà quindi sempre stabile e rigida con un trasferimento di potenza ottimale. 

La Gusto Duro monta una sella Prologo Dimension NDR Comfort e un manubrio integrato Attaque. Quest’ultimo è caratterizzato da angoli di presa calcolati e un design aerodinamico a forma di ala che unisce aerodinamica ed ergonomia. Le ruote, infine, sono le Shamal Carbon DB di Campagnolo, il primo modello da endurance che garantisce ai ciclisti il massimo livello di comfort. 

La Duro Evo DB Pro Legend offre il massimo della tecnica di Gusto ed è in vendita al prezzo di 5.140 euro.

Gusto Cobra 

L’altra bicicletta sulla quale era possibile pedalare era la Gusto Cobra, il modello pensato e realizzato per chi è un amante della velocità. Le geometrie della Cobra permettono di avere un tubo obliquo aerodinamico e resistente, abbinato ad una forcella anteriore con un design aggressivo pronto a fendere l’aria. L’inclinazione del tubo obliquo porta il ciclista a pedalare in modo aggressivo e sicuro su qualsiasi tipo di percorso, adattandosi perfettamente all’altezza di ogni persona. Un ruolo importante lo hanno giocato, ancora una volta, i tecnici di Gusto, che hanno raggiunto il perfetto equilibrio tra bassa resistenza aerodinamica, elevata stabilità e rigidità.

Il reggisella ha tecnologia X-Tech sottile e leggera, che incorpora una funzione di assorbimento degli urti (tecnologia Flex Control), per  un’esperienza di guida eccezionale. A questo si abbina la sella, di Selle Italia, la Model X. Un prodotto che presenta una superficie ricoperta da uno strato di Toal Gel, pensato per avere una migliore elasticità e molto comfort. 

Le ruote, in questo caso, sono le Attaque Carbon con profilo da 50 millimetri. Riducono al minimo la resistenza aerodinamica, per avere velocità di percorrenza maggiori. Questo set di ruote, tubeless ready, monta raggi aerodinamici che migliorano la direzione dei flussi d’aria, massimizzando le prestazioni complessive e ottimizzando la potenza della pedalata.

La Cobra Evo DB Pro Legend offre il massimo della tecnica di Gusto ed è in vendita al prezzo di 4.990 euro.

Gusto

Gusto festeggia il primo compleanno in Italia

28.10.2023
4 min
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JERAGO CON ORAGO – Era il 28 ottobre del 2022, esattamente un anno fa, quando Gusto apriva la sua pagina Facebook in lingua italiana, sancendo in qualche modo il suo ingresso ufficiale nel nostro Paese. Qualche giorno fa abbiamo avuto l’opportunità di incontrare Cosma Pironti, Account Manager Italia di Gusto, per farci raccontare qualcosa di più su un brand che si sta facendo conoscere rapidamente anche qui da noi in Italia e che attualmente è presente in Europa solamente nel nostro Paese e in Slovenia, dove si trovano il magazzino e la sede centrale europea guidata da Luke Zele (in apertura con Pironti).

Le bici Gusto erano presenti anche all’ultimo Italian Bike Festival
Le bici Gusto erano presenti anche all’ultimo Italian Bike Festival
La nostra chiacchierata non può che partire dal nome che sembrerebbe tradire un’origine italiana…

Tutti pensano che Gusto sia un marchio italiano, ma non è assolutamente così. Gusto nasce a Taiwan nel 2011 ed è l’acronimo di Game, Urban, Style, Technology, Original. L’unione di queste cinque parole riassume al meglio l’essenza del brand: rendere disponibili biciclette di qualità ad un prezzo accessibile.

Di che biciclette stiamo parlando e soprattutto a quali prezzi?

Ogni modello Gusto viene realizzato utilizzando lo stesso carbonio usato dai principali costruttori presenti oggi sul mercato. La componentistica è di primo livello. Quello che fa la differenza è il prezzo finale. Il nostro modello top di gamma, il Duro Evo DB Pro Legend, viene proposto al pubblico al prezzo di Euro 5.140. Monta il gruppo Shimano Ultegra Di2, ruote Campagnolo Shamal Carbon Disc, sella Prologo. Il prezzo così contenuto è dovuto anche al fatto che realizziamo direttamente noi i nostri telai, comprese ruote e manubrio firmati Attaque, marchio che fa parte della famiglia Gusto.

Nel 2018, Tadej Pocagar ha corso con le bici Gusto
Nel 2018, Tadej Pocagar ha corso con le bici Gusto
Attualmente in quanti negozi in Italia è possibile trovare le vostre biciclette?

Siamo ormai prossimi a raggiungere i 50 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale. Un risultato credo ragguardevole visto che siamo in Italia da solo un anno.

A cosa è dovuto questo successo?

Sicuramente all’ottimo rapporto qualità/prezzo di ogni nostra bicicletta. Un fattore importante lo ha anche avuto il modo “spontaneo” con cui abbiamo scelto di di rivolgerci al pubblico attraverso la nostra pagina Facebook. Da subito abbiamo voluto utilizzare un linguaggio naturale e spontaneo. Rispondiamo in tempi estremamente brevi a tutte le domande che ci arrivano da chi è interessato alle nostre bici e può giustamente avere una certa diffidenza nei confronti di un marchio sconosciuto. Forniamo poi massima visibilità e supporto a tutti i nostri rivenditori.

Pogacar ha usato le bici Gusto quando correva nella Continental Gusto Xaurum
Pogacar ha usato le bici Gusto quando correva nella Continental Gusto Xaurum
A Italian Bike Festival avete avuto il visto primo contatto con il pubblico. Come è andata?

Direi al di là delle più rosee aspettative, anche se avevamo la consapevolezza di aver seminato bene in questo nostro primo anno. Tanta gente che ci ha conosciuto tramite la nostra pagina Facebook è venuta a trovarci e ha avuto la possibilità di toccare con mano le nostre bici, ma anche di provarle. Abbiamo inoltre incontrato nuovi potenziali rivenditori che ci permetteranno di ampliare la nostra presenza in Italia.

Chiudiamo con una curiosità su Gusto che forse molti non conoscono e che è legata a Tadej Pogacar…

Prima di approdare nel mondo dei professionisti, Pogacar ha militato per due anni in quella che oggi si chiama Team Ljubljana Gusto Santic, formazione continental slovena. Nel 2018 Pogacar ha conquistato il Tour de l’Avenir in sella a una bicicletta Gusto: un successo che gli ha aperto le porte al mondo del WorldTour. Per noi è un bel biglietto da visita poter dire che un fuoriclasse come Pogacar ha pedalato sulle nostre bici. Il fatto poi che una formazione professionistica come il Team Ljubljana Gusto Santic corra con le nostre bici è una conferma della qualità dei nostri prodotti. Ogni nostra bici ha infatti la certificazione UCI, sinonimo quindi di garanzia assoluta.

Gusto

Adriatica Ionica Race, la riuscita passa anche dal gusto

20.09.2023
5 min
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Per il secondo anno consecutivo, avendo sperimentato con successo l’esperienza nel 2022, la Adriatica Ionica Race affianca alla gara il Progetto Food, un inno al gusto. Chi c’era o ne ha letto su bici.PRO ricorderà certamente l’hospitality montata nei pressi del traguardo in cui, prima dell’arrivo del gruppo, uno chef locale prepara e serve il piatto tipico, accompagnato da prodotti dell’enogastronomia locale. Quest’anno, i fortunati presenti alla corsa (per noi Filippo Lorenzon) potranno degustare pietanze d’Abruzzo, Puglia e Calabria.

Anche questa volta, il progetto è nelle mani di Federico Da Re, a sua volta in partenza giusto domani verso la presentazione della corsa a Corropoli, in provincia di Teramo. Poi la gara si snoderà attraverso tre tappe lungo tre regioni. Corropoli-Trasacco in Abruzzo. Conversano-Castellaneta in Puglia. Infine Cassano allo Ionio-Crotone in Calabria. E con lui, che è trevigiano e ha studiato strategie per il business nello sport, approfondiamo il discorso.

Partiamo dall’anno scorso. Si può fare un bilancio della prima edizione del Progetto Food?

E’ stato certamente positivo, considerando che era l’anno zero del progetto. Sicuramente c’erano tante cose da migliorare, su cui abbiamo cercato di lavorare. Ad esempio la presentazione del piatto tipico sarà un momento più importante rispetto alla prima volta. Cercheremo di portare più qualità anche nella proposta, ma l’attenzione per il gusto rimane.

Quale tipo di risposta avete avuto dai comitati di tappa quando avete proposto nuovamente questa iniziativa?

Super positiva, nel senso che funziona molto bene il fatto di abbinare lo sport alla valorizzazione del territorio tramite l’aspetto enogastronomico. Anche perché parliamo di piccoli territori che spesso non sono troppo conosciuti, paesi molto piccoli, aree tutte da scoprire. Per questo abbiamo subito ricevuto riscontro positivo e adesioni da tutti.

Quest’anno ci saranno giornalisti anche dall’Australia…

E questa è una motivazione in più. Abbiamo lavorato parecchio in questa direzione e sarà certamente un valore aggiunto per i produttori locali, che avranno la possibilità di raccontare il loro prodotto anche all’estero. Ecco uno dei passi avanti fatti rispetto allo scorso anno.

Mirko De Luca è lo chef che anche quest’anno seguirà la corsa, facendo da raccordo con gli chef locali
Mirko De Luca è lo chef che anche quest’anno seguirà la corsa, facendo da raccordo con gli chef locali

Le tre tappe del gusto

A seguire, ecco gli appuntamenti con il Food Program della Adriatica Ionica Race del 2023, nelle tre tappe in Abruzzo, Puglia e Calabria. Per ciascuna tappa, le indicazioni dello chef, del piatto tipico e delle aziende coinvolte.

ABRUZZO
(Trasacco, 22 settembre)
Chef locale: Paola Quaglieri, ristorante Sapori della Vallelonga
Piatti tipici: gnocco di patate del Fucino al ragù di agnello IGP di Collelongo e rosmarino; zuppetta di lenticchie di montagna con crostino fritto.
Aziende coinvolte: Pietrantoni (vini), Spinosa Fabio (salumi e formaggi), Fratelli Cambise (verdure e ortaggi)
PUGLIA
(Castellaneta, 23 settembre)
Chef locale: Salvatore Turturo, presidente Associazione cuochi in Puglia
Piatto tipico: cappelletti alle cime di rapa e burrata.
Aziende coinvolte (in aggiornamento): Consorzio Mozzarella di Gioia DOP, Consorzio Burrata di Andria IGP)-
CALABRIA
(Crotone, 24 settembre)
Chef locale: Claudio Villella, ristorante Portovecchio di Crotone
Piatti tipici: covatelli di crotone alle cozze e fagiolo di Cortale con crumblé di prezzemolo; filetto di rana pescatrice in oliocottura nel suo fondo su melanzana violetta di Longobardi e canditi di limone di Rocca Imperiale.
Aziende coinvolte: Cantina Librandi e Cantina Ippolito (vini), Salumificio “La Vigna” di Mesoraca (salumi), Società APOC del Pecorino DOP crotonese (formaggi).
L’anno scorso con Argentin, nello spazio dedicato al gusto anche gli esponenti del Consorzio Salumi Piacentini
L’anno scorso con Argentin, nello spazio dedicato al gusto anche gli esponenti del Consorzio Salumi Piacentini
Hai parlato di presentazione curata meglio: ci puoi anticipare qualcosa?

Ci sarà un presentatore. L’anno scorso me ne ero occupato io, quest’anno ci sarà un conduttore che presenterà gli interlocutori – quindi sia le aziende sia lo chef locale – e lo farà anche in inglese. Ci sarà un momento per la presentazione del piatto tipico, che si svolgerà intorno alle 14,30, poi tutti potranno assaggiare le prelibatezze del territorio, prima di passare al piatto tipico.

Avrete con voi sponsor fedelissimi, cui si affiancheranno quelli del territorio, giusto?

Abbiamo anche quest’anno Acqua Sant’Anna, nostro partner da tanti anni. Il Birrificio San Gabriel, che seguirà la corsa con un proprio chiosco in cui presenterà la sua Birra Sport, fresca, con poco alcool, quindi dedicata agli sportivi, che regalerà ai vincitori di tappa, oltre alla classica magnum. E poi ci sarà di nuovo i Bibanesi, con i suoi prodotti da forno. Hanno aderito tutti con molto entusiasmo.

La scelta dei piatti tipici è stata fatta dagli chef locali oppure l’avete guidata voi?

Ogni chef decide il piatto tipico, tra l’altro in Abruzzo e in Calabria ci saranno un primo e un secondo, segno dell’entusiasmo che abbiamo trovato. In Puglia ci saranno i cappelletti alle cime di rapa e burrata, in cui abbiamo voluto coinvolgere il Consorzio della Burrata di Andria.

Ci sarà ancora la regia di chef Mirko De Luca come nel 2022?

Ci sarà e ci seguirà, oltre agli studenti dell’Istituto Alberghiero Maffioli di Castelfranco Veneto, che l’anno scorso prepararono il piatto tipico sul Monte Grappa. Quest’anno invece ci seguiranno per tutto l’evento a supporto dello chef locale e delle aziende che preparano i piatti di degustazione.

Insomma, non vi resta che partire, no?

Esatto. Io parto domani per la presentazione della corsa, mentre da venerdì inizieremo l’hospitality a Trasacco. Dite a Filippo di prepararsi per scrivere, ma anche per assaggiare piatti speciali…