Pogacar, debutto alla Tirreno e voglia di vincere

09.03.2021
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Sembrerà strano, ma Tadej Pogacar non ha mai corso una gara a tappe in Italia. Le ultime sono state quelle da under 23 e semmai prima da junior. Così la Tirreno-Adriatico che lo vedrà da domani al via, sarà a suo modo un debutto. E visto il livello già raggiunto dallo sloveno in questa prima parte di stagione, promette di non essere un esordio banale. La vittoria al Uae Tour e la bella prestazione di sabato alla Strade Bianche dicono che il vincitore del Tour potrebbe avere nelle gambe anche la vittoria nella corsa italiana.

«Mi piace l’Italia – sorride – il cibo è ottimo e i tifosi sono fantastici. Chissà, forse il 2022 potrebbe essere l’occasione di venire finalmente al Giro d’Italia. Per quest’anno si pensa nuovamente al Tour e poi alle Olimpiadi e alla Vuelta».

In salita al Uae Tour ha dimostrato di essere già in grande condizione
In salita al Uae Tour ha dimostrato di essere già in grande condizione

Poche parole

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare osservando il suo aspetto angelico, Pogacar è più simile a Roglic, taciturno e schivo, che a un cherubino. Eviterebbe volentieri le luci della ribalta per starsene nel suo e tempo addietro fu proprio Andrea Agostini, responsabile della comunicazione per il Uae Team Emirates, a raccontarci di essere dovuto intervenire per dettare al giovane le regole base di convivenza con la stampa.

«Quando ottieni dei risultati – dice infatti Pogacar – devi andare in giro per gli sponsor e rispondere a tante domane. E’ una cosa che non mi piace molto, ma fa parte del gioco. E tutto sommato devo esserne contento, per cui lo accetto».

La Strade Bianche ha detto che sei in ottima forma: pensavi di vincere?

Ho provato a farlo, di sicuro ho dato il massimo, in una corsa durissima e tutto il giorno full gas. L’attacco di Van der Poel mi ha sorpreso, lui ha grande potenza. Non so cosa però potrà fare alla Tirreno-Adriatico in termini di classifica.

In realtà ha detto che non ci proverà nemmeno, mentre uno che vuole testarsi è Van Aert: vuole capire se può diventare uomo da classifica.

Anche lui è molto forte e in passato, anche l’anno scorso, lo abbiamo visto andare molto forte in salita. Ha una super condizione, sono curioso di vedere che cosa potrà fare.

Hai rinnovato il contratto fino al 2026, praticamente il futuro è assicurato…

Non è una abitudine frequente nel ciclismo fare contratti così lunghi, ma qui sto bene. Credo nella squadra e loro credono in me. Ed è il modo per vivere le mie stagioni senza stress, mi fa stare molto tranquillo.

Settimo alla Strade Bianche, sorpreso dall’attacco di VdP
Settimo alla Strade Bianche, sorpreso dall’attacco di VdP
Al Uae Tour, magari anche per motivi di sponsor, hai detto che quella corsa era il tuo primo obiettivo: ha dovuto anticipare di tanto la preparazione?

In realtà no, quelle date sono perfette per iniziare. Certo per essere in forma ho dovuto allenarmi un po’ di più, ma non ho sottratto nulla al mio periodo di riposo.

La Tirreno ha tappe nervose, un bell’arrivo in salita e la crono. Pensi di avere una squadra abbastanza forte?

Proprio al Uae Tour abbiamo fatto un super lavoro ogni giorno. Ci sono ragazzi nuovi, ma tutti di qualità. Proveremo a vincere, proveremo come al solito a fare del nostro meglio. Sono curioso, ma ormai c’è rimasto davvero poco da spettare…