casco Kudo di Fizik

Kudo, il nuovo (e primo) casco da strada di Fizik

12.12.2025
5 min
Salva

Allora, gli amici di Fizik hanno avuto la bontà di inviarci in test il loro nuovo casco: Kudo. Ma non è solo il nuovo modello. Assieme al fratello aerodinamico Kudo Aero è il primo casco da strada mai prodotto dall’azienda veneta che, com’è noto, ha sempre avuto come proprio core business scarpe e selle. 

«Ma se ve lo inviano per recensirlo – qualcuno potrebbe chiedersi – con magari anche un accordo commerciale dietro, allora come facciamo a credere che la suddetta recensione sia oggettiva e non viziata da interessi di sorta?». E sarebbe una domanda tutt’altro che peregrina. Bene essere sempre un po’ dubbiosi in un mondo dominato da clickbait e fake news. 

Per dissipare questi legittimi dubbi, diciamo subito una cosa. A prima vista Kudo è senz’altro un bel casco, ma non esattamente il più leggero che si possa trovare sul mercato. La bilancia da cucina comprata dai cinesi di cui disponiamo per il test dichiara 333 grammi in taglia L (luce posteriore compresa). Un bell’oggettino, insomma, in un mondo in cui i caschi della stessa fascia di prezzo stanno attorno, o anche sotto, i 250 grammi. 

casco Kudo di Fizik
Kudo è leggero, ma non leggerissimo: 333 grammi in taglia L
casco Kudo di Fizik
Kudo è leggero, ma non leggerissimo: 333 grammi in taglia L

Tutta l’aria che serve

Ora che forse abbiamo guadagnato un pizzico di credibilità, passiamo al resto. Quel che è certo è che Kudo ha molte prese d’aria. Quante di preciso è difficile a dirsi. Se si considerano le aperture longitudinali centrali ognuna come dei fori unici, allora sono 11. Se invece le si considerano divise in due dal ponte orizzontale, il numero sale a 15

Comunque sia sono molte, quindi non c’è dubbio che Kudo sia un casco che fa egregiamente il suo lavoro anche in estate. A questo riguardo una citazione particolare la meritano le due aperture anteriori orizzontali che convogliano l’aria dritta sopra la fronte, perché per pedalare bene è meglio che i pensieri restino i più freschi possibile. 

casco Kudo di Fizik
In questa foto si nota il ponte aerodinamico, assieme alle molte prese d’aria
casco Kudo di Fizik
In questa foto si nota il ponte aerodinamico, assieme alle molte prese d’aria

Contro ogni impatto (sperando non serva mai) 

Abbiamo accennato al ponte orizzontale che attraversa la calotta e le prese d’aria. Ebbene, questa specie di ala interna è intanto molto bella, con un profilo sottilissimo che solo a guardarlo dà l’idea di aerodinamica spaziale. Poi, da quello che ci hanno detto, ha anche una funzione strutturale molto importante, perché in caso d’impatto (incrociamo le dita) serve a distribuire le forze in maniera uniforme in tutta la superficie. 

A proposito di impatti (incrociamo le dita ll) e di sicurezza. Poteva il primo casco realizzato da Fizik non avere l’ultimo ritrovato del sistema Mips (che ricordiamo essere uno strato mobile che protegge la testa in caso di impatto obliquo)? Forse poteva, ma comunque loro ce l’hanno messo lo stesso. Nella fattispecie si tratta del Mips Air Node, che è molto leggero, removibile per le pulizia e, soprattutto, protegge il nostro caro vecchio cervello se mai (incrociamo le dita?) dovessimo prendere pure botte rotazionali

casco Kudo di Fizik Mips
Il Kudo è fornito anche di Mips Air Node, contro gli impatti rotazionali
casco Kudo di Fizik Mips
Il Kudo è fornito anche di Mips Air Node, contro gli impatti rotazionali

La sicurezza è nulla senza la comodità

Una vecchia pubblicità diceva che la potenza è nulla senza il controllo. Allo stesso modo si potrebbe dire che, per un casco, la sicurezza è nulla senza la comodità. Per usare la massima onestà anche qui, appena indossato, Kudo non ci è sembrato il casco più confortevole che avessimo mai indossato. 

Qualcosa nella calzata non era perfetto. Poi però da Fizik ci hanno svelato un segreto, anzi due. Il primo si chiama Custom Crown Adjustment. Proviamo a spiegarlo nel modo più semplice possibile. In pratica, la corona di plastica che cinge tutto l’intento nel casco e finisce nella classica rotella micrometrica posteriore, è regolabile in tre diverse posizioni che corrispondono ad altrettante calzate: ovale, neutra o rotonda

Il casco è di default in posizione 1, segnalato anche nel bordo inferiore della calotta. Alzando l’imbottitura Mips in corrispondenza del numero appare per magia un pin rosso, che assicura la corona al casco. Tirando (con una certa energia) il pin esce dalla calotta e si può in questo modo inserirlo nelle altre due posizioni, con conseguente cambio di calzata.

Il secondo è un po’ meno segreto, ma comunque piuttosto determinante. Nella parte posteriore la corona può essere regolata in alto o in basso in cinque diverse posizioni, sempre con il collaudato sistema di tirare con un certo vigore e poi riposizionare a piacimento. Questo per dire che, nel nostro caso, spostare il pin rosso dalla calzata 1 alla 2 e abbassare di due tacche l’attacco posteriore ha fatto tutta la differenza del mondo: da un fitting così così, “bello ma non ci vivrei”, ad un casco che accoglie perfettamente tutto quello che sta da un’orecchia all’altra. 

casco Kudo di Fizik regolazione
Nascosto sotto l’imbottitura c’è il magico pin rosso del Custom Crown Adjustment, per regolare la calzata del casco
casco Kudo di Fizik regolazione
Nascosto sotto l’imbottitura c’è il magico pin rosso del Custom Crown Adjustment, per regolare la calzata del casco

E la luce fu

Stiamo per finire, promesso. Ma prima di finire due righe due sulla luce posteriore. All’intero della scatola, oltre ad il casco con la sua bella borsetta, troverete anche una luce a led con ricarica Usb-C. Non è obbligatorio attaccarla al casco, per carità, si può anche scegliere di risparmiare quei 18 grammi (sempre secondo la nostra bilancia cinese). Però su, è un gran bel favore fatto da Fizik a noi ciclisti che parliamo sempre della sicurezza. Quindi bando alle scuse e via di luce posteriore (tra l’altro con due modalità, fissa e lampeggiante). 

casco Kudo di Fizik luce posteriore
Nella confezione è presente anche un’utilissima luce posteriore rossa a led, e che si ricarica tramite Usb
casco Kudo di Fizik luce posteriore
Nella confezione è presente anche un’utilissima luce posteriore rossa a led, e che si ricarica tramite Usb

Non c’è male, Fizik!

Detto tutto questo sì, forse Kudo pesa un po’ più di altri caschi, e – parere personale – avrebbe potuto essere un po’ più arrotondato alla base, che invece finisce quasi ad angolo retto. 

Però è un gran bel casco, il design è minimal e molto elegante, e permette un gran numero di regolazioni personalizzabili. Inoltre ha davvero tutto quello che si può desiderare per proteggere le nostre teste ciclofile. Considerando che è tra i primissimi modelli mai prodotti da Fizik, niente male ragazzi. 

Ah, è disponibile in quattro colori: bianco, bronzo, antracite e nero, e costa 290 euro. 

Fizik

Le Terra Artica GTX 2026

Le Terra Artica GTX 2026: stessa qualità, nuovo colore 

30.10.2025
3 min
Salva

Per questo autunno-inverno Fizik ha lanciato una nuova versione delle sue scarpe da off road più protettive, le Terra Artica GTX. Sono scarpe invernali, cioè a mezza altezza, isolanti e impermeabili, per affrontare al meglio il clima e le intemperie della cosiddetta brutta stagione.

Fizik Artica GTX
Le nuove Fizik Artica GTX si differenziano dal colore, da ora anche in versione Desert-Black
Fizik Artica GTX
Le nuove Fizik Artica GTX si differenziano dal colore, da ora anche in versione Desert-Black

Gore-Tex e pile, isolamento e comfort 

Delle scarpe come le Terra Artica GTX devono fare prima di tutto una cosa: tenere i piedi caldi e anche asciutti.  Per questo Fizik ha utilizzato la membrana Gore-Tex, per definizione una garanzia di isolamento e impermeabilità. In particolare la versione Cirrus XT, che oltre alla protezione dalla pioggia è stata studiata appositamente per mantere il calore, pur essendo traspirante come tutte le tecnologie Gore-Tex. 

Se questa membrana si occupa delle intemperie, per aumentare la sensazione di comfort, l’interno della scarpa è foderato in morbido pile spazzolato. Questo ulteriore strato garantisce inoltre ancora più isolamento, esattamente quello che si cerca durante le uscite invernali con il brutto tempo. 

Fizik Artica GTX
L’interno è foderato in pile spazzolato, caldo e confortevole
Fizik Artica GTX
L’interno è foderato in pile spazzolato, caldo e confortevole

Tomaia ad alta densità e suola riprogettata

Per quanto riguarda la parte esterna delle Terra Artica GTX invece, la tomaia è realizzata in PU ad alta densità, un materiale sintetico molto resistente e perfetto per far scorrere via l’acqua, il fango e la neve. Inoltre è particolarmente resistente (pur non avendo un peso eccessivo), cosa che ne garantisce la durata anche per l’utilizzo gravel e mtb.

Un’altra caratteristica molto importante, considerata la tipologia del modello, è la suola. In questo caso si tratta della X5, con indice di rigidità 5 su 10, completamente riprogettata con dei nuovi tacchetti generosi rivestiti in gomma. Quest’ultima caratteristica fa in modo di avere una buona presa anche sui terreni scivolosi tipici dell’inverno. 

Infine un accenno al sistema di chiusura. Rispetto alla versione estiva, le Terra Artica GTX sono più alte, per proteggere meglio il collo del piede dalle intemperie. La chiusura nella parte superiore è assicurata da una cinghia di velcro all’altezza della caviglia, mentre più in basso riprende il singolo Boa delle Terra Atlas.

Fizik Artica GTX suola
La suola è ricoperta in gomma, per una presa stabile anche sui fondi sdrucciolevoli
Fizik Artica GTX suola
La suola è ricoperta in gomma, per una presa stabile anche dyu fondi sdrucciolevoli

Colore (nuovo), peso e prezzo

Se tutto il resta invariato, la novità per questa stagione è data dall’estetica. Le nuove Terra Artica GTX sono ora presentate nella colorazione Desert-Black, con tomaia beige e collo e linguetta nera. Questa si va ad aggiungere alle precedenti verisoni Total Black e Purple-Black.

Il peso dichiarato (in taglia 42) è di 432 grammi e le taglie vanno dal 36 al 48. Il prezzo consigliato nel sito di Fizik è di 259 euro.

Fizik

Design funzionale, unico e distintivo. Il test delle Fizik Vega Carbon

26.07.2025
6 min
Salva

La nuova Fizik Vega Carbon non è una calzatura come le altre. L’azienda veneta offre sempre spunti interessanti in fatto di soluzioni tecniche, di fitting ed ergonomia, tutti fattori che messi insieme permettono ad una calzatura da bici di fare l’effetto wow.

Non è una calzatura estrema. Vega Carbon ci ha sorpreso per l’elevata rigidità complessiva e di quanto la stessa calzatura offra un sostegno centrale che è decisamente superiore alla media. Vega Carbon è l’esempio lampante di quanto sia il perfetto abbinamento tra gli elementi a creare la prestazione ottimale e non il singolo componente. Ecco le nostre considerazioni.

Fizik Vega Carbon colpisce subito per le sue forme, ma c’è tanto da argomentare
Fizik Vega Carbon colpisce subito per le sue forme, ma c’è tanto da argomentare

Le nuove Fizik, viste in primavera

Osservate ed approfondite in primavera, grazie al Product Manager Fizik Alex Locatelli, ufficializzate ad inizio maggio. Le abbiamo provate ora, in piena estate e nel corso di alcune giornate calde, contesti ambientali che permettono di avere realmente il polso (o la caviglia) delle Vega Carbon. In parte ricordano le Powerstrap, con un chiaro riferimento ad una parte della tomaia, al suo materiale e costruzione. Di fatto sostituiscono le Stabilita, con le quali (tecnicamente) condividono solo il sistema di chiusura con i rotori Boa (Li2). Al lato pratico la Vega Carbon è una calzatura con un’anima tutta sua.

Una suola in carbonio nascosta, che mostra la fibra nel punto di ancoraggio della tacchetta ed una sorta di scheletro centrale portante nella sezione mediana. La zona della talloniera è un mix di soluzioni, con la parte bassa (visibile) che è una sorta di contenitore, mentre il guscio vero e proprio è al di sotto della tomaia. L’indice di rigidità nella scala Fizik è 10, ma come scritto in precedenza non è il valore del singolo componente a primeggiare, ma l’insieme delle sezioni che devono performare all’unisono e fare la differenza.

La tomaia è in filato Aerowave PRO, arcigno, super resistente e contenitivo, tanto traspirante. Integra una sorta di calza/collare nella zona della caviglia e nella prima parte del collo del piede, che ferma e stabilizza tutto il piede, limitando il serraggio dei rotori Boa e quindi contenendo le pressioni generate dei cavi. A destra e sinistra ci sono degli inserti in TPU che seguono l’angolo di tiro dei rotori, con i passanti costruiti con lo stesso materiale e ben strutturati.

Fasciante e ultra aderente

E’ una calzatura che fascia completamente il piede: un aspetto per nulla banale che crea anche una sorta di auto-sostegno. Infatti, non di rado c’è la sensazione che il sistema di chiusura sia posizionato per completare l’impatto estetico e adeguare il volume superiore della tomaia. La scarpa non si muove, non tende a scivolare, non trasmette la sensazione di slittare via, dietro e soprattutto nella sezione superiore, anche quando i cavi sono lenti. Buona parte del merito è della tomaia, grazie al suo disegno ed al fatto che, se pur mantenendo un’elevata elasticità e capacità di adeguarsi alle forme del piede, diventa un tutt’uno proprio con l’estremità corporea.

Entra in gioco anche lo shape della suola, molto diverso da Powerstrap e da Stabilita, una soluzione tecnica che influisce in modo esponenziale sul movimento della caviglia e sulla sua libertà. La scarpa è “più dritta” ed è più semplice trovare l’allineamento ottimale ginocchio/scarpa/pedale. Si ha la sensazione costante di non “affondare” con il tallone, neppure quando si è stanchi, a tutto vantaggio della spinta e del comfort. Qui entra in gioco la bontà costruttiva e di design della suola, ben equilibrata, equilibrio che ritroviamo in quella sensazione di sostegno centrale, anche senza plantari customizzati e senza che la stessa suola diventi “ingombrante” nella zona dell’arco plantare. E poi la punta larga, che offre dei benefici soprattutto nel lungo periodo con le dita che sono libere di muoversi e restano distese. Il design della Vega Carbon aiuta a sfruttare l’appoggio di tutto il piede, dal tallone fino alle dita.

In conclusione

Fizik Vega Carbon è una calzatura tanto gratificante e “diversa” sotto il profilo estetico, quanto performante e ultra fasciante. E’ una calzatura da inserire in una categoria di prodotti dedicati all’agonismo, perché una volta completata la naturale fase di adattamento, una resa tecnica elevata è uno dei primi fattori che emerge ed è lampante. Piede dritto sul pedale e caviglia completamente libera, per nulla condizionata da una talloniera troppo alta, eccessivamente rigida ed invasiva. Il sistema di chiusura diventa una sorta di regolatore di fino del volume e della taglia, ma non è lui a bloccare la calzatura al piede. E’ ben presente, aiuta a completare in modo adeguato il pacchetto performance, ma è il fitting complessivo ed il fatto che la scarpa Fizik si comporta come un guanto, i fattori che fanno realmente la differenza.

Infine una menzione al prezzo. 390 euro non sono briciole, ma è sempre necessario valutare il rapporto che il prezzo ha con il relativo posizionamento sul mercato e la Vega Carbon rientra in una fascia molto alta, al netto dell’impiego di materiali innovativi ed un concetto costruttivo avanzato. 390 euro sono un prezzo che è al di sotto della media.

Fizik

Fizik One-to-One: la sella su misura debutta (con Tadej) al Tour

05.07.2025
3 min
Salva

Il ciclismo è oggi più che mai una ricerca di guadagni marginali, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. In questo scenario ultra-competitivo, i materiali giusti e il comfort assoluto sono diventati requisiti imprescindibili. È in questo contesto che Fizik, brand di vertice nel settore dei componenti per biciclette, ha portato la personalizzazione a un nuovo livello, facendo debuttare il suo programma One-to-One “custom saddle” al Tour de France, l’evento ciclistico più prestigioso del mondo.

Il Tour de France esige dai corridori non solo una condizione e strategie astute, ma anche un equipaggiamento che si adatti perfettamente al loro corpo. La sella, in particolare, è un punto di contatto cruciale che può influenzare drasticamente le prestazioni e il benessere del ciclista. Ed è qui che il programma Fizik One-to-One si distingue, offrendo un supporto sartoriale che rivoluziona l’ergonomia in sella.

Fizik One-to-One è il sistema che permette di realizzare una sella che si adatta perfettamente al ciclista
Fizik One-to-One è il sistema che permette di realizzare una sella che si adatta perfettamente al ciclista

Una rivoluzione biomeccanica

Il cuore del programma One-to-One risiede nella sua capacità di adattare la sella alle esigenze individuali di ogni atleta. Attraverso un’analisi approfondita e l’utilizzo di dati in tempo reale, il sistema esamina parametri chiave come la mappatura della pressione personalizzata, la posizione del corpo, il tipo di bicicletta e lo stile di guida. Queste informazioni vengono poi impiegate per progettare e realizzare tramite stampa 3D l’imbottitura della sella, garantendo un supporto unico e su misura.

Questo approccio scientifico e personalizzato consente ai ciclisti prestazioni ineguagliabili, riducendo i punti di pressione e ottimizzando la trasmissione di potenza. Non si tratta più di adattarsi a una sella standard, ma di averne una realizzata su misura. Un vantaggio inestimabile in gare lunghe e impegnative come il Tour de France.

La validità e l’efficacia del programma One-to-One sono state confermate dalla sua adozione da parte di alcuni dei più grandi nomi del ciclismo mondiale. Tra gli atleti che hanno scelto il supporto personalizzato di Fizik per il loro approccio al Tour de France 2025 figurano campioni del calibro di Tadej Pogacar, Adam Yates, Marijn van den Berg e Kasper Asgreen.

«Quest’anno – ha dichiarato il campione del mondo sloveno – siamo passati a Fizik, e sono davvero felice di questa decisione. Ho scelto il programma One-to-One per ottimizzare la mia posizione, le mie prestazioni e il mio comfort, partendo dalla mia bici da crono, utilizzando la Aeris Long Distance. Dopo aver visto i benefici, ho deciso di utilizzare One-to-One anche per la sella della mia bici da strada».

Anche Andreas Klier, direttore sportivo e responsabile delle operazioni tecniche e commerciali di EF Pro Cycling, ha sottolineato l’importanza del programma.

«Passare a Fizik – ha commentato Klier – è stato semplice, ma per alcuni dei nostri corridori, il programma One-to-One è stato essenziale per trovare la perfetta sensazione della sella».

Tadej Pogacar correrà al Tour con una sella realizzata con il sistema One-to-One
Tadej Pogacar correrà al Tour con una sella realizzata con il sistema One-to-One

Personalizzazione… accessibile a tutti

Con il suo debutto ufficiale al Tour de France, il programma One-to-One si afferma come parte integrante della strategia di performance nel WorldTour. Combinando tecnologia avanzata, biomeccanica e qualità digitale, Fizik sta davvero ridefinendo e personalizzando l’ergonomia in sella per il ciclismo moderno.

La buona notizia è che non è necessario raggiungere i palcoscenici del Tour de France per beneficiare di questa innovazione. Grazie a un elenco in continua crescita di rivenditori autorizzati e bikefitter in tutto il mondo, il programma One-to-One è disponibile oggi per tutti gli appassionati di ciclismo. Che tu stia inseguendo podi, o più semplicemente la tua prossima uscita del fine settimana, adesso potrai sperimentare lo stesso comfort personalizzato di cui si fidano i migliori ciclisti del mondo… parola di Fizik.

Fizik

Vega Carbon, la nuova Fizik con i Boa e super leggera

21.05.2025
4 min
Salva

MASSA MARITTIMA – La nuova calzatura Fizik vista in primavera, indossata da alcuni atleti del Team Movistar, ha un nome ed un’identità ben precisa. Il suo nome è Vega Carbon. Come sempre capita in queste situazioni, il nostro riferimento al quale strappare qualche considerazione tecnica aggiuntiva, è Alex Locatelli, Product Manager Fizik.

«Vega Carbon è la nostra scarpa race oriented – racconta Locatelli – che mutua il concetto della tomaia dal modello Powerstrap ed i Boa dallo Stabilita, ma è fondamentale sottolineare che è un progetto completamente nuovo, con un DNA proprio. A tal proposito, visto che la Powerstrap resta in catalogo, voglio dire che non esiste un sistema di chiusura migliore o peggiore, perché ritengo che la scarpa nella sua totalità deve essere funzionale alle proprie esigenze e necessità».

Will Barta, tra i tester ufficiali Fizik per le Vega Carbon
Will Barta, tra i tester ufficiali Fizik per le Vega Carbon

Vega Carbon, la nuova scarpa race

La nuova Vega Carbon, prosegue Locatelli, utilizza un’integrazione importante ed un blend di soluzioni dedicate alla shape che hanno l’obiettivo di offrire comfort in primis e di adattarsi all’anatomia del piede.

«Abbiamo cercato – conclude Locatelli – di azzerare qualsiasi punto di pressione. Rispetto a tutte le scarpe Fizik, attuali e del passato, la Vega Carbon ha una “costruzione a calzino” che è funzionale alla stabilità, per distribuire meglio le pressioni generate, inevitabilmente, dai rotori Boa e si abbina alla perfezione alla caratteristica tomaia».

I punti chiave delle Vega Carbon

La particolare tomaia (Aerowave Pro) non è solo un mesh, non una rete e assolutamente non è un tessuto Knit. La tomaia delle Vega Carbon è un sistema che nasce qualche anno fa con la prima versione delle Powerstrap. Una prima evoluzione c’è stata nella seconda generazione di quelle scarpe, opportunamente riprogettata per le Vega Carbon. Perché? Perché rispetto ai due velcri, l’azione dei Boa Li2 è diversa. E’ particolarmente traspirante e ventilata, non accumula calore ed umidità, non si inzuppa di acqua in caso di pioggia. Aerowave Pro è molto tenace, robusta e resistente.

Ha una forma anatomica, molto equilibrata su tutta la superficie della suola, ma anche nella larghezza della pianta, con l’obiettivo di lasciare spazio al movimento delle dita (anche del mignolo). Il concetto di integrazione è espresso principalmente con la suola. E’ in carbonio e prevede una scocca esterna, una punta protettiva ed il tacco posteriore a tutto vantaggio del grip. Nella sua totalità la suola esprime un valore numerico di rigidità pari a 10 nella scala Fizik.

Calzatura filante ed asciutta nelle forme
Calzatura filante ed asciutta nelle forme

Alcuni numeri delle Vega Carbon

Per gli amanti dei pesi ridotti, il valore dichiarato alla bilancia è di 239 grammi, molto ridotto se consideriamo che ci sono i due rotori con i relativi cavi e punti di passaggio. Le taglie sono disponibili dalla 36 alla 48.

Il prezzo di listino è di 390 euro. E’ importante, ma non eccessivo (in realtà è al di sotto della media della categoria race), considerando l’estrema ricerca di ogni singolo componente, della fattura e della qualità che Fizik mette sempre sul piatto.

Fizik

Tadej Pogacar e la rivoluzione One-to-One di Fizik

24.04.2025
3 min
Salva

Tadej Pogacar ha lasciato il segno in due delle Classiche più impegnative del calendario ciclistico internazionale, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Non solo per le prestazioni eccezionali che ha offerto al grande pubblico degli appassionati, ma anche per la tecnologia che lo ha supportato: nello specifico, una sella Fizik realizzata su misura grazie al programma One-to-One. Vincitore a Oudenaarde e secondo a Roubaix, il fuoriclasse sloveno ha difatti utilizzato una sella Vento Argo Adaptive personalizzata, frutto della più innovativa tecnologia di stampa 3D applicata al ciclismo.

La sella utilizzata da Pogacar è stata progettata appositamente per adattarsi alla sua posizione in bici, alle esigenze biomeccaniche e alle condizioni estreme del Nord. Il processo è iniziato all’inizio dell’anno, in occasione dell’UAE Tour, quando Tadej ha collaborato con il team Fizik per sviluppare una versione su misura della sella Aeris da cronometro. Entusiasta del risultato, ha deciso di estendere l’esperienza One-to-One anche alla sua configurazione per le gare su strada.

La sella Vento Argo Adaptive di Pogacar è stata sviluppata seguendo ogni singola fase del programma One-to-One, lo stesso disponibile oggi per qualsiasi ciclista. Il processo parte dalla raccolta dei dati tramite mappatura della pressione in tempo reale, che permette di identificare eventuali punti critici, squilibri posturali e aree di maggiore compressione. Da questi dati nasce una sella unica, con un’imbottitura stampata in 3D che garantisce supporto, comfort e stabilità anche sulle superfici più difficili.

One-to-One: per ogni ciclista

Lanciato nella scorsa estate, il programma One-to-One di Fizik ha rapidamente conquistato sia il mondo dei professionisti sia una crescente community di ciclisti appassionati. Grazie a una rete in espansione di rivenditori, e studi di “bike fitting” qualificati, oggi anche gli amatori possono accedere a una sella completamente personalizzata, pensata per migliorare la posizione, ottimizzare la performance e risolvere fastidi legati all’utilizzo di selle standard.

Che tu sia un ciclista su strada, un triatleta o un amante delle lunghe distanze in gravel, una sella Fizik su misura potrebbe essere in grado di fare la differenza in termini di comfort ed efficienza. Il programma One-to-One è infatti una soluzione concreta per chi non trova sollievo con le selle tradizionali, offrendo un’esperienza di pedalata completamente nuova e personalizzata.

Per maggiori informazioni sul programma One-to-One suggeriamo una visita al sito ufficiale Fizik per scoprire l’elenco aggiornato dei centri autorizzati dove è possibile effettuare il test della pressione, ricevere una consulenza personalizzata e ordinare la propria sella stampata in 3D.

Fizik

Fizik entra ufficialmente nel mondo dei caschi

07.04.2025
6 min
Salva

MASSA MARITTIMA – Fizik Kudo, Kudo Aero e Kunée, rispettivamente il modello road aero, standard e da crono. Una gamma completa con la quale Fizik entra nel settore dei caschi, con lo stile che da sempre contraddistingue il brand di Pozzoleone.

Li abbiamo visti (e abbiamo provato il modello Aero) in anteprima a metà Marzo durante le giornate BCA. Vi spieghiamo come sono fatti.

I due modelli stradali a confronto (foto Roofowler-BCA)
I due modelli stradali a confronto (foto Roofowler-BCA)

La naturale evoluzione di Fizik

Non solo scarpe e selle. La nuova gamma dei caschi rappresenta una sorta di processo evolutivo di Fizik, che da sempre comunica la sua filosofia attraverso concetti legati al design. Kudo, Kudo Aero e Kunée sono un’ulteriore conferma, caschi (in particolar modo la versione Aero) che non passano inosservati, per forme e soluzioni tecniche.

La costruzione dei modelli Kudo si basa su un composto in EPS ricoperto da una calotta. Le tante aperture caratterizzano il Kudo, una chiusura totale è la caratteristica che identifica Kudo Aero. Per il casco di Aero, la pannellatura superiore non è mobile, ma è completamente integrata al casco.

«La forma e la struttura delle due versioni è uguale – argomenta Alex Locatelli, Product Manager di Fizik – ma per il modello Aero si è voluto estremizzare il concetto di casco aerodinamico. Abbiamo utilizzato la galleria del vento per analizzare il progetto e di come un casco chiuso poteva influire sulla temperatura corporea. Le differenze esistono – conclude Locatelli – ma non sono così eclatanti in fatto di termoregolazione. In termini di efficienza la versione Aero si dimostra nettamente superiore al Kudo tradizionale. Kudo vuole essere un casco adatto a tutti e per diversi utilizzi, Kudo Aero è un prodotto che antepone la ricerca di una performance estremizzata, senza compromessi».

I plus dei Kudo

Adottano il Mips Air Node integrato nelle imbottiture. Una delle particolarità risiede nel sistema perimetrale di regolazione che, in base alle preferenze e forme della testa può variare i punti di ancoraggio frontali su tre posizioni diverse. L’efficacia della chiusura non cambia. Il rotore aziona una chiusura micrometrica.

In aggiunta c’è la regolazione in altezza della gabbia posteriore. Si può montare o smontare a piacere in base alle preferenze ed è ricaricabile con porta usb. Per quanto concerne il prezzo di listino, è comune alle due versioni ed è di 290 euro (include anche il led posteriore, quest’ultimo non è compatibile con Kunée).

Un casco aero calottato compatto nelle forme e davvero moderno (foto MirrorMedia-BCA)
Un casco aero calottato compatto nelle forme e davvero moderno (foto MirrorMedia-BCA)

Kudo Aero, le nostre considerazioni

L’obiettivo è quello di avere un casco aero vero e proprio, non un ibrido, non un compromesso, comunque stiloso e diverso dal solito? Fizik Kudo Aero è la risposta. Il casco aero non deve essere ingombrante e scomodo, deve trasmettere una buona immagine ed il feeling qualitativo non deve passare in secondo piano? Kudo Aero è il casco sul quale puntare. Al tempo stesso il Kudo Aero, pur non essendo troppo caldo, resta un casco chiuso, soluzione che presenta qualche limite, magari quando si pedala su salite molto lunghe, calde e soleggiate, quando la velocità scende molto e l’ingresso frontale dell’aria scende di pressione.

Ma quanto è comodo il Kudo Aero! Super confortevole grazie al suo fitting rotondo, ampiamente regolabile sul perimetro, senza punti di pressione e particolarmente efficiente quando l’andatura rimane elevata/mediamente alta. Questo perché le due bocche frontali aiutano a mantenere asciutte le imbottiture e perché i canali interni al casco veicolano in modo ottimale i flussi d’aria. L’impatto estetico a nostro parere è un valore aggiunto dal quale non si può prescindere e al giorno d’oggi non è un semplice dettaglio.

Kunée, quello da crono

E’ caratterizzato da forme arrotondate ed armoniose, ha una struttura interna in EPS e una calotta PC superiore in un pezzo unico. Presenta dei pannelli laterali con una sorta di zigrinatura che ha il compito di smorzare, quasi azzerare i fastidi indotti dai flussi di aria. Kunée è dotato di una visiera frontale con applicazione magnetica e una serie di feritoie superiori per l’ingresso dell’aria.

E’ disponibile in due taglie S-M e M-L (rispettivamente 54-58 e 58-61) con valori alla bilancia contenuti se consideriamo questa categoria di caschi: 350 e 400 grammi (400 e 450 con la visiera) dichiarati. Il prezzo di listino di Kunée è di 380 euro.

Fizik

Fizik con la UAE Emirates XRG: una partnership d’eccellenza 

14.01.2025
4 min
Salva

Fizik, marchio tutto italiano specializzato nella produzione di selle per biciclette, ha recentemente annunciato con grandissimo entusiasmo l’avvio della propria, nuova collaborazione con i team UAE Emirates XRG e UAE Team ADQ. A partire dalla corrente stagione 2025, Fizik diventa dunque il fornitore ufficiale di selle per entrambe le squadre, consolidando il proprio ruolo di protagonista nell’innovazione e nella qualità nel mondo del ciclismo professionistico.

La partnership garantirà ai ciclisti l’accesso all’intera gamma di selle Fizik, inclusi i modelli Adaptive, realizzati con tecnologie di stampa 3D. Queste selle rivoluzionarie integrano imbottiture uniche con zone di comfort funzionali differenziate, adattandosi perfettamente alle esigenze specifiche di ogni atleta. Inoltre, grazie alla linea One-to-One, Fizik offrirà selle completamente personalizzate, progettate e prodotte in 3D su misura per ciascun corridore. Durante un recente ritiro in Spagna, il team Fizik ha lavorato a stretto contatto con gli atleti per analizzare le loro posizioni in sella e gli stili di guida. Questo approccio ha permesso di selezionare le soluzioni migliori per ogni ciclista, garantendo comfort e prestazioni ottimali in gara.

Fizik fornirà le selle anche alle atlete del UAE Team ADQ
Fizik fornirà le selle anche alle atlete del UAE Team ADQ

Obiettivi condivisi

La collaborazione con Fizik arriva dopo un’eccezionale stagione 2024 per entrambe le squadre. Il team maschile UAE Emirates XRG ha dominato le classifiche UCI WorldTour, conquistando 82 vittorie con 20 diversi corridori. Tra i trionfi più significativi si annoverano il Tour de France, il Giro d’Italia, Il Lombardia e la Liegi-Bastogne-Liegi.

Anche la squadra femminile UAE Team ADQ ha ottenuto risultati di grande rilievo, con 14 vittorie complessive. Tra queste spiccano una tappa del Giro d’Italia Women e il Women’s Cycling Grand Prix Stuttgart & Region. Per il 2025, il team femminile si arricchirà della presenza di Elisa Longo Borghini, ciclista di fama internazionale, che nel 2024 ha aggiunto al suo già ricco palmarès un secondo titolo al Giro delle Fiandre e la vittoria finale al Giro d’Italia Donne.

Grazie a questa collaborazione, Fizik conferma il proprio impegno nel fornire innovazione e qualità al più alto livello del ciclismo mondiale, impegnandosi ad accompagnare UAE Emirates XRG e UAE Team ADQ verso nuovi successi nelle competizioni più prestigiose.

Tecnologia e personalizzazione

Riccardo Losio, Direttore dei marchi del Selle Royal Group, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo. «Siamo incredibilmente orgogliosi di collaborare con UAE Emirates XRG e UAE Team ADQ – ha dichiarato Losio – squadre tra le più vincenti, emozionanti e innovative del panorama ciclistico. Non vediamo l’ora di condividere numerosi successi insieme».

Alex Locatelli, Product Manager di Fizik, ha sottolineato invece l’importanza della personalizzazione. «L’impegno costante delle squadre verso alte prestazioni e innovazione tecnologica rispecchia perfettamente i nostri valori. Abbiamo lavorato individualmente con ciascun atleta per garantire che abbiano le selle ideali per la prossima stagione».

«Siamo molto soddisfatti di questa partnership – ha aggiunto Mauro Gianetti, il Team Principal e CEO di UAE Emirates XRG – in quanto ci riconosciamo come un team focalizzato su innovazione e sviluppo. Non a caso, puntiamo sempre a utilizzare i migliori materiali ed equipaggiamenti presenti sul mercato… Fizik è un’azienda con una grande storia e successi nello sport, e insieme speriamo di scrivere nuovi capitoli di questa storia».

«Cerchiamo costantemente i migliori partner per fornire ai nostri atleti gli strumenti necessari per eccellere nelle gare più prestigiose al mondo – ha concluso Melissa Moncada, Presidente di UAE Team ADQ – e siamo pertanto entusiasti di iniziare questa collaborazione con Fizik e di contribuire all’evoluzione dei loro prodotti nel ciclismo femminile, perseguendo insieme nuovi traguardi».

Fizik

Fizik Saddle Guide: buoni consigli da… Vingegaard

05.12.2024
3 min
Salva

Nel mondo del ciclismo, caratterizzato da discipline diverse, corporature uniche e stili di guida personali, una cosa è chiara: l’interazione ottimale con la sella è fondamentale per il comfort e le prestazioni. Per rispondere a questa esigenza cruciale, Fizik, brand veneto di riferimento nel settore, ha introdotto una propria Saddle Guide.  

Questa guida, disponibile sul sito ufficiale di Fizik, rappresenta un vero e proprio manuale informativo pensato per aiutare ciclisti di ogni livello a trovare la sella perfetta in base al proprio stile di guida e alle caratteristiche fisiche. Attraverso i consigli degli esperti e un’analisi approfondita dei principali fattori di comfort e prestazione, la Saddle Guide offre un supporto intuitivo ed efficace, rendendo più semplice la scelta di un elemento spesso sottovalutato ma cruciale.  

La scelta della sella è un passo essenziale per ogni ciclista, professionista o amatore che sia. Questo vale anche per chi compete ai massimi livelli, come Jonas Vingegaard, campione danese del Team Visma Lease a Bike. Vingegaard, che utilizza selle Fizik durante tutta la stagione, sottolinea quanto sia determinante trovare la sella ideale.  

La scelta della sella secondo Jonas

In una recente intervista, pubblicata sul sito ufficiale di Fizik, nella rubrica “Fit Talk”, Vingegaard ha difatti condiviso la propria esperienza diretta, fornendo spunti interessanti su come il ciclista professionista affronti questo aspetto tecnico. Alla domanda su quale sella utilizzi attualmente, il campione danese ha risposto di trovarsi molto bene con la sella Antares 00: quella che lo ha accompagnato nelle vittorie più prestigiose degli ultimi anni. Parlando invece delle imbottiture, Vingegaard ha poi spiegato di aver provato diverse soluzioni, tra cui “foam”, 3D e EVA. Dopo numerosi test effettuati dal team, ha trovato però che l’imbottitura EVA fosse quella davvero più adatta a lui, combinando rigidità e leggerezza in modo ottimale.  

Il posizionamento biomeccanico

Un altro aspetto fondamentale nel rapporto ciclista/sella è il supporto biomeccanico. Vingegaard a tal proposito ha rivelato di sottoporsi a una sessione annuale di “bike fitting” per ottimizzare la posizione in sella, preferendo – durante il corso della stagione agonistica – non apportare cambiamenti significativi, a meno che non ci siano benefici comprovati.  

L’attenzione ai dettagli, come la scelta della sella, dimostra quanto anche il più piccolo elemento possa fare la differenza nel ciclismo, uno sport in cui il comfort e l’efficienza sono fondamentali per le prestazioni. Grazie alla Saddle Guide di Fizik, e alle esperienze condivise da campioni come Jonas Vingegaard, ciascun ciclista può ora avvicinarsi con maggiore consapevolezza alla scelta della propria sella ideale, trasformando un semplice componente in un alleato strategico e vincente.

Fizik