Si chiama Aeroscoop, la prima vera bici aero di Cinelli

Si chiama Aeroscoop, è la Cinelli più veloce di sempre

13.11.2025
6 min
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CALEPPIO DI SETTALA – Per la prima volta nella sua storia Cinelli porta una sua bici nella galleria del vento (GST in Germania). Il risultato è la nuova Aeroscoop, una bici che solo in parte si ispira alla Pressure 2 e diventa anche il simbolo del nuovo corso dell’azienda lombarda.

Tubazione del piantone curvata e quelle due asole per scaricare nel punto di inserzione degli obliqui al verticale, un segno unico e distintivo. Cinelli Aeroscoop è tra le bici più veloci del plotone e i dati la posizionano tra le prime 10, comunque è la Cinelli più veloce di sempre. Vediamola nel dettaglio con Fabrizio Aghito, storico Product Manager Cinelli

Quale significato per le due aperture sul carro?

Il compito delle due asole è quello di ottimizzare il passaggio dell’aria. Quest’ultima viene fatta defluire verso il retro, verso la ruota. Inoltre hanno il compito di minimizzare gli effetti negativi delle turbolenze create inevitabilmente anche dalla ruota anteriore. I foderi obliqui spanciano in modo importante verso l’esterno, sostengono tutto il comparto, ma al tempo stesso non vogliono essere un muro dove l’aria va a sbattere. E’ tutta nuova la forma del tubo sterzo, con una superficie frontale ridotta che al tempo stesso presenta due importanti svasature ai lati.

Sterzo rastremato, a cosa serve?

Aiuta a ridurre gli effetti negativi del drag. Permette alla bici di essere efficiente anche con vento laterale, o con angolazioni diverse. Abbiamo migliorato l’interfaccia tra sezione superiore dello sterzo, cap della serie sterzo e manubrio integrato, tutto a favore di una migliore efficienza.

Si chiama Aeroscoop, la prima vera bici aero di Cinelli
Una sorta di confronto virtuale con la Pressure 2
Si chiama Aeroscoop, la prima vera bici aero di Cinelli
Una sorta di confronto virtuale con la Pressure 2
Rispetto alla Cinelli Pressure 2, la rigidità cambia?

In base alle zone. Ovvero, sulla nuova Aeroscoop abbiamo voluto incrementare la rigidità della scatola centrale, anche su richiesta dei corridori del team MBH Bank-Ballan. Abbiamo lasciato i medesimi valori della Pressure 2 sui foderi del retrotreno e addirittura abbiamo reso la Aeroscoop “più morbida nel comparto dello sterzo” in modo da rendere l’avantreno meno aggressivo. Più docile.

E’ stato usato un layup di carbonio dedicato?

Sì, come layup e anche per quanto concerne l’orientamento delle pelli di carbonio. Sono utilizzate fibre T700 e T800, oltre ad una cospicua quantità di T1000. La tecnologia produttiva è monoscocca con mandrini in lattice posizionati all’interno dei tubi.

Gli altri dettagli tecnici da considerare

Il peso del telaio è dichiarato a 950 grammi nella taglia media e verniciato (senza parti metalliche), mentre la forcella full carbon è dichiarata a 370 grammi. Il comparto che supporta la trasmissione prevede un forcellino posteriore UDH ed un supporto del deragliatore che si può rimuovere (in ottica monocorona). E’ in ogni caso compatibile con corone fino a 55 denti.

Retrotreno e forcella offrono il passaggio a pneumatici fino a 34 millimetri di sezione. La scatola del movimento centrale è filettata T47, ma è larga 86 millimetri e quindi prevede le calotte dei cuscinetti totalmente alloggiate nel telaio.

Si chiama Aeroscoop, è la Cinelli più veloce di sempre
Le prime pedalate tra Bergamo e Milano (foto Michela Pedranti)
Si chiama Aeroscoop, è la Cinelli più veloce di sempre
Le prime pedalate tra Bergamo e Milano (foto Michela Pedranti)

Geometrie race e cinque misure

Cinque misure: XS e S, M, L e XL. Le geometrie mettono comunque in mostra una bicicletta con un passo complessivo contenuto (taglia per taglia), con un minimo di 971 centimetri per la XS, fino ad un massimo di 1011 per la XL. Anche gli angoli non sono particolarmente “tirati” e soprattutto l’anteriore fa intravedere un’apertura in avanti a tutto vantaggio di equilibrio, comfort e una certa facilità di guida anche nei contesti tecnici. E’ invece molto compatto il carro posteriore, con soli 41 centimetri di lunghezza, sicuramente tra i più corti in questa categoria di bici.

Allestimenti e prezzi

I montaggi sono cinque in totale. Campagnolo Super Record 13, Sram Red AXS e tre allestimenti che portano in dote Shimano, rispettivamente Dura Ace, Ultegra e 105 Di2. Ognuno di questi prevede le ruote Fulcrum Wind 57 ed il nuovo cockpit integrato full carbon Spirit di Columbus.

I prezzi di listino sono rispettivamente di 10.700 euro per i primi due menzionati (Campagnolo e Sram), mentre si scende a 9.900 euro il pacchetto Dura Ace. Ci vogliono 6.900 e 6.000 euro di listino per la bici montata Ultegra e quella con il 105 Di2.

Cinelli Milano

I primi nomi e la MBH Bank prende forma: il progetto di Bevilacqua

28.08.2025
5 min
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Notizie che escono a strappi, per assecondare strategie di comunicazione più o meno efficaci. Così ad esempio per raccontarvi la storia di Fiorelli alla Visma-Lease a Bike abbiamo dovuto attendere più di un mese e altri articoli sono pronti in attesa del semaforo verde. La nascita della professional MBH Bank-Ballan-CSB è un work in progress che ogni giorno si arricchisce di nuovi tasselli. Martedì ad esempio è uscita la notizia dell’ingaggio di Masnada, Persico e Fancellu, come durante l’estate era filtrato il ritorno di Fabio Felline. Doppio ritorno per lui: in gruppo dopo un ritiro di cui era poco convinto e nel gruppo di Villa d’Almè da cui era arrivato al professionismo.

La MBH Bank-Ballan-CSB sarà una professional affiliata in Ungheria, che ha dovuto pedalare in salita per due anni prima di vedere la luce. Lo scopo di Antonio Bevilacqua e del suo team è sempre stato dall’inizio quello di portare al professionismo i giovani cresciuti nella continental, recuperando semmai qualcuno di quelli che, usciti dal loro vivaio, fosse in scadenza di contratto. Ne parliamo con Bevilacqua, per un primo punto che immancabilmente si aggiornerà nelle prossime settimane.

Antonio, finalmente si parte?

Dovevamo farlo già dallo scorso anno, però non c’erano i tempi giusti. Abbiamo fatto le cose più con calma e adesso partiamo. L’intenzione era sempre di continuare con una realtà giovane, come abbiamo sempre fatto e inserendo qualche corridore di esperienza, possibilmente fra quelli che hanno già corso con noi.

Avevate un elenco oppure avete visto chi c’era sul mercato?

Abbiamo cercato chi era in scadenza di contratto, tenendo anche conto delle nostre possibilità. Non possiamo pretendere di prendere Ganna e Consonni, oppure Ciccone. Il momento è difficile, il sistema dei punti rende tutto complicato, ma cercheremo di entrare in punta di piedi e di crescere piano piano.

Persico è giovane ed ha i suoi margini, Masnada ha attraversato stagioni difficili, che cosa ti aspetti?

Fausto ha avuto sempre dei problemi. Soprattutto quelli al sottosella, ma si è operato e adesso è a posto. Per noi sarà un faro, in più abita vicino a noi ed è un bravissimo ragazzo. Sicuramente sarà fondamentale anche in corsa per i giovani. Questo è l’obiettivo. Col tipo di corse che faremo, potrebbe anche essere competitivo, ne sono sicuro.

Quest’anno Persico corre nella Wagner Bazin WB, nel 2024 con la Bingoal aveva vinto al Tour of Qinghai Lake
Quest’anno Persico corre nella Wagner Bazin WB, nel 2024 con la Bingoal aveva vinto al Tour of Qinghai Lake
Ci sarà anche Felline: è utile, avendo una squadra giovane, avere qualcuno che sappia come muoversi?

E’ importante, anche se qualche corsa l’abbiamo già fatta anche noi. Il nostro sarà un calendario un po’ diverso, non andremo a fare il Delfinato, il Giro di Svizzera o la Terreno-Adriatico, quindi il prossimo anno sarà un primo passo per crescere. E’ un’esperienza nuova, qualcosa che io ho già vissuto, però intanto partiamo e vediamo di affrontare questo salto nel migliore dei modi.

Alcuni fra i vostri attuali under 23 passeranno nella nuova squadra?

Stiamo vedendo, però la maggior parte sì. L’obiettivo era quello di portare per primi loro. Nespoli a dire la verità è stato richiesto anche da un’altra squadra, ma confido che rimanga. Come lui c’è Bracalente e anche Chesini e Masciarelli, che ha vinto il Liberazione e si è meritato l’occasione. La nostra realtà è giovane, sono ragazzi di valore e quindi gli diamo la possibilità di continuare. Ovviamente avremo anche 4-5 ungheresi, perché lo scopo dello sponsor è far crescere anche loro. In tutto dovremmo arrivare a 20 corridori.

Quale livello hanno questi ragazzi ungheresi?

Ne abbiamo uno giovane, molto forte, che ha fatto quinto al Liberazione e si chiama Takács Zsombor Tamás. Lui ha numeri veramente buoni. Fa cross e mountain bike, sono sicuro che possa fare qualcosa di buono. Ce ne sono altri due buonini che seguiremo proprio per sviluppare il ciclismo ungherese. Si era provato anche a prendere qualche grosso nome come Attila Valter, ma i tempi non sarebbero stati maturi e abbiamo preferito fare un passo per volta.

La vittoria al Liberazione – dedicata al papà di Gianluca Valoti – vale un posto anche per Masciarelli (foto Simone Lombi)
La vittoria al Liberazione – dedicata al papà di Gianluca Valoti – vale un posto anche per Masciarelli (foto Simone Lombi)
Continuerete con le biciclette Cinelli?

Stiamo definendo, ma probabilmente sarà così. Siamo insieme da cinque anni, ci hanno trattato sempre bene e vogliono crescere. Stiamo definendo proprio in questi giorni.

Ci saranno altri professionisti che potrebbero entrare in ballo?

Onestamente penso di sì, ma ci siamo imposti di aspettare. Sono sicuro che fra un po’ di tempo ci sarà qualche nome di peso che avrà la curiosità di venire a vedere. La fusione fra Intermarché e Lotto o il futuro della Arkea provocherà degli assestamenti e magari arriverà qualche bel nome che potremo prendere. Abbiamo parlato anche con Verre, poi ci siamo fermati. Non abbiamo dieci posti da riempire, saranno cinque, per cui vale la pena aspettare ancora un po’.

Cosa ricordi del tuo primo anno fra i professionisti con il Team Colpack assieme a Stanga?

Che andammo al Giro e vincemmo una tappa, lottando anche con le unghie. Adesso è tutto diverso, ma ci tengo a dire che abbiamo sempre lavorato bene. Saremo un bel gruppo, con Valoti, Di Leo, Martinelli, Miozzo e il sottoscritto in ammiraglia e un altro forse in arrivo. Abbiamo gli allenatori e la nutrizionista. Sarà un’avventura e noi ci proviamo, ma con un’accortezza.

Bevilacqua assieme a Davide Martinelli: con Di Leo e Miozzo formano la struttura tecnica della MBH Bank-Ballan-CSB
Bevilacqua assieme a Davide Martinelli: con Di Leo e Miozzo formano la struttura tecnica della MBH Bank-Ballan-CSB
Quale?

A livello mentale vorrei che almeno all’inizio fosse una squadra come una volta, in cui il clima sia familiare e il rapporto umano. Non voglio comunicare con le mail e non vedere mai i corridori. Faremo il nostro calendario, che sarà popolato spero delle corse italiane, quelle che abbiamo già fatto. Il Giro d’Abruzzo, il Coppi e Bartali, la Milano-Torino. Adesso faremo il Toscana, Peccioli, l’Emilia. C’è tutto quello che serve, ma magari conviene che ci risentiamo. Vedrete che qualcosa di nuovo verrà fuori di sicuro.

A PaceUp Media la PR Internazionale di Cinelli e Columbus

23.06.2025
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Nel panorama in continua evoluzione del ciclismo globale, la produzione italiana si prepara a un’ulteriore spinta internazionale. Cinelli, il celebre produttore di biciclette, e la sua consociata Columbus, rinomata per i suoi tubi e componenti per telai, hanno difatti recentemente annunciato la nomina di PaceUp Media come agenzia di pubbliche relazioni internazionale. Questa mossa strategica mira a rafforzare la presenza dei due marchi italiani nei mercati chiave di tutto il mondo, consolidando la loro eredità di innovazione e design nel settore delle due ruote.

PaceUp Media, agenzia di comunicazione e PR con sede a Londra, specializzata nel settore sportivo, affiancherà le aziende milanesi in un percorso di crescita ambizioso. Le attività previste includono un’ampia copertura mediatica globale, l’attivazione di lanci di prodotto, la gestione degli ambassador, l’organizzazione di eventi strategici e lo sviluppo di campagne mirate per specifiche regioni. L’obiettivo è comunicare in modo efficace la multiforme identità di Cinelli e l’eccellenza ingegneristica di Columbus, raggiungendo un pubblico sempre più vasto e diversificato.

Cinelli con questa nuova collaborazione vuole dare valore al passato ma guardare al futuro
Cinelli con questa nuova collaborazione vuole dare valore al passato ma guardare al futuro

Unire la tradizione con il futuro

«Il marchio Cinelli – ha dichiarato Victor Luis, Presidente di Cinelli – evoca significati profondi e diversi per molte persone. Per alcuni, è il simbolo dell’eredità ciclistica italiana, saldamente radicata nella tradizione e nell’innovazione. Per altri, rappresenta lo spirito creativo della scena globale dei corrieri e delle fixie. Oggi, Cinelli è anche sinonimo di prestazioni all’avanguardia nella produzione di carbonio ad alta tecnologia. La sfida consisterà nel comunicare questa identità sfaccettata in un modo che risuoni con ciascuna delle nostre comunità, celebrando al contempo la capacità unica del marchio di unirle. PaceUp Media ha una reputazione consolidata nel raggiungere risultati, e la passione condivisa per il ciclismo è emersa fin dall’inizio. Siamo entusiasti di lavorare a stretto contatto con loro».

«Cinelli e Columbus – ha ribattuto Tom Copeland, Fondatore e Direttore di PaceUp Media – sono marchi innegabilmente iconici e, con ambiziosi piani di crescita e sviluppo prodotti già in corso, ci uniamo alla loro storia in un momento cruciale. Il nostro intero team è appassionato ed entusiasta della direzione intrapresa dal marchio e del contributo che possiamo dare, pur riconoscendo l’importanza di costruire su ciò per cui Cinelli e Columbus sono conosciuti e amati».

Tra storia, arte e tecnologia avanzata

Fondata nel 1948 da Cino Cinelli, ex ciclista professionista e vincitore della Milano-Sanremo, Cinelli ha sempre rappresentato un punto d’incontro tra performance e design. Il marchio è stato un pioniere, ideando componenti iconici come l’attacco manubrio A1 a stelo, e ha collaborato con un’ampia gamma di artisti, brand e icone culturali a livello globale. Oggi, l’offerta di Cinelli spazia dalle biciclette da strada, gravel, adventure e urban, fino a una vasta gamma di accessori e abbigliamento, dimostrando una versatilità unica nel settore.

Un passo significativo è stato il ristabilimento, nel 2023, delle proprie strutture di costruzione telai direttamente presso la sede di Milano. Si tratta di un ritorno alle origini, la prima volta dal 1981, che consente a Cinelli di creare una filiera cortissima: dai tubi Columbus alle biciclette complete, tutto viene assemblato nelle stesse strutture. Questa integrazione verticale non solo ottimizza la produzione, ma rafforza anche il legame indissolubile tra i due marchi.

La storia di Columbus invece è ancora più antica, risalendo al 1919. Fin dalla sua fondazione, Columbus si è affermata come il produttore di tubi più iconico nel mondo del ciclismo. I suoi tubi in acciaio, alluminio e carbonio sono stati e continuano ad essere la spina dorsale di innumerevoli biciclette ad alte prestazioni, riconosciute per la loro qualità, resistenza e leggerezza.

Nel 1978, Columbus ha acquisito Cinelli, unendo le forze di due giganti del settore. Entrambi i marchi sono stati poi acquisiti nel 2021 da Asobi Ventures, con l’obiettivo dichiarato di investire in talenti, sviluppo prodotti e sistemi operativi. Questa visione a lungo termine mira a creare un modello scalabile per lo sviluppo continuo e la crescita di entrambi i marchi Cinelli e Columbus, garantendo la loro leadership nel mercato globale.

Cinelli

Supercorsa, il meglio dell’abbigliamento invernale Cinelli

31.10.2024
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Cinelli ha appena presentato la sua nuova linea di abbigliamento Winter Racewear 2024. Non solo telai, compresi quelli in acciaio saldati a mano in Italia, ma anche abbigliamento. La collezione Supercorsa è una summa dell’idea dello storico brand milanese in materia: tessuti tecnici e manifattura italiana, performance e stile dal sapore antico. 

La gamma Supercorsa è l’apice di questa linea, che comprende anche la gamma Tempo, più declinata all’endurance. E’d è’ stata progettata per chi non vuole rinunciare alla velocità e ad essere performante anche in inverno. Andiamo a vedere più da vicino i prodotti più interessanti della collezione Supercorsa, tutti realizzati al 100% in Italia.

Giacca Supercorsa, il tessuto esterno è idrorepellente e antivento, zip compresa
Giacca Supercorsa, il tessuto esterno è idrorepellente e antivento, zip compresa

Antivento ed idrorepellente 

Come tutta la gamma, anche la giacca invernale Supercorsa è caratterizzata da una colorazione a contrasto bianco e nero, vintage ed elegante, con il tocco di colore del classico logo “C” alato.

Il suo punto forte è il doppio strato con la quale è confezionata, che crea l’isolamento giusto contro il vento, il freddo e la pioggia. Tanto più considerando che il tessuto esterno è idrorepellente e antivento, zip compresa, e l’interno è fatto da una fodera morbida che mantiene il calore.

Il collo è molto alto, sul retro ha tre tasche e una parte inferiore molto coprente per proteggere dai fastidiosi schizzi d’acqua delle giornate uggiose. Le taglie (come anche per gli altri capi) disponibili sono 5, dalla XS alla XL, e il prezzo è di 299 euro.

Maniche lunghe e super capiente

Dopo la giacca, la maglia. La Supercorsa a maniche lunghe, a detta di Cinelli, è il punto più alto della sua collezione di abbigliamento da corsa. Offre sia vestibilità da gara che comfort termico, grazie al tessuto performante di alta qualità in poliammide ed elastan.

Anche qui il design è minimal e curato, con le maniche bianche che incorniciano il nero del pannello frontale. In ultimo da sottolineare sono le ben 6 tasche posteriori, per inserire tutti gli accessori che d’inverno possono servire. In questo caso il prezzo è di 175euro.

Lo smanicato non è un semplice antivento: non ha tasche, ma due aperture per raggiungere la maglia
Lo smanicato non è un semplice antivento: non ha tasche, ma due aperture per raggiungere la maglia

Gilet con isolamento Primaloft

Non poteva mancare il capo forse più utile e versatile durante le stagioni ballerine: lo smanicato. Il gilet invernale Supercorsa è poi pensato appositamente per proteggere dal freddo, grazie al collo alto e all’isolamento in Primaloft, a cui si aggiunge il tessuto antivento anteriore. Non ha tasche posteriori, che potrebbero essere poco utili visto che si indossa sopra un altro capo, ma due aperture laterali per raggiungere facilmente le tasche della maglia.

Come la giacca Supercorsa, anche il gilet ha un taglio inferiore molto allungato per mettere al sicuro dagli schizzi. E’ disponibile al prezzo di 229 euro.

Gli altri accessori

La gamma Supercorsa di Cinelli comprende anche diversi accessori fondamentali per andare in bici nella cosiddetta brutta stagione, anche loro in black&white style.

Una fascia paraorecchie con frontino al prezzo di 48 euro, uno scaldacollo in misto lana a 45 euro, un cappello sottocasco a 52 euro, dei guanti termici e idrorepellenti a 82 euro e infine i gambali ergonomici a 115 euro.

Cinelli

Nasce Pressure II, il gioiello aero di Cinelli

25.09.2024
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Approfittando della grande vetrina dell’Italian Bike Festival, Cinelli ha presentato il suo nuovo modello di punta del settore strada: Pressure II. Si tratta della più aerodinamica tra le creazioni dello storico brand milanese. Il telaio monoscocca è stato perfezionato nel peso e nelle linee per realizzare una bici che punta alla velocità e alla prestazioni, ma non solo.

Meno peso e più rigidità

Rispetto al modello precedente la Pressure II è il 5% più leggera, per la precisione di 109 grammi. Questo è stato possibile lavorando sulla lunghezza del reggisella, sul morsetto sella e sulle guide dei cavi (tutti integrati) con un’opera di ingegneria e design al 100% italiana, in pieno stile Cinelli.

Per arrivare al perfetto compromesso tra peso e rigidità – il migliore nella storia dell’azienda – il comparto R&D è partito da 4 diversi prototipi. Grazie ad uno studio sulle diverse stratificazioni della fibra di carbonio Columbus Carbon Monocoque T800 si è poi arrivati al modello definitivo, approvato sia dai test in laboratorio che dagli atleti.

La scatola del movimento centrale è il cuore della Pressure II
La scatola del movimento centrale è il cuore della Pressure II

Un’aero all-rounder

Un’altra novità è il passaggio ruote più generoso rispetto al passato. Nella Pressure II può ospitare pneumatici da 32 mm, a tutto vantaggio della resistenza al rotolamento e del comfort. Questo ne fa anche, a ben vedere, una bici all-rounder dalla spiccata vocazione aerodinamica, un mezzo totale.

Come già accennato il passaggio cavi è totalmente integrato, anche grazie al cockpit Pressure II Carbon Handlebar, altra chicca del design Cinelli. Oltre a questo i anche profili sono stati ottimizzati in chiave aero, come anche la posizione in sella, più aggressiva e votata alla massima velocità.

Un frame kit e due colori

La Pressure II è presentata in 4 diversi allestimenti. Con gruppo Sram Red Etap AXS e ruote Fulcrum Wind 42 a 10.300 euro. Con gruppo Dura Ace Di2 e ruote Fulcrum Wind 42 a 9.500 euro. Quindi con gruppo Ultegra Di2 e ruote Fulcrum 600 a 6.500 euro. Infine con gruppo 105 Di2 e ruote Fulcrum 600 a 5.600 euro.

E’ anche disponibile il solo frame kit che comprende telaio, forcella, reggisella e cockpit a 4.100 euro. Il peso del telaio in taglia M è di 975 grammi, mentre la forcella si attesta sui 390 grammi.

Per la sua nuova creatura Cinelli ha scelto due colorazioni, entrambe eleganti ma di carattere: Racing White Patina e Dandy’s Racing Green.

Cinelli

Pressure ADR, la nuova hit di Cinelli

27.11.2023
3 min
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Sarà per il suo stile pop, sarà per la sua tradizione, Cinelli non è mai banale. Ecco la nuova Pressure ADR, una visione che deriva dai successi in gara della Superstar (Campione del Giro Under 23 nel 2020) e della Pressure (campione del mondo under 23 nel 2021). Una nuova piattaforma “all day racing” pronta ad accompagnare i ciclisti che ambiscono a prestazioni e stile in una sinfonia Made in Italy di design e carbonio. Un modello che accompagna anche ciclisti emergenti e affamati di performance come quelli della U.C. Bustese Olonia.

Aggressiva

La Pressure ADR combina una posizione di guida aggressiva con un maggiore confort e caratteristiche di maneggevolezza più prevedibili. Questo è possibile grazie soprattutto all’aumento del rake e del passo, al tubo sella rotondo, al reggisella da 27,2 mm e ai foderi ribassati. Condivide anche lo stesso stack e lo stesso reach della piattaforma Aero Racing Pressure. 

La combinazione dinamica di performance e comfort è aumentata dai parametri di rigidezza e pesi da gara. L’anima di Cinelli è racchiusa in questa Pressure ADR grazie alle caratteristiche agonistiche contemporanee e la sensazione di una classica bici da strada italiana. Un mezzo che vuole essere guidato tutto il giorno sui percorsi più diversi.

Colori che sono un esempio di design e look estroso
Colori che sono un esempio di design e look estroso

Specifiche mirate

A rendere questa Pressure ADR un modello ricco di estro e tecnicità c’è sicuramente la maneggevolezza derivata dalla top di gamma Pressure. Tra i pregi costruttivi ci sono le sezioni dei tubi e stratificazione della fibra di carbonio perfezionati per il massimo comfort. L’estetica è pulita e filante grazie al passaggio cavi integrato. 

Il reggisella da 27,2 mm è una garanzia di comodità. I diametri standard del reggisella e della forcella permettono al ciclista un eventuale upgrade con soluzioni di componenti di alta gamma. Il passaggio ruota arriva massimo a 30 mm per una guidata stabile e sicura. Il peso del telaio si attesta in 990 grammi abbinato al peso della forcella posizionato a 420 g. La Pressure ADR è disponibile in cinque taglie (XS, S, M, L, XL) e in tre diverse colorazioni: Triple White Slow Fade, Triple Grey Slow Fade e Midnight Scream. 

Cinelli

Cinelli torna a saldare l’acciaio nella sede di Milano

11.11.2023
3 min
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Cinelli ha recentemente annunciato l’avvio, presso il proprio stabilimento e la sede centrale di Milano, di una produzione interna di telai in acciaio. Dal mese di aprile di quest’anno, tutti i telai alto di gamma della famiglia Nemo vengono infatti prodotti in casa da un team di telaisti artigiani specializzati, sfruttando le tubazioni Columbus, realizzate nello stesso stabilimento. Il processo di produzione di telai Cinelli a Milano rappresenta una delle filiere più corte e sostenibili dell’intera industria ciclistica. 

La decisione di riportare all’interno di Cinelli la costruzione e la saldatura dei telai in acciaio è un’idea romantica, dettata dalla passione per l’artigianato delle biciclette di alta gamma per la “performance”. Tuttavia è anche una valutazione pragmatica, che offre all’azienda e ai suoi clienti tre vantaggi chiave. In primis, la capacità di costruire telai più resistenti, più leggeri e con caratteristiche uniche, grazie al dialogo costante e quotidiano tra i team di progettazione, saldatura e ingegneria. Poi lo sviluppo della filiera produttiva più corta e integrata al mondo per telai di biciclette ad alte prestazioni, grazie alla condivisione degli spazi del workshop di saldatura e costruzione dei telai Cinelli con Columbus. Infine il vantaggio per nulla trascurabile di offrire al cliente un servizio migliore, con consegne più rapide e una migliore assistenza post-vendita.

La novità per il nuovo anno è il modello Nemo Gravel
La novità per il nuovo anno è il modello Nemo Gravel

Nemo Gravel 2024 

Questo importante traguardo Cinelli lo ha recentemente celebrato a Londra, in occasione dell’evento Rouleur Live, attraverso la proiezione di Made in Milano: un breve video dedicato al processo di costruzione dei telai e alla storia di Cinelli. 

L’expo londinese è inoltre servito per il lancio ufficiale della Nemo Gravel 2024: l’ultimo gioiello Made in Italy di Cinelli per quanto riguarda il gravel. Nemo Gravel 2024 rappresenta il primo modello progettato in collaborazione diretta e quotidiana tra i team di costruzione del telaio, ingegneria e design. In linea con la tendenza a una guida sempre più estrema e tecnica, Nemo Gravel è in grado di offrire un elevato livello di supporto off-road, pur mantenendo la rigidità, la velocità e la maneggevolezza agile di una bicicletta di pure estrazione stradale.

Cinelli è tornata a saldare i tubi in Italia, nella sede di Milano
Cinelli è tornata a saldare i tubi in Italia, nella sede di Milano

In modo particolare, Nemo Gravel è caratterizzata da diverse nuove caratteristiche proprietarie, tra le quali: il passaggio ruote fino a 700×47 mm, la possibilità di scegliere tra due tipologie di forcella alternative (la HiRide Sterra con escursione idraulica reale di 20 mm, oppure la forcella rigida Columbus Disc in carbonio con sistema proprietario dual rake, che consente di personalizzare la maneggevolezza della bicicletta in base alle esigenze e alle preferenze del ciclista) il punto di saldatura del tubo sella ribassato, i nuovi foderi sagomati su misura per l’ottenimento di un comfort maggiore, e il collarino reggisella in alluminio CNC per una sua migliore manutenzione e durabilità.

Cinelli

La Pressure del Team Colpack, per Romele: «Bella, aero e reattiva»

06.03.2023
6 min
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Cinelli celebra il suo quinto anno di collaborazione con il Team Colpack Ballan CSB con un’edizione speciale limitata della sua punta di diamante Pressure. La casa milanese ha disegnato una livrea unica ed estroversa che si sposa perfettamente con l’indole di una delle squadre U23 di maggior successo nella storia del ciclismo italiano. Leggerezza, reattività e versatilità sono le fondamenta di questo modello. A farci salire in sella ci ha pensato Alessandro Romele, under 23 di secondo anno (campione italiano juniores nel 2021), che lo scorso dicembre ha partecipato a uno stage con il UAE Team Emirates a Bendidorm.

Romele ha sottolineato l’incredibile reattività e l’aerodinamica migliorata
Romele ha sottolineato l’incredibile reattività e l’aerodinamica migliorata

In prestito dal windsurf

Una colorazione tutta italiana. Ogni pezzo è un opera d’arte impreziosita dalla qualità artigianale e dallo studio che porta alle spalle. Il processo è realizzato a mano e sviluppato internamente da Cinelli. Il telaio grezzo viene verniciato con un primer bianco che viene poi carteggiato a mano per creare un effetto “camouflage” striato. 

«L’idea mi è venuta – racconta Marco Panzerini, graphic designer e art director di Cinelli – da un altro sport che mi sta molto a cuore: il windsurf. In questo sport alcuni marchi dipingono le loro tavole da freestyle solo con il primer per mantenere le cose leggere e poi le carteggiano leggermente per alludere al processo artigianale di modellazione della tavola, che non è visibile nel prodotto finale. Quello che mi entusiasma e mi rende felice è che ho preso questo processo, che è qualcosa di quasi “secondario” nel ciclismo, e l’ho trasformato nel centro dell’attenzione. E l’ho fatto prima di chiunque altro». 

Le decal dei colori della squadra vengono quindi applicate al telaio levigato e poi coperte con una vernice trasparente lucida. In questo modo ogni telaio rimane un pezzo artigianale unico oltre a essere più leggero del 4% rispetto ai telai verniciati di serie.

«La colorazione incide – dice Romele – e la bilancia ha dato un riscontro positivo avendo alleggerito la verniciatura. La livrea dopo un primo sguardo di adattamento devo dire che mi è piaciuta. In sintonia con le maglie è una colorazione estroversa che ha il suo perché e mi ha colpito». 

Feedback preziosi

Pressure è il telaio corsa di punta del marchio e interpreta l’esigenza del ciclista competitivo di una piena integrazione e aerodinamica, attraverso l’ottica del design italiano. Il risultato è un telaio leggero in fibra di carbonio ad alto modulo con una maneggevolezza su strada vivace e aggressiva, il cui lay-up è stato messo a punto nel corso di due anni di test con il Team Colpack. La Pressure rappresenta l’apice della progettazione delle biciclette da strada Cinelli. 

«E’ un po’ il trend – spiega Romele – di quello che si vede nel mercato negli ultimi anni. Molte case non fanno più bici da velocista o scalatore e vanno a cercare una bici che sia completa. La nostra Cinelli incarna queste caratteristiche perché risulta molto reattiva negli sprint e aerodinamica. Sotto questo aspetto si vede rispetto al modello precedente un lavoro mirato per quesa Pressure. Per gli scalatori risulta essere molto leggera e adatta anche a scalate impegnative».

Realizzata in fibra di carbonio T800, la Pressure sintetizza nel linguaggio del design milanese contemporaneo. Rende omaggio al leggendario DNA corsaiolo italiano.

Scorrevole e rigida

Il sistema ACR del manubrio Vision Metron 5D, con manubrio, serie sterzo e forcella completamente integrati, unito all’uso degli stampi in PU per il passaggio interno dei fili pulito ed efficiente, valorizza l’estetica della livrea Pressure. Il tubo sella aerodinamico e i foderi ribassati sono funzionali alle migliori aerodinamica e rigidità, insieme agli altri elementi aerodinamici del telaio vocati a un controllo e una potenza ottimali. La scelta del thru-axle e dei freni a disco con passaggio interno dei fili, offre il design più pulito e veloce, in una geometria complessiva che porta alla posizione più compatta e aerodinamica del ciclista.

«Sul passo in pianura – racconta Romele – e sotto il punto di vista della scorrevolezza è migliorata tanto. Devo dire che questo aspetto è una sinergia con la coppia di ruote Ursus. In particolare a me piacciono le profilo medio da 45/50 mentre ora mi trovo molto bene con le 37. E’ una bici che si adatta a tutte le tipologie di profili e permette di assecondare il proprio gusto. Per quanto riguarda le coperture Veloflex, io preferisco la sezione da 28. Sotto questo punto di vista sono un po’ un fissato. In ritiro a Calpe sono andato a fare test di pressioni. Ho visto che in condizioni ottimali 6 davanti e 6.5 al posteriore si ha un’ottima risposta. Un bagnato pesante richiede un 5 davanti e 5.5 dietro.

«Il manubrio Vision Metron 5D è la cicliegina sulla torta. Per un velocista credo sia il più rigido e adatto agli sprint. Durante le volate infatti permette di non sbattere nella parte alta. Va a completare la linea aerodinamica della bici rendendola ancora più gradevole. Come trasmissione utilizziamo lo Shimano Ultegra Di2 12v. Con pacco pignoni che variano da 11×30 a 34 in base al tipo di gara. Davanti abbiamo il 54 e corona piccola il 40.

Specifiche tecniche

I particolari costruttivi di questa Pressure incarnano al meglio il linguaggio ingegneristico e progettistico a cui Cinelli è dedita per quanto riguarda le bici da strada. Il telaio monoscocca in carbonio Columbus T800 è una garanzia di qualità e affidabilità. Il peso è di appena 990 g in taglia M, la forcella non tagliata ferma l’ago della bilancia a 390 g. 

Il passaggio cavi è completamente interno e compatibile Di2/EPS. Il reggisella è Aero integrate compatibile con rail in carbonio. I freni sono a disco flat Mount con rotore fino a 160 mm. Il movimento centrale è BB standard Pressati 86,5x41mm. Le taglie proposte sono cinque: XS (46), S (49), M (52), L (55), XL (58). 

Nemo Gravel A. Mendini: opera d’arte Cinelli in 30 esemplari

03.11.2021
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Solo ed esclusivamente trenta esemplari, tutti rigorosamente numerati e firmati a mano dal maestro del design italiano Alessandro Mendini. La Cinelli Nemo Gravel Alessandro Mendini è ufficialmente stata presentata in pieno centro a Milano, presso la Galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea. Trenta biciclette meravigliose, in vendita solo online sul web di Cinelli. Disegnate a Milano dove appunto l’artista risiede e realizzate in Cinelli nel pieno rispetto della tradizione Made in Italy del brand. Come italiano sono anche tutti i marchi e le aziende che a questa bicicletta forniscono la componentistica: Columbus, Campagnolo, Pirelli, Fulcrum e Selle San Marco.

La nobiltà del (miglior) acciaio

Nemo Gravel Alessandro Mendini è una bicicletta che Cinelli ha realizzatato sfruttando i più recenti ritrovati tecnici di Columbus. Le tubazioni sono quelle della serie alto di gamma Spirit HSS (con etichetta dedicata A. Mendini), a triplo spessore in “super acciaio” Omnicrom con spessore centrale di soli 0,4 mm. Le forme coniche del tubo orizzontale e del tubo verticale (entrambi 31,7-28,6mm) sono state scelte sia per le loro capacità di resistenza selettiva quanto per assorbire le vibrazioni. Queste caratteristiche li rendono ideali dunque per i percorsi gravel.

I foderi posteriori verticali sono trafilati con la stessa sagoma aerodinamica usata nel 1981 per produrre i verticali Columbus Air della prima Laser Cinelli. Il passaggio ruota è aumentato fino a 40mm. La forcella è in carbonio, Columbus Futura Gravel. Il tubo sterzo conico è lavorato a controllo numerico, la manica stringi sella è microfusa, mentre i forcellini a perno passante da 12mm recano la foggia della C alata. Come avete avuto modo di capire da questa breve descrizione, ciascun dettaglio di questo autentico capolavoro è definito con cura estrema.

Un’opera tutta italiana

Come precedentemente accennato, Nemo Gravel Alessandro Mendini è prodotta in Italia e assemblata con componenti di prestigiose aziende del nostro Paese. Il gruppo è il Campagnolo Ekar a 13 velocità, le ruote scelte sono invece le Fulcrum Rapid Red 500. Per le coperture si è optato per le Pirelli CinturatoTM Gravel H, mentre la sella è la Shortfit di Selle San Marco. Nemo Gravel Alessandro Mendini arriva da lontano: dagli anni ’80, per la precisione, dalle prime collaborazioni tra Alchimia, il collettivo di “progettisti produttori” dell’avanguardia post radical milanese di cui Alessandro Mendini era esponente, e Cinelli.

Un progetto pensato e generato durante le numerose frequentazioni di Alessandro Mendini e Antonio Colombo, auspicato e abbozzato da Alessandro Mendini per Cinelli, ed infine completato grazie al generoso e filologico intervento delle figlie Fulvia ed Elisa Mendini: due professioniste che al proprio lavoro affiancano oggi la valorizzazione e cura dello Studio e dell’Archivio del padre.

Bicicletta, arte, lifestyle e design

Cinelli nasce nel 1947 per mano di Cino Cinelli, ex corridore professionista e vincitore della Milano-Sanremo del 1943. In pochi anni Cinelli arriva ad essere conosciuta in tutto il mondo per la qualità di manubri e attacchi, per l’invenzione della prima sella in materiale plastico Unicanitor. E per il mitico telaio Supercorsa rimasto sempre in produzione da allora. Nel 1979 Cino cede la compagnia a un giovane imprenditore, Antonio Colombo (Presidente di Columbus, storica azienda produttrice di tubi speciali in acciaio per biciclette). Nei prodotti Cinelli, Colombo vede la perfezione. Il suo obiettivo è comunicare questa perfezione ad un pubblico non solo di agonisti. E lo fa attraverso il design.

Da allora Antonio Colombo coniuga nel marchio Cinelli innovazione e creatività, cultura e giocosità, mettendo in contatto il mondo della competizione e quello di design, arte e lifestyle. Arrivando a lanciare il Rampichino, la prima Mtb in Europa, la famiglia Laser, Alter, Integralter, Grammo e la Passatore… l’antesignana delle odierne gravel.

Cinelli