Campagnolo HPPM, il primo power meter dell’azienda veneta

04.04.2024
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Campagnolo lancia ufficialmente il suo misuratore di potenza che prende il nome di HPPM, acronimo di High Precision Power Meter.

E’ perfettamente in linea con lo sviluppo dell’ultima trasmissione Super Record Wireless, per ricerca e performance. Il power meter ha la rilevazione che si basa su 16 sensori e un giroscopio. Entriamo nel dettaglio.

Testato anche sul pavè (foto Campagnolo)
Testato anche sul pavè (foto Campagnolo)

La rilevazione è nello spider

La guarnituta specifica che integra il misuratore ha uno spider a 4 bracci che supporta le corone e proprio all’interno dei bracci sono posizionati i 16 sensori (estensimetri disposti a rombo). La soluzione permette di avere una rilevazione completa e continua durante l’intera pedalata con una grande precisione della coppia espressa. La velocità angolare invece è ottenuta grazie al giroscopio.

Dalla combinazione dei due dati e dalla loro campionatura (che avviene ogni cinque millisecondi), si ottiene il valore dei watt, con una precisione del +/-1%. La frequenza utilizzata per la lettura del dato finale è di 200 Hertz (altissima).

La guarnitura e il power meter

La guarnitura monta un perno in titanio con sistema Ultra-Torque (il perno è diviso in due parti, una per ogni pedivella). Le due pedivelle sono in carbonio unidirezionale, perfettamente in linea con il concetto di altissima gamma Super Record, disponibili nelle lunghezze 170, 172,5 e 175 millimetri. Le combinazioni delle corone invece sono 45-29, 48-32 e 50-34. Le corone della trasmissione Super Record Wireless sono perfettamente compatibili con un giro bulloni di 121/88 millimetri. Altri numeri interessanti sono relativi al fattore Q, che è di 148 millimetri e al valore alla bilancia dichiarato. La guarnitura completa di corone 45/29 e con pedivelle lunghe 172,5 ha un peso di 656 grammi.

La batteria è interna ed è ricaricabile: una soluzione maggiormente complicata nella fase di costruzione e sviluppo, ma che permette di avere una rilevazione maggiormente precisa, costante, a tutto vantaggio di una campionatura più rapida dei dati. Essa ha un tempo di ricarica dichiarato di circa 4 ore, per un’autonomia prevista di 30 giorni (ovviamente in base all’impiego). Qualche numero interessante. Il fattore Q della gaurnitura con il power meter è di 148 millimetri

La App My Campy 3.0 configurata per il nuovo misuratore di potenza (foto Campagnolo)
La App My Campy 3.0 configurata per il nuovo misuratore di potenza (foto Campagnolo)

L’App My Campy 3.0

L’App My Campy 3.0 è di fatto una console che permette di gestire tutti i dispositivi EPS e anche il nuovo HPPM. Con l’applicazione è possibile calibrare, ma anche tenere sotto controllo i dati espressi durante l’uscita, così come aggiornare lo strumento quando richiesto e controllare lo stato della batteria. Campagnolo HPPM (inclusa tutta la guarnitura) ha un prezzo di listino di 2.240 euro.

Campagnolo

Nuove Bora WTO e Bora Ultra WTO, da trent’anni al top

30.01.2024
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Campagnolo presenta le nuove Bora Ultra WTO e Bora WTO. Trent’anni di longevità per una famiglia di ruote che è sempre stata e si riconferma sinonimo di performance e leggerezza. Design curato in ogni dettaglio, precisione di guida assoluta, forme aerodinamiche e filanti, con un peso ulteriormente ridotto.

Anima in carbonio, unica nel suo genere, oltre a migliorare la rendita, aumenta la resistenza agli urti e la resilienza ai danni. Realizzata a mano con ogni goccia di maestria italiana, la fibra premium di grado aerospaziale è stata scelta per ottenere il meglio su ogni fronte. Eccellenze costruttive pronte a stupire ogni ciclista.

Uniche

Le Bora di Campagnolo sono da sempre un elemento di design che non passa inosservato. L’estetica unica in questi nuovi modelli balza subito agli occhi a partire dai raggi. Grazie al metodo di raggiatura G3, la dispersione di potenza è stata ridotta al minimo e la rigidità è stata esaltata. Queste caratteristiche favoriscono una guidabilità unica che abbinata alla stabilità costante restituiscono il giusto feeling al ciclista più esigente. L’evoluzione delle nuove Bora passa anche per le esigenze attuali. Infatti, rispetto al modello precedente il canale interno è stato allargato a 23 mm diventando così compatibile con le misure delle coperture più comuni in commercio.

Un elemento che innalza le ruote Bora alla gamma più alta è sicuramente l’aerodinamica. Il profilo a goccia è un tratto distintivo che impreziosisce questi nuovi modelli sotto il punto di vista della rendita dinamica. In termini di numeri queste premesse si traducono in una resistenza al vento frontale inferiore del 13% rispetto al modello precedente. Si arriva invece ad un ulteriore 80% in meno con vento laterale di 15 gradi. Una minor resistenza al rotolamento e un maggiore assorbimento delle vibrazioni completano le principali migliorie delle nuove Bora.

Leggere e bilanciate

La costruzione è un altro punto forte di queste nuove ruote firmate Campagnolo. Il carbonio delle nuove Bora è allacciato in modo univoco con un singolo punto di congiunzione, rispetto ai quattro punti classici, eliminando così ogni fragilità. Questa allacciatura unica nel suo genere aumenta la rigidità e le prestazioni. Le fibre anziché essere perforate sono orientate a fluire attorno al foro del raggio, dando così una maggiore resistenza.

Leggere come non mai le nuove Bora vantano un peso ridotto fino a 135 grammi rispetto alla precedente versione, grazie all’adozione di avanzate soluzioni ingegneristiche come lo stampaggio H.U.L.C. (Handmade Ultra-Light Carbon). Una tecnologia che bilancia al meglio fibra di carbonio e resina. Un peso piuma che garantisce al cliente una rendita costante di performance in ogni situazione che sia ad alte o basse velocità.

Versioni e prezzi

Due le proposte di Campagnolo per questo 2024. Bora Ultra WTO con 7 razze e Bora WTO con 8 razze, in tutti i modelli distribuiti a gruppi di tre raggi. La versione Ultra WTO utilizza i cuscinetti CULT (Ceramic Ultimate Level Technology) e adotta il mozzo posteriore costruito con la stessa fibra di carbonio top di gamma. Entrambi i modelli sono venduti solo nella versione disc-brake in tre misurazioni: 35 mm, 45 mm e 60 mm. Le ruote Bora WTO sono disponibili a partire da 2590 euro. Mentre le ruote Bora Ultra WTO sono disponibili a partire da 3690 euro.

Campagnolo

Campagnolo sceglie LDL COMeta per la sua comunicazione

09.01.2024
4 min
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Saper raccontare al meglio un prodotto e la storia che c’è dietro la sua realizzazione oggi, più che in passato, assume un aspetto sempre più importante. Ancora di più quando ci troviamo di fronte a prodotti che portano la firma di un brand prestigioso e conosciuto a livello internazionale come è Campagnolo. L’azienda vicentina, da sempre sinonimo del vero made in Italy, ha deciso di affidare le attività internazionali di ufficio stampa e media relation all’agenzia bergamasca LDL COMeta di Carlo Brena.

Super Record è il gruppo di punta di Campagnolo per il settore strada
Super Record è il gruppo di punta di Campagnolo per il settore strada

Sinonimo di innovazione 

Fondata nel 1933 dall’ex ciclista Tullio Campagnolo, l’azienda vicentina ha percorso tutta l’evoluzione del ciclismo su strada diventando una icona mondiale del settore. Tutto ciò grazie alla continua ricerca tecnologica dei propri prodotti, da sempre sviluppati negli stabilimenti di Vicenza. Dall’iniziale intuizione del suo fondatore, con la creazione dello sgancio rapido del mozzo della ruota, Campagnolo non ha mai smesso di concepire soluzioni per il ciclismo, tanto che oggi il brand è riconosciuto come un player di riferimento tra tutti gli appassionati delle due ruote.

Tradizione made in Italy ed evoluzione tecnologica da sempre caratterizzano ogni prodotto firmato Campagnolo: dai gruppi alle ruote, sia per il ciclismo su strada che per il gravel. Ogni prodotto Campagnolo viene pensato per rispondere alle esigenze di un mercato internazionale sempre più qualificato.

L’azienda vicentina ha percorso tutta l’evoluzione del ciclismo su strada diventando una icona mondiale del settore
L’azienda vicentina ha percorso tutta l’evoluzione del ciclismo su strada diventando una icona mondiale del settore

L’importanza della comunicazione

Saper realizzare prodotti altamente affidabili è importante. Lo è altrettanto saperlo comunicare scegliendo un compagno di viaggio in grado di farlo al meglio e con la massima professionalità. Si spiega così la decisione da parte di Campagnolo di affidare all’agenzia LDL COMeta l’incarico di ufficio stampa e media relation.

A confermare la bontà della scelta è Nicola Baggio, Chief Sales and Marketing Officier di Campagnolo.

«In questi ultimi anni il mondo del ciclismo ha vissuto stagioni altalenanti – ha raccontato lo stesso Nicola Baggio – e le sfide che ci aspettano per il prossimo futuro ci impongo di essere sempre più attivi non solo nello sviluppo di nuove soluzioni, ma anche di consolidare una comunicazione precisa, puntuale ed efficace. Per questo abbiamo deciso di farci affiancare da LDL COMeta, struttura che ha maturato esperienze significative nel mondo degli sport outdoor. La loro competenza ci sarà molto utile nel consolidamento dei rapporti con i media internazionali».

Campagnolo ha un occhio di riguardo anche per il settore dell’abbigliamento da ciclismo
Campagnolo ha un occhio di riguardo anche per il settore dell’abbigliamento da ciclismo

Scopriamo LDL COMeta

Fondata nei primi anni 2000 da Carlo Brena, dopo una esperienza da giornalista di sport endurance, LDL COMeta ha sempre più finalizzato le proprie competenze nelle attività di ufficio stampa e media relation di eventi sportivi e di aziende produttrici di articoli per lo sport outdoor. La sede è a Bergamo, terra dalla lunga tradizione ciclistica e la struttura può vantare uno staff di 14 addetti.

«Siamo estremamente orgogliosi di accogliere nel nostro portfolio un brand prestigioso come Campagnolo che è stato protagonista della storia passata e recente del ciclismo, e non vediamo l’ora di poter contribuire ai successi di mercato che ci aspettano nel prossimo futuro», ha commentato Carlo Brena.

Restando al solo ambito ciclistico, LDL COMeta vanta nel proprio portfolio clienti brand di prestigio come Santini, Kask, Merida, Selle Italia, X-Bionic, solo per citarne qualcuno. Tra gli eventi dedicati al mondo bike che hanno deciso di affidare la propria comunicazione a LDL COMeta segnaliamo anche il Bike Festival di Riva del Garda, da sempre appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di mountain bike.

LDL COMeta si occuperà delle attività di comunicazione stampa di Campagnolo con un preciso focus sui mercati di Europa, Asia e Oceania. In occasione di nuovi lanci di prodotto, LDL COMeta si occuperà anche delle attività promozionali sui media della carta stampata e web.

Campagnolo

LDL COMeta

La Pauwels lo molla, Ryan Kamp riparte da solo

06.01.2024
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Il giorno prima della Coppa del mondo di Vermiglio, in quel bianco che sapeva di Natale e buoni sentimenti, Ryan Kamp ha saputo dalla sua squadra che non gli avrebbero rinnovato il contratto. Non è una bella notizia da ricevere quando la stagione del cross è già cominciata e le squadre sono tutte in Spagna per il primo ritiro.

«I dirigenti della Pauwels Sauzen-Bingoal – spiega – mi hanno detto che per il 2024 avrebbero investito sugli under 23 e quindi io a 23 anni ero troppo vecchio per loro. Era tardi, ma lo stesso i miei manager si sono messi a chiamare in giro chiedendo alle varie squadre nelle quali secondo loro sarei stato bene. Le risposte però erano tutte uguali. Non avevano spazio o non avevano budget per ingaggiarmi oppure avevano problemi con qualche sponsor».

I fratelli Roodhoft

Ryan Kamp, che nella sua carriera ha vinto un mondiale U23 di ciclocross e uno nel team relay, oltre a due titoli europei di categoria, si è ritrovato a piedi. Così si è rivolto ai fratelli Roodhoft, titolari della Alpecin-Deceuninck, che non sono riusciti a trovargli un posto in squadra, ma hanno lavorato fino a mettere insieme l’equipaggiamento necessario.

«Abbiamo trovato del buon materiale – racconta Kamp – con la bicicletta Colnago e il gruppo Campagnolo. Non li ho mai usati, ma so che sono materiali molto buoni. Ho ricevuto tutto negli ultimi giorni di dicembre. Non ho ancora firmato un contratto per l’abbigliamento, ma quello che conta è che potrò andare avanti con la stagione del cross. All’estate ci penseremo più avanti, per ora non posso guardare troppo lontano».

La Coppa del mondo

L’obiettivo è portare avanti una buona classifica in Coppa del mondo. Al momento Kamp viaggia in settima posizione, con appena un punto meno di Sweek che lo precede. In testa alla classifica c’è il suo vecchio compagno Iserbyt, ormai inarrivabile.

«Stiamo lottando per la sesta posizione – spiega Kamp – e poi, se sarò fortunato, cercherò di arrivare alla quinta. Questo è il mio primo obiettivo di stagione, ma il vero traguardo per le prossime settimane saranno i campionati nazionali e semmai più avanti i campionati del mondo. Ho avuto poco tempo per sistemare i materiali, in un momento della stagione in cui è tutto molto convulso. Avevo una vecchia bici con le mie misure, ho fatto un bike fit e abbiamo cercato di replicarle. Il passaggio da Shimano a Campagnolo significa anche tenere diversamente il manubrio, ma sto finalmente trovando il feeling. Questo è davvero il momento centrale della stagione e non vedo l’ora di cominciare».

Opzione strada

Il cross in Olanda è una religione quasi come in Belgio e il suo telefono in breve si è riempito di messaggi increduli di tifosi e amici. Come si fa a lasciare a piedi un simile talento della specialità più amata? Una spiegazione fatica a darsela anche Ryan, che ha gli occhi sul cross, ma sa anche che una possibilità potrebbe arrivargli dal mondo della strada. Come per Thibau Nys, che ha due anni meno di lui e si divide fra i due mondi.

«Per i prossimi due anni – dice Kamp – sono abbastanza sicuro che punterò forte sull’inverno e sul ciclocross, ma sento anche che ogni estate sto facendo dei passi avanti. Nel 2023 ho partecipato ad alcune gare da professionista e sono arrivato spesso molto vicino al podio. Anche ai campionati nazionali vinti da Van Baarle sono arrivato pochi secondi fuori dai primi dieci, pur non avendo una grande preparazione. Quindi sono davvero curioso di sapere cosa potrei fare quando mi preparerò sul serio».

Campagnolo Dream Bigger, al top per pedalare d’inverno

16.12.2023
4 min
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L’esperienza di Campagnolo nel mondo della bici è di lunga data. Ha da sempre abituato i ciclisti a soluzioni e rivoluzioni tecnologiche. Concetti che hanno insegnato ad alzare gli standard e a sognare in grande. Ed è con questa filosofia che Campagnolo presenta i nuovi capi di abbigliamento tecnico Campagnolo Dream Bigger, sintesi di creatività e innovazione. 

La collezione invernale introduce nuove soluzioni di abbigliamento tecnico per uomo e donna, creando un outfit completo per le uscite in bici durante i mesi più freddi comprensivo di maglie termiche, giacche a vento, calzamaglie, maglie intime, scaldacollo e guanti.

Fascino italiano

Il fascino italiano si sposa con un’artigianalità unica. Per la realizzazione di questa collezione, Campagnolo ha curato ogni dettaglio. Tutti i capi della collezione Dream Bigger includono particolari unici e sono stati prodotti secondo gli standard qualitativi più elevati. Una collezione che si candida ad essere l’ideale per i ciclisti che pretendono di più da se stessi e dal proprio abbigliamento, che cercano sfide audaci e osano sognare in grande sulla bicicletta.

Design puliti con dettagli ben visibili che migliorano la sicurezza del ciclista. Ogni capo presenta grafiche rifrangenti e loghi iconici firmati Campagnolo, realizzati attraverso una texture speciale che li rende facilmente visibili, sia su strada che fuoristrada. Campagnolo crede che ogni prodotto possa essere sempre migliorato ed è quello che è stato fatto con questa collezione, dove bellezza e funzionalità si bilanciano, ascoltando sempre le esigenze uniche del ciclista di oggi.

Al caldo

Per tenere caldo il ciclista il ciclista nelle sue uscite invernali, Campagnolo ha pensato a un look semplice ma efficace, con un design elegante e comunicativo. La maglia invernale a maniche lunghe Dream Bigger è realizzata in tessuto altamente tecnico e con taglio pulito, che massimizza l’isolamento termico pur essendo altamente traspirante. Il prezzo riportato sul sito è di 169 euro. 

Segue la giacca invernale antivento Dream Bigger. Una barriera traspirante che si presenta con una membrana impermeabile 5K che mantiene i ciclisti asciutti in qualsiasi condizione. Leggera e funzionale, la giacca può essere facilmente ripiegata ogni volta che se ne presenti la necessità. Il prezzo consultabile sul sito è di 129 euro.

Completa l’outfit la calzamaglia invernale Dream Bigger. Il capo incorpora un tessuto termico all’avanguardia che utilizza la tecnologia idrorepellente senza fluoro ACQUAZERO ECO e una struttura elasticizzata a due vie che consente facilità di movimento e favorisce la cadenza di pedalata. Il prezzo indicato sul sito è di 189 euro.

Outfit completo

Per proteggersi dalle intemperie dell’inverno, Campagnolo ha realizzato anche i complementi d’abbigliamento da abbinare con i capi principali. A partire dalla importantissima maglia intima invernale unisex Dream Bigger. Un must per controllare il calore e consentire ai ciclisti di rimanere caldi e asciutti durante l’allenamento e le gare e concentrarsi sulle prestazioni. Il prezzo consultabile sul sito è di 79 euro. 

Immancabile lo scaldacollo invernale Dream Bigger, l’accessorio ideale per pedalare con il freddo e il vento, caratterizzato da morbidezza e traspirabilità. Il prezzo consultabile sul sito è di 29,90 euro. Infine, i guanti invernali Dream Bigger. Termoregolanti e allo stesso tempo resistenti all’acqua e al vento. Includono anche uno speciale grip in silicone sul palmo e sulle dita per migliorare la manovrabilità della bici e consentire l’utilizzo dello smartphone in ogni condizione. Il prezzo consultabile sul sito è di 79,90 euro.

Campagnolo

La tecnologia di Campagnolo per la Coppa America

10.11.2023
2 min
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Campagnolo è da sempre sinonimo di innovazione ed è una delle massime espressione del Made in Italy riconosciuta a livello mondiale. Grazie alla collaborazione con il team di Luna Rossa Prada Pirelli (in apertura foto Facebook), oggi l’azienda vicentina compie un ulteriore importante passo nella sua storia superando i confini della bike industry “salendo a bordo” di uno dei più importanti team velici mondiali.

L’esperienza di Campagnolo 

In vista dell’edizione 2024 della Coppa America di vela il team di Luna Rossa Prada Pirelli ha deciso di affidarsi all’esperienza di Campagnolo per sviluppare un nuovissimo sistema di trasmissione ad alte prestazioni dedicato ai “ciclisti” del team. Il nuovo Protocollo della Coppa America prevede infatti l’introduzione sugli yacht classe AC75 di una nuova figura chiamata “cyclors”. Si tratta di veri e propri ciclisti che muoveranno l’imbarcazione con gli arti inferiori, andando a sostituire i “grinders” che fino ad oggi lo facevano con le braccia. 

Questa decisione ha innescato una vera e propria rivoluzione tecnica in preparazione alla prossima Coppa America. Proprio da qui è nata la scelta di Luna Rossa Prada Pirelli di coinvolgere Campagnolo per sviluppare un nuovo sistema di trasmissione. 

«Siamo felici – ha dichiarato Gilberto Nobili, Operations Manager & Mechatronics Coordinator di Luna Rossa – che Campagnolo affianchi il nostro team per la 37^ Coppa America. Campagnolo è una storica azienda italiana, nonché una delle più prestigiose al mondo nel campo dei componenti per biciclette da corsa e vanta numerosi successi nelle più famose gare internazionali. Le sue nuove trasmissioni studiate ad hoc per il team, renderanno più efficiente il lavoro dei ciclisti, potenziando le loro performance e quelle della barca». 

In foto Nicola Baggio, Chief Sales & Marketing Officer di Campagnolo
In foto Nicola Baggio, Chief Sales & Marketing Officer di Campagnolo

Il punto di Campagnolo

Nicola Baggio, Campagnolo Chief Sales & Marketing Officer ha così commentato questa prestigiosa collaborazione: «Siamo lieti di essere Official Supplier di Luna Rossa Prada Pirelli. La tecnologia utilizzata nel sistema di trasmissione è molto simile a quella che si usa nel ciclismo d’elite. Dove possiamo contare su un know-how dato da 90 anni di esperienza e 43 vittorie al Tour de France. La nostra esperienza ci ha permesso di collaborare con Luna Rossa Prada Pirelli per sviluppare un prodotto innovativo. Ora siamo in grado di offrire le massime prestazioni e di eccellere, mettendoci a servizio di alcuni degli atleti più potenti al mondo». 

Ricordiamo che la Coppa America è considerata il top delle regate veliche internazionali. La prima edizione risale al 1851 ed è il più antico trofeo a livello internazionale ancora disputato. Rimane una delle competizioni più difficili e Luna Rossa Prada Pirelli mira ad essere il primo team italiano a vincerla, sfruttando anche l’utilizzo della nuova tecnologia che Campagnolo ha messo a sua disposizione. 

Campagnolo

Campagnolo Hyperon: dopo le Ultra, l’alta gamma si allarga

24.10.2023
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Ultra performanti e ultra leggere. Campagnolo allarga la famiglia delle ruote ad alte prestazioni e presenta le Hyperon. Ispirandosi direttamente alle top di gamma Hyperon Ultra, le Hyperon catturano sapientemente il meglio dell’ingegneria e del know-how Campagnolo per dare vita ad un rinnovato mix di caratteristiche tecniche e contenuti tecnologici rivolti ai ciclisti più esigenti e raffinati. 

Controllo aumentato

Campagnolo è da sempre pioniere nel mondo della due ruote in ogni progetto che decida di intraprendere. La ricerca di nuove tecnologie è un aspetto su cui il brand italiano ha da sempre investito molto. Per quanto riguarda le Hyperon, un esempio è il processo Campagnolo Single-Joint Construction, che riduce i potenziali punti di debolezza avendo un unico punto di fusione. Questo permette al profilo asimmetrico del cerchio di aumentare il controllo superiore della rigidezza e di godere di una gestione totale della tensione, garantendo la massima sicurezza e maneggevolezza in ogni curva.

Materiali e design sono stati curati in ogni dettaglio. I cerchi sono infatti realizzati utilizzando la tecnologia avanzata di stampaggio H.U.L.C. (Handmade Ultra-Light Carbon), che garantisce il rapporto ottimale tra fibra di carbonio e resina. Questo consente un conseguente aumento della rigidità, del controllo e di una durata nel tempo sopra ogni standard.

Leggera e versatile

Fedele all’etica “Dream Bigger” di Campagnolo, incentrata sull’ingegno e sul desiderio di distinguersi, la finitura C-LUX a specchio veste la ruota Hyperon creando una superficie così liscia da non richiedere alcuna verniciatura. Una lavorazione speciale che consente di risparmiare peso e che contribuisce a garantire il posizionamento più sicuro possibile dei pneumatici tubeless. Questo beneficio progettuale ne favorisce la tenuta e la facilità di installazione/montaggio, riducendo il rischio di danneggiamento ai talloni delle coperture. Il peso si attesta in soli 1.340 grammi complessivi, 100 grammi in più rispetto al modello Ultra.

A conferma dell’attualità di tecnologie e utilizzi, la versatilità di questa ruota la si riconosce anche dalle sue predisposizioni. Con il canale interno largo 21 millimetri e profilo da 37, la Hyperon è una ruota che si adatta alle esigenze dei ciclisti più appassionati valorizzando allo stesso tempo l’estetica di ogni bicicletta. Il prezzo consigliato al pubblico è di 2.690 euro. 

Campagnolo

Gios Super Record, una bici senza epoca e senza età

25.09.2023
6 min
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Il test di una bici in acciaio, la Gios Super Record. Fuori dal tempo? Dipende dai punti di vista, perché non bisogna mai dimenticare che la bici nasce proprio da qui. L'eleganza ed il fascino la fanno da padroni, ma quello che esprime questa non è nulla di banale

La storia della bicicletta passa anche da qui. Gios Super Record, una bicicletta che ha fatto la storia del mezzo meccanico, della capacità e delle qualità dell’artigiano, una bici che è molto più che un oggetto da collezione.

L’abbiamo provata nella sua versione che fa collimare la tradizione dell’azienda torinese ad una componentistica moderna, performante e funzionale. Il prezzo per questa opera d’arte? 7.300 euro, poco, se consideriamo la qualità della bici.

E anche l’abbinamento cromatico è quello Gios
E anche l’abbinamento cromatico è quello Gios

L’acciaio è sempre l’acciaio

Ancora oggi è considerato il materiale di eccellenza per la costruzione delle biciclette, ma comporta un “sapere artigiano” non comune a tutti e si scontra con le grandi produzioni di massa del giorno d’oggi. Eppure una bicicletta in acciaio ha sempre il suo fascino, in particolar modo se è una Gios con le congiunzioni cromate, con i punti di saldatura solo dove servono e con quelle tubazioni rotonde che contrastano con i profilati dai grandi volumi delle biciclette più moderne.

La tubazione dello sterzo con le sedi da un pollice ed il movimento centrale rotondo, filettato e con il passo italiano. C’è anche un piantone dove alloggia un reggisella da 27,2 millimetri di sezione, che non ha collarino e il serraggio avviene grazie ad una vite a brugola inserita nei due occhielli saldati sul tubo. Il tubo obliquo, quello sopra al forcellino del cambio, presenta il dente per l’appoggio della catena, in modo che quest’ultima non rovini il tubo e non cada a terra una volta smontata la ruota posteriore. Eppure la Gios Super Record non è una bici solo da guardare e ammirare.

La Super Record in test

Il telaio è fatto con le tubazioni Columbus SL, quelle di ultima generazione, leggere e con un design tradizionale. La bicicletta non nasce per essere sloping ed è bello vederla nella sua forma originale. Una volta queste geometrie le chiamavano “geometrie quadro”, perché il profilato orizzontale non si scaricava mai verso il basso del retrotreno ed i foderi obliqui si inserivano nella zona del nodo sella.

Il vestito moderno della Gios Super Record è la componentistica, che grazie all’estetica e al carbonio, rende questo prodotto interessante per un ampio delta di utenti. La forcella è in carbonio ed è Columbus, con i foderi curvati in avanti. La trasmissione è Campagnolo Super Record meccanica (52-36 e 11-34) e naturalmente i freni sono caliper della medesima serie. Il gruppo guida (piega, attacco e reggisella) è firmato Deda, con la serie Zero100. Deda sono anche le ruote e sono le SL48 gommate con i copertoncini Veloflex da 25. La sella è di Selle San Marco. Il valore rilevato alla bilancia è di 7,8 chilogrammi (senza pedali), per una taglia del tutto accostabile ad una 54 dell’epoca attuale.

Come va

Il piacere di tornare a pedalare su una bici in acciaio! Al di la della componentistica, una bici così realizzata offre delle risposte non comuni ai materiali attuali, talvolta accostabili, in altre occasioni del tutto differenti e non semplici da spiegare a chi non ha mai avuto la fortuna di pedalare su una bici fatta con questo materiale.

Si tratta di una sorta di elasticità delle risposte, più lunghe e progressive rispetto ad un carbonio di alta gamma e ben fatto anche nelle quote geometriche. Una bici del genere difficilmente mette in crisi la zona lombare, la schiena e anche le articolazioni del bacino.

Non è mai perentoria, eccessivamente secca e cattiva. Si beneficia di una stabilità e di una capacità di copiare il terreno che sono dei valori aggiunti non secondari, fattori che la rendono sfruttabile da chiunque e un po’ ovunque. Ma la Gios Super Record è una bici da strada, che nasce da un progetto dedicato ai corridori (quelli veri), non è un ibrido e non è una tuttofare.

Bella e comoda da usare in salita
Bella e comoda da usare in salita

Spinge in salita e non impegna in discesa

Quando la strada sale la Super Record è una di quelle bici che sa farsi apprezzare. Ci vuole la gamba prima di tutto, questo è chiaro, ma anche avere la malizia di saper sfruttare al meglio le sue peculiarità è un aspetto che fa parte del “lavoro del ciclista”. La Gios in acciaio mostra una trazione del retrotreno fuori dal comune e un’eccellente stabilità, due fattori che nell’insieme la rendono progressiva e anche comoda nel corso delle lunghe ascese. Soffre un poco quando si vuole scattare ed alzarsi in piedi sui pedali a tutti i costi.

In discesa perdona quasi tutto. Non tira lungo nei tornanti, aiutando a tenere una buona traiettoria e non portando mai verso l’esterno della curva. Si guida facile e non si pianta quando è necessario frenare in modo prepotente. Proprio in una situazione di percorso molto tecnico, sparisce e si nasconde il suo design “esile”, un qualcosa di normale per chi ha avuto la fortuna di pedalare su bici del genere in passato, difficilmente immaginabile per chi non ha mai usato un mezzo con questo disegno.

E in discesa sorprende, non poco
E in discesa sorprende, non poco

In conclusione

Alcuni accostamenti con le bici più attuali ci aiutano a descrivere meglio la Gios Super Record, anche se a nostro parere una bici di questa caratura ha ben pochi eguali. Non si tratta esclusivamente di celebrare la storia, ma non dobbiamo dimenticare che la bicicletta da corsa nasce da prodotti come la Super Record.

Questa di Gios è una signora borghese agghindata con abiti moderni, con un trucco leggero e fa bella figura in ogni situazione. Ha un valore alla bilancia relativamente contenuto, ma è il prezzo che ci ha sorpreso, perché 7.300 li vale tutti.

Gios

Canyon per Campagnolo Collection, estetica e prestazioni

27.07.2023
4 min
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Per celebrare uno dei marchi più iconici del ciclismo, Canyon presenta la Canyon per Campagnolo Collection. Una nuova ed esclusiva collezione che unisce i telai CFR superleggeri e di livello professionale della casa tedesca con i migliori componenti Campagnolo. Uno zenit delle prestazioni e dell’estetica delle competizioni su strada rappresentato in una collezione condivisa.

Telai CFR superleggeri e di livello professionale di Canyon abbinati ad allestimenti premium di Campagnolo
Telai CFR superleggeri e di livello professionale di Canyon abbinati ad allestimenti premium di Campagnolo

Due icone

Le filosofie di Campagnolo e Canyon sono alimentate da una visione comune: creare prodotti che superino i confini della tecnologia, del design e delle prestazioni e metterli alla prova nelle gare più importanti. Canyon per Campagnolo, è una partnership che si è affermata ai massimi livelli delle corse su strada professionistiche, Grandi Giri e campionati del mondo.

Molto prima che i prodotti arrivino sul mercato, i ciclisti professionisti forniscono preziose indicazioni sui materiali che confluiscono direttamente nel processo di ricerca e sviluppo. Solo quando tutti i soggetti coinvolti, dagli ingegneri ai manager dei team World Tour, sono soddisfatti, i prodotti prendono forma. 

I risultati lo dimostrano. Le biciclette Canyon equipaggiate con Campagnolo hanno ottenuto un palmares prestigioso nel corso degli anni. Tra i risultati raggiunti possiamo citare i titoli mondiali di Cadel Evans nel 2009 e di Alejandro Valverde nel 2018, oltre alle vittorie nei Grandi Giri di Nairo Quintana nel 2014 e nel 2016. 

Finiture Premium

Con il dinamico marchio CFR e le finiture premium, i modelli Canyon per Campagnolo Collection emanano classe e qualità da cima a fondo, distinguendosi da tutto il resto delle bici in circolazione. Con eleganti tonalità di bronzo metallizzato che contrastano con la finitura in carbonio grezzo del telaio. Siamo di fronte a delle vere e proprie opere d’arte.

I due modelli che fanno parte della collezione sono: la Canyon Ultimate CFR WRL, una classica bici da corsa con il perfetto equilibrio tra leggerezza, rigidità, aerodinamica e comfort. E la Canyon Aeroad CFR WRL, una delle bici aero più belle ed efficienti presenti sul mercato. 

Le biciclette Canyon per Campagnolo Collection sono disponibili in esclusiva e in quantità limitata su canyon.com, al prezzo di 10.999 euro.

Eleganti tonalità di bronzo metallizzato che contrastano con la finitura in carbonio grezzo
Eleganti tonalità di bronzo metallizzato che contrastano con la finitura in carbonio grezzo

Le due bici

Entrambe le biciclette sono equipaggiate con il nuovo gruppo Super Record Wireless di Campagnolo, il cambio più fluido, veloce e preciso del marchio, ora a 12 velocità. Il nuovo deragliatore ha una puleggia maggiore, una cassetta di nuova concezione ed è ricco di innovazioni, tra cui il riposizionamento automatico. Ma anche la cambiata multi-marcia e l’evoluta tecnologia 3D Embrace per un migliore trasferimento della potenza. La Ultimate in particolare monta le ruote Hyperon Ultra di Campagnolo. Una scelta azzeccata per i corridori su strada più ambiziosi, grazie alla loro struttura leggera e all’agilità superiore. Dotate di cerchi superleggeri ad alto profilo da 60 mm, le Campagnolo Bora Ultra WTO 60 dell’Aeroad sono ruote su cui poter contare laddove ogni watt risulta essere importante ai fini della prestazione. 

I due modelli sono dotati dell’aerodinamico, comodo e robusto Aerocockpit CP0018 di Canyon, utilizzato a livello di World Tour. Grazie alla completa integrazione di cavi e fili, il cockpit ha un aspetto super pulito e allo stesso tempo riduce la resistenza aerodinamica. Inoltre, grazie alla possibilità di regolare l’altezza e la larghezza con un solo attrezzo, le serie di distanziali e le lunghe sostituzioni del manubrio appartengono al passato.

Canyon