Nuova Canyon Endurace, non è solo per l’endurance

15.08.2023
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La piattaforma Canyon Endurace compirà 10 anni proprio nel 2024, ma da quel progetto votato all’endurance e alla comodità le evoluzioni sono state numerose ed importanti.

La Endurace è stata una delle primissime biciclette a proporre un concetto completamente nuovo per l’epoca, ovvero il comfort a favore della performance, con pesi sempre contenuti ed una bici nel complesso performante, dove il comfort arrivava prima di tutto dalla posizione in sella, abbinata ad alcune soluzioni tecniche. Entriamo nel dettaglio della nuova Canyon Endurace.

La nuova Canyon Endurace, nella versione CFR Di2
La nuova Canyon Endurace, nella versione CFR Di2

Non è un ripiego, ma un riferimento

La Canyon Endurace è una sorta di punto di arrivo per la categoria delle bici sviluppate per l’endurance (e per i suoi interpreti che strizzano l’occhio anche all’agonismo). Lo è perché in fase di progettazione e sviluppo non è mai stata considerata una bici di seconda fascia, o inferiore alla Ultimate. Semplicemente ha come obiettivo principale il comfort, delle quote geometriche “meno tirate” (rispetto alla Ultimate e ovviamente alla Aeroad) e un pool di soluzioni tecniche che aumentano il potere di dissipare le vibrazioni. Quest’ultimo fattore, come è facile immaginare, porta dei vantaggi notevoli nel lungo periodo (la bici non stanca) e alla stabilità complessiva del mezzo.

Tradotto in numeri e solo per fare un esempio (a parità di taglia, una media), la nuova Endurace, rispetto all’ultima versione della Ultimate è più alta di 27 millimetri più corta di 15. A queste cifre si uniscono un piantone più scaricato verso il retro e un angolo dello sterzo maggiormente aperto in avanti. L’angolo del tubo verticale che si corica di più verso la ruota permette di sfruttare costantemente una trazione ottimale e di avere sempre ottime sensazioni quando si decide di uscire in fuori sella o spingere a fondo durante le salite più lunghe. E la zona lombare ringrazia.

L’avantreno perdona qualsiasi cosa, non è mai nervoso ed estremamente perentorio, nonostante il passo totale della bicicletta risulti comunque contenuto. E’ necessario considerare anche la lunghezza dello sterzo, mediamente più alto di 2,4 centimetri (rispetto alla Ultimate). Il valore dello stack (più alto), contribuisce a non schiacciare il diaframma e l’addome in genere. Si limita inoltre l’uso di spessori sopra lo sterzo e, aspetto per nulla secondario, si agevola in maniera importante la libertà dell’acetabolo.

CFR, CF SLX: un fatto di dettagli

A conferma di quanto scritto in precedenza, la nuova Canyon Endurace è disponibile nelle due versioni di eccellenza in fatto di sviluppo ed applicazione del composito. La CFR, che eredita le medesime conoscenze ed applicazioni del carbonio comuni alla Ultimate, la CF SLX, che prima dell’arrivo della CFR era la top di gamma indiscussa. Non è prevista (per ora) una Endurace CF.

Tutti gli allestimenti Endurace in gamma prevedono il reggisella VCLS 2.0 (quello sdoppiato) ed il cockpit integrato Canyon CP0018 Aerocockpit (mutuato dalla Ultimate, quello che permette di personalizzare la larghezza). Il primo offre dei vantaggi in fatto di smorzamento delle vibrazioni, anche grazie ad una flessione controllata. Ha un diametro da 27,2 millimetri e lo stesso seat-post non supporta l’eventuale batteria Di2 (che è inserita nel profilato obliquo, appena sopra il movimento centrale). Significa che può essere montato un qualsiasi reggisella, purché rispetti il diametro. Il manubrio Aerocokpit è parecchio rigido (non estremo), soprattutto nella sezione centrale e diventa una sorta di completamente con la forcella, per un comparto molto leggero, compatto ed ergonomico.

La nuova Endurace presenta anche un vano nella tubazione orizzontale, al quale si accede attraverso uno sportellino. Questo contiene un kit di primo intervento (mini-tool, bomboletta CO2 con adattatore e caccia-copertoni) coperto da un involucro in neoprene che azzera il rumore. Non in ultimo, la nuova Endurace lascia spazio per penumatici fino a 35 millimetri di sezione.

La sigla geometrica che contraddistingue la Endurace
La sigla geometrica che contraddistingue la Endurace

Gli allestimenti e i prezzi

Disponibili in ben 8 taglie, dalla 3XS, fino alla 2XL (considerando che la 3XS e 2XS hanno le ruote da 650b), la nuova Canyon Endurace è inserita sul sito Canyon in 3 configurazioni CFR e 5 CF SLX.

Le CFR si basano sulle trasmissioni Shimano Dura Ace Di2 e Sram Red AXS (entrambe con il power meter), ruote DT Swiss ERC1100 ad un prezzo di listino di 9499 euro. Il terzo allestimento porta in dote il nuovo Campagnolo SuperRecord Wireless e le ruote Bora Ultra WTO, con un prezzo di 9.999 euro.

Endurace CF SLX è disponibile con gli allestimenti 8 AXS, 8 Aero e 8 Di2. Il primo si sviluppa sulla base della trasmissione Sram Force AXS (power meter Quarq incluso) e con le ruote DT Swiss ERC1400. Ha un prezzo di listino di 5.499 euro. La configurazione Aero ha di base le medesime ruote, ma la trasmissione Shimano Ultegra Di2 con il power meter 4iiii. Il prezzo scende a 5.199 euro. Il terzo allestimento invece ha le ruote DT Swiss in alluminio, ma per la restante componentistica è uguale ad Aero. Il prezzo è di 4199 euro.

La presenza del power meter è una costante anche negli allestimenti 7. Il primo AXS ha come base la trasmissione Sram Rival AXS (power meter Quarq) e ruote in alluminio DT Swiss, con un prezzo di 3.999 euro. Il secondo ha il gruppo Shimano 105 Di2, con pedivella 4iiii, per un prezzo di listino di 3.699 euro.

Il test della Endurace CFR Di2

Una bicicletta decisamente sorprendente, sopra le righe e molto al di sopra della media della categoria endurance in fatto di prestazioni e resa tecnica. Per come si comporta (anche in salita) e per l’allestimento, è di fatto una bicicletta da competizione, veloce, stabile e gratificante, ma con il vantaggio (rispetto alla Ultimate) che è più comoda e presenta una geometria vantaggiosa per molti amatori, che fanno fatica ad usare una bici con una vera geometria race, ma non vogliono rinunciare alla performance.

Davanti è più alta della Ultimate, ma non è un… chopper e invita a sfruttare la parte bassa del manubrio, anche in salita dove si può fare velocità. Tutto l’avantreno ha una stabilità da primato e se consideriamo che è comunque una bici endurance, è piuttosto compatta. Facile da guidare anche nello stretto, facilissima da portare nella traiettoria ottimale in discesa e nei tratti tecnici e veloci.

Quando c’è da pedalare e menare forte non si tira indietro (gambe a parte), con un retrotreno composto che sostiene al meglio anche i cambi di ritmo. Così anche per l’avantreno, dove però compare una forcella più “morbida” rispetto a quella della Ultimate. Una menzione di merito è dovuta anche nei confronti del reparto ruote, grazie alle ERC1100 di DT Swiss.

Abbiamo avuto in test una taglia S della nuova Canyon Endurace, perfetta in fatto di sviluppo geometrico, ma sulla quale avremmo preferito un attacco manubrio da 110 millimetri. Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 7,42 chilogrammi complessivi (senza pedali e con il kit di pronto intervento inserito, peso che scende a 7,21 estraendo il kit inserito nell’orizzontale).

Canyon

Wilier Granturismo SLR, l’evoluzione della Cento10 NDR

15.12.2022
7 min
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Wilier Granturismo SLR, una nuova bicicletta molto interessante, per prestazioni e contenuti tecnici. Il nome Granturismo è azzeccato e per certi versi è accostabile alla categoria delle auto, prodotti che non sacrificano le performance di alto livello, facendole collimare con la raffinatezza, l’eleganza e la cura dei dettagli. E poi c’è la nuova soluzione Actiflex 2.0 posizionato tra i foderi obliqui, il piantone e l’orizzontale che offre fino a 5 millimetri di corsa, per aumentare il comfort e fermare le vibrazioni.

Il suffisso SLR, che fa entrare questa nuova bicicletta nei prodotti di elite dell’azienda veneta, al fianco della Zero SLR e Filante SLR. Entriamo nel dettaglio.

Posizione comoda e geometria rilassata, ma efficiente (@rupert fowler-BCA)
Posizione comoda e geometria rilassata, ma efficiente (@rupert fowler-BCA)

Il carbonio non è un compromesso

Il tessuto utilizzato per il telaio e la forcella della Granturismo SLR non è di seconda fascia, ma utilizza il medesimo blend di fibre di Zero e Filante, ovvero il blend HUS-MOD. Questo significa che la categoria endurance rimane al centro dell’attenzione, per sviluppi e contenuti tecnici. C’è poi una combinazione di fibre aramidiche. La soluzione è voluta e ha l’obiettivo di rendere il connubio ancor più resistente, leggero al tempo stesso, capace di assecondare quell’elasticità che è un’altra importante caratteristica della Granturismo SLR.

La forcella ha gli steli asimmetrici e il fusto centrale è arrotondato, ma sfrutta a pieno l’integrazione del cockpit Wilier, senza ostruire il passaggio delle guaine. Una tubazione rotonda in questa zona offre delle maggiori garanzie di tenuta e rigidità. E poi c’è il sistema smorzante inserito sulla testa dei foderi obliqui, nel punto in cui si innestano nel profilato orizzontale. La Wilier Granturismo SLR è da considerare la naturale evoluzione della NDR? Sì. L’ultima nata però, non ha solo il comfort come priorità, perché sono stati considerati anche i fattori di leggerezza e prestazioni, versatilità e naturalmente il processo evolutivo che ha coinvolto tutti i materiali. La Granturismo è tutta un’altra bicicletta.

L’effetto smorzante

Ci sono diversi fattori da considerare, ma il fulcro del sistema Actiflex 2.0 è l’innesto che abbiamo menzionato in precedenza. In questa sezione il layup del carbonio ha uno sviluppo dedicato e specifico. I due foderi obliqui in carbonio sono stati completamente rivisti. Rispetto alla “vecchia” Cento10 NDR, si infilano nell’orizzontale poco più avanti del nodo sella e sono staccati dal piantone.

C’è una sorta di guida che lavora su dei cuscinetti (sopra l’orizzontale si nota l’asola che nasconde le due brugole che agganciano il blocco) e c’è anche un elastomero che completa il pacchetto. L’elastomero (si può sostituire) funge da spessore e regola la corsa ed è previsto con una doppia densità. Quello grigio è più morbido, quello nero è maggiormente consistente. In mezzo ai due foderi obliqui c’è il ponticello: ha il compito di fornire una consistenza maggiore al comparto e di azzerare le flessioni laterali.

Rimane una bicicletta gratificante da portare alle alte velocità (@rupert fowler-BCA)
Rimane una bicicletta gratificante da portare alle alte velocità (@rupert fowler-BCA)

Geometrie della categoria endurance

Le geometrie non sono quelle della Zero e della Filante, sono endurance e a parità di taglia hanno uno stack maggiorato di 3 centimetri (rispetto alle Wilier Zero e Filante SLR). Le taglie disponibili sono 6: XS, S e M, L, XL e XXL.

Il concept del nuovo progetto Granturismo è ottimizzato per sfruttare gli pneumatici da 32 millimetri. E’ possibile montare anche la monocorona anteriore e il deragliatore Oneby può essere rimosso.

Si nota la svasatura del piantone che permette di contenere la lunghezza del carro (@rupert fowler-BCA)
Si nota la svasatura del piantone che permette di contenere la lunghezza del carro (@rupert fowler-BCA)

Alcune particolarità da considerare

I perni passanti hanno le dimensioni tradizionali, 100×12 l’anteriore e 142×12 posteriore, ma le sedi di telaio e forcella non sono SpeedRelease (soluzione invece adottata per la Zero e Filante). La scatola del movimento centrale è larga 86,5 millimetri e ha le sedi press-fit. Nel caso si utilizzi una trasmissione Shimano Di2, la batteria è inserita all’interno del reggisella.

Allestimenti e prezzi

Le versioni della nuova Wilier Granturismo SLR sono 9, tutte disponibili con il cockpit integrato 0 bar. La prima è quella con la trasmissione Campagnolo Super Record EPS e le ruote Wilier SLR38 (11.700 euro), la seconda è quella con la trasmissione Dura-Ace e le stesse ruote della precedente (10.300 euro). Quest’ultima è disponibile anche con le ruote Vision Trimax 30C, ad un prezzo di listino di 9.300 euro. Si passa all’allestimento con lo Sram Red AXS e ruote Wilier SLR38, ad un prezzo di 11.200 (disponibile con le Vision Trimax 30C a 10.200 euro).

Gli ultimi due allestimenti sono con Ultegra oppure con Sram Force AXS ed entrambe alternano le ruote della casa veneta oppure le Vision. I prezzi di queste due sono 8.400 euro (ruote Wilier), 7.400 euro (con Vision).

Impatto frontale asciutto ed elegante, stile Wilier (@rupert fowler-BCA)
Impatto frontale asciutto ed elegante, stile Wilier (@rupert fowler-BCA)

I primi feedback

Abbiamo avuto la fortuna ed il piacere di salire in sella appena sfornata dal reparto Wilier Lab di ricerca e sviluppo. Come è facile immagine si tratta di una bicicletta che ha come obiettivo il comfort, ma anche un impatto estetico pieno e gratificante, con una cura dei dettagli eccellente. La bici non è fatta per scattare e per rilanciare l’andatura in continuazione, per questo ci sono la Zero e la Filante, ma mostra fin da subito una stabilità e una capacità di essere veloce che è superiore alla media della categoria.

Non è solo una bici endurance, lo si vede e lo si sente. Alle andature regolari e dove l’asfalto è buono, l’Actiflex quasi non si percepisce, ma entra in azione quando il terreno non è uniforme, stabilizzando la bici, al pari di un grip ottimale e capacità di copiare il terreno.