Mozzato, vieni qua e raccontaci la Francia

27.02.2021
4 min
Salva

Fra le maglie azzurre del quartetto due giorni fa a Montichiari, continuava a girare una divisa della B&B Hotels-Ktm e non è stato per nulla immediato, forse anche per la barba, accorgersi che si trattasse di Luca Mozzato. Dopo l’esperienza da U23 nella Dimension Data continental con Battistella, Konychev e Sobrero, quando il team WorldTour gli ha fatto sapere di avere già abbastanza velocisti per il 2020, il veneto di Arzignano si è accasato nella squadra francese, che in Italia si è vista pochino anche e soprattutto a causa del Covid. E il suo primo anno da pro’, al confronto con quello di tanti coetanei, è stato un bel raggio di luce. E’ mancata la vittoria, ma il secondo posto di tappa al Tour Poitou Charentes a 3” dal vincitore Armee, regolando il gruppo, ne ha avuto per qualche istante il profumo. Il 4° e il 6° posto a Isbergues e Camembert e prima il 4° al GP Monseré vinto da Jakobsen hanno convinto i dirigenti della squadra di aver visto giusto. E così a Montichiari, dieci giorni prima del debutto 2021, Mozzato era lì che lavorava e metteva fatica e giri nelle gambe per affinare lo spunto veloce che è sempre stato la sua arma in più.

Mozzato non girava in pista da tanto, ma sta valutando di riprendere
Mozzato non girava in pista da tanto, ma sta valutando di riprendere
Soddisfatto?

Considerando l’anno balordo, sono andato anche sopra le aspettative. Abbiamo lavorato nella giusta direzione e mi sono adattato bene alla categoria. Dopo i primi assaggi, la squadra ha cominciato a darmi fiducia anche nelle prove di classe 1 e ho avuto la possibilità di testarmi in corse adatte al mio livello e con i giusti percorsi

Ti era dispiaciuto non seguire gli altri tre compagni nel WorldTour?

Sicuramente sarebbe stato bello, ma sommando un po’ di cose e tutto quello che è successo, credo che il livello professional sia stato quello giusto per il Mozzato dell’anno scorso. Il WorldTour sarebbe stato un gradino troppo altro, non mi sentivo pronto. Adesso che ho capito e preso le misure, l’obiettivo è migliorare e pensare eventualmente di fare il salto e raggiungere quei tre.

Vi sentite ancora?

Siamo sempre rimasti in contatto, in quel gruppo avevamo un bel rapporto che continua ancora.

Nel 2017, primo anno U23, debutta all’Appennino
Nel 2017, primo anno U23, debutta all’Appennino

La via francese

Da junior era stato azzurro ai mondiali di Doha, chi li ricorda? Vinse il danese Jakob Egholm, che si è fatto le ossa nella Agens Berman Axeon di Axel Merckx e adesso corre alla Trek-Segafredo. Luca arrivò quarto , migliore degli azzurri, piazzandosi nella volata del gruppo compatto. Nel 2017 corse alla Zalf, con due vittorie in corse non banali come Bianchin e Cuoio e Pelli e assaggiando anche il professionismo con la convocazione in azzurro per la Tre Valli Varesine, che fu un mezzo schiaffo. Fu così che andò a costruirsi alla Dimension Data alla buona scuola di Francesco Chicchi. La sua ultima vittoria risale al 2019, nel Circuito del Porto di cui è anche l’ultimo vincitore. Ma proprio quell’anno vennero dei piazzamenti molto interessanti nel Tour d’Alsace e soprattutto al Tour de Bretagne, corso in casa del suo attuale sponsor.

Come si vive il ciclismo in Francia?

Come una cosa importante. In tutte le corse, anche le minori, è pieno di pubblico. Me ne sono accorto l’anno scorso prima che esplodesse la pandemia. Infatti adesso stanno soffrendo davvero tanto, per i divieti che ci sono.

Lo scorso anno, ha partecipato per la prima volta alla Gand e poi al Fiandre
Lo scorso anno, ha partecipato per la prima volta alla Gand e poi al Fiandre
Come sei organizzato logisticamente?

Vivo a casa mia e mi trovo con i compagni per i ritiri e per le corse. Solo che l’anno scorso, dopo l’inizio di stagione, quando pareva che l’Italia fosse più colpita di altri Paesi dal Covid, ho fatto un periodo molto lungo in Francia, per poter continuare a correre. Poi anche io mi sono… rinchiuso.

Come è stato il tuo inverno?

Abbastanza strano. A fine stagione ho dovuto fare un piccolo intervento per togliere un’ernia, quindi ho lavorato meno del solito. Per questo abbiamo deciso di rinviare di un paio di settimane il debutto, per poter comunque fare la preparazione in modo completo e non affrettare il rientro. Ragione per cui comincerò il 2 marzo a Le Samyn, un bel battesimo in una semiclassica, con il gruppo che sarà nervoso per tutto il giorno.

Visto che l’adattamento è andato bene, si può pensare che ora l’obiettivo sia vincere?

Sicuramente vorrei arrivare a fine stagione almeno con una vittoria. Se non venisse e avrò avuto una progressione positiva, sarà stata comunque una buona stagione. Ma non nascondo che non vinco da tanto e sarebbe davvero tempo di rialzare le braccia.

Bollé Lightshifters e casco Furio B6B Hotels

Bollé nel 2021 con la B&B Hotels p/b KTM

28.01.2021
4 min
Salva

La storia di Bollé nel mondo del ciclismo ha avuto inizio nel 1958 con la realizzazione del Nylon Grand Sport, il primo occhiale da sole dedicato al ciclismo. Questa lunga storia fatta di tanti successi si arricchisce oggi di un nuovo capitolo grazie alla sponsorizzazione della squadra professionista francese B&B Hotels p/b KTM.

Con Coquard e Rolland

“Men in Glaz”, così viene soprannominato il team, per l’azzurro della divisa che ricorda il mare della Bretagna, regione del Nord della Francia dove la squadra è nata nel 2018 da un progetto di Jérôme Pineau. Elementi di spicco della formazione transalpina saranno il velocista Bryan Coquard e lo scalatore Pierre Rolland, uno dei corridori più apprezzati in Francia, capace di ottenere in carriera due vittorie di tappa al Tour de France, rispettivamente a La Toussuire, ma soprattutto all’Alpe d’Huez.

Partnership francese

Nel 2021 i “Men in Glaz” avranno in Bollé un nuovo partner tecnico di prestigio che fornirà alla squadra occhiali e caschi.
Jérôme Pineau, Direttore generale della squadra ha dichiarato: «Ricordo di aver usato i miei primi occhiali Bollé all’inizio della mia carriera. Sono sempre stato un fan di Greg Lemond ed ero così orgoglioso di indossare i suoi stessi occhiali. Questa partnership tra Bollé e il team B&B Hotels p/b KTM è motivo di grande orgoglio. Collaborare con un marchio storico con radici nel ciclismo porta molta eccitazione nella squadra. Siamo tutti consapevoli dell’eredità di Bollé, un marchio francese di altissima qualità, che ci offrirà ciò di cui i ciclisti hanno bisogno. Lavorando con Bollé, sappiamo di poter contare su persone appassionate che hanno a cuore innovazione e tecnologia, e che capiscono esattamente le esigenze dei ciclisti, offrendo una selezione di prodotti performanti, creativi e anche belli».

La B&B Hotels p/b KTM durante il primo raduno stagionale
La B&B Hotels p/b KTM durante il primo raduno
La B&B Hotels p/b KTM durante il primo raduno stagionale
La B&B Hotels p/b KTM durante il primo raduno stagionale

Storia di successi

Louis Cisti, Vice Presidente Marketing di Bollé ha voluto aggiungere: «Bollé ha una lunga ed incredibile storia di successi nel mondo del ciclismo professionistico. Oggi raggiungiamo un nuovo traguardo perché, oltre ad indossare i nostri occhiali, il team userà anche i nostri caschi da ciclismo. Siamo particolarmente lieti di collaborare con B&B Hotels p/b KTM che, pure essendo un team giovane, ha già ottenuto ottimi risultati. Il team è davvero ben strutturato e presta attenzione a ogni singolo dettaglio per massimizzare ogni possibilità di vincere, proprio come facciamo in Bollé quando sviluppiamo i prodotti. Occhiale e casco sono stati sviluppati per offrire design, tecnologie all’avanguardia e massime prestazioni, curando ogni minimo dettaglio».

Le scelte del team

Ma quali saranno l’occhiale e il casco in dotazione alla B&B Hotels p/b KTM? La formazione francese utilizzerà i migliori prodotti della linea Performance di Bollé. Si tratta dell’occhiale Lightshifter e del casco Furo Mips. Entrambi ispirati ai design che hanno fatto la storia di Bollé negli anni ’80, sono modelli perfetti per i ciclisti professionisti grazie ad una combinazione di tecnologie avanzate.

Bollé Lightshifters
L’occhiale Bollé Lightshifters
Bollé Lightshifters
L’occhiale Bollé Lightshifters in dotazione alla squadra

Bollé Lightshifter

L’occhiale Lightshifter è dotato di prese di aria integrate direttamente nella montatura per un flusso ottimale che evita l’appannamento, mentre la stabilità è garantita da inserti in gomma antiscivolo Thermogrip® riposti all’interno dei terminali e sui naselli. Questo materiale idrofilo assorbe l’acqua per evitare che gli occhiali scivolino durante lo sforzo, assicurando la massima stabilità anche in posizione di gara. Gli occhiali sono inoltre dotati di lente Phantom che si adatta velocemente ai cambiamenti di luce.

Casco Furo Mips
Il casco Furo Mips
Casco Furo Mips
Il casco Furo Mips

Casco Furo Mips

Il casco Furo Mips è facilmente riconoscibile grazie al condotto NACA che riduce la resistenza con l’aria e migliora la ventilazione, e alla coda Kamm che completa le prestazioni aerodinamiche. Da non dimenticare poi il sistema di protezione del cervello MIPS® integrato a 360°.
Da fine Gennaio casco e occhiale saranno disponibili direttamente sullo store ufficiale della squadra e sul sito ufficiale di Bollé.

bolle.com

italia@bollebrands.com