Sul pavè ha ballato (bene) anche Luca Mozzato…

07.10.2021
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Con l’impresa di Sonny Colbrelli e la super azione di Gianni Moscon è passata in sordina la bella Roubaix di Luca Mozzato. Il giovane corridore della B&B Hotels è arrivato ventesimo, a ridosso del drappello di Van Aert e a lungo è stato in fuga. All’arrivo dietro al suo volto infangato, stremato, ha detto: «La Roubaix? Ancora meglio di quel che pensavo!».

Luca ha 23 anni, è pro’ dalla scorsa stagione e in Italia è meno conosciuto proprio per la scelta di “emigrare” in una squadra straniera: la B&B Hotels è francese, bretone per la precisione. Lo raggiungiamo quando ha appena finito i massaggi. E sì perché dopo la classica delle pietre il vicentino ha già corso alla Binche-Chimay-Binche e oggi gli è toccata la Paris-Bourges.

Mozzato (in seconda ruota) ha colto la grande fuga del mattino. Ma poi ha tenuto bene per tutta la gara (foto Instagram)
Mozzato (in seconda ruota) ha colto la grande fuga del mattino. Ma poi ha tenuto bene per tutta la gara (foto Instagram)
Luca, un gran bel debutto alla Roubaix: te l’aspettavi?

Così bene no. Ci pensavo la mattina prima del via: se mi avessero dato il classico foglio con su scritto che sarei arrivato nei primi venti lo avrei firmato. Ho superato di gran lunga le mie aspettative. Il mio obiettivo era fare una bella corsa, stare nel vivo il più possibile, ma non di farlo così tanto avanti.

In altri anni avresti avuto più riflettori su di te, ma la vittoria di Sonny ti ha messo in secondo piano…

Sonny ha fatto un qualcosa di monumentale. Soprattutto perché anche per lui era la prima esperienza e nelle corse del Nord conta tantissimo, ci sono sempre molte incognite. 

“Ancora meglio di quel che pensavo” a cosa ti riferivi quando hai detto questa frase: alla tua prestazione o alla corsa?

Entrambe credo, ma più alla mia prestazione. Per me già passare l’Arenberg con il gruppo non dico che sarebbe stata una vittoria ma di sicuro un obiettivo raggiunto. Ammetto di essere stato anche fortunato ad aver colto la fuga giusta e questo mi ha fatto risparmiare tante energie quando si entrava nei tratti in pavè, c’era meno nervosismo, si andava più regolari. E infatti quando poi mi sono ritrovato col gruppo di Van Aert quei 40 chilometri non dico che me li sia goduti, ma ci stavo bene. Poi dopo Mons en Pevele quando Van Aert ha aperto il gas di brutto… le mie gambe “hanno parlato” e sono rimasto dietro.

Mozzato Danilith 2021
Mozzato ha un ottimo spunto veloce. Da inizio stagione ha colto diversi piazzamenti nei primi cinque
Mozzato Danilith 2021
Mozzato ha un ottimo spunto veloce. Da inizio stagione ha colto diversi piazzamenti nei primi cinque
Questo tuo buon risultato cambia qualcosa, pensando al tuo ruolo nella squadra, alla tua convinzione?

Una singola prestazione non cambia il corridore che sono, anche se fossi arrivato più avanti. Io sono sempre quello: Mozzato, un corridore veloce, che si difende in salita e che per ora alla sua portata ha le corse di secondo e terzo livello. Non sono chiaramente al livello di Alaphilippe, Sagan, Van Aert… per dire la tipologia dei miei avversari. Però devo dire che in squadra sono stati molto contenti. Per un team francese avere un qualcuno che è davanti alla Roubaix è importante. C’erano i nostri sponsor, il team manager…

Ah questo è sicuro, loro ci stanno molto attenti a queste cose…

Sì, ripeto li ho visto molto contenti. Forse anche perché non se lo aspettavano. La settimana prima a Denain, dove si fanno alcuni tratti della Roubaix, avevo sofferto tantissimo il pavé. Probabilmente anche io avevo sbagliato la pressione delle gomme, troppo dure e vedermi così efficiente è stata una sorpresa.

Gomme troppo dure a Denain…

Avevo l’ansia di averle troppo sgonfie perché okay il pavé, ma su 200 chilometri di gara 170 erano su asfalto, invece rimbalzavo troppo e così il giorno della Roubaix le ho gonfiate a 3,8 bar sia davanti che dietro, molto basse per me che sono 68 chili.

Insomma ti piace questo pavé, ci si può lavorare…

Guardate, io ho scelto una squadra straniera di queste zone proprio per avere più possibilità di fare queste classiche, non solo quelle più grandi ma anche le tante altre gare di seconda fascia che ci sono quassù. Corse in cui tenere la posizione è fondamentale, molto nervose, in cui l’esperienza può fare la differenza e che siano più adatte alle mie caratteristiche di uomo veloce. Io prima di arrivare alla B&B il pavè lo avevo visto solo correndo la Roubaix e la Gand in nazionale juniores e se non lo conosci o hai una gamba supersonica o soffri.

Mozzato (23 anni) sarà alla B&B anche la prossima stagione (foto Instagram)
Mozzato (23 anni) sarà alla B&B anche la prossima stagione (foto Instagram)
Alla fine questa per te è la prima vera stagione da pro’, l’anno scorso col Covid non hai fatto molto…

Stavamo parlando di questa cosa proprio con i diesse qualche giorno fa: quest’anno ho fatto più corse e vado meglio. Nella stagione passata ho fatto solo 31 giorni di gara, pochini per un pro’ e infatti anche quando ero in allenamento non ho sentito quel cambio di passo che ti danno certe gare. Invece quest’anno questo salto l’ho sentito. Non dico che mi sia cambiato il motore ma noto una certa differenza.

Quindi per i prossimi anni possiamo contare anche su di te! Ci si può lavorare sul pavè…

Eh sì! Ma già quest’anno ci abbiamo lavorato parecchio. Abbiamo fatto diversi sopralluoghi, provato i materiali, ma di certo sarà uno degli obiettivi del prossimo anno. Ma non è facile perché qui c’è il trabocchetto dietro ad ogni curva.

La Roubaix quindi è la tua classica preferita?

Decisamente! Non ho corso le altre e non so se sia anche la più adatta, ma a pelle è quella che mi piace di più.