Canyon, Aeroad CFR, MyCanyon

MyCanyon celebra il Re della velocità Jasper Philipsen

08.10.2025
3 min
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Jasper Philipsen è considerato da tifosi ed esperti come uno dei più forti, se non il più forte, velocista attualmente in circolazione. Quest’anno è riuscito a portare a termine un’impresa davvero straordinaria: conquistare la tappa di apertura del Tour de France e della Vuelta. Due vittorie che gli hanno garantito, almeno per un giorno, il simbolo del primato in entrambe le corse: la maglia gialla al Tour e la rossa a La Vuelta. 

C’è una però una maglia alla quale Philipsen sembra essere particolarmente affezionato. Si tratta della maglia verde che premia il leader della classifica a punti sia della corsa a tappe francese che di quella spagnola. Nel 2023 il campione della Alpecin-Deceunick è riuscito anche a conquistarla portandola fino al traguardo finale di Parigi. 

Canyon, Aeroad CFR, MyCanyon
Canyon ha voluto celebrare Philipsen con una Aeroad personalizzata
Canyon, Aeroad CFR, MyCanyon
Canyon ha voluto celebrare Philipsen con una Aeroad personalizzata

Una grafica speciale

Per celebrare il legame di Philipsen con il colore verde, Canyon ha di recente ampliato il programma di personalizzazione MyCanyon, che abbiamo avuto modo di conoscere in anteprima in occasione di una nostra recente visita al nuovo store Canyon di Monaco di Baviera.

MyCanyon offre la possibilità di personalizzare in fase di acquisto la propria Aeroad CFR (al momento il solo modello Canyon interessato dal nuovo programma, ndr) nelle seguenti tre aree di scelta: estetica, fitting e funzionalità. La recente espansione del programma MyCanyon ha previsto un aggiornamento per quel che riguarda l’estetica e il fitting.

Canyon, Aeroad CFR, MyCanyon
Canyon ha di recente ampliato il programma di personalizzazione MyCanyon con una nuova colorazione verde, chiamata “Abell”
Canyon, Aeroad CFR, MyCanyon
Canyon ha di recente ampliato il programma di personalizzazione MyCanyon con una nuova colorazione verde, chiamata “Abell”

Estetica “verde”

Per celebrare la passione per la maglia verde di Jasper Philipsen, Canyon ha lanciato una nuova colorazione verde, chiamata “Abell”, per la Aeroad CFR. La nuova colorazione prende il nome dall’astronomo George Abell, scopritore dell’omonima nebulosa planetaria. La costellazione Abell emette un fascio di luce verdastra, ed è stato questo a fornire l’ispirazione per il nuovo design MyCanyon, che richiama le maglie verdi del leader della classifica a punti sia al Tour de France che alla Vuelta.

La nuova colorazione Abell proposta da Canyon utilizza un esclusivo processo di spruzzatura e stampaggio a mano per ottenere l’aspetto di strati profondi sul telaio. Il design fa parte della serie Astro, la prima della collezione Mano di Canyon, ed è da oggi disponibile per chiunque lo desideri nel configuratore MyCanyon.

Canyon, Aeroad CFR, MyCanyon
Oltre alle classiche pedivelle da 170, 172,5 e 175 millimetri Canyon fornirà anche quelle da 160, 165 e 167,5 millimetri
Canyon, Aeroad CFR, MyCanyon
Oltre alle classiche pedivelle da 170, 172,5 e 175 millimetri Canyon fornirà anche quelle da 160, 165 e 167,5 millimetri

Novità per le pedivelle

Oltre alla nuova colorazione, una ulteriore novità riguardale nuove specifiche per la lunghezza delle pedivelle. Una opportunità in termini di componentistica che offre al cliente la possibilità di personalizzare ulteriormente la propria Aeroad CFR al momento dell’acquisto. 

Oltre alle pedivelle da 170, 172,5 e 175 mm, Canyon offrirà ora pedivelle da 160 mm Shimano e pedivelle da 160, 165 mm e 167,5 mm Sram. Le pedivelle Shimano da 165 mm e Sram da 162,5 mm saranno disponibili invece entro la fine del mese di novembre.

Canyon

Meccanici Movistar al lavoro, Formolo ragiona su bici e velocità

04.06.2025
6 min
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MORBEGNO – Il lavorìo dei meccanici attorno alle bici della Movistar ha richiamato l’attenzione di una troupe che sta girando immagini sulla vita quotidiana delle squadre al Giro d’Italia. Manca solo il controllo delle pressioni e poi le Canyon blu saranno pronte per la tappa.

Formolo scende dal pullman a rilento, con il passo di chi ne ha già viste tante ed è pronto e quasi rassegnato per vederne altre. Il Giro della squadra spagnola vive attorno alla classifica generale di Einer Rubio, che ha difeso con i denti il suo piazzamento nei primi dieci.

«Le prime due settimane sono volate – dice Formolo – ogni giorno c’è stato qualcosa di interessante da vedere. A casa deve essere piaciuto parecchio, perciò anche noi in gruppo ci siamo divertiti. Insomma – sorride – relativamente divertiti. Diciamo che non ci siamo mai annoiati. Io poi ho vissuto anche alcuni momenti emozionanti. Uno su tutti: la tappa di Brentonico. In quei posti ho i primi i primi ricordi di mio nonno. Andavamo sempre lassù a giocare e mi portava sempre al parco giochi a prendere un po’ un po’ di fresco. Un posto veramente speciale per me…».

La troupe al lavoro sulle bici del Movistar Team al via da Morbegno
La troupe al lavoro sulle bici del Movistar Team al via da Morbegno

Un Giro sempre a tutta

Il Giro senza un dominatore come Pogacar, che lo scorso anno all’inizio della terza settimana aveva già più di 6 minuti sul secondo, ha reso tutto meno ordinato. Ogni giorno una battaglia per conquistare le posizioni e le medie inesorabilmente sono cresciute di conseguenza.

«I numeri si sono visti già la prima settimana – annota seguendo il filo del discorso – quando eravamo in Albania. La salita del terzo giorno era lunga mezz’ora e l’abbiamo fatta praticamente 5,8-6 watt per chilo. Se non sbaglio siamo arrivati in 80 corridori, ma solo qualche anno fa con quei numeri si vinceva il Giro. E questo ha fatto capire già da allora quanto sia stato alto ogni santo giorno il livello in questo Giro d’Italia. Differenze minime che sono diventate enormi. Abbiamo visto un Van Aert molto sofferente in alcune tappe e poi vincere una delle frazioni più dure sulle strade bianche. Questo fa capire quanto siano tutti vicini e quanto sia sottile la differenza fra vincere e staccarsi dal gruppo dei migliori».

Movistar, pronti a partire

E’ un continuo limare, fatto di attenzioni a tutto. Non puoi mollare nulla, al punto che persino le interviste nel giorno di riposo vengono centellinate. La vita del corridore del Giro è monastica e chiusa. Nella bolla i tempi sono scanditi da tutto ciò che serve per ottenere il meglio da sé: rituali quasi ossessivi cui il ciclismo si è consegnato e ai quali difficilmente potrà sottrarsi. Intanto i meccanici della Movistar hanno finito di lavorare e le bici sono pronte.

«Le squadre studiano molto anche il mezzo meccanico – prosegue Formolo intercettando il nostro sguardo – anche tre soli corridori in fuga fanno 47 di media, se per sbaglio vanno in fuga in otto le medie sono veramente impressionanti e le bici fanno sicuramente una buona parte. Da quando sono arrivati i freni a disco e si è iniziato a lavorare sulla leggerezza, cercando di raggiungere ugualmente i 6,8 chili, si è livellato tutto verso l’alto. Anche una bici standard con i dischi pensa sui 7 chili. Forse una volta erano più leggere, ma a livello di prestazioni globali, adesso sono delle vere macchine da corsa».

Quanta bellezza in questa foto! Con Formolo, la moglie Mirna e i figli Chloe e Theo
Quanta bellezza in questa foto! Con Formolo, la moglie Mirna e i figli Chloe e Theo

Aero anche in salita

La tappa che li attende è veloce, diciamo, comprensibile che la Movistar abbia scelto di puntare su una Aeroad: aerodinamica e rigida. Ma l’orientamento delle squadre va ormai in una direzione ben precisa: l’efficienza prima di tutto. Anche in salita, dove le velocità sono ormai tali da giustificare l’uso di bici aerodinamiche.

«Anche se ad esempio Canyon offre la scelta fra Ultimate e Aeroad – dice – noi della Movistar usiamo soltanto la versione aerodinamica. Pesa leggermente di più, intorno ai 7,2 chili, però la resa anche in salita è migliore. Si sente la differenza anche in una salita al 7-8 per cento, che ormai scaliamo a 30 all’ora. Per questo nello scegliere la bici e le ruote, ma anche l’abbigliamento e la forma del casco, ci si concentra sull’aerodinamica. Una volta tutto questo non sarebbe stato possibile, oggi ci sono i dati a dire che è la scelta migliore».

Una stagione da record per Canyon

27.12.2024
4 min
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Gli ultimi giorni di dicembre sono solitamente dedicati a stilare i bilanci dell’anno che si sta concludendo e ad impostare i programmi dell’anno che verrà. Guardando in casa Canyon, l’azienda tedesca non può che ritenersi molto soddisfatta per i risultati sportivi ottenuti in questa stagione. Il 2024 passerà infatti alla storia di Canyon come uno degli anni di maggior successo mai registrati. Grazie a campioni del calibro Mathieu Van der Poel, Jasper Philipsen, Kasia Niewiadoma, Chloé Dygert, Puck Pieterse, Laura Phillip e Patrick Lange, solo per citare i più famosi, sono arrivati 17 titoli mondiali UCI, 2 campionati del mondo Ironman, una vittoria in un grande giro e un oro olimpico. A questi titoli prestigiosi vanno ad aggiungersi oltre 180 vittorie tra strada, cronometro, pista, gravel, cross-country, enduro e downhill.

In sella alla sua Canyon Gravel CFR Mathieu Van Der Poel è diventato campione del mondo in Belgio lo scorso ottobre
In sella alla sua Canyon Gravel CFR Mathieu Van Der Poel è diventato campione del mondo in Belgio lo scorso ottobre

Da Mathieu a Kasia

Il vero mattatore della stagione è stato senza dubbio Mathieu Van de Poel. L’asso olandese ha saputo conquistare la maglia di campione del mondo nel ciclocross e nel gravel. Due successi arrivati rispettivamente sui modelli Inflite CFR e Gravel CFR. Non vanno poi dimenticati i successi alla Parigi-Roubaix e al Fiandre ottenuti in sella alla Aeroad CFR

Un’altra stella nella stagione di Canyon è stata sicuramente Kasia Niewiadoma con la sua vittoria al Tour de France Femmes avec Zwift, ottenuta con la sua Canyon Aeroad CFR.

Uno dei successi più importanti per Canyon è arrivato dal ciclismo femminile con la vittoria del Tour de France da parte di Kasia Niewadona
Uno dei successi più importanti per Canyon è arrivato dal ciclismo femminile con la vittoria del Tour de France da parte di Kasia Niewadona

Padroni della pista

Non sono mancati anche i successi in pista. Chloé Dygert, Jennifer Valente, Lily Williams e Kristen Faulkner del Team USA hanno portato a casa l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre femminile. Tobias Aagaard Hansen, Carl-Frederik Bevort, Niklas Larsen e Frederik Rodenberg Madsen della Danimarca hanno vinto i titoli di campione del mondo nell’inseguimento a squadre, nel madison, nella gara a punti e a eliminazione. Tutti questi risultati sono stati ottenuti grazie al supporto della Speedmax Track CFR di Canyon.

Nel mondo del triathlon, Laura Philipp ha vinto il campionato mondiale Ironman femminile a Nizza. Ai campionati mondiali Ironman maschili a Kona, Patrick Lange ha conquistato il suo terzo titolo mondiale. Ad accompagnarli nei loro trionfi mondiali la Speedmax CFR.

Il modello Speedmax Track CFR è stato protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024
Il modello Speedmax Track CFR è stato protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024

Pieterse…e non solo

Il futuro di Canyon è sicuramente in buone mani quando si pensa alla poliedrica Puck Pieterse, capace di ottenere vittorie su strada, nel ciclocross e nella mountain bike, queste ultime ottenute sulla Lux World Cup CFR.

La Pieterse non è la sola promettente stella in casa Canyon. Accanto a lei troviamo altri giovani ciclisti che nel 2025 faranno sicuramente parlare di sé. Ci riferiamo a Zoe Bäckstedt, Tibor Del Grosso, Ivan Romeo, Antonia Niedermaier e Cat Ferguson, tutti campioni del mondo nel 2024 fra under 23 e junior.

La giovane olandese Puck Pieterse, infine, è stata capace di vincere sia su strada che fuoristrada
La giovane olandese Puck Pieterse, infine, è stata capace di vincere sia su strada che fuoristrada

Sempre vicino ai professionisti 

Fin dalla sua nascita avvenuta nel 2002, Canyon ha visto il mondo del professionismo come parte integrante della sua storia. Nel corso degli anni dai professionisti che hanno corso su bici Canyon sono infatti arrivate innumerevoli informazioni per il reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda tedesca. 

Andreas Walzer, Pro Sports Director di Canyon, ha così commentato lo straordinario 2024 a livello di successi ottenuto dalla sua azienda: «Il 2024 passerà alla storia come un anno in cui le nostre affermate stelle dello sport hanno dimostrato ancora una volta perché sono le migliori al mondo. Siamo incredibilmente orgogliosi di lavorare in partnership con alcuni dei migliori ciclisti della loro generazione. Le preziose intuizioni che ci danno consentono a Canyon di creare nuove innovazioni che possono spingere i confini di ciò che è possibile nel ciclismo professionistico, alcune delle quali portano direttamente alle nuove bici che vedrete nel 2025».

Canyon

Canyon Aeroad CFR

Canyon Aeroad CFR, la preferita di Valverde e Mas

20.04.2021
3 min
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Il binomio Canyon Movistar Team è iniziato nel 2014 e continua anche in questa stagione in cui i corridori della squadra spagnola hanno a disposizione l’Aeroad CFR, la Ultimate CF SLX e la velocissima Speedmax CF SLX.

Da salita ma con tubi aero

Delle due biciclette per le gare in linea che sono a disposizione di Valverde e compagni la più usata in questa stagione è certamente l’Aeroad CFR, nella foto di apertura. L’acronimo CFR sta per Canyon Factory Racing e le biciclette segnate da questa sigla sono quelle progettate per gli atleti professionisti. Per realizzare questa bicicletta dalle linee aerodinamiche, Canyon ha utilizzato la pregiata fibra di carbonio Toray M40X che ha permesso di guadagnare 170 grammi rispetto al telaio della versione precedente.
Per massimizzare l’efficienza aerodinamica è stato progettato il nuovo cockpit CP0018 dal design piatto e regolabile anche in larghezza. Oltre al manubrio anche il reggisella aerodinamico è stato rinnovato con una maggiore capacità di assorbire le vibrazioni e con un risparmio di 6 grammi di peso.

Geometria più rilassata

Seguendo i suggerimenti dei professionisti la geometria della Aeroad CFR è meno estrema, con uno stack rialzato di 9 millimetri e un reach ridotto di 5 millimetri. Questo ha portato ad una geometria più equilibrata che favorisce il comfort e migliora il trasferimento della potenza di pedalata.

Alejandro Valverde con la Canyon Ultimate CF SLX alle Strade Bianche 2021
Alejandro Valverde con la Ultimate CF SLX
Alejandro Valverde con la Canyon Ultimate CF SLX alle Strade Bianche 2021
Alejandro Valverde con la Canyon Ultimate CF SLX alle Strade Bianche 2021

Per le salite lunghe

La Ultimate CF SLX ha un telaio da 850 grammi nella versione con i freni a disco per un rapporto rigidità/peso molto competitivo, che la rende ideale per le tappe con le grandi salite. Un occhio di riguardo anche all’aerodinamica con la forma dei tubi stretta per ridurre la superficie frontale e profili più profondi per diminuire la turbolenza dell’aria.

Ruote Zipp

A livello di ruote i corridori della Movistar possono scegliere fra le Zipp 202 Firecrest, con profilo da 32 millimetri, le Zipp 303 Firecrest con profilo da 40 millimetri e le Zipp 454 NSW con profilo che va da 53 a 58 millimetri, a causa della forma seghettata che serve a dare una maggiore stabilità in caso di vento.

Enric Mas impegnato nella cronometro del Giro dei Paesi Baschi con la Canyon Speedmax CF SLX
Enric Mas impegnato con la Speedmax CF SLX
Enric Mas impegnato nella cronometro del Giro dei Paesi Baschi con la Canyon Speedmax CF SLX
Enric Mas impegnato nella cronometro del Giro dei Paesi Baschi con la Speedmax CF SLX

Manubrio regolabile

Per le prove contro il tempo i corridori del Team Movistar possono contare sulla Speedmax CF SLX equipaggiata con i freni tradizionali. Il manubrio di Canyon è stato progettato per offrire un gran numero di regolazioni. Le appendici sono pensate per favorire la posizione più confortevole e avere il miglior controllo possibile della bicicletta. La versione usata dal Team Movistar è la penultima ideata dal marchio tedesco, con una linea dei tubi più sfinata rispetto all’ultimo modello. Per le cronometro viene usata al posteriore la ruota lenticolare Super9 di Zipp, mentre all’anteriore viene montata la Zipp 454 NSW.

Zipp 454 Nsw profilo cerchio
Il profilo seghettato della Zipp 454 NSW
Zipp 454 NSW
La Zipp 454 NSW della Movistar con il profilo del cerchio seghettato

La scheda tecnica

GruppoSram Red eTap AXS
RuoteZipp
PneumaticiContinental
ManubrioCanyon
Sella Fizik
ReggisellaCanyon
PedaliLook Keo

I Componenti

Per quanto riguarda il resto dell’equipaggiamento troviamo il gruppo Sram Red eTap AXS a 12 velocità, selle Fizik, pedali Look Keo, portaborracce Elite e pneumatici Continental.