Cresce l’attesa e se vogliamo la curiosità di vedere Fausto Masnada tentare di far classifica in un grande Giro. L’ultima investitura è arrivata da Alessandro Ballan, il quale la scorsa settimana ha ci ha detto che il corridore della Quick Step-Alphavinyl potrebbe cogliere questa occasione al Giro d’Italia.
E l’ipotesi dell’ex iridato è più che plausibile. Se si sfoglia la rosa della squadra di Patrick Lefevere alla fine il vero uomo di classifica non c’è. La squadra è imbottita di cacciatori di tappe e velocisti. Chi potrebbe puntare ad un grande Giro sono Evenepoel, ma con dei grandi punti interrogativi visto che non ne ha ancora completato uno, e Mattia Cattaneo, il quale sembrerebbe dirottato sul Tour.
Di Fausto abbiamo chiesto a chi lo ha avuto tra le mani. A chi lo ha visto arrivare ”bambino” e andare da corridore vero: Giovanni Ellena, direttore sportivo della Drone Hopper – Androni Giocattoli, all’epoca la squadra di Masnada.
Allora Giovanni, davvero Masnada può fare classifica?
Se mi aveste posto questa domanda qualche anno fa avrei detto di no. Fausto non avrebbe avuto questa prospettiva. Adesso invece visti i suoi miglioramenti, dovuti per il 99% alla sua testardaggine da bergamasco puro, dico di sì.
Da bergamasco puro!
E menomale che sia così cocciuto direi! Fausto è migliorato in salita e a crono e può riuscirci. Poi ragazzi, un grande Giro è lungo: sono 21 giorni di corsa, più quelli tra vigilia, riposi e ci può stare che salti di testa. E per questo sono pochi coloro che possono fare classifica nei grandi Giri.
E secondo te Masnada può saltare di testa?
Come ho detto è tosto. Il fatto che sia migliorato parecchio, oggi lo rende più consapevole e sicuro di se stesso. Ed è più facile gestirsi. Le crisi possono esserci ma se so quanto valgo non salto per aria. Poi è difficile dirlo. Io ho conosciuto Fausto quando era all’inizio della sua carriera da pro’ e aveva un’altra mentalità. Neanche lui sapeva davvero fin dove poteva arrivare – Ellena fa una pausa – ma in tutto questo discorso mi viene in mente una cosa.
La posizione a crono di Masnada nel 2018… E quella vista quest’anno in Oman
La posizione a crono di Masnada nel 2018… E quella vista quest’anno in Oman
Cosa?
Vi rendete conto che adesso siamo qui a parlare di Masnada a far classifica in un grande Giro e questo ragazzo ha rischiato di non passare? E’ stato ad un passo dallo smettere. Che rischi si corrono in Italia? Quanti ce ne sono stati di ragazzi persi così? Nell’inverno 2017 Antonio Bevilacqua (all’epoca team manager di Masnada alla Colpack, ndr) mi chiamava un giorno sì e un giorno no e mi diceva: prendilo, prendilo. Questo è buono. Sì, è un po’ “vecchio” e le grandi squadre non lo considerano, ma vedrai che farà bene.
Per fortuna gli avete dato retta… Prima hai detto che Masnada è migliorato e che il Fausto dell’epoca non lo avresti visto in ottica classifica: ma quanto e come è migliorato?
Quanto e come non lo so. Adesso non ho più i suoi dati sottomano. Potrei “rubacchiarne” qualcuno da Strava ma non sarebbero comunque precisi. Posso però dire cha la sua massa muscolare è diversa. Basta vedere le foto. Probabilmente ha lo stesso peso, ma ha perso massa grassa a vantaggio di quella magra. E anche per questo va più forte in salita…
Anche?
Essendo più consapevole è migliorato anche di testa e in salita più che altrove spesso è la capacità di tenere duro a fare la differenza. E’ una questione mentale. Tu sei al limite, ma anche quello accanto a te lo è. E tante volte basta davvero un nulla perché uno dei due ceda. E più vado avanti e più sono convinto delle potenzialità della mente. Quando correvo credevo che la testa incidesse per il 20 per cento e che per l’80% contassero le gambe. Quando sono salito in ammiraglia sono passato a 50-50. Adesso dico che la testa incide per l’80% e le gambe per il 20%.
Masnada è cambiato anche nella muscolatura, secondo Ellena In salita è più forte. Fausto è alto 1,83 metri per 65 chili
Masnada è cambiato anche nella muscolatura, secondo Ellena In salita è più forte. Fausto è alto 1,83 metri per 65 chili
Un cambiamento netto che sottolinei con una certa sicurezza. Come mai?
Guardate, ho visto in prima persona alcuni corridori, che non posso dirvi chiaramente, con dei valori più alti di quelli di Bernal, ma quasi non si sa chi siano. Corridori quasi sconosciuti. Questa presa di coscienza porta al Masnada della situazione.
Nel prossimo Giro in cui non sembra esserci un super dominatore designato, una top cinque a Verona è fattibile per Masnada?
Secondo me sì. Poi bisogna vedere anche il supporto che gli darà la squadra, ma se vogliono loro in Quick Step-Alphavinyl sono bene organizzati e sanno gestire lo stress. Fosse ancora da noi per certi aspetti, lo ammetto, sarebbe un po’ “solo”.
Hai guardato il percorso? C’è qualche tappa che potrebbe essere particolarmente adatta a Fausto?
Per scaramanzia, in attesa che comunichino le wild card per il Giro, non ho approfondito la mia analisi. Conosco un po’ meglio la tappa che arriva a Cogne perché parte da casa mia. E la salita finale è pedalabile. Su una pendenza simile Fausto può fare bene.
Masnada non è da pendenze stile Zoncolan per capirci?
No, non sono quelle le sue salite, quelle dove può fare la differenza, ma solo per ovvie questioni fisiche come accennavo prima.