Mas esulta. Pogacar battuto e Pozzo non molla mai

01.10.2022
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Finora è la giornata che gli salva la stagione. Giocando col suo cognome potremmo dire, “Mas que una victoria (più che una vittoria)”. Già, perché il successo di Enric Mas al Giro dell’Emilia, primo del 2022, è stato ottenuto al settantesimo giorno di gara e all’interno dei quali aveva riposto più di una aspettativa.

Se il secondo posto nella generale della Vuelta era stato il riscatto ad un Tour de France opaco, reso ancor più incolore dalla positività al covid, il 27enne spagnolo della Movistar in cima al San Luca ha dato un ulteriore segnale della sua buona condizione.

Esulta Enric Mas. E’ la prima vittoria del 2022
Esulta Enric Mas. E’ la prima vittoria del 2022

Trionfo Mas

Al penultimo passaggio sulla aspra ascesa che porta al santuario bolognese, Mas ha fatto il forcing, cui ha resistito solo Tadej Pogacar.

Poi nella tornata finale, dove si erano accodati Pozzovivo, Valverde e Uran (che finiranno poi nell’ordine), ha nuovamente attaccato nello stesso punto facendo il vuoto. Don Alejandro ha giocato da stopper favorendo il compagno mentre lo sloveno della UAE Emirates ha staccato solo negli ultimi metri l’incrollabile lucano della Intermarché Wanty Gobert.

Nella ressa post premiazioni, tutti vogliono i protagonisti del podio per diverse motivazioni. D’altronde è un gran bel podio. Tifosi per le foto, addetti ai lavori per le dichiarazioni e gli chaperon per l’antidoping. Blocchiamo Enric Mas prima che vada a completare le formalità del dopo corsa.

«Dopo la Vuelta sono stato a casa per un po’ di vacanza e per recuperare – racconta lo scalatore nato ad Artà, a nord di Maiorca – Mi sono allenato bene perché sapevo che c’era ancora un finale di stagione impegnativo. Ho passato molto freddo nei giorni scorsi e stamattina. Non è il mio clima ideale però Alejandro (Valverde, ndr) era lì ed io volevo aiutarlo, lavorare per lui.

«Negli ultimi chilometri mi sono trovato in fuga con Tadej. E’ stato duro e bello al tempo stesso perché tutto il mondo sa chi è lui. E’ stata una gran salita per me. Batterlo è stato è una grande soddisfazione.»

«Questa vittoria – prosegue – mi ripaga in parte di una stagione difficile difficile difficile (lo ripete tre volte come se gli stesse passando davanti agli occhi in quel momento, ndr). Ho avuto una seconda possibilità alla Vuelta perché la condizione e la fiducia non sono arrivati prima. Dopo il Tour ho fatto un buon reset ed ora ho una buona forma».

Solita cornice di pubblico sui due chilometri che portano al San Luca
Solita cornice di pubblico sui due chilometri che portano al San Luca

Più vittorie

«Al Lombardia – conclude Mas – innanzitutto ci saranno 60 chilometri in più e sappiamo che Alejandro predilige quel tipo di classiche. Vedremo se attuare la stessa tattica. Oggi era oggi e siamo riusciti a conseguire la vittoria, dopo averla sfiorata in un’altra corsa questa settimana (secondo posto di Valverde alla Coppa Agostoni, ndr)».

«Il Lombardia comunque resta l’ultimo obiettivo dell’anno. Dove pongo il mio successo di oggi in carriera? Lo metto nel 2022, che è stato un anno complicato per me. Vorrei che non fosse l’unico. Ci sono ancora un paio di gare in cui voglio fare bene».

Pogacar riesce a staccare un indomito Pozzovivo proprio negli ultimi metri
Pogacar riesce a staccare un indomito Pozzovivo proprio negli ultimi metri

Pozzo c’è

Le fasi finali del Giro dell’Emilia sono diventate anche uno scontro di generazioni. Col terzo gradino, Domenico Pozzovivo ha tenuto alta la bandiera dei vecchietti terribili provando il colpaccio ma tuttavia dando filo da torcere al ragazzino Pogacar. Ne approfittiamo mentre è in attesa dell’antidoping per rivivere le ultime ore e quelle che verranno.

«E’ stata una corsa regolare, con una andatura abbastanza sostenuta tutto il giorno – spiega Domenico che è diventato pro’ nel 2005 – Alla fine c’è stata una scrematura naturale senza grossi attacchi fino agli ultimi due giri in cui ci sono stati movimenti più importanti.

«Ho cercato di gestire la gamba, che già all’Agostoni avevo visto che era buona. Oggi però ho trovato due corridori che sono più forti di me ma sono molto soddisfatto del podio. Questo è il mio miglior risultato al Giro dell’Emilia, che è una corsa che ho sempre sentito tanto per il percorso e per il pubblico».

«Sono riuscito a rientrare sulla testa all’inizio dell’ultimo giro – continua – e per un po’ stare con Pogacar. Sento di essere ad un buon livello in salita. Peccato perché ho sofferto più del dovuto il long-covid dopo il Giro di Svizzera. Ce l’ho avuto molto forte e per due mesi ho pagato tanto le conseguenze. Alla Vuelta non ero al livello che speravo. In ogni caso sono riuscito a non mollare di testa ed ho ricostruito un’ottima condizione per queste ultime gare».

Il podio del Giro dell’Emilia. Qualità, gioventù ed esperienza
Il podio del Giro dell’Emilia. Qualità, gioventù ed esperienza

Verso il Lombardia

«E’ stato importante restare con corridore del calibro di Tadej. Mi dà fiducia e morale. Significa che ho lavorato bene… e che non ho quasi 40 anni (dice sorridendo mentre ci ricorda che li compirà il 30 novembre, ndr)».

«Farò sia Tre Valli Varesine che Lombardia – chiude Pozzovivo – Nella prima faremo gara in parallelo Rota ed io. Lui arrivava dall’Australia e qui credo che abbia pagato il jet-leg ma la Tre Valli è più adatta a lui che a me. Personalmente a me servirà per fare ancora più gamba. Al Lombardia è cambiato il finale, dove ci sarà più da lottare per imboccare bene il primo San Fermo della Battaglia perché ci saranno più corridori, rispetto al passaggio sul Muro di Sormano. Comunque il finale sarà da gambe. Le discese sono tecniche perché dove finisci la salita poi è difficile rimontare posizioni scendendo».

«Dal punto di vista tecnico, i giri del San Luca sono piuttosto simili alla parte conclusiva del Lombardia. Ho provato a prendere dei riferimenti, specie per il ritmo. Non avendo corso dalla fine della Vuelta, queste gare mi sono servite per capire i limiti fino a dove spingere. Fin dove puoi farlo. E penso di avere preso buoni riferimenti, anche perché come squadra ci siamo mossi bene.

«Raccogliere un podio ad una gara come l’Emilia è importante e speriamo sia di buon auspicio per sabato prossimo.»