Cofidis, un buon inizio per salvare la licenza WT

25.02.2022
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L’inizio di stagione è sempre un ottimo periodo per mettere fieno in cascina ma senza viverci di rendita. Per la Cofidis sembra essere questa la filosofia dell’avvio di 2022, soprattutto in ottica ranking World Tour. Le licenze per il 2023 infatti verranno assegnate in base ai punti di graduatoria al termine dell’attuale ciclo triennale alla fine di quest’anno.

Damiani guida la Cofidis. Qui al Tour of Oman 2019
Damiani guida la Cofidis. Qui al Tour of Oman 2019

Damiani e gli obiettivi

La formazione francese (che partiva dalla zona retrocessione del WT) ha aperto la sua annata in grande spolvero centrando già quattro vittorie (tra il 3 e il 12 febbraio) con due degli undici nuovi innesti. Bryan Coquard e Benjamin Thomas sono andati a segno due volte ciascuno. Seconda tappa sia all’Etoile de Besseges sia al Tour de la Provence per il 29enne velocista di Saint-Nazaire giunto dalla B&B Hotels Ktm. Terza frazione e classifica generale all’Etoile de Besseges invece per il 26enne cronoman bresciano d’adozione arrivato dalla Groupama-Fdj.

Due corridori (entrambi pistard con medaglie olimpiche e mondiali) con grandi ambizioni di rilancio, se non addirittura di definitiva consacrazione, che sembrano perfetti per meccanismi e strategie con il resto della squadra biancorossa. Abbiamo sentito Roberto Damiani, diesse della Cofidis dal 2018, per parlare di questo momento e capire i loro obiettivi.

Coquard Provence 2022
La vittoria di Coquard nella seconda tappa del Tour de la Provence, battendo due campioni come Alaphilippe e Ganna
Coquard Provence 2022
La vittoria di Coquard nella seconda tappa del Tour de la Provence, battendo due campioni come Alaphilippe e Ganna
Roberto, siete partiti molto forte…

Le vittorie sono sempre una buona cosa, soprattutto ad inizio stagione perché ti danno l’idea del lavoro fatto in inverno. Siamo contenti di questi quattro successi, che sono un buon bottino. Ma restiamo con i piedi per terra. Dobbiamo continuare a progredire perché è un anno importante per i punti e per il rinnovo delle licenze.

Che vittorie sono state?

Innanzitutto ci danno un grande morale. Sono state conquistate con atleti nuovi che non vincevano da diverso tempo. Coquard che batte in volata prima Pedersen e poi Alaphilippe (gli ultimi campioni del mondo, ndr) è un bel vedere. Stesso discorso vale per Thomas. Hanno portato una bella ventata di tranquillità ed euforia allo stesso tempo. Non dimenticherei nemmeno Guillaume Martin che si è già fatto vedere al Tour des Alpes Maritimes et du Var (per lui un quinto e un secondo di tappa e terzo nella generale, ndr). Stiamo lavorando serenamente.

La lotta per aver nuovamente diritto alla licenza sembra serratissima.

Noi siamo rientrati nel WT nel 2020 e ce la giochiamo con 5-6 formazioni. Ci sono differenze di struttura e budget. Noi non abbiamo i fondi di Ineos Grenadiers o Quick Step-Alphavinyl pur avendo con Cofidis tutta la tranquillità economica del mondo. Facciamo la corsa su team come Lotto-Soudal, Intermarchè-Wanty-Gobert e le altre squadre che stanno lottando per questo obiettivo (Israel-Premier Tech, Movistar e BikeExchange-Jayco sono le altre che rischiano di essere trascinate nella zona retrocessione, ndr).

Avete cambiato la vostra anima con le tante operazioni di ciclomercato?

C’è stato un grosso cambiamento nel nostro roster, con undici nuovi arrivi. E’ stato fatto chiaramente con l’idea di migliorare. Abbiamo cercato di prendere atleti che nei loro settori, di capacità di aiuto o di risultato, potessero far crescere il peso specifico della squadra.

Guillaume Martin quest’anno esordirà al Giro d’Italia cercando di fare classifica
Guillaume Martin quest’anno esordirà al Giro d’Italia cercando di fare classifica
I vostri intenti quali sono?

Il buon inizio di stagione, ripeto, ci ha dato serenità. Andiamo avanti senza eccessi anche se chiaramente vogliamo fare più vittorie e punti possibili. Il Tour de France, per una formazione storica francese come la nostra, resta un obiettivo primario. Quest’anno verremo al Giro d’Italia con Martin, uno dei nostri migliori scalatori, che viene anche per conoscere la corsa rosa visto che non l’ha disputato prima. Ovvio che con un corridore di questo genere cercheremo di fare il meglio possibile in classifica ma senza fare proclami.

Il marchio Cofidis è uno dei più longevi nel ciclismo professionistico essendoci ininterrottamente dal 1997. Come la vivi da italiano?

Con grande invidia per la qualità del movimento ciclistico francese. Vorrei una Cofidis italiana, ovvero una azienda italiana che creda nel ciclismo come ci crede Cofidis. Sarebbe una luce accesa per noi. Di fatto ha triplicato le sue forze. Dopo la squadra di paraciclismo, che era presente già da tanto tempo, quest’anno c’è anche il team continental femminile. E il loro progetto è a lungo termine. Da diesse invece, il fatto di avere alle spalle una azienda come Cofidis ci inorgoglisce e ci stimola ancora di più. E’ una squadra che ha la sua… francesità, pur essendo una formazione francese con meno corridori della sua nazione.

Roberto prima di salutarti, a parte i nomi che abbiamo già fatto, quali altri corridori ci vuoi segnalare per questo 2022?

Uno è certamente Simone Consonni, che ormai è decisamente più libero di fare la propria gara. Non posso dimenticare Ion Izagirre che purtroppo è caduto in Algarve facendosi male ad una mano. Lui è uno dei punti di forza che abbiamo preso quest’anno (arriva dall’Astana, ndr). Infine faccio i nomi di due giovani francesi, Axel Zingle e Hugo Toumire (che erano stagisti nel finale del 2021, ndr). Il primo è un passista classe ’98. Un uomo da classiche, con un buono spunto veloce che tiene bene su certi tipi di strappi. Il secondo invece ha 20 anni, fisico e caratteristiche da scalatore. Ovviamente bisogna dargli un po’ di tempo ma sono due ragazzi molto interessanti. Questo dimostra come Cofidis, in tutti questi anni, guardi ancora ai giovani. E su di loro ve lo dico, seguiteli.