Dopo le nomine, si passa ai fatti. Di sicuro si passa al lavoro. La scorsa settimana la Federazione ciclistica italiana ha convocato un importante assemblea di lavoro con tutti i tecnici azzurri e i rispettivi staff.
C’erano i vari settori: pista, strada, offroad… per un totale di 16 cittì. Parafrasando il comico Maurizio Crozza, potremmo dire che si è passati al “foglio del come”, come lavorare, come attuare i proclami. Anche se in questo, sia chiaro, non c’era da ridere: fatti seri e metodologie di lavoro concrete.
Collaborazione fra i settori
Tra coloro che hanno preso parte a questo importante incontro tenutosi a Cambiago nel milanese, c’era anche Massimo Ghirotto. Il “Ghiro” è uno dei personaggi con maggior esperienza del nostro ciclismo. Per anni professionista su strada, è stato un team manager nella mountain bike per altrettante stagioni. Il “Ghiro” ha diretto il Team Bianchi e ha collaborato con il Team Trek-Pirelli. Quest’ultima collaborazione è stata una breve parentesi prima di entrare in commissione offroad.
«Programmazione è la parola chiave – dice Ghirotto – si è parlato principalmente di programmazione: del lavoro, della preparazione vera e propria, delle trasferte, delle Olimpiadi…
«Diego Bragato, soprattutto, ci ha parlato di allenamenti. Delle nuove metodologie fornite dalla letteratura scientifica attuale, quindi di nuove tecnologie e metodologie di allenamento. E ci ha ribadito quanto sia importante la collaborazione fra i settori.
«E l’aiuto fra Celestino e Pontoni ne è un esempio. Non ci devono più essere compartimenti stagni. Bisogna comunicare e aiutarsi nella consapevolezza che una disciplina o un atleta può essere di aiuto l’uno all’altra».
Sinergie e competenze
Sinergie dunque fra i tecnici. Parola magica voluta dal presidente Dagnoni e fortemente sponsorizzata dal team manager Amadio.
Ghirotto parla sì di collaborazione e sinergie fra i vari settori, ma anche di competenze sempre più specifiche. E di quanto sia importante che un tecnico possa essere concentrato sul suo lavoro specifico. Insomma niente più “tuttologi”.
«Per esempio – continua Ghirotto – nella Mtb, Celestino oltre all’aiuto di Pontoni, potrà avere il supporto di Andrea Tiberi, fresco ex atleta di livello internazionale (Tibi ha preso parte ai Giochi di Rio 2016), laureato in scienze motorie, esperto, abile comunicatore… Una figura molto importante e preparata che seguirà i giovani principalmente. La sua presenza consentirà a Celestino di essere sgravato di ulteriori impegni. Mirko potrà concentrarsi meglio su altri aspetti. Non poteva controllare il settore cross country, marathon ed eliminator maschile e femminile, elite e giovani da solo».
Programmazione totale
Prima si è accennato al discorso della programmazione. Programmazione intesa nel suo senso più ampio. Una progettazione a breve (e lungo) termine dei programmi, l’organizzazione di una trasferta, il lavoro in ottica Olimpiadi.
«Si è parlato di allenamenti – spiega Ghirotto – ma anche di organizzazione delle trasferte. Queste per esempio non devono essere più presentate all’ultimo minuto, ma progettate per tempo. Vanno individuate le strutture, i trasporti e il personale che serve con il giusto anticipo. Che poi di fatto si tratta di stabilire un budget e su quello lavorare».
«Riguardo alla parte degli allenamenti è importante guardare avanti. Bisogna pensare alle Olimpiadi. Si è parlato di Parigi 2024, ovviamente, ma anche di Los Angeles 2028».
Insomma la squadra della nuova dirigenza dopo i proclami inizia a passare all’azione. Il progetto Dagnoni prende quota.