Calendario del cross: abbondanza e discussioni

19.10.2022
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Come nasce il calendario nazionale del ciclocross? E perché si permettono sovrapposizioni che in qualche modo danneggiano un organizzatore rispetto a un altro? Girando su campi di gara (in apertura la prova di Osoppo del GIC 2022-23, foto Billiani), nelle discussioni sui social e leggendo i messaggi che ultimamente ci sono arrivati, il tenore delle domande è più o meno questo.

Dato però che il modo migliore per avere delle risposte è fare le domande ai diretti interessati, siamo approdati ancora una volta da Massimo Ghirotto, Presidente della Commissione Fuoristrada. E vedendo il numero delle volte in cui di recente lo abbiamo tirato in ballo, viene da chiedersi (col sorriso) se al momento di accettare l’incarico il padovano si aspettasse tutto quello in cui ha dovuto metter mano. Dal cross ai regolamenti del gravel, passando ovviamente per la mountain bike e la Bmx.

Ghirotto è in FCI dal 2021: eccolo alla prima Serenissima Gravel dello scorso anno con Celestino
Ghirotto è in FCI dal 2021: eccolo alla prima Serenissima Gravel dello scorso anno con Celestino

Ripresa generale

Prima di cominciare ci permettiamo però una considerazione. Grazie al lavoro certosino degli anni scorsi di Fausto Scotti, il cross è tornato a occupare ogni weekend da ottobre a gennaio. E se nel 2020 e 2021 l’unico circuito ripartito dopo il Covid e durante il Covid è stato proprio il Giro d’Italia organizzato dall’ex cittì (che si serviva di quelle tappe per osservare i corridori in odore di azzurro), oggi è ripartito anche tutto il resto. Per questo probabilmente in alcune occasioni capiterà ancora di pestarsi i piedi.

Buongiorno Massimo, spiegaci: come nasce il calendario del cross?

Niente di troppo diverso dagli altri calendari. Ogni società propone la sua data, sapendo che su indicazione dell’UCI le internazionali hanno la precedenza. Per questa stagione ne abbiamo 8, compresa la Coppa del mondo di Vermiglio. Poi ci sono circuiti storici, come il Giro d’Italia, il Master e il MediterraneoCross. Vista tanta abbondanza, abbiamo pensato di mettere un tetto alle prove dei circuiti, valutando che in tre mesi di attività non si possa andare oltre le 6 prove. Penso sia anche nel loro interesse.

Anche quest’anno a dicembre torna la Coppa del mondo a Vermiglio
Anche quest’anno a dicembre torna la Coppa del mondo a Vermiglio
Da quale punto di vista?

Possono concentrarsi sulla qualità delle prove, sapendo che chi punta alla classifica del circuito avrà meno problemi a farle tutte.

Qualche sovrapposizione ugualmente si è creata. Ad esempio il 30 ottobre, il 6 e il 13 novembre…

Questo calendario c’è da mesi e abbiamo discusso a lungo delle concomitanze. Parlando del 13 novembre, ad esempio, si parla di una gara a Ovindoli e una a Bisceglie. Si fa spesso il discorso che il Sud è penalizzato dalle tante trasferte. Sono gare in cui si va anche per fare punti per il ranking Top Class. Così abbiamo valutato che la prova di Ovindoli, che in un primo momento doveva essere a Ferentino, sia più facilmente raggiungibile dalle società del Nord. Mentre in Puglia avranno occasione di correre le altre. A me sembra il modo di non costringere tutti a trasferte troppo costose.

Stesso discorso per Brugherio e Follonica?

In quel weekend ci sono l’internazionale di Brugherio il 29, la nazionale di Brugherio, la tappa di Follonica del Giro d’Italia il 30 e la gara nazionale di Firenze il primo novembre. Le società organizzate potrebbero fare l’internazionale e poi spostarsi in Toscana, non ci sono distanze proibitive. Non vedo grossi problemi se anche qualcuna si fermasse per due giorni a Brugherio, partendo dal presupposto che è un calendario molto concentrato di eventi. La soluzione per evitare sovrapposizioni sarebbe non autorizzare qualche gara, ma sarebbe ingiusto verso le società. E del resto non si può ampliare il periodo, perché a ottobre si corre ancora su strada e a febbraio parte la stagione della mountain bike. Per cui è tutta una questione di incastri, mentre c’è chi non si fa problemi, una volta completato il calendario, a chiedere di cambiare località o data…

Il DP66, team creato da Daniele Pontoni, si è subito messo in luce nella stagione (foto Lisa Paletti)
Il DP66, team creato da Daniele Pontoni, si è subito messo in luce nella stagione (foto Lisa Paletti)
Accade spesso?

Accade. Passi giorni a contattare gli organizzatori. E poi quando i termini sono scaduti, arrivano richieste di spostamento. Come quella del Giro d’Italia, che nella stessa domenica sposta la gara da Ferentino a Ovindoli. Poco male, perché la distanza è la stessa.

Nessun problema quindi…

Ci terrei però che si tutelasse il metodo. Ci sono i tempi per pianificare il calendario. Ma se autorizziamo uno spostamento a termini chiusi, come facciamo a negarne un altro? Il cross è ripartito alla grande e Scotti ha avuto grande merito. Ma proprio perché i numeri sono così importanti e l’attività ricca, credo che possiamo tutti sopportare qualche sovrapposizione di data.