Per Villa mondiale da 10, ma quell’argento non va giù…

21.10.2022
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Spesso non è tutt’oro quel che riluce. Agli ultimi mondiali su pista l’Italia ha chiuso seconda nel medagliere, a pari numero di ori con l’Olanda, eppure su molti media il giudizio finale sulla spedizione italiana non è stato sempre positivo, rimarcando come nelle specialità olimpiche siano arrivati solo un oro e un argento. Nella sua analisi il cittì Marco Villa, arrivato ai mondiali dopo il record dell’Ora di Ganna, tiene innanzitutto a difendere l’operato dei suoi ragazzi: «Se dovessi dare un voto alla squadra darei 10. Per la lode è mancato l’oro del quartetto maschile, per questione di qualche decimo».

Villa con i ragazzi del quartetto. Dopo lo stellare 2021 un argento con un po’ d’amaro in bocca
Villa con i ragazzi del quartetto. Dopo lo stellare 2021 un argento con un po’ d’amaro in bocca
Agli europei la debacle dell’inseguimento a squadre ti aveva fatto molto arrabbiare. Questa volta come l’hai presa?

Allora avevamo sbagliato pesantemente e ad essere sinceri ero ancora preoccupato che qualcosa non andasse per il verso giusto. Anche i ragazzi hanno psicologicamente corso con un po’ di paura, si sono trattenuti per non disfare l’assetto e quindi hanno chiuso senza aver dato realmente tutto. Manlio Moro ad esempio mi ha detto all’arrivo che poteva ancora spingere, lo stesso dicasi per Milan chiamato a lanciare il quartetto, un ruolo che ancora non sente suo.

Quanto c’è nel risultato di questo trattenersi degli azzurri e quanto invece di merito degli inglesi?

In egual misura. Il quartetto britannico mi ha stupito, ma d’altronde avevano un Hayter in una forma spaziale, che ha portato a casa due ori e un argento. Ha portato il quartetto molto in alto.

Milan con Ganna: il regolamento olimpico potrebbe portarli ad altre gare per loro inedite
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Molti hanno sottolineato come le ragazze, dopo il bellissimo oro nel quartetto, si siano un po’ afflosciate…

Un rilassamento c’è stato, l’ho visto anch’io, ma bisogna capire che la stagione per tutte loro è stata lunghissima e atipica. Molte erano nuove nel WorldTour, hanno disputato un numero enorme di gare. Un plauso particolare va alla Balsamo, che pur dopo una stagione stressante ha onorato l’impegno. Nell’omnium non era la solita Elisa. Nella madison poi c’era poco sincronismo tra le ragazze, ma questo lo sappiamo, è una specialità che si corre poco e questo lo paghiamo.

C’è un’immagine della Balsamo che è rimasta impressa: lo sprint con la Kopecky che l’ha portata al secondo posto nell’eliminazione dell’omnium, ma poi era davvero spompata.

La belga aveva fatto il giochetto per farla perdere, Elisa è stata bravissima, poi non aveva senso lottare per la vittoria, 2 punti non cambiano nulla. Anche Viviani nell’eliminazione dell’omnium aveva speso tanto nei primi giri e si è accontentato del quarto posto. Poi, nella gara secca, è stato tutto un altro discorso.

Per la Balsamo l’oro con il quartetto, ma si vedeva che le energie erano ormai quasi finite
Per la Balsamo l’oro con il quartetto, ma si vedeva che le energie erano ormai quasi finite
Si è parlato molto di un impiego di Milan anche in altre specialità, non solo nell’inseguimento. Tu che cosa ne pensi?

Mi piacerebbe, ma devo tener conto che l’attività su strada, grazie ai suoi risultati, lo sta assorbendo sempre di più. Questo va a scapito del tempo da dedicare alla pista e non possiamo prescindere dal quartetto. Le altre specialità, quelle olimpiche, non le ha mai fatte e non s’inventano dall’oggi al domani. Per me è già abbastanza quello che fa, io prendo ogni atleta in base a quel che può garantirmi.

I prossimi mondiali saranno ad agosto, in una kermesse che prevede nello stesso luogo e periodo anche le prove su strada. Questo costituisce un problema e in che misura?

Nel corso degli anni credo che abbiamo dimostrato di saperci sempre adattare, in base al tempo di effettuazione di ogni manifestazione. La nuova manifestazione è all’insegna della multidisciplina, in base alla situazione studieremo come schierarci al via, quel che è sicuro è che porteremo una squadra attrezzata in grado di fare il meglio possibile.

Secondo Villa, nella madison Barbieri e Consonni hanno pagato la poca consuetudine con questo tipo di prove
Secondo Villa, nella madison Barbieri e Consonni hanno pagato la poca consuetudine con questo tipo di prove
Il prossimo anno inizia la rincorsa alle qualificazioni olimpiche. Ti preoccupa?

Non userei questo termine, diciamo che mi tiene al massimo dell’attenzione. Il cammino è lungo e difficile, ma so che ho dalla mia un gruppo ampio, un’abbondanza di talenti nella quale scegliere per affrontare ogni impegno, ma bisognerà stare attenti a non compiere passi falsi. Intanto però non guardo solo al comparto endurance: vedremo di provare a conquistare una difficilissima qualifica anche nella velocità. Intanto nel 2023, d’accordo con Quaranta che sta lavorando benissimo, cominceremo a vedere Predomo anche alle prese con i più grandi, per acquisire esperienza.