Velocità: dopo Monaco Quaranta alza le aspettative

23.08.2022
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Ivan Quaranta è già immerso nella nuova avventura dei suoi ragazzi, i mondiali juniores che si svolgono da oggi a sabato a Tel Aviv, ma in Israele è arrivato sull’onda di risultati come quelli di Monaco che hanno dato un risalto enorme al suo settore, la velocità, come da tantissimo tempo non accadeva. Nel suo piccolo anche la velocità su pista ha contribuito alla grande affermazione azzurra nella rassegna europea, con l’Italia per la prima volta trionfante nel medagliere della manifestazione multisportiva e terza in quello relativo al ciclismo su pista, pur in presenza di molte importanti assenze.

Bianchi Monaco 2022
Il podio del chilometro a Monaco, con Bianchi 2° al fianco del vincitore Landerneau (FRA) e di Dohrnbach (GER)
Bianchi Monaco 2022
Il podio del chilometro a Monaco, con Bianchi 2° al fianco del vincitore Landerneau (FRA) e di Dohrnbach (GER)

Bilancio superiore alle attese

Portare sul podio un ragazzo giovane come Matteo Bianchi e una ragazza più esperta come Miriam Vece che ha comunque ancora 25 anni (nella foto di apertura con Quaranta) significa che si sta lavorando più che bene, considerando che il settore ha preso vita praticamente da meno di un anno e Quaranta, giustamente, ha scelto di lavorare da subito con nuove leve (tanto è vero che la Vece, che pure collabora con il tecnico, lavora ancora nel centro Uci di Aigle in attesa che anche il settore femminile prenda maggiormente corpo).

Per questo è un Quaranta entusiasta quello che mette in archivio un evento che resterà come pietra miliare nella ricostruzione del settore: «Abbiamo raggiunto obiettivi inattesi, considerando che eravamo partiti con l’obiettivo di far fare esperienza ai ragazzi, tutti under 23. Significa che i risultati che avevamo ottenuto ad Anadia negli europei di settore non erano stati un caso, pur in un evento dal livello alto».

La velocità a Monaco ha rilanciato la scuola francese, qui Vigier vincitore di velocità e keirin
Vigier Monaco 2022
La velocità a Monaco ha rilanciato la scuola francese, qui Vigier vincitore di velocità e keirin
E quello di Monaco, di che livello è stato?

Sono i tempi a dire che è stato un grande evento, basti pensare che due atleti sono scesi sotto il minuto nel chilometro e uno di questi era Bianchi. Gli unici che mancavano erano i due olandesi Lavreysen e Hoogland perché dopo la vittoria nel team sprint hanno ritenuto la pista non sufficientemente sicura.

Questo tema è stato molto discusso, considerando anche le tante cadute alcune con conseguenze pesanti come per Letizia Paternoster. Che idea ti sei fatto in proposito?

Era sicuramente difficile da interpretare, molto breve, senza sufficienti rettilinei tanto è vero che nelle gare di velocità e di keirin è stato decisivo il sorteggio. La giuria ha infatti stabilito di far fare ai concorrenti 4 giri senza stayer in luogo degli abituali 3, ma chi partiva in testa aveva un vantaggio enorme. Inoltre anche la bassa pendenza ha pesato sull’evoluzione delle gare, ma considerando anche la scorrevolezza della pista non direi che essa fosse eccessivamente pericolosa. Bisogna sapersi adattare a ogni situazione.

Napolitano Monaco 2022
Napolitano ha conquistato l’accesso alle semifinali del keirin, un punto di partenza
Napolitano Monaco 2022
Napolitano ha conquistato l’accesso alle semifinali del keirin, un punto di partenza
Proprio a proposito del keirin, il cammino di Napolitano arrivato fino alla finale di consolazione ti ha sorpreso?

Non più di tanto perché a livello tattico Daniele è molto avanti, sa interpretare le gare. Gli manca ancora un po’ di gamba e i tempi in tal senso sono uno specchio di dove può e deve lavorare, ma non dimentichiamo che è al primo anno U23 eppure era stato sul podio ad Anadia. Inoltre sottolineerei un altro fattore: l’ucraino andato in finale era stato battuto dai nostri in Portogallo, quindi Napolitano poteva benissimo essere al suo posto. Il potenziale c’è tutto.

Considerando le prove sue e di Bianchi, argento nel chilometro da fermo ma anche il settimo posto nella velocità a squadre, cominci a pensare a una possibile qualificazione per Parigi 2024?

Sarei folle a non farlo, i risultati ci dicono che possiamo e dobbiamo provarci – afferma sicuro Quaranta – A Parigi andranno 6 squadre europee e noi, dati alla mano, siamo settimi ma a pochissimo dalla Polonia e a mezzo secondo dalla quarta. Il tempo è dalla nostra parte considerando l’età dei ragazzi, dobbiamo crederci. Il periodo di qualificazione scatterà nel prossimo febbraio o noi dovremo farci trovare pronti, ma io ci credo fortemente in questi ragazzi. Poi, sia chiaro, se andremo sarà per fare esperienza, per continuare in quel cammino di crescita che spero porterà a grandi risultati nell’edizione olimpica successiva.

Mondiali juniores, le finali

I mondiali juniores su pista si svolgono a partire da oggi e fino a sabato nel Sylvan Adams Velodrome di Tel Aviv, il velodromo più grande del Medio Oriente, intitolato al magnate israeliano che l’ha fatto costruire e che ha creato anche la Istael-Premier Tech. Già questa sera i ragazzi di Quaranta saranno impegnati nella velocità a squadre che potrebbe dare riscontri interessanti.

Martedì 23 agosto
Scratch W
Velocità a squadre W
Velocità a squadre M
Mercoledì 24 agostoInseguimento a squadre M
Scratch M
Keirin M
Inseguimento a squadre F
Eliminazione F
Giovedì 25 agostoCorsa a punti M
Inseguimento individuale M
Velocità individuale F
Omnium F
Venerdì 26 agosto500 metri da fermo F
Corsa a punti F
Inseguimento individuale F
Velocità individuale M
Omnium M
Sabato 27 agostoEliminazione M
Madison F
Chilometro da fermo M
Keirin F
Madison M
Nella velocità però continuiamo a soffrire…

Per questo dobbiamo in questo momento spingere maggiormente nella prova a squadre, perché se qualifichiamo il terzetto, un atleta sarà automaticamente ammesso al torneo olimpico di velocità e uno a quello del keirin. In questo il cammino di crescita del quartetto dell’inseguimento e il lavoro di Villa devono essere per noi la via maestra. Sono sincero, non tutto è andato perfettamente a Monaco, ma sarebbe stato folle pensare il contrario. Con calma dovremo ragionare non su quel che è andato bene, ma su cosa non ha funzionato per migliorare.

Intanto c’è da pensare alla rassegna iridata junior, con che prospettive siete partiti?

Abbiamo Predomo campione europeo e Minuta bronzo nel keirin, già questi due risultati dicono che dobbiamo puntare al bersaglio grosso e i ragazzi hanno tutto per riuscirci. Nella team sprint avremo in più Frizzarin, che arriva dal Bmx dove ha fatto 8° agli Europei, ci darà sicuramente una spinta ulteriore nel giro di lancio, io conto che potremo scendere di altri 3-4 decimi rispetto al tempo di Anadia. Siamo competitivi dappertutto, è questa la nostra nuova grande forza.