A Montichiari gli ultimi ritocchi sulla strada di Grenchen

03.02.2023
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MONTICHIARI – «Se Giovanni è di buon umore, allora significa che sta girando tutto bene. E’ lui il nostro termometro». Ivan Quaranta ci accoglie a Montichiari con una battuta riferendosi a Carini, il meccanico azzurro, durante la nostra giornata in compagnia della nazionale della pista.

In effetti il morale che si respira nelle sale sotto al velodromo è buono. E’ un venerdì intenso quello che vivono il cittì Marco Villa assieme allo stesso Quaranta, Diego Bragato, Fabio Masotti ed il resto dello staff. E’ una giornata arricchita da altre figure tecniche. Sono gli ultimi giorni di lavoro prima della spedizione azzurra che partirà domenica pomeriggio per Grenchen, l’anello svizzero in cui si terranno gli europei (dall’8 al 12 febbraio) e teatro dell’Ora di Ganna.

Prove di partenza per il quartetto femminile nel velodromo di Montichiari, ormai a fine lavori
Prove di partenza per il quartetto femminile nel velodromo di Montichiari, ormai a fine lavori

Quartetto femminile

Alzini, Balsamo, Barbieri, Martina Fidanza e Paternoster iniziano la giornata riguardando le prove del giorno prima. Mancano Guazzini, presente ieri ma volata alla presentazione della sua Fdj-Suez, e Zanardi, impegnata in Spagna con la BePink. Loro due raggiungeranno le compagne nei prossimi giorni. Le cinque azzurre macinano giri di pista solidificando la loro intesa. Fanno dietro moto e simulano a più riprese partenza e trenate dell’inseguimento a squadre. C’è anche Confalonieri a fare ritmo dietro motore.

Giada Capobianchi, a Montichiari assieme a Miriam Vece, sarà impegnata nella velocità
Giada Capobianchi, a Montichiari assieme a Miriam Vece, sarà impegnata nella velocità

Velocità azzurra

La pattuglia di Quaranta si alterna in pista con le ragazze del quartetto e lavora sodo. Sono in sei, quattro uomini e due donne. Bianchi, Stefano Moro, Predomo, Tugnolo, Giada Capobianchi e Miriam Vece. Anche per loro c’è il turno al tavolo dello schermo per rivedere le prove delle proprie discipline. Sono sempre loro ad aver dato i primi feedback su alcuni nuovi materiali che useranno a Grenchen, fra tutti un manubrio speciale.

Bragato, Viviani e il cittì Villa discutono sulla trasferta degli europei
Bragato, Viviani e il cittì Villa discutono sulla trasferta degli europei

Uomini incompleti

Il gruppo maschile si formerà domani quasi per intero. A Ganna, Boscaro, Lamon, Pinazzi, Manlio Moro e Scartezzini, reduci dalla Vuelta a San Juan, sono stati concessi un paio di giorni di recupero dal viaggio intercontinentale. Solo Viviani, anch’egli di rientro dall’Argentina, ha preferito scendere in pista oggi fin dal mattino per sistemare un paio di accorgimenti, come il posizionamento. Nel pomeriggio poi il veronese della Ineos Grenadiers ha compiuto sessanta giri dietro moto in vista dell’omnium, mentre Bertazzo (pure lui in gara a San Juan) ha girato sia solo che assieme alle ragazze. A Grenchen si aggiungeranno anche Milan e Consonni, che arriveranno in dote dal Saudi Tour con ottime vittorie di tappa. Nel frattempo il cittì Villa avrà fatto le sue convocazioni.

Giornata collettiva

Diego Bragato, mentre ci offre un caffè, ci spiega l’importanza di una giornata in cui il gruppo può lavorare con altre figure tecniche fondamentali al raggiungimento delle prestazioni e dei risultati. Nel parterre di Montichiari l’ingegnere Luca Oggiano cura la parte della aerodinamica. Il centro BioMoove di Almese ha la sua postazione di biomeccanica. Fausto Fabioni e Mattia Michelusi lavorano sull’aspetto delle informazioni tecnologiche attraverso la telemetria. Poi c’è anche Salvato che consegna i body iridati ai quartetti.

«Di fatto è la prima volta – racconta il tecnico di Motta di Livenza – che ci troviamo tutti assieme, ma qualcosa di simile abbiamo già fatto in passato. L’idea è quella di farla ad inizio stagione o in altri casi eccezionali come potrebbero essere cadute gravi o eventi importanti. Curare così tanto i dettagli sta funzionando. Ai mondiali di agosto faremo le prove generali per le olimpiadi di Parigi perché saranno nello stesso periodo. Dovremo già sapere che materiali usare o cosa fare nel 2024. Questo europeo è importante per i punti che ci può dare in ottica qualificazione e per aprire un avvicinamento in ottica delle prove che stiamo facendo per ottimizzare i particolari».

Il briefing mattutino del quartetto femminile
Il briefing mattutino del quartetto femminile

Aspetto psicologico

Tra le varie figure c’è anche Elisabetta Borgia. Ormai ogni competizione si prepara prima di testa che di fisico.

«Sono giornate molte preziose – spiega la dottoressa piacentina – per oliare alcuni automatismi in vista dell’europeo sia in ottica individuale che di squadra. Testiamo non solo la preparazione fisica, ma anche l’approccio che si dovrà avere in gara. L’idea è quello di portare avanti un processo dando un significato a tutte le varie tappe da inizio stagione ai grandi eventi. Avvicinandoci all’europeo come in questo caso il lavoro diventa importante perché cresce il livello emotivo, perché cresce lo stress. Da una parte si lavora per massimizzare la prestazione, dall’altra per aiutare i ragazzi a rilassarsi. Ovviamente cambia fare questo lavoro a febbraio piuttosto che ad ottobre o agosto, come quest’anno quando ci saranno i mondiali. Le energie psicofisiche ad inizio stagione sono diverse che alla fine. Bisogna lavorare nel presente pensando nell’insieme alle fondamenta».