Romele tricolori junior 2021

Romele, il tricolore sulle orme di Gimondi

17.07.2021
5 min
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Di Alessandro Romele si parla da tempo, nell’ambiente junior, ben prima della sua vittoria tricolore. A Pieve di Soligo, in giugno, aveva fatto scalpore la sua condotta di gara nella sfida internazionale, finendo terzo e vincitore della volata degli inseguitori di Romain Gregoire (vincitore, campione francese nel 2020) e Cian Uijtdebroeks (belga che salterà del tutto gli under 23 per passare il prossimo anno alla Bora-Hansgrohe), due nomi non di poco conto considerando che sono finiti nello stesso ordine all’Ain Bugey Valromey Tour, una delle principali gare a tappe disputata a metà luglio: «Avevo sbagliato io a non andargli dietro, era il momento che rifiatavo dopo aver risalito il gruppo in salita, mancavano 500 metri alla cima, dovevo provarci. Tutta esperienza…».

Sul podio di Pieve di Soligo con Gregoire vincitore e Uijtdebroeks
Sul podio di Pieve di Soligo con Gregoire vincitore e Uijtdebroeks

Il tricolore junior non lo ha solo vinto: l’ha dominato, infliggendo distacchi molto pesanti su un percorso difficile ma non così selettivo. Alessandro è uno di quelli che lo guardi e dici “è un predestinato”. Lui lo sa, da sempre, da quando seguiva i suoi fratelli Simone ed Elisa nelle gare giovanili: «Loro sono arrivati alla G6, io al tempo mi dedicavo al calcio ma senza grande passione, quella l’ho sempre riservata alla bici».

Come furono i tuoi primi approcci con le gare?

Non è che furono entusiasmanti: la prima caddi, pioveva a dirotto, eppure non mi persi d’animo. Alla seconda arrivai nelle retrovie ma rimasi calmo anche allora. Intanto imparavo, poi sono emerso piano piano.

4 successi da Esordiente, 2 da allievo e poi il passaggio di squadra, dalla Cicli Peracchi Sovere alla Ciclistica Trevigliese

Alla Peracchi era casa mia, ma non avevano la categoria junior, alla società erano arrivate un po’ di proposte così scelsi la Ciclistica Trevigliese perché era vicino casa. Fra gli junior ho vinto 4 volte, fra cui il campionato regionale studentesco quest’anno, al sabato e alla domenica ne ho vinta un’altra a Treviglio.

Romele Lombardia 2021
Romele con la maglia della selezione lombarda, con cui ha corso il Campionato Italiano
Romele Lombardia 2021
Romele con la maglia della selezione lombarda, con cui ha corso il Campionato Italiano
Quali sono le tue caratteristiche?

Mi ritengo un passista veloce: sugli strappi brevi, fino a 3 chilometri e con pendenze inferiori al 10% tengo brillantemente, anzi spesso provo io a lanciare l’azione. Le situazioni ideali per me sono le fughe di piccoli gruppi nei quali posso giocarmela in volata. Sulle salite più lunghe diciamo che devo testarmi ancora, non ne ho affrontate abbastanza per sapere se ho tenuta.

Come ti trovi nelle corse a tappe?

Mi piacciono molto, finora ho fatto il Giro del Friuli e una gara in Ungheria lo scorso anno. Mi piacciono quelle brevi, fino a 4 giorni, penso che siano la mia dimensione ideale sulla quale puntare per il futuro. Penso però di essere ancora molto giovane, per capire bene che tipo di corridore potrei essere.

Quali sono le gare che preferisci?

Quelle che mi affascinano di più sono tutte quelle del Nord, le Classiche, Fiandre in testa. Mi piacerebbe tanto un giorno essere protagonista su quelle strade.

Quanto ti alleni?

Relativamente poco, nel senso che quest’anno ho parzialmente cambiato metodo rispetto allo scorso anno, facendo meno quantità ma più lavori specifici. Ogni seduta curo un aspetto: la forza, la cadenza… Esco in bici comunque pressoché tutti i giorni, salvo il lunedì dopo le gare quando effettuo solo una passeggiata per sgranchire le gambe, ma in questo modo è più divertente.

Romele crono 2021
Il giovane tricolore lombardo è sicuro: «Anche a cronometro posso dire la mia»
Romele crono 2021
Il giovane tricolore lombardo è sicuro: «Anche a cronometro posso dire la mia»
Anche tu sei uno dei tanti ragazzi che abbina la strada ad altre specialità?

Finora ho provato solo la pista e gareggerò ai tricolori junior con la Lombardia nel quartetto dell’inseguimento. Ho iniziato a praticarla l’ultimo inverno, mi ha visto anche il Cittì Marco Villa che mi ha detto come inseguimento a squadre e individuale siano molto adatti a me. Mi piacerebbe poi provare il ciclocross, ma non ho avuto mai la possibilità.

Come concili il ciclismo con la scuola?

Non è facile devo essere sincero. Frequento il Liceo Scientifico Sportivo a Lovere e questo mi ha dato dei vantaggi, sono anche rientrato nel Piano Formativo per atleti di alto livello, il che mi ha agevolato per il computo delle assenze. Devo dire che i professori, chi più chi meno, sono abbastanza comprensivi verso i miei impegni sportivi, ma conciliare le due cose non è facile. Ho rischiato anche un debito a fine anno, sono riuscito a recuperare proprio in extremis.

Gareggiare d’estate è più semplice, non essendoci la concomitanza con la scuola?

Sicuramente, mi sento più libero di testa e risultati si vedono. A inizio preparazione faccio molta fatica proprio perché devo mettere insieme le due cose, ora invece mi viene tutto più facile.

Ti aspettavi il titolo italiano?

Diciamo che era il mio obiettivo, ma vincere con distacchi simili (1’40” su Edoardo Zamperini e Federico Biagini, 3’45” sul resto del gruppo, ndr) mi ha sorpreso molto. All’inizio dell’anno l’avevo promesso al presidente che avrei fatto di tutto per portare a casa la maglia tricolore, anche perché si gareggiava a 10 chilometri da casa mia, su strade che sono il mio terreno di allenamento.

Romele azzurro 2021
Romele ha già vestito la maglia azzurra, ora il suo obiettivo è puntare a europei e mondiali
Romele azzurro 2021
Romele ha già vestito la maglia azzurra, ora il suo obiettivo è puntare a europei e mondiali
Eri quindi favorito?

Un po’, anche se il percorso completo avevo potuto provarlo solo la domenica precedente e farlo in mezzo al traffico, avendo mille occhi non è proprio la stessa cosa… E’ chiaro però che quelle strade sono casa mia.

Ti ci vedi corridore professionista?

L’ho sognato sin da bambino, ma allora mi sembrava irrealizzabile, oggi voglio fare di tutto per farlo diventare realtà.

Hai dichiarato che il tuo idolo attuale è Mathieu Van der Poel, ma se torni indietro a quando eri bambino e iniziavi a pedalare, chi era il corridore dei tuoi sogni?

Seguendo un po’ l’indirizzo di casa, era Felice Gimondi, una figura che mi è sempre rimasta impressa e che mi ha insegnato una cosa: per essere grandi corridori bisogna prima essere grandi uomini.