Monaco racconta la Technipes #InEmiliaRomagna

09.03.2023
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I ragazzi del Team Technipes #InEmiliaRomagna si trovano in Croazia, pronti per prendere il via all’Istrian Spring Trophy (in apertura foto Instagram della squadra). Tra di loro c’è anche Alessandro Monaco, uno dei nuovi innesti nel team continental. Per il pugliese, si tratta della seconda gara stagionale, dopo l’esordio al Laigueglia, si tratta di un passaggio delicato dopo l’operazione all’arteria iliacaIl Team Technipes #InEmiliaRomagna si è arricchito di nuove figure all’interno del suo staff, tra cui quella di Leonardo Piepoli. Il preparatore ha lavorato tanti anni insieme a Monaco. 

Piepoli e Monaco si conoscono da molti anni, i due si sono ritrovati alla Technipes #InEmiliaRomagna (foto La Piazza Alberobello)
Piepoli e Monaco si conoscono da molti anni, i due si sono ritrovati alla Technipes #InEmiliaRomagna (foto La Piazza Alberobello)
Alessandro, tu e Piepoli vi trovate di nuovo insieme

Noi due – esordisce Monaco – lavoriamo l’uno accanto all’altro da sempre, lui mi segue da quando sono junior. Abitiamo vicinissimi, praticamente a nemmeno venti chilometri di distanza. Piepoli mi ha allenato in tutti questi anni di carriera. 

E’ una figura di riferimento per te?

Assolutamente. Con Leonardo ho praticamente un rapporto da fratelli, non dico padre e figlio perché lo farei sembrare troppo vecchio (dice con una risata, ndr). Con lui mi confronto su ogni tema, anche prima dell’operazione all’arteria iliaca abbiamo avuto un lungo confronto.

Cassani lo ha elogiato e presentato come un collaboratore, qual è il suo ruolo in squadra?

Fa il suo lavoro, quello del preparatore, sono due le persone che ricoprono questo ruolo: Malaguti e, appunto, Piepoli. Leonardo è un uomo di grandissima esperienza, lavorando anche a stretto contatto con la Movistar, è una figura di riferimento. Ma anche lo stesso Malaguti è un uomo di grande valore, loro due si confrontano con i diesse per decidere come gestire i corridori e per fare il punto sui vari stati di forma.

Lo staff e gli elementi tecnici della squadra sono di prim’ordine (foto Instagram Technipes #InEmiliaRomagna)
Lo staff e gli elementi tecnici della squadra sono di prim’ordine (foto Instagram Technipes #InEmiliaRomagna)
Uno staff di prim’ordine per una continental

Praticamente mi sembra di essere in una professional, sfido a trovare squadre con uno staff uguale o superiore al nostro. Basti pensare ai tre diesse: Coppolillo, Chiesa e Chicchi. Gente che nel ciclismo ha avuto sempre un ruolo di primo piano. Considerate che nello staff sono presenti anche due nutrizionisti, l’attenzione è massima in ogni aspetto.

Ti aspettavi un’organizzazione del genere?

Se devo essere sincero sì. Nei miei anni di esperienza ho conosciuto bene Cassani e so che non è una persona che si muove a caso. A fine 2022, ero indeciso se ripartire ancora da una continental, ma nel momento in cui Cassani mi ha contattato non ho esitato un secondo. Se mi avesse cercato una squadra qualunque non avrei mai affrontato tutto il calvario dell’operazione.

Anche a livello tecnico siete così all’avanguardia?

Vi basti pensare che ognuno di noi ha tre bici, compresa quella da cronometro. Come detto, l’organizzazione è davvero da squadra importante. Al di là di tutte le problematiche che ci sono in generale nel mondo del ciclismo a reperire sponsor e soldi, posso dire che questa squadra ha una grande solidità ed un ottimo progetto di crescita

In inverno il corridore pugliese ha messo nelle gambe tanti chilometri, importanti per il recupero post operazione
In inverno il corridore pugliese ha messo nelle gambe tanti chilometri, importanti per il recupero post operazione
Come sono andati questi primi mesi di lavoro insieme?

Bene, molto bene. La squadra ha fatto qualche ritiro e siamo partiti a correre dal Trofeo Laigueglia, un po’ presto per tirare le somme, ma il calendario è davvero interessante. 

Raccontacelo.

Noi elite, dopo l’Istrian Spring Trophy (iniziato oggi, ndr), correremo gran parte del calendario italiano: Settimana Internazionale Coppi e Bartali, Per Sempre Alfredo, Larciano e Giro di Sicilia. In più ci sono in progetto altrettante gare di livello. Anche i ragazzi under avranno la possibilità di fare corse di primo ordine, con il calendario internazionale in Italia e non solo. 

Sei il corridore più grande ed esperto in squadra, ti senti di ricoprire questo ruolo?

Sono entrato in punta di piedi, c’erano già dei ragazzi che hanno partecipato alla crescita della squadra prima di me, come Dapporto e Ansaloni. Ogni tanto però mi sento di dare qualche consiglio e mi assicuro che non manchi nulla a nessuno, ma in una squadra del genere è impossibile che possa succedere. 

L’esordio in corsa con la nuova squadra per Monaco è arrivato al Trofeo Laigueglia
L’esordio in corsa con la nuova squadra per Monaco è arrivato al Trofeo Laigueglia
Con i più giovani, invece?

Con loro mi sento più “chioccia”. Al Laigueglia, giusto per fare un esempio, ero uno dei pochi ad aver corso con i professionisti. Qualche consiglio mi è capitato di darlo, soprattutto sulla gestione della corsa e l’alimentazione. Quando si fanno gare con distanze così lunghe (200 km, ndr) cambia tutto. 

Il tuo recupero dopo l’operazione come va?

Procede regolarmente, a novembre e dicembre sono riuscito a mettere insieme tante ore di allenamento. Ho iniziato a recuperare anche tono muscolare, aumentando le sessioni di allenamento in palestra, con tanto lavoro di potenziamento e core stability. Dalla clinica in Olanda, quella dove mi sono operato, mi hanno dato una tabella da seguire. Per riprendermi completamente mi hanno detto che ci sarebbero voluti sette o otto mesi, non siamo lontani. Le prossime corse mi aiuteranno a capire di più, è normale che sia così, lo sforzo in gara è differente da quello in allenamento.