La Trek ha investito su Nys. Scopriamo il perché

12.06.2022
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Thibau Nys è tornato e in una veste nuova, da specialista delle corse a tappe. Sinceramente ben pochi si attendevano una sua simile evoluzione, invece in Olanda il corridore della Baloise-Trek Lyons ha dominato la Flèche du Sud regolando di appena 2” il francese Thomas Bonnet (Vendée U) dopo 5 giorni di gara. Cinque giorni che resteranno scolpiti nella sua memoria, perché sono anche coincisi con la firma del nuovo contratto per la prossima stagione, ossia la “promozione” alla squadra maggiore della Trek Segafredo.

Nys è stato inseguito e controllato a lungo. E’ anche curioso il fatto che alla Trek il belga (in apertura nella foto di Jarne Castermans) ritroverà quel Filippo Baroncini con cui ha condiviso le luci della ribalta lo scorso anno nelle gare titolate, battendo l’azzurro agli europei di Trento, ma capitolando quando si trattò di correre in casa, a Leuven, con un 6° posto amarissimo mentre il corridore di Massa Lombarda andava a vestire l’iride. Sfide che non erano sfuggite all’occhio attento di Luca Guercilena, che voleva fortemente mettere insieme i due talenti pensando soprattutto alle classiche d’un giorno.

Nys Fleche 2022
1° nella terza tappa, Nys ha conquistato la Fleche du Sud (foto Hugo Barthelemy/DirectVelo)
Nys Fleche 2022
1° nella terza tappa, Nys ha conquistato la Fleche du Sud (foto Hugo Barthelemy/DirectVelo)

Una squadra al suo servizio

Il belga però è andato oltre. «Alla Flèche sentivo che la forma stava arrivando – ha raccontato entusiasta dopo la conclusione della lunga fatica – e mi ha dato molta fiducia, ma gli obiettivi sono altri. E’ stata un’esperienza nuova, anche perché la classifica si è presto messa in maniera favorevole ma questo ha anche significato tanta responsabilità. La squadra dipendeva da me, i compagni correvano per me, non ero abituato a gestire tanta pressione e per questo il successo finale rappresenta qualcosa d’importante».

Una caratteristica di Thibau è saper guardare verso la sua attività con la massima obiettività: «C’è un fattore tecnico che mi ha favorito: la Flèche du Sud non prevedeva cronometro, erano tutte tappe in linea e sicuramente ciò mi ha agevolato. Le crono non sono il mio pane, è un aspetto sul quale dovrò lavorare. Io mi aspetto molto dal Tour de l’Avenir, ma so che lì perderò molto dai rivali di classifica nella tappa contro il tempo e nella mia evoluzione è un problema da affrontare».

Nys Baroncini 2021
Il belga con Baroncini, rivali lo scorso anno a Trento e Leuven, ora compagni di squadra
Nys Baroncini 2021
Il belga con Baroncini, rivali lo scorso anno a Trento e Leuven, ora compagni di squadra

Mai lascerò il ciclocross!

La firma per la Trek ha destato rumore, rappresentando quasi una sorta di investitura. Fino a dodici mesi fa neanche ci avrebbe pensato: «Prima per me la strada non era un’opzione, ero concentrato sulla mia attività invernale nel ciclocross, la sentivo lontana, ma poi le cose hanno preso una piega diversa, prima con il titolo europeo Under 23, poi con i risultati di questa stagione. Quel che è certo comunque è che il ciclocross non lo lascio…».

Su questo tema Nys ha le idee molto chiare e d’altronde quel cognome che in altri casi sarebbe potuto sembrare un macigno (Sven Nys è a detta di tutti uno dei più grandi interpreti della storia della specialità) per Thibau è solo uno stimolo a proseguire: «Magari fra un paio d’anni, diventando pro’ a tutti gli effetti, mi gestirò in maniera diversa, gareggerò solo in un dato periodo e in alcune gare selezionate come fanno i Van Aert o i Van Der Poel della situazione. Nella prossima stagione però ci sarò al 100 per cento, ho un conto da regolare».

Nys Thibau Sven
Thibau Nys con suo padre Sven, grande campione del ciclocross, iridato nel 2005 e 2013
Nys Thibau Sven
Thibau Nys con suo padre Sven, grande campione del ciclocross, iridato nel 2005 e 2013

Papà impara da me…

Di che si tratta? In fin dei conti l’inverno di Nys era stato positivo, con 3 vittorie nel circuito X2O Badkamers Trophy e i bronzi europeo e mondiale, ma per il belga è stato troppo poco: «Mi sono rotto la clavicola a inizio stagione e non sono mai stato nel pieno della forma, non mi sono mai sentito pienamente a mio agio, sempre a inseguire. Voglio riprendermi le sensazioni che prediligo, la consapevolezza che posso emergere su ogni percorso».

Come detto, sulla sua evoluzione pesa la presenza del padre Sven, che pure non può essere considerato uno di quei genitori pressanti, anzi nel parlarne Thibau racconta anche un fatto simpatico: «Ragionando sull’attività ci siamo accorti che alla fine insegno più cose io a lui che il contrario. Il fatto è che in 10 anni il nostro sport è profondamente cambiato. Inoltre lui ha seguito altre strade, non ha mai amato molto il ciclismo su strada e prediligeva l’attività in mtb».

Nys Ciclocross 2022
Thibau affranto dopo il 3° posto mondiale: la stagione di ciclocross non lo ha soddisfatto
Nys Ciclocross 2022
Thibau affranto dopo il 3° posto mondiale: la stagione di ciclocross non lo ha soddisfatto

Per emergere su strada e soprattutto per onorare le tante aspettative che ci sono su di lui, Nys sa di dover lavorare ancora molto: «Dal punto di vista tecnico sto cambiando e devo farlo. Nasco come velocista ma è evidente come sia troppo leggero ormai per esserlo a tutti gli effetti, in una volata di gruppo c’è gente con molta più potenza di me. D’altro canto però sto migliorando sempre più in salita, su quelle brevi tengo gene e posso anche emergere grazie al mio spunto. Chissà dove potrò arrivare, è una strada tutta da percorrere».