Germani, vacanze (quasi) finite: lo aspetta il WorldTour

05.11.2022
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Lorenzo Germani sta per riprendere a lavorare in vista della sua prima stagione da vero professionista nel WorldTour. Con Lorenzo Milesi è stato in vacanza alle Canarie. Lì, hanno incontrato tanti altri colleghi. «Finalmente – dice il ciociaro – ho potuto staccare veramente. Perché tra Covid e cadute, anche di testa erano due anni che ero sempre impegnato».

Lorenzo è pronto a passare dalla continental alla prima squadra dell’Equipe Groupama Fdj. La società francese è un sodalizio affatto banale. Abbiamo visto dal vivo come lavorano. La squadra di Marc Madiot è stata tra le prime a credere nello sviluppo “fai da te” dei giovani.

Il loro centro di Besançon è una vera perla. E’ la loro casa. E i risultati si vedono. Quest’anno dal vivaio arrivano otto corridori. E che corridori…

Lorenzo, partiamo dagli ultimi tuffi nel mare delle Canarie…

E’ stato uno stacco vero, anche con la testa. Nelle settimane di questo riposo mi sono davvero goduto la vita. Era un bel po’ che non scendevo dalla bici.

Quando hai fatto l’ultima uscita?

In realtà mezz’ora fa! Giusto oggi (ieri per chi legge, ndr) ho deciso di fare una piccola passeggiata. Ma di fatto ero fermo dall’8 ottobre. L’ultima corsa è stata la Ronde de l’Isard che è finita il 2 ottobre. In quella settimana ho fatto 10 ore scarse di sella e poi appunto ho iniziato lo stacco completo. In squadra vogliono che stiamo fermi almeno 4-5 settimane.

E quando riprenderai?

Dalla prossima settimana. Per arrivare poi con qualche chilometro al primo ritiro della stagione, che faremo dal 9 al 20 dicembre a Calpe, in Spagna. Lì, immagino, faremo molte ore di sella. Ma non tanti lavori specifici.

E le misure del vestiario, i nuovi materiali?

Già fatto. Abbiamo fatto tutto nella prima settimana di ottobre, visite mediche incluse e lo stesso quella biomeccanica.

Germani corridore totale: ha aiutato la squadra in pianura, in salita e ha anche vinto. Oltre al tricolore, sua una tappa al Val d’Aosta (in foto)
Germani corridore totale: ha aiutato la squadra in pianura, in salita e ha anche vinto. Oltre al tricolore, sua una tappa al Val d’Aosta (in foto)
Hai cambiato qualcosa riguardo alla posizione in bici?

Abbastanza. In pratica ci siamo accorti che ero parecchio arretrato. E così abbiamo avanzato il baricentro. 

Ti sei spostato in avanti: la distanza punta sella-manubrio è più corta così?

In realtà no, perché anche il manubrio è stato avanzato. E infatti ho un “attaccone” da 140 millimetri! In più ho cambiato anche il manubrio stesso. Ne ho preso uno più piccolo, ideale per la larghezza delle mie spalle. Si tratta di una piega da 38 centimetri. Quindi adesso abbiamo la bici nuova con il manubrio integrato. Bellissima!

Passerai nel WorldTour e lo farai con molti dei tuoi compagni di squadra. Siete la banda di “JiGi” (Jerome Gannat, il diesse della continental) come lo chiamavate voi…

E questo è bello. Ci ritroveremo insieme in tante corse, soprattutto in quelle minori. Magari non ci sarà Lenny (Martinez, ndr) in quelle più veloci, ma per il resto saremo noi e qualche corridore più esperto. Devo dire che abbiamo trovato un bell’ambiente.

La Groupama-Fdj Continental è sempre stata protagonista nelle corse più importanti U23
La Groupama-Fdj Continental è sempre stata protagonista nelle corse più importanti U23
Come vi hanno accolto?

Alla grande. I ragazzi della WorldTour sono stati contenti, a partire da Gaudu, Kung, Madouas… Tutti molto disponibili. Uno chissà cosa pensa… Sai, ti ritrovi di fronte un Kung, che fin lì hai visto solo alla tv e resti un po’ spiazzato. Invece sono ragazzi semplici. In particolare Gaudu, proprio perché ci ha visto essere un bel gruppo, ci ha detto di non isolarci, che tutti siamo una squadra. Ci stiamo conoscendo…

Chi sarà il tuo direttore sportivo di riferimento?

Benoit Vaugrenard, lui ha fatto tutta la sua carriera in questa società. E’ molto esperto. Inoltre ho cambiato anche il preparatore. Adesso è uno del gruppo WorldTour.

Sai già quali gare farai, più o meno?

Di certo farò delle gare WorldTour nelle quali imparerò e lavorerò per il team con l’obiettivo di crescere ancora. Mentre nelle altre gare più piccole, tipo quelle della Coppa di Francia, le 1.1, 1.Pro, ci hanno già detto che saremo abbastanza liberi. Sono corse dall’andamento più garibaldino, più simili a quelle a cui eravamo abituati nella continental. Si adattano bene al nostro profilo.

Gannat (il secondo da sinistra) è il diesse del forte gruppo della continental, passato quasi tutto in prima squadra
Gannat (il secondo da sinistra) è il diesse del forte gruppo della continental, passato quasi tutto in prima squadra
E al Giro d’Italia ci pensi?

Eh – sospira Lorenzo – sarebbe bellissimo, soprattutto quest’anno che ci sono molte tappe al Centro-Sud e si arriva a Roma… Ma ci hanno già detto di no. Arriva troppo presto nel corso della stagione. Servirebbero una certa esperienza e una preparazione diversa. Al Tour invece portano il top team. Resta la speranza della Vuelta. Arrivando più in là, sia dal punto di vista della preparazione che dell’abitudine al WorldTour, dovremmo essere più pronti. Ma certo il Giro…

Eppure Lorenzo, vi abbiamo visto dal vivo più volte, e voi del gruppo continental siete davvero forti. A nostro avviso potreste già essere più pronti e “sfacciati” di quel che si possa pensare…

Siamo una squadra e questo è ciò che conta. Da parte mia sono felice che abbiano apprezzato molto il lavoro che ho fatto e hanno riconosciuto le mie qualità. Anche per questo io potrò passare dal gruppo dei velocisti a quello degli scalatori: da Demare a Gaudu, potranno scambiarmi senza problemi. In più hanno visto che so fare gruppo.