Amadori: «I miei ragazzi non hanno paura di prendere aria in faccia»

24.09.2021
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Poche ore al via del mondiale Under 23. Il cittì Marino Amadori si stringe attorno ai suoi ragazzi. L’Italia qui a Flanders 2021 presenta una gran bella formazione. Corridori di sostanza, quasi tutti molto veloci: Filippo Baroncini, Michele Gazzoli, Marco Frigo, Luca Colnaghi, Luca Coati e Filippo Zana.

«Pronti? Siamo nati pronti», scherza il cittì romagnolo. Segno che l’umore è buono. Così come il meteo, è velato ma non piove, cosa da non sottovalutare quando si viene da queste parti a sfidare belgi, olandesi e compagnia bella.

Marino Amadori a colloquio con Frigo durante lo scorso Giro U23. La costruzione di questa nazionale è partita da lontano
Marino Amadori a colloquio con Frigo durante lo scorso Giro U23. La costruzione di questa nazionale è partita da lontano
Marino, che nazionale schieriamo?

Tanta gente veloce. Quasi tutti a dire il vero ad eccezione di Zana e Frigo. Ma di sicuro è tutta gente che non ha paura di prendere aria nei denti, perché servirà prenderla.

Come è andata la ricognizione di ieri?

Abbiamo visto sia il circuito cittadino che quello fuori, che chiamano Flanders, e come si sapeva non è un circuito facile. Per me è molto tecnico. Ci sono strade strette e larghe, tante curve. Quello cittadino è molto tecnico. La cosa che ho notato ieri è che come arrivi in cima agli strappi è tutto scoperto e il vento si fa sentire. Oggi le previsioni lo davano anche più forte. Sarà spettacolare…

Tu avevi già visto il percorso?

Di persona no. Dovevo venire, ma per un motivo e l’altro non è stato possibile. Però c’era Marco Frigo che era da queste parti. Ho chiesto a lui di fare il sopralluogo. Lui ha fatto l’intero percorso dal chilometro zero alla fine. E’ stato bravissimo nella descrizione e nei dati riportati. Certo, il circuito cittadino col traffico aperto non lo ha visionato al meglio, ma le sue informazioni sono state preziosissime.

Che corsa ti aspetti?

Una corsa nella quale può succedere di tutto da un momento all’altro. Per questo ho portato gente che non ha paura di prendere aria. E gente in forma. La nazionale è stata costruita con questo criterio. I ragazzi sono stati scelti in base a chi era più in forma.

Per Amadori gli scollinamenti degli strappi potrebbero essere decisivi, soprattutto in relazione alle condizioni del vento
Per Amadori gli scollinamenti degli strappi potrebbero essere decisivi, soprattutto in relazione alle condizioni del vento
I rivali: chi temi di più? Sempre i norvegesi in pole position?

No, per me i favoriti sono gli olandesi. Hanno quel ragazzo, Olav Kooij, che corre con la Jumbo-Visma WorldTour. Lui vinse una semitappa alla Coppi e Bartali l’anno scorso. E anche il compagno Marijn Van Der Berg è veloce. Ma in generale il lotto partenti fa paura. Belgio e Norvegia non sono da meno. E non sottovaluterei neanche la Spagna con Ayuso.

Anche qui! Vedi bene lo spagnolo anche su un percorso così veloce?

Ragazzi, se questo è venuto al mondiale non è per cambiare aria. Con tutti questi strappi può correre in modo aggressivo come è solito fare. Per me ha la mentalità giusta e come ho detto può succedere di tutto da un momento all’altro e uno così ci può stare bene. E poi lo abbiamo visto all’Europeo come è andato. E quel percorso non era durissimo…

E i nostri come stanno?

Bene. Baroncini soprattutto. E’ motivato, il percorso gli si addice e lo “zampellotto” finale suggerisce azioni di forza che lui ha nelle corde. Ma come detto sono tutti abbastanza veloci i miei ragazzi. Certo, ci sono 3-4 velocisti almeno che sono più forti dei nostri. E vedo parecchia gente che già corre nel WorldTour…

Anche noi potevamo portare gente del WorldTour…

E chi porto Bagioli che corre con i grandi? E’ un discorso ampio. Che va programmato per tempo. Servono ragazzi motivati. Zana per esempio per gli appuntamenti con la nazionale si è sempre fatto trovare super pronto, anche mentalmente. Io ho letto della polemica sul perché non fosse stato portato Tiberi, ma non bisogna pensare che con lui avremmo vinto di sicuro. Non dico che sia sbagliato portare gli atleti del WorldTour, ne vale anche la loro crescita, ma bisogna fare queste valutazioni e le eventuali programmazioni a bocce ferme. E valuteremo a tempo debito con tutti gli interessati e in base a quelli che saranno i regolamenti Uci. Regolamenti che sembra possano ricambiare. Vedremo per il prossimo anno.