Amadori e l’Italia che cresce: mirino sull’Avenir

05.06.2023
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Marino Amadori, cittì della nazionale under 23, non ha fatto in tempo a svuotare la valigia dopo l’Orlen Nations Grand Prix che è già il momento di rifarla. L’11 giugno partirà il Giro Next Gen e Amadori lo seguirà con attenzione, visti anche i bei risultati ottenuti di recente dai suoi ragazzi (in apertura alla presentazione della corsa in Polonia – foto PT photos). 

La voce del cittì lascia trasparire tanta felicità, d’altronde la trasferta il Polonia ha lasciato molta soddisfazione, sia in lui che nei ragazzi. 

Il secondo posto finale di Piganzoli è una grande soddisfazione per lui e tutta la nazionale (foto PT photos)
Il secondo posto finale di Piganzoli è una grande soddisfazione per lui e tutta la nazionale (foto PT photos)

Competitivi

Con la maglia azzurra si sono esaltate le qualità di Piganzoli, secondo nella classifica finale, e di Busatto, vincitore di una tappa. Ma Amadori ci tiene a sottolineare la prestazione di tutti, con un occhio anche a chi non è riuscito a partecipare. 

«Ho avuto a mia disposizione sei ragazzi, tutti molto forti – attacca Amadorivolevamo giocarci il risultato pieno e così è stato. Peccato per De Pretto che a causa di un malanno (febbre, ndr) non è riuscito a correre. Con la sua presenza la squadra sarebbe stata davvero al top. Ripeto: la volontà era quella di andare in Polonia e correre da protagonisti e così è stato. Il secondo posto finale di Piganzoli e la vittoria di tappa di Busatto sono state solamente la ciliegina sulla torta».

Le due punte per l’Italia di Amadori erano Piganzoli (in primo piano) e Pellizzari (dietro di lui) (foto PT photos)
Le due punte per l’Italia di Amadori erano Piganzoli (in primo piano) e Pellizzari (dietro di lui) (foto PT photos)

Due punte

I ragazzi designati a curare la classifica erano due: Piganzoli e Pellizzari. Quando si corre per vincere è giusto avere due frecce nel proprio arco, nel caso una delle due si “spezzi”. 

«Purtroppo – racconta il cittì – Pellizzari ha avuto un piccolo problema durante la seconda tappa. Sulla salita finale, a sette chilometri dall’arrivo gli è andata giù la sella ed abbiamo dovuto fare il cambio bici. A quel punto però la corsa era già esplosa, lui ha cercato di riportarsi sotto, ma trovava piccoli gruppetti sulla strada. Che sia arrivato in cima con meno di un minuto di ritardo fa capire quanto sia andato forte. Piganzoli si è trovato con la classifica sulle spalle e non ha sfigurato, anzi. Sono convinto che corse del genere, per ragazzi così giovani che già sono professionisti, servano tanto. Insegnano loro a vincere e mettersi in gioco. Ne parlavo proprio con Rossato e Zanatta, diesse delle rispettive squadre di Pellizzari e Piganzoli».

La crescita di Busatto, e degli altri ragazzi, nel 2023 lascia ben sperare per il futuro (foto PT photos)
La crescita di Busatto, e degli altri ragazzi, nel 2023 lascia ben sperare per il futuro (foto PT photos)

Il passo in più

Oltre alle due punte nella nazionale di Amadori erano presenti anche altri tre corridori: Busatto, Romele e Crescioli. Rispetto alla stagione scorsa si vede un progresso non indifferente, anche il cittì lo nota ed è pronto a dare il suo contributo. 

«Busatto – racconta Amadori – è un esempio del “gradino” salito tra il 2022 ed il 2023. L’anno scorso faceva grandi corse, ma gli mancava qualcosa per vincere. Quest’anno ha fatto tutto bene, i risultati lo dimostrano: ha imparato a vincere e direi che lo ha fatto nel migliore dei modi. La Liegi under 23 è stata un capolavoro. 

«Piganzoli stesso – continua – ogni anno mette un mattoncino in più. Lui ha le caratteristiche ideali per affermarsi come corridore da corse a tappe: va forte a cronometro e tiene bene sulle salite lunghe. Pellizzari uguale, al Tour of the Alps ha fatto vedere grandi cose e al Giro potrà essere uno dei protagonisti.

«Romele – chiude Amadori – si è messo in mostra ed anche lui ha ottenuto grandi prestazioni, a partire dalla vittoria al Liberazione. All’Orlen Nations Grand Prix ha provato a vincere una tappa e quando si è accorto di non riuscirci ha dato una grande mano ai suoi compagni. La sua azione ha permesso di eliminare il primo ed il secondo della classifica generale».

L’esempio di Zana e l’Avenir

Uno dei prossimi appuntamenti della nazionale under 23 sarà il Tour de l’Avenir. Anche se prima Amadori porterà i ragazzi nel consueto ritiro di Sestriere, nel mese di luglio. 

«Tutti questi esempi – ci tiene a concludere il cittì – mi riportano alla mente Zana. Nel 2021, al suo secondo anno in Bardiani, è venuto con me a fare l’Avenir ed è arrivato terzo. Penso che una corsa del genere sia stata uno step importante per la sua crescita e la consapevolezza nei propri mezzi.

«A proposito di Avenir – dice – posso dire che diventa il nostro obiettivo futuro. Sono 50 anni che non lo vinciamo (l’ultimo fu Baronchelli nel 1973, ndr). Abbiamo ottenuto sempre ottime prestazioni, ma mai il bottino pieno. Proprio per preparare al meglio questo appuntamento, ed i mondiali, porterò i ragazzi in ritiro al Sestriere. Dal 9 luglio al 6 agosto, naturalmente li farò ruotare a seconda degli impegni, dovrei avere con me tra i sei ed i dieci ragazzi per volta. Un primo gruppo verrà con me a fare una corsa a tappe in Francia, dal 28 al 31 luglio. Gli altri ragazzi passeranno dal Tour de Pologne: tra questi ci dovrebbero essere Buratti e Milesi».