Si ricompone alla Trek la coppia olimpica. Parla Bronzini

01.09.2021
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La notizia, come tante altre in questo periodo, circolava nell’aria già da qualche tempo e su bici.PRO a metà agosto c’era stata una mezza anticipazione data dalla diretta interessata sul proprio futuro lontano dalla Valcar Travel&Service. Si erano scatenate alcune ipotesi, ora è ufficiale: Elisa Balsamo ha firmato per la Trek-Segafredo un contratto triennale a partire dal 2022. La 23enne atleta piemontese nel team WorldTour troverà le sue compagne di nazionale Elisa Longo Borghini e Letizia Paternoster (le due fanno coppia nella madison olimpica nella foto di apertura) e si porterà in dote non solo diversi importanti successi da elite (al momento sono otto totali compreso quello agli europei U23 a Plouay l’anno scorso), ma anche tanto potenziale ancora da sviluppare.

Anche Bronzini ha corso su pista e vinto un mondiale
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Parla Bronzini

Una delle grandi estimatrici della Balsamo è da sempre Giorgia Bronzini, diesse della Trek-Segafredo, reduce con la sua squadra dal Simac Ladies Tour in Olanda in cui ha raccolto un terzo posto finale con Ellen Van Dijk e dove ha vissuto uno spavento per la brutta caduta della Paternoster nella terza tappa.
«Anche nelle corse femminili – ci racconta la piacentina mentre le facciamo compagnia al telefono durante il suo trasferimento in auto verso le gare in Spagna della Challenge by LaVuelta – c’è sempre più tensione, con tanti battibecchi. Letizia ha dato una bella botta, per fortuna ha solo qualche costola incrinata ed il casco le ha salvato la vita, ma forse sarebbe stato meglio che qualcuno fosse venuto a chiederci scusa o comunque chiarire la situazione».

Torniamo però sul colpo di mercato fatto dalla Trek-Segafredo – al termine di un lungo interessamento – provando a fare un discorso in proiezione futura sulla Balsamo.

Elisa Balsamo ha dimostrato di essere a suo agio anche sui percorsi del Nord: obiettivo Fiandre e… mondiale di Leuven
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Giorgia, un’altra giovane italiana che va all’estero, cosa ne pensi?

Credo che sia giusto così. Al momento se le nostre migliori ragazze vogliono fare uno step successivo devono andare in formazioni WorldTour fuori dall’Italia. Hanno fatto una scelta giusta sia lei che le altre.

Quali sono le migliori qualità di Elisa tu che la conosci bene?

E’ professionale innanzitutto. Sin da quando era junior, aveva ben chiaro cosa dovesse fare per essere corridore. Ha dedizione e spirito di sacrificio. Poi chiaramente ha talento e lo sa allenare. E’ forte sia su strada sia in pista. Può crescere ancora tanto.

Anche tu ti sei divisa con grandi risultati tra strada e pista. Possiamo dire che potrebbe diventare la tua erede?

Assolutamente sì, non solo per il suo spunto molto veloce. Anzi credo che lei in più rispetto a me abbia anche la sparata o la progressione, date dal lavoro in pista col quartetto. Ad esempio, se io fossi partita a 2 chilometri dall’arrivo, mi avrebbero ripresa dopo cinquecento metri. Mentre Elisa, se vuole, ha anche il colpo da finisseur. Diciamo che con le doti tecnico-fisiche che ha, può far convivere molto bene sia strada che pista, specialmente con un calendario adeguato.

Balsamo lascia la Valcar dopo cinque anni in cui è cresciuta in modo importante
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Balsamo ha dimostrato di trovarsi particolarmente a suo agio nelle corse del Nord, specialmente quest’anno dove ha vinto una gara e ha ottenuto ottimi piazzamenti. Può essere la prossima italiana a vincere il Giro delle Fiandre dopo Longo Borghini e Bastianelli?

Sì, è una gara che è certamente nelle sue corde e che maturerà con l’esperienza.

Alle Olimpiadi di Tokyo è stata particolarmente sfortunata sia nella madison che nell’omnium, però lei ha già dato appuntamento a Parigi. Quindi prendendo spunto dalle tue parole potrebbe essere la punta azzurra in pista e in strada?

Certo, secondo me sì. Magari già in Giappone avrebbe potuto correre in entrambe le discipline, ma credo che sia stato giusto così. Elisa è in crescita sia da una parte che dall’altra e se riuscirà a far incastrare tutte le date dei maggiori appuntamenti di pista e strada potrà raccogliere buoni risultati. Nel 2024 se dovessero disegnare un percorso simile a quello di Londra 2012 potrebbe davvero tentare la coppia strada-pista o comunque andarci molto vicino. 

Il 14 marzo ha vinto in Belgio il Gp Oetingen, battendo in volata Marianne Vos, bestia nera di Bronzini
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Chiudiamo con una battuta. Finora la Balsamo ha battuto quattro volte la Wiebes ed un paio di volte in più ha fatto l’olandese sull’azzurra. Può nascere una nuova sfida Italia-Olanda come è stata tra te e la Vos?

La Wiebes è molto forte, ma spero di no per Elisa, una Vos basta e avanza (ride, ndr). Marianne è ancora incredibile, è stata la mia bestia nera, anche se poi tante volte la sono stata io per lei e questo dualismo credo che abbia fatto crescere entrambe. Elisa sta già correndo contro la Vos e le è capitato anche di batterla in volata (il 14 marzo nel Gp Oetingen in Belgio vinto dalla Balsamo, dove l’olandese ha chiuso al terzo posto, ndr). Non so quanto correrà e vincerà ancora, però diciamo che intanto Elisa potrebbe anche prendere spunto da lei visto che per certi aspetti le trovo simili.